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Passato e futuro dei farmaci psicoattivi

Le sostanze psicoattive vengono utilizzate dall’uomo fin dalla preistoria. Dai reperti archeologici ritrovati sotto le abitazioni del Perù nordoccidentale, risalenti a più di diecimila anni fa, si evince che gli abitanti masticassero foglie di coca. Gli alcaloidi delle foglie sono noti stimolanti, in grado di mitigare gli effetti dell’alta quota e della vita in un ambiente povero di ossigeno. Nel secolo scorso, e in particolare negli ultimi decenni, la maggiore conoscenza della fisiologia umana ha determinato una proliferazione di sostanze, lecite e illecite, in grado di migliorare l’umore, i riflessi o anche solo di tenerci svegli per giorni di fila. Molti ne assumono qualcuna tutti giorni e praticamente tutti iniziano la giornata con la caffeina o la nicotina.

Farmaci, Medicina, Sostanze psicoattive

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Serialmirrors, le storie delle donne assassine in mostra al BOOMing di Bologna

Dal 12 al 15 maggio a BOOMing l’artista Elena Pizzato espone specchi che raccontano storie di donne assassine. Da Madame La Voisin, la celebre protagonista dello scandalo dei veleni alla corte di Luigi XIV a Madame Popova, la vendicatrice delle mogli. “Cattive e spietate nella difesa della propria libertà”.

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Il crollo delle nascite

Nel complesso il numero di persone sulla Terra sta aumentando, ma il tasso di crescita è rallentato negli ultimi decenni. Il livello di ricambio della popolazione globale, cioè il numero di nascite necessarie a mantenerla stabile, è di poco più di 2,3 figli a coppia. Detto ciò, va precisato che il tasso effettivo di nascite è calato in tutto il mondo, grazie soprattutto a un maggiore accesso alla contraccezione e alla migliore informazione della donna.

Calo demografico, Denatalità, fertilità

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LANDSCAPE EXPERIENCE:
un approfondimento nella umana esistenza

Robert Jankuloski and Monika Moteska – Landscape Experience 

PRESSO LA BIENNALE DI VENEZIA, LO SCORSO 23 APRILE, HA AVUTO LUOGO L’ INAUGURAZIONE UFFICIALE DEL PAVILION DELLA MACEDONIA DEL NORD, CHE SI PROTRARRA’ SINO AL 27 NOVEMBRE. 
L’uomo è l’unico essere che fa riferimento consapevolmente alla sua esistenza e nel contesto della filosofia dell’esistenza (se continuiamo con il pensiero di Sartre sulla libertà umana in termini di scelta personale, scelta di opportunità e presa di responsabilità degli eventi e del rischio per l’esistenza umana)  si trae la conclusione o la contraddizione dell’insensatezza o dell’assurdità della stessa esistenza, che è spesso confermata in molti esempi nel corso della storia.  

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A Predappio: O ROMA O MORTE!
Un secolo dalla Marcia

Sicuramente è la prima iniziativa culturale nazionale, celebrativa dell’imminente centenario dalla fatidica Marcia su Roma del 28 ottobre 1922, fra l’altro allestita proprio a Predappio, il paese della Valle del Rabbi, ove ebbe origine gran parte della vicenda umana e politica del Fascismo.
Dal 23 aprile scorso e sino al 6 novembre 2022, dal venerdì alla domenica e in tutti le altre festività, con orario d’apertura 10.30-13.00 e 14.00-19.00 (altre informazioni utili su www.romaomorte.it) sarà, dunque, visitabile in via Roma n. 51 a Predappio la mostra storico-documentaria O ROMA O MORTE!
Un secolo dalla
Marcia, evento che ricostruisce le ragioni, gli antefatti, lo svolgimento di un avvenimento che tanto ha segnato la storia del ‘900 italiano.

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La vera storia di Robin Hood

Le origini della leggenda di Robin Hood sono particolarmente oscure. I più antichi riferimenti scritti sono solo brevi frammenti. Il primo si trova nel poema “Pietro l’aratore”, scritto nel 1377 dal chierico londinese William Langland, dove un personaggio dice solamente: “Non so bene il Paternoster così come lo canta il prete, ma i versi di Robyn Hood quelli sì, eccome, li conosco”. Davvero poco, ma almeno ci permette di sapere che nel XIV secolo la figura di Robin Hood era già argomento di ballate. In un manoscritto del 1410, conservato nella cattedrale di Lincoln, nell’Est dell’Inghilterra, compare la frase: “Robin Hood in Sherwood stood” (Robin Hood a Sherwood stava), un modo per dire qualcosa di ovvio. Ancora poco, ma anche questo piccolo dettaglio ci permette di sapere che le sue avventure erano ambientate nella foresta di Sherwood. Esistono poi altri riferimenti, sempre molto brevi, che danno l’idea di come, alla fine del Medioevo, la figura di Robin Hood fosse ormai riconosciuta ovunque come sinonimo di bandito gentiluomo. Si tratta in tutto di cinque poemi, o ballate, e del frammento di una commedia. Tuttavia, il primo racconto completo di cui si abbia oggi traccia fu stampato nel 1510 e intitolato “Le gesta di Robin Hood”.

Foresta di Sherwood, Lady Marian, Robin Hood

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Il sogno della vita artificiale

Da sempre l’uomo ha coltivato il sogno di creare una vita artificiale, una copia di sé stesso dalla quale farsi servire e sulla quale dominare. Questa replica deve essere più dotata, più forte fisicamente o più intelligente degli uomini, in grado di donare all’uomo che ne è stato ideatore e creatore il potere sugli altri uomini. Questo è un sogno sempre esistito e dagli antichi miti alla più recente letteratura se ne trova traccia abbondante. La moderna tecnologia e l’Intelligenza Artificiale sta rendendo questo antico sogno sempre più reale.

Androidi, Robot, Vita artificiale

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2775° Natale di Roma

IL MITO DI ROMA
LA VIA ITALIANA ALLA MODERNITA’

Il 17 Marzo 1861 si proclamava ufficialmente il Regno d’Italia, con la Legge N. 1 del 21 Aprile, giorno del Natale di Roma, nasceva il Regno d’Italia. Aprile dal latino a-perire, significa aprire, tornare a nuova vita, non morire, e richiama l’immortalità di Roma, la Città Eterna. Inizio ben augurante del processo di Unificazione, che giunse a compimento con la Vittoria della Grande Guerra, celebrata con la composizione da parte del poeta Fausto Salvatori dell’ “Inno a Roma”. L’Inno si ispira al Carmen Saeculare di Orazio, fu musicato dal Maestro Giacomo Puccini, ed eseguito il giorno del Natale di Roma, il 21 Aprile 1919.

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L’uovo di Pasqua e le sue origini

Il simbolo dell’uovo si ritrova in varie culture del mondo. È universalmente associato alla creazione poiché contiene l’embrione della vita: infatti in numerose cosmogonie l’universo nasce da un gigantesco uovo. Esso si presta alla rappresentazione ternaria di guscio, albume, e tuorlo: il guscio duro esterno contrapposto alla morbidezza interna, e vero tesoro è la sostanza, forziere del segreto della vita. È quindi un’immagine che ha perlopiù valenza positiva poiché contiene in sé il miracolo della vita futura.

Cadbury, Creazione, Fabergé, fertilità, Giambone, Lindt, nuova vita

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Giovanni Gronchi e il francobollo che quasi lo superò in fama

Storia del Gronchi rosa e dell’incidente 

Tutto ha origine quando l’allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi si apprestava a far visita ai nostri connazionali in America Latina, a seguito delle sempre maggiori richieste di vicinanza delle istituzioni italiane da parte di questi ultimi.

Per celebrare l’importanza di questo viaggio le cui tappe prevedevano l’Argentina, Uruguay e Perù, furono stampati tre francobolli commemorativi raffiguranti un aereo su un planisfero con i confini del Paese visitato in evidenza.

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Il “Sillabario esistenzialista” di Luigi Fenizi,
un’opera tra Goffredo Parise e Giovanni Boccaccio

Luigi Fenizi, scrittore e saggista marchigiano e romano d’adozione, funzionario direttivo emerito del Senato, già collaboratore di “Mondoperaio”, “Avanti!” e altre testate, è già noto al pubblico anzitutto per vari saggi su autori e movimenti “controcorrente”, come Silone, Camus, il dissenso sovietico (con speciale attenzione a Varlam Salamov, coi suoi indimenticabili “Racconti di “Kolyma”). 
Ultima opera è “Sillabario esistenzialista” (Roma, Scienze e Lettere, 2022, e. 15). Si tratta di 21 racconti brevi, ognuno dal titolo legato ad una delle 21 lettere dell’alfabeto, in preciso ordine (sull’esempio dei celebri “Sillabari” di Goffredo Parise).

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