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Al via l’International Autumn School 2021, corso UNETCHAC per proteggere i minori dalle guerre

“Oggi ho la grande opportunità di frequentare un corso che fa riflettere sui bambini in situazioni di conflitto armato, su come possiamo lavorare insieme per proteggerli. Non c’è un giorno che vivo senza il ricordo degli spari, del pianto, delle urla e della violenza che ho subito in Afghanistan. Mi sento ‘malata’ per i disagi mentali che mi porto dentro dall’infanzia. Disagi che ancora tormentano i bambini afghani”.
 
Zakira Amiri, nata a Kabul e rifugiata in Pakistan, è solo una degli oltre 80 studenti che partecipano alla Prima Scuola Internazionale sui Bambini e i Conflitti Armati organizzata, dal 4 al 19 ottobre, dall’Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC), col supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Quella che avete letto è la sua diretta testimonianza. 
 

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Da Ippolito Nievo alla strage di Bologna.

Credo sia ormai chiaro che le stragi e gli omicidi che non sono stati ancora chiariti del tutto, non siano dovuti alla criminalità comune né a quella organizzata. Sembrerebbe infatti che i loro mandanti, più o meno diretti, siano i servizi segreti di nazioni straniere “alleate”. Per quale motivo si darebbe questa simile mostruosità?

attentati, Ippolito Nievo, stragi in Italia

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La grandezza della finzione

Che cosa significa che un oggetto esiste? Anzi che cosa è un oggetto e come possiamo essere certi che esiste veramente e non è il frutto di una creazione del nostro pensiero? È esistito veramente il big bang? Possiamo essere certi che Cristo è veramente risorto o è solo un racconto mitico come tanti? Ci possiamo fidare dei nostri amici o del nostro coniuge o ciascuno di noi è, per natura, falso?

Finzione, Realtà, Simulazione, Verità

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Desiderio, Aspettative e Felicità

Desiderare è nello specifico dell’uomo. Abbiamo desideri a tutte le età nelle varie sfere di cui siamo costituiti: fisiche e materiali (la sessualità, e il desiderio di possedere beni), psichiche e affettive (amicizie e relazioni emotive), culturali e professionali (conoscenza della natura e dell’arte, ruoli sociali e politici) e spirituali (salvezza e rapporto con Dio).

desiderio, felicità, relazioni affettive

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La prima moglie di Einstein e la relatività

La fiction a puntate della National Geographic chiamata Genius che ha come argomento la vita del giovane Albert Einstein ha attirato l’attenzione su un supposto ruolo di Mileva Marić, prima moglie di Albert Einstein, nella stesura dei suoi famosi tre articoli dell’annus mirabilis 1905, che vertevano sul moto browniano, sull’effetto fotoelettrico, e la formulazione della teoria della relatività speciale. In particolare, uno di quegli articoli, quello sull’effetto fotoelettrico, divenne in seguito la motivazione per l’assegnazione del premio Nobel ad Einstein nel 1921.

Einstein, Mileva Maric, Relatività

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Considerazioni sulle tre tentazioni di Cristo.

Viviamo la vita accontentandoci di poco? Facciamo sempre la vittima o siamo dei leader cui piace solo comandare su tutti? La psicologia ci aiuta a capirlo ma anche nelle tre tentazioni del racconto dei Vangeli troviamo uno spunto impressionante per capire qualcosa di noi e di come viviamo. Noi siamo naturalmente inclinati verso questi tre comportamenti che però, alla fine, non restituiscono soddisfazione nel farli e, visto nel suo complesso, la qualità della nostra vita peggiora. Non credo che con questo si possa dividere l’umanità in tre categorie quanto piuttosto che ogni uomo le comprenda tutte con la prevalenza di una sulle altre due.

comodità, Potere, Tentazioni di Cristo, vittimismo

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Pambianco–PwC Wine&Food Summit

fonte https://pambianconews.com

Si svolgerà il prossimo mercoledì 15 settembre, a Palazzo Mezzanotte, che ospita la Borsa Valori di Milano, il primo summit dedicato al Wine&Food firmato Pambianco–PwC.

La rilevanza del momento è chiara. Il settore ha passato, negli ultimi 18 mesi, il momento più difficile di sempre, a causa di una situazione congiunturale caratterizzata dai lockdown globali del Covid. Eppure, oggi, sembra uscire dal tunnel senza aver perso minimamente l’abbrivio che lo ha contraddistinto negli ultimi anni. Nella capacità di crescere, di innovare e, anche, nelle strategie di consolidamento che stanno richiamando gli investitori finanziari.

Dunque, il convegno Pambianco sarà l’occasione per parlare de ‘I settori del wine&food e la sfida della ripresa. La risposta delle aziende, della ristorazione e del retail nel nuovo contesto competitivo’, e per farlo in un momento in cui si guarda al futuro con una consapevolezza più limpida di prima.

All’ordine del giorno ci saranno le interviste a Matteo Lunelli, presidente e CEO Ferrari Trento – CEO Gruppo LunelliAlessandro Mutinelli, presidente e CEO Italian Wine BrandsSergio Dagnino, CEO PrositBeniamino Garofalo, CEO Santa Margherita Gruppo VinicoloStefano Marini, CEO SanpellegrinoValerio Perego, Sector Lead CPG, Pharma, Retail Facebook Italia; Raffaele Boscaini, marketing director Masi AgricolaEttore Nicoletto, presidente e CEO Bertani DomainsEnrico Buonocore, CEO & Founder Gruppo Langosteria.

A queste, si aggiungono inoltre le tavole rotonde con Alessandro Pazienza, CEO Xtrawine, e  Marco Magnocavallo, CEO and co-Founder Tannico; e con Leopoldo Resta, AD Cirfood Retail, e Andrea Valota, general manager and deputy CEO Gruppo La Piadineria; e gli interventi di Omar Cadamuro, director consumer markets PwCAlessio Candi, consulting e M&A director PambiancoSergio Scornavacca, director Industrial Market and Northern Italy Lead Minsait.

L’altra ragione per cui il convegno segna un momento significativo, è perché aggiunge un tassello chiave al progetto, sviluppato in questi anni da Pambianco, di copertura trasversale dell’intero made in Italy. Questa copertura è andata oltre il lavoro delle testate del gruppo che oggi conta, a fianco dello storico magazine dedicato alla Moda, anche i verticali sul Design, sul Beauty, sul Wine&Food e, più di recente, sull’Hotellerie. In parallelo, infatti, sono stati sviluppati i convegni annuali, divenuti un benchmark poiché occasioni cruciali di confronto e conoscenza. All’ormai quasi trentennale esperienza del convegno moda, si è aggiunto il convegno Design nel 2014 e quello Beauty nel 2017. Adesso, è il momento del convegno dedicato al Wine&Food.

Si tratta di un traguardo che completa un percorso avviato con la pubblicazione della prima newsletter nel 2015, ai tempi di Expo. E consolidato nel 2018, in occasione di Vinitaly, con l’avvio delle pubblicazioni cartacee bimestrali. Un percorso che ha consentito a Pambianco Wine & Food di diventare un punto di riferimento per gli operatori del settore (horeca), ma anche per i trend setter che fanno parte dell’utenza di Pambianco.

Proprio per questa capacità di ‘contaminazione’ tra i settori, elemento che evidenzia e moltiplica le sinergie e le opportunità, il convegno non è solo un traguardo, bensì è un punto di partenza. L’obiettivo è quello di valorizzare il Wine&Food mantenendone, sì, heritage e identità, da sempre suo patrimonio incontrastato. Ma di trasportare questo patrimonio su nuove frontiere.

Il summit sarà aperto in presenza a un selezionato pubblico di spettatori e inoltre potrà essere seguito gratuitamente in diretta streaming registrandosi al seguente link: https://summit.pambianconews.com/registrazione-wine

Per qualsiasi informazione, scrivere a summit@pambianco.com

Il matrimonio procreativo e i suoi limiti

“Non è bene che l’uomo sia solo” ha dichiarato il creatore stabilendo la prima verità sull’uomo. Ma per risolvere il problema della solitudine si sarebbe potuto inserire un altro uomo, o anche una comunità di uomini. Ma invece Dio ha voluto risolvere la solitudine dell’uomo creando un’altra persona, una donna e non un uomo, né più donne, né una comunità di uomini e donne. La solitudine dell’uomo non fu determinata dal fatto che non stesse con altre persone, ma dal suo stare senza una donna. Quindi l’uomo ha la profonda esigenza di stare con una donna e, naturalmente, anche le donne hanno bisogno degli uomini.

Matrimonio cristiano, Paternità responsabile, remedium concupiscentiae

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La Consul Press intervista Pippo Franco sul valore dell’arte e dell’umorismo

IL PROFONDO SENSO D’APPARTENZA  E LA LEVITÀ IRONICA DI PIPPO FRANCO

Una conversazione con Massimiliano Serriello

Quando gli capitano sotto gli occhi, ne resta sempre conquistato: l’immediatezza espressiva connessa al timbro stilistico delle vignette, il dono della sintesi, la forza significante ad appannaggio dell’allegra deformazione caricaturale, l’implicita contemplazione del reale avvertita senza concedere alcunché all’infeconda enfasi grafica, l’innesto degli spassosi giochi di parole, gli elementi segnaletici riscontrabili nell’alacre cura dei dettagli rientrano appieno nelle corde del duttile e intramontabile Pippo Franco (nella foto). Giunto da poco al considerevole traguardo delle ottantuno primavere col famoso sorriso sulle labbra. Insieme alla sana leggerezza che trae linfa dal valore terapeutico dell’umorismo, dall’equilibrio preservato dallo slancio dell’empatia, dalla capacità d’impreziosire l’opportuno livello di comprensione sulla scorta dell’imprescindibile autoironia. Lontano anni luce dall’accidia del corredo d’idee sottratto di nascosto all’altrui ingegno, dal deleterio nonché goffo delirio d’onnipotenza, innescato dalle ingannevoli sirene del successo, dagli illusori luoghi comuni e dai pesanti restringimenti.

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Il mistero della morte biologica

È indubbiamente affascinante il mistero che avvolge la fine delle strutture biologiche viventi e, in particolare, la fine che riguarda noi, appartenenti alla specie homo sapiens e, forse non unici, ma sicuramente dotati di Coscienza. Che succede quando si muore davvero? Cosa si prova e, soprattutto, cosa succede durante e dopo?

coscienza, meccanica quantistica, morte biologica

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Gli dei Olimpici: Apollo, il figlio di Latona

Apollo, signore dell’arco d’argento, figlio di Zeus e di Latona nacque di sette mesi ma gli dei crescono in fretta e questa é cosa nota. Temi lo nutrì di nettare e ambrosia e solo dopo 4 giorni il bambino già chiedeva arco e frecce e subito Efesto glieli porse.

L’origine del dio é incerta, Latona era nota come Lat nella Palestina meridionale; Apollo di suo era anche divinità dei nordici (almeno per un greco) iperborei, che abitavano oltre il Vento del Nord, e che Ecateo identificava con i Britanni. Gli iperborei sacrificavano ad Apollo ecatombi di Asini e questo ci permette di identificarlo anche come “Il fanciullo Oro” la cui vittoria su Set lo pone anche come manifestazione della divinità egiziana. Oro punisce Set colpevole di aver ucciso suo fratello Osiride, maledetto da Iside o Lat, identificata sempre come triplice dea lunare.

Apollo, ancora una giovane divinità, partì da Delo e si diresse verso il monte Parnaso, dove si celava il serpente Pitone, nemico di sua madre e lo ferì gravemente. a questo punto il serpente fuggì a Delfi (il cui nome deriva dal mostro Delfine, compagna di Pitone), presso l’oracolo di madre terra  dove Apollo lo uccise di fronte al sacro crepaccio. Pitone in questo caso é il Set greco e quando Apollo uccide lui e (probabilmente) Delfine si impadronisce del suo oracolo, il dio qui viene chiamato sminteo, a forma di topo, il che rende facile associare ad Apollo anche la figura del dio guaritore cananita Esmun.

Pitone molto probabilmente era nato per partenogenesi da Era, per fare un dispetto a Zeus; questo equivale nella storia dell’antica Grecia la resistenza di gruppi preellenici alla avanzata degli elleni.

La Madre Terra oltraggiata fece ricorso a Zeus che ordinò ad Apollo di farsi purificare e stabilì i giochi Pitici in onore di Pitone. Latona, udita questa notizia, si recò con Artemide a Delfi per adempiere ad alcuni riti, qui fu aggredita dal gigante Tizio e Artemide e Apollo intervennero uccidendo Tizio con un nugolo di frecce.

Zeus giudicò questo come un atto di giustizia e Tizio fu condannato nel Tartaro a essere incollato a  terra con braccia e gambe saldamente fissati a terra mentre due avvoltoi gli mangiavano il fegato ricordando il mito di Prometeo. Allo stesso tempo Apollo aveva appreso da Pan, il dio arcade dalle zampe di capra e dalla dubbia reputazione, l’arte divinatoria e si era impadronito dell’oracolo delfico costringendo la sua sacerdotessa, la Pitonessa, a servirlo.

Un giorno Atena si era costruita un doppio flauto con le ossa di un cervo e si era accorta che mentre il suo suono piaceva a molti dei, Era e Afrodite ridevano di lei, questo perché il suo suonare il flauto rendeva la sua faccia buffa, per cui maledì il flauto e lo gettò via con una maledizione. Il satiro Marsia fu la vittima inconscia della maledizione, infatti costui avendo trovato il flauto andò con Cibele per le campagne a deliziare i contadini fino a che sfidò Apollo in una gara di musica, con le Muse come giudici, Apollo vinse la gara perché lui usando la lira poteva girare lo strumento per suonare mentre Marsia non poteva.

Apollo a questo punto fu molto spietato con Marsia, scorticandolo vivo e appendendo la sua pelle su di un fiume che da allora porta il suo nome. In seguito sfidò il dio Pan un una gara in cui  re Mida fece da giudice, da allora Apollo presiedette ogni banchetto degli dei come cantore e prese anche il controllo delle greggi, come dio dei Pastori, fino a quando non ne cedette il controllo a Ermete. La vittoria su Marsia e Pan va identificata con una vittoria sui frigi e gli arcadi da parte degli elleni nonché come una vittoria degli strumenti a corde su quelli a fiato; gli strumenti a fiato rimasero parte integrante negli ambienti poveri dei contadini che non potevano permettersi gli strumenti a corde, ben più costosi.

Apollo, da buon figlio di Zeus, cercò molte volte di sedurre divinità e mortali: il caso più eclatante fu con la Ninfa Dafne che mentre era da lui inseguita pregò la Madre Terra  la trasformò in lauro, ma tentò anche di sedurre la ninfa Driope sul monte Eta. Il riferimento storico di questa vicenda é la conquista di Tempe da parte degli elleni, a Tempe era venerata Dafene, una divinità detta per l’appunto la sanguinaria, da un collegio di Menadi orgiastiche mangiatrici di alloro (Plutarco). Dopo le conquiste di allora fu consentito solo alla Pizia di Delfi di masticare alloro e Apollo divenne il custode dell’alloro. L’episodio del monte Eta e di Dafene invece fa riferimento al passaggio dal culto della quercia al culto del pioppo che era sacro ad Apollo.

Altro famoso innamoramento di Apollo fu quello per il giovane Giacinto, un principe spartano con cui si dilettava negli sport olimpici: il quel caso il Vento dell’Ovest, geloso del loro amore, deviò un giavellotto lanciato da Apollo fino a spaccare la testa di Giacinto. Il mito di Giacinto riguarda l’eroe cretese Giacinto chiamato anche Narciso, culto introdotto nella Grecia micenea che diede il nome all’ultimo mese dell’estate nelle zone di Creta, Rodi, Coo, Tera e Sparta. Apollo usurpò il suo nome in quanto divinità immortale nel pantheon greco e non solo il nome di un mese in alcune zone della Grecia.

Solo una volta Apollo suscitò l’ira di Zeus, e fu quando suo figlio Asclepio resuscitò un uomo morto privando Ade di un suo suddito, Zeus a questo punto uccise Asclepio e Apollo uccise i Ciclopi che di Zeus erano figli (o forse nipoti in riferimento a Poseidone), in questa escalation di violenza Zeus avrebbe ucciso Apollo se Latona non fosse interceduta per lui: Latona ottenne che Apollo fosse condannato solo a un anno di servizio presso Admeto, re di Fere, che fu da allora un favorito di Apollo. In seguito a questi eventi fu sempre una divinità moderata con le parole “Conosci te stesso” e “Nulla in eccesso” sulle sue labbra. L’umiliazione di Apollo e il servizio presso Admeto ricordano un episodio storico in cui i sacerdoti di Apollo furono puniti per aver massacrato i componenti di una associazione di fabbri pre-ellenica, ciclopi appunto, protetta comunque da Zeus.

Nell’epoca classica la musica, la poesia, la filosofia, la matematica, la medicina e la scienza erano tutte sotto l’egida di Apollo, costui aveva imparato tutte queste arti da sua madre Lat (Latona), che era anche la Brigit Iperborea che a sua volta sarà poi identificata con la S. Brigitta cristiana; le corde della lira venivano suonate anche in modo terapeutico e corrispondevano alle sette vocali del tardo alfabeto greco. Come fanciullo d’oro, Apollo fu venerato come dio sole e quindi sua sorella Artemide divenne per associazione naturale identificata con la luna.

I sacerdoti di Apollo usurparono le funzioni di re sacro pre-ellenico (Plutarco, Perché gli oracoli tacciono), infatti in epoca classica si inscenava un’attacco a una capanna ogni nove anni  davanti al tempio di Delfi, nel cosiddetto rito di Stepterion, il giovane che vi aveva preso parte si recava presso Tempe per purificarsi tornando con la suddetta corona di alloro. L’attacco al re rifugiato ricorda per molti versi l’assassinio di Romolo, che anche esso nella Roma classica veniva inscenato, o il sacrificio annuale delle Bufonie, l’uccisione dello Zeus-bove con l’ascia bipenne, il cui attuatore fuggiva senza guardarsi indietro (come spiegato anche nei romanzi di Marion Zimmer Bradley, vedi “La torcia”).

©foto raiplay                                                ©Francesco Spuntarelli