“Ogni epoca ha i classici che si merita, spero che noi meritiamo L’isola del giorno prima. Questo romanzo appartiene alla grande tradizione dei contes filosofici come I viaggi di Gulliver di Swift, Rasselas di Johnson e Candide di Voltaire.”
Robert Kelly, The New York Time
A BREVE, E PRECISAMENTE IL XXVIII OTTOBRE DDXXII, SI RICORDERA’ IL “PRIMO CENTENARIO DELLA MARCIA SU ROMA“
“LECTIO MAGISTRALIS” di FRANCO D’EMILIO ad ALDO CAZZULLO
Mercoledì sera 14 settembre, su La7 prima puntata di “Una giornata particolare”, un nuovo format televisivo, affidato alla cura del giornalista Aldo Cazzullo, firma del Corriere della Sera, con la finalità di svolgere la cronaca di un giorno determinante della nostra storia nazionale. Puntata d’esordio dedicata alla Marcia su Roma, quindi a quel 28 ottobre 1922, del quale tra poco più di un mese ricorrerà il centenario, che tanto ha significato e pesato nella storia della prima metà del ‘900 italiano e mondiale.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Stati Uniti e Unione Sovietica si misero a costruire testate nucleari. La prima bomba sovietica esplose nel 1949, molto prima di quanto pensassero gli americani. Gli anni Cinquanta videro l’introduzione dei missili balistici intercontinentali (o ICBM), in grado di trasportare le testate migliaia di chilometri più lontano rispetto ai bombardieri strategici.
Monumenti e Discorsi d’epoca Il XX Settembre alla Libreria Horafelix
La Conferenza con Immagini illustrerà i momenti cruciali della “Presa di Roma” dai Moti Ottocenteschi alla Marcia Novecentesca.
Il percorso sarà scandito dalla visione dei Monumenti e dalla lettura dei Discorsi celebri dei protagonisti d’epoca.
Ricorrendo il Centenario della Marcia su Roma e svolgendosi la Conferenza il XX Settembre, a memoria del fatidico 1870, particolare attenzione sarà rivolta al Discorso di Udine pronunciato dal Duce del Fascismo cento anni fa.
Incipit dell’Evento che segnerà un passaggio Capitale nella Storia d’Italia.
Doveva essere una manifestazione sportiva che avrebbe fatto parlare di sé, riscattando il nome della Germania, invece l’attentato condotto da Settembre Nero ha irrimediabilmente sporcato le Olimpiadi di Monaco del 1972, passate alla storia come “Olimpiadi del terrore”.
Il Sole è la fonte di quasi tutta la nostra energia. Illumina il nostro pianeta, ci dà la vita, permette alle piante di crescere e al mondo di esistere. Ma un giorno farà esplodere la Terra. Al momento ci troviamo in una fase intermedia della vita del Sole, il calore da lui irraggiato mantiene gli oceani liquidi e la quantità di radiazioni è perfetta per garantire la sopravvivenza di piante e animali. Tuttavia, tra cinque miliardi di anni il Sole inizierà a ingrossarsi e a riscaldarsi. Espellerà materia, inghiottirà Mercurio e Venere e causerà danni incalcolabili mentre si preparerà a morire. La Terra assisterà in prima fila alla catastrofe e, molto tempo dopo la scomparsa delle forme di vita, i suoi resti prenderanno direttamente parte allo spettacolo.
Si continua, in Italia, a celebrare le sconfitte e così, per consuetudine, si è tornati a commemorare l’8 Settembre 1943, come l’inizio del riscatto nazionale.
In realtà questa data, tragicamente nota, segna non la morte della Patria, come da alcune parti si è voluto sostenere, certamente la dissoluzione dello Stato.
La fine dei dinosauri è un evento molto noto nella storia della Terra e si è verificato circa 65 milioni di anni fa. Questo evento, chiamato estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene, ha portato all’estinzione di circa il 75% di tutte le specie presenti sulla Terra, inclusi i dinosauri non aviari. L’ipotesi più accettata riguardo alla causa dell’estinzione dei dinosauri è l’impatto di un asteroide o di un meteorite di grandi dimensioni sulla Terra. Questo impatto, noto come evento di impatto del Chicxulub, avvenne nella zona dell’attuale penisola dello Yucatán, in Messico. L’esplosione generò un’enorme quantità di polveri, gas e detriti che vennero rilasciati nell’atmosfera, causando un significativo raffreddamento globale e una riduzione della luce solare che raggiungeva la superficie terrestre.
Herbert Marcuse, esponente della scuola di Francoforte, è il filosofo che ha più di tutti influenzato il movimento politico e sociale del ’68. Due delle sue opere, Eros e civiltà e L’uomo a una dimensione, sono state i manifesti di questa rivoluzione studentesca.
L’arte è senz’altro –per usare la storica definizione di Benedetto Croce– “espressione sentimentale immediata”. Ma come nascono l’ispirazione e il processo artistico? Quali facoltà umane mettono in moto? Con quali criteri e meccanismi? Primo ad avviare studi specifici in questo campo fu il padre stesso della psicanalisi, Sigmund Freud, il quale capì che la supposta separazione (e, per alcuni, addirittura antitesi) tra conscio e inconscio, normale e patologico, umano e divino, in realtà è inesistente.
Nel 1798 il pastore inglese Thomas Malthus segnalò il pericolo di una crescita demografica incontrollata. I suoi moniti si rivelarono tuttavia infondati perché non aveva previsto l’industrializzazione dell’agricoltura e l’introduzione di tecnologie che consentirono di usare in modo più produttivo la terra e di trasportare il cibo nelle diverse parti del mondo. I fertilizzanti permettevano di ottenere piante più grandi, l’irrigazione rendeva coltivabili i terreni aridi e le varietà selezionate di grano avevano una resa sempre maggiore.
IL GRANDE SUCCESSO DI UN EVENTO CULTURALE, IMPOSTATO TRAMITE UN’ANALISI STORICA, ACCURATA E RIGOROSA, SCATENA IL LIVORE DI ALCUNI ORGANI DI STAMPA TRA CUI, GUARDA CASO, PROPRIO DA PARTE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA” DI TORINO
Alcune doverose precisazioni di FRANCO D’EMILIO
In questi giorni, da domenica 21 ad oggi, mercoledì 24 agosto, sulla mia persona e su quella di Francesco Minutillo (quali curatori della mostra storico-documentaria “O ROMA O MORTE. Un secolo dalla Marcia”, sino al 6 novembre visitabile a Predappio (FC) in via Roma 51) grava il peso di una campagna giornalistica, chiaramente in malafede, faziosa, soprattutto bugiarda ad opera del quotidiano “La Stampa”.
Nel libro L’agenda rossa di Paolo Borsellino l’autore, Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza ripercorrono gli ultimi giorni di vita di Borsellino e sui misteri che ancora oggi aleggiano su quell’efferato attentato.
I satelliti per l’osservazione della Terra sono lo strumento migliore per avere contemporaneamente un’immagine globale e locale dei cambiamenti in atto sul pianeta. Sugli oceani ci permettono per esempio di monitorare i venti, le onde, le temperature, l’attività biologica e i livelli marini. Sulla terraferma li possiamo usare per studiare le foreste, i ghiacci e la neve, lo sviluppo urbano e agricolo, le alluvioni e gli incendi boschivi. Senza dimenticare, ovviamente, la misura delle concentrazioni di gas in atmosfera, tra i quali anche i gas serra.