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“Il Mistero del Graal” di Julius Evola

 Il MONDO della TRADIZIONE a Convegno

Una sintesi di Massimo Fulvio FINUCCI e Clarissa Emilia BAFARO

Si è svolto il 27 Gennaio scorso, per l’intera giornata, un importante Convegno di Studi, curato e organizzato dalla Fondazione “Julius Evola” e dalla Casa Editrice “Edizioni Mediterranee”, dal titolo “Un simbolo millenario: 80 anni de Il MISTERO DEL GRAAL” di Julius Evola”, presso la sede dell’Associazione Culturale “Oroincentri”.

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“La legge del Karma”

                             Una Conferenza  sulla “LEGGE DEL KARMA” a Roma

 Sabato 10 febbraio h.17 :00 presso l’ Associazione ARCHEOSOFICA 

“Le leggi della Reincarnazione e della Giustizia universale sono il corollario della grande legge dell’Evoluzione, cioè del processo lento di trasformazione della materia e della coscienza verso stati sempre più perfetti, e che si avvicinano al modello della perfezione divina” (T. Palamidessi – La memoria delle vite passate e sua tecnica).

Chi si interroga sul senso della propria esistenza, sulla sua origine e su ciò che ne deve fare si trova a domandarsi chi è, perché vive, qual’è lo scopo della sua vita, se esiste un’altra vita e se sarà migliore o peggiore di questa. Se vi è da rendere conto di pensieri, parole e azioni. Se c’è un premio per chi fa del bene o una punizione per chi fa del male. Se c’è una ragione logica per la sofferenza nella povertà e nella malattia oppure c’è solo ed unicamente la materia in movimento con la sua dialettica inesorabile ed un divenire privo di finalità. Se si è liberi di scegliere, oppure se si è condizionati dalla nascita fino alla morte.

Queste domande accompagnano la storia dell’umanità fin dalle sue origini

Una scrittrice interessante, Silvana Folliero

La Galleria di Neòtero

Il libro “La Galleria di Neotero” offerto gentilmente da Marilita Molinari, Presidente dell’Associazione “Ermes 2000”, nel corso di un evento culturale, non è l’ultima opera della scrittrice Silvana Folliero, ma una delle più significative, in quanto raccoglie, in tre differenti sezioni, temi che la scrittrice ha prodotto di migliori.

Autrice di diversi titoli, imperniati sulla ricerca del senso della vita, del compito inespresso di ogni uomo o creatura in esso, Silvana Folliero penetra nel tessuto dell’umanità abulica che fa da sfondo alle sue narrazioni per evidenziarci personaggi e storie tanto singolari quanto al limite del probabile quasi volesse rilevare, al di sotto di un’apparente normalità, una realtà straniata, spesso morente, malata, ma sempre rinascente dai suoi lubrici o malsani territori. Non sono mai storie simili alle favole ed a lieto fine, ma è il carattere nonostante tutto etico e positivo delle sue creature che si svincola dai suoi errori, ciò che dà una fine comprensibile e spesso accettabile ai racconti che scrive.

La critica giustamente l’ha dotata di riconoscimenti e premi particolari qui solo accennati, largamente citati in biografia, ma al lettore ciò che preme è saperla riconoscere come eccezionale, sia per la liscia perfezione del tessuto scritto (ha collaborato, fra l’altro, al Grande Dizionario della Lingua Italiana) sia per l’insolito filo conduttore della sua ricerca, la terra sommersa possibile del vivente e le sue dinamiche.

Già il racconto “il Figlio” che le ha fatto conseguire un premio (Olevano 2000) e che mette in luce la paternità e la maternità connaturate in ognuno a prescindere dell’esito manifesto, si collega, come spirito, alla raccolta: “Inventario”, ma l’atroce giovinezza di due fratelli, “Junghita”, raggiunge limiti quasi utopici per la creazione di un legame, nel magma indifferente dell’odierna società nel quale esso si acquatta, che troverà in “Utopia e coscienza” il motivo razionale del suo verificarsi. Lo stile morbido ed il delicato vocabolario non negano in nessun modo le mende riprovevoli e la colposa indifferenza dell’attuale ambiente, accettato dai personaggi come consueto e quasi con rassegnazione, come ultima, gandhiana ribellione.

Le sue figure non amano il lettore e forse non sanno neanche farlo. Sono immagini a tutto tondo e non ombre, che danno a chi legge l’ombra oscura dei suoi errori, sono gli occhi che indagano e giudicano chi le avvicina, che prova sgomento, ma anche la mano tesa, senza indice accusatore, di un comprensivo sorriso.

Marilù Giannone

Incontri all’ Accademia dei Lincei

ACCADEMIA DEI LINCEI –  Eventi Febbraio 2018

Via della Lungara 10 Roma

 

Mercoledì  7 Febbraio 2018 h. 14 -18.30   Segnature – “Ricerca e Innovazione in Italia e in Europa“.

Giovedì 8 Febbr.  h. 15.30    Approfondimenti – Piero Boitani, Paolo Galluzzi, Antonio Paolucci presentano: Tre Centenari Leonardo – Raffaello – Dante (2019-2020-2021)

 Giovedì 8 Febbr. h. 17.30    Conferenza “Nikolaus Himmelmann” del Socio Salvatore Settis: Lo “Stato dell’Arte”. Il Patrimonio Artistico fra il  Museo e la Mostra.

Venerdì 9 Febbr. h. 11      Conferenza di  Fabiola Gianotti: “Il CERN, un Laboratorio mondiale  per la Ricerca e molto di più”.

Venerdì 9 Febbr. h. 15     Conferenza della Prof.ssa  Emmanuelle Charpentier: CRISPR-Cas9: a game changer in genetic engineering”.

Venerdì 9 Febbr. h. 16     Lectio brevis del Socio Loris Sturlese: “Il processo per eresia contro MeisterEckhart”.

Lun. 19 Febbr. h. 9-19  # Martedì 20 – h. 8.30-13.30    XLV Seminario sulla Evoluzione Biologica e i grandi  problemi della Biologia: ”Le Cellule Staminali nella medicinarigenerativa e nello sviluppo dei  tumori 

Lunedì 26 Febbr.  h . 8.30 – 13.30      Lezioni Lincee di Biomedicina: Le Malattie Neurodegenerative”.

Martedì 27 Febbr. h. 15 – 20                  Convegno: Medioevo Romanzo e Orientale.

Mercoledì 28 Febbr. h. 9 – 19                Linee storiografiche e nuove prospettive di ricerca.

 

COMUNICATO STAMPA a cura di Giovanni Anzidei
Capo Ufficio Stampa Accademia Nazionale dei Lincei
Palazzo Corsini – via della Lungara, 10 – 00165 Roma
anzidei@lincei.it

Goethe Libero Muratore

Un lato poco esplorato di un grande Letterato

Lunedì 22 gennaio 2018, a villa Sciarra, uno dei posti più incantevoli di Roma, è stato presentato uno studio su Goethe Massone, a cura dei professori Marino Freschi e Roberta Ascarelli, e presentato da Gianluca Paolucci, Ricercatore presso l’Istituto di Studi Germanici stante nella Villa detta, con Gianmario Cazzaniga dell’Università di Pisa. Numerosi gli uditori, attratti da questo aspetto della personalità del Genio europeo inusitato per una biografia specifica di cultura letteraria ma immancabile in quanto la spiritualità della Massoneria ha rivelato una sua piena esistenza nelle opere del Grande tedesco.

Il commento riguarda innanzitutto il contatto e l’adesione di Wolfgang Goethe alla Loggia Anna Amalia delle Tre Rose, l’uscita da essa a causa di impegni diplomatici presso il Duca di Weimar, del quale il Nostro era Consigliere Segreto, ed il suo avvicinamento ad un gruppo di Illuminati, una scuola sempre sulla linea della Massoneria classica, dalla quale Goethe sarebbe poi ritornato alla Loggia primitiva. Ma ciò che è importante è la resa, alla luce delle tracce massoniche, di alcune giganti figure delle sue produzioni: Prometeo, Faust, e quel bellissimo legame che il Poeta ebbe con la Natura, sia essa una visione di luoghi, sia essa la definizione dello spirito di un personaggio, visto come un girovago del pensiero che segue la via del miglioramento per raggiungere il suo culmine, e questo è il nucleo della sua opera Wanderjahre di Wilhelm Meister, con il capolavoro del protagonista e della sua compagna che l’invita a conoscere «la terra dove fioriscono i limoni e dove risplendono le arance.»

Non è solo la gioia di ritrovare una così grande stima di Goethe per l’Italia a far ammirare quest’opera, che si spera possa far meditare gli italici denigratori della loro casa, ma è l’impulso, quasi una coazione a seguire la vita ora facile ora tormentosa, fiorita o corredata di incertezza del Meister, sentimento che rivela l’inevitabile legame dell’uomo con la sua esistenza.

Ma non ci si ferma qui: attraverso lo studio su Goethe si dà ampio panorama del pensiero corrente sulla Massoneria dal 1700 in poi in Europa, per nulla ostile, talvolta quasi un atteggiamento alla moda, o, specie in Germania, una considerazione rispettosa, incarnata in grandi letterati come Lessing, Herder, Wieland. Lo stesso ordine degli Illuminati, visti oggi da letterati di cassetta come demoniaci, era un ordine mistico e pacifico, di vicinanza templare e di un esoterismo privo di storture immaginate da profani. Il pensiero tedesco in particolare era attratto dalla ricerca spirituale più degli altri stati europei come può attestarlo non solo il Goethe, ma anche quell’opera vivamente apprezzata che fu “Dialoghi Massonici” di Lessing.

Ci si augura che lo spirito critico possa sceverare dal ricco bagaglio di commenti più o meno superficiali quella semplice verità che, luminosa com’è, è sempre sottoposta ad azioni di contrasto da parte dei poteri correnti.

Marilù Giannone

Futurism & Co.: un piccolo gioiello

Ritorno al Futuro

A Roma può succedere che, andando a vedere una vernice in una galleria di recente apertura, l’attenzione cada su un piccolo locale espositivo in via Mario de’ Fiori 68, Futurism & Co., portando i passi immediatamente dentro di esso.

Si viene accolti da opere di Giacomo Balla e di Piero D’Orazio, in posizione alterna sulle pareti per un confronto, quasi un richiamo da pifferaio magico di quadri sapientemente accostati e simili, garbatamente succedanei: Balla ha aperto la porta all’astrattismo, e per soggezione, a diverse scuole moderne.

Era tempo, era davvero tempo che non potessero vedersi, in vari eventi, opere che abbiano la potenza di far godere un visitatore, ed insieme di condurlo lungo i sentieri dei loro messaggi. Questa galleria ha volutamente messo punto ai finti artisti, a quei critici e pittorini che non sanno cosa sia arte, che è l’umiltà di studio che conduce alla fiducia ad occhi chiusi per la propria sensibilità che, come una voce irresistibile, reclama verità e totale disponibilità di ideazione e di esecuzione, ad altissimi costi di tempo.

Questo è essere pittori, uniti alla capacità ed alla personalità creativa, se si è grandi. È cosa nota che, nel mare di mediocrità rattristante solo qualche nome dal dopoguerra ai nostri giorni sembra essere un accettabile faro. Da quando si va dietro ai virtuosi del metodo e dello strumento, più o meno d’oltremare o non italiani, chi cerca arte deve andare ramingo per luoghi ed istituzioni alla ricerca di qualche opera che dia conoscenza, così in pittura come in letteratura.

Futurism & Co. vuole riprendere un bel discorso interrotto, senza negare nulla, né l’esperienza, né il rapporto diverso con l’ambiente, e ci si augura un successo dovuto, che il desiderio di riprendere il livello nazionale suggerisce. La parola d’ordine è negare il ripetitivo, il passaggio a livello della politica di comodo ed innaturale, seguire l’immaginazione dinamica ed armoniosa di Giacomo Balla, scoprire come D’Orazio ha fatto suoi, con altra poetica, quei fraseggi e versi multicolori.

Marilù Giannone

Il Vittoriale degli Italiani

Ci è pervenuta la relazione completa del 2017 riguardante il Vittoriale degli Italiani, riportiamo la prima parte del testo redatto da Giordano Bruno Guerri, per proseguire Clicca qui.

Il Vittoriale degli Italiani

Relazione 2017

Cari Amici,

il Vittoriale nel 2017 ha proseguito nel suo slancio di crescita, e con grandi passi avanti nel progetto “Riconquista”. È stato aperto il nuovo museo permanente L’automobile è femmina – gratuito per tutti – dando una degna sistemazione alle nostre auto storiche; la riconquista dell’antico parcheggio di d’Annunzio ha anche consentito il raddoppio del bookshop, l’istallazione di un ascensore per disabili e la creazione di nuovi bagni per il pubblico e i dipendenti.      

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Macerata… prossima Capitale Culturale?

Macerata nella “Top Ten” delle Città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020

Macerata è nella top ten delle città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020. Il Mibact ha pubblicato l’elenco delle dieci città finaliste per il titolo che sarà proclamato dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni dopo la fase di valutazione dei progetti finalisti. Grande soddisfazione del sindaco Romano Carancini: «È una grande soddisfazione per tutta la città ma io dico soprattutto per il nostro territorio maceratese, per la nostra gente e per la nostra Regione. È uno di quei momenti che valgono un intero mandato perché la scelta della Commissione Mibact riconosce il valore del lavoro. Ora insieme, tutti insieme, ad inseguire il futuro, a correre verso il sogno che diviene realtà.»

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Un convegno su “Il Mistero del Graal”

 Sabato 27 Gennaio 2018 – Convegno di Studi su

Un simbolo millenario: 

80 anni de “IL MISTERO del GRAAL” di Julius Evola

a cura della

FONDAZIONE JULIUS EVOLA ed  EDIZIONI MEDITERRANEE 

presso Associazione OROINCENTRI  – Via Alberico II n. 37, Roma

SESSIONE MATTUTINA:
Ore 09,30: Gianfranco de Turris, Segretario della Fondazione Evola, “Le ragioni di un Convegno”
Ore 10,00: Francesco Zambon, “Il nesso Wagner-Catarismo nella riflessione di Evola sul Graal”
Ore 10,30: Nuccio D’Anna, “Chrétien,Wolfram, Evola”
Ore 11,00: Adriano Segatori, “Il Graal come percorso interiore e visione politica”

Ore 11,30: Apertura dibattito  #  Ore 12,30: Pausa pranzo

SESSIONE POMERIDIANA:
Ore 15,00: Davide Bigalli, “Melchitsedek redivivus: la regalità sacra nella lettura graalica di J.Evola”

Ore 15,30: Alberto Ventura, “Il Graal e l’Oriente”

Ore 16,00: Franco Cardini, “Introduzione al problema/mistero/simbolo del Graal”

Ore 16,30: Apertura dibattito  #  Ore 17,30: Conclusioni e chiusura dei lavori

E’ gradita la puntualità

Segreteria organizzativa: Salvatore Macrì #  Giovanni Sessa

*** *** ***

logo_oroincentri_300 OROINCENTRI  è un Circolo Culturale che si riconosce nell’affermazione  “La Conoscenza nutre la Coscienza”.  Pertanto cerca di offrire ad ogni persona la possibilità di evidenziare e far crescere le qualità che contraddistinguono ogni essere umano,  considerando l’arte e lacultura come un mezzo di elevazione.

 di 

“Addio Cencelli”, il nuovo saggio di Santori

Lunedì 22 gennaio 2018 si svolgerà il dibattito “La selezione politica dal dopoguerra a tangentopoli” e subito dopo verrà presentato “Addio Cencelli”, il nuovo manuale per formare la classe politica scritto da Fabrizio Santori in collaborazione con il giornalista Michele Ruschioni.

L’evento si svolgerà alle ore 17:30 presso la Sala del Refettorio di Palazzo Macuto in via del Seminario 76, Roma.

Genio Italico: Scarpediem

Il nuovo libro di Pino Ammendola

È bastata un’occhiata e l’uomo in piedi ad un lato dello stand di un’editrice è stato riconosciuto come Pino Ammendola, attore della Televisione e del Cinema: lui si è limitato a rispondere con un gran sorriso, senza false modestie.

Ma Pino Ammendola, amico di Renzo Arbore ed interprete di vari personaggi per i maggiori registi cinematografici, da Tornatore a Fellini, teatrali, quali ad esempio Lavia, ha in sè una sorta di iceberg, la cima del quale, che si nota, è il sorriso che lascia partecipare anche gli occhi. Al di là della cima, Ammendola è a sua volta regista, autore teatrale, ha compiuto un fiorito cammino dalla Laurea in Giurisprudenza sulla poesia licenziosa dei giuristi settecenteschi della sua città, Napoli, fino a svelare una nuova faccetta del suo carattere: è anche scrittore, di una prosa delicata e variopinta, a metà fra la fiaba ed il quotidiano sovente faticoso e con una vena di umorismo accattivante. Il titolo è già un suggerimento dell’opera: Scarpediem.

Un invito a descrivere la vita com’è, senza ansie di lontani traguardi, ma percorsa su ciò che è logico portare per camminarvi su spediti, le scarpe. Si pensa all’inizio, abbracciando il piccolo formato fra le mani, che sia un gioco, che si tratti di un’elaborazione scherzosa e, perché no, leggera di qualche avventura o storia immaginata, ma non è così. Scarpediem è un breve, ma succoso compendio di come si possa essere ricchi di delicatezza e di sentimenti diretti, senza svenevoli sfumature, e vivere di poco e talvolta di speranza. Scritto da una mano e da una mente stilisticamente encomiabile, intorno ad una miriade di personaggi che si possono incontrare ovunque e, come tutti i migliori, silenziosi, senza autoreferenze, contenti di passare un percorso avendo come fondale Napoli e le sue bellezze, i suoi dintorni.

La lingua usata si punteggia a volte di modi di dire e vocaboli del vernacolo partenopeo, indici di pensieri e concetti semplici che formano una sorta di filosofia secolare, mai alla gloria delle scienze, ma garbatamente realistica. Le scarpe riescono a dimostrare l’unità di una famigliola, l’angoscia di un collezionista particolare che ha quasi del maniaco, sedata dall’intelligenza del detective al quale si rivolge per riottenere il pezzo a lui rubato, che rivela un amore un poco tragico e dolcissimo.

Il libro si legge in tre modi: se si vuole un evasione dai problemi quotidiani, se si vuole assumere informazioni su come possa essere ricca la quotidianità, se si ricerca la vera umanità fuori dai successi, le luci, gli spot, le finzioni.

La serie di racconti si chiude a Capri, fra musiche, mare, giardini principeschi e tanta poesia, un piccolo luogo che si apre infinito nel mitico, o fiabesco, singolare e toccante insieme. Partenopeo verace nel ventaglio dei sentimenti e per la ricerca di un intimismo dorato, Pino Ammendola si serve dello stile letterario corposo per creare un’opera letteraria nel vero senso del termine, che ha apprezzamento ovunque. Ciò che potrebbe apparire un limite, è invece una chiave di diffusione e ci si rammarica se questo suo libro vuol farlo rimanere da solo, se non cura il tempo fuori dalla sua professione per ammaliarci ancora.

Marilù Giannone

A Santa Maria degli Angeli con il prof. Onorato Bucci

INCONTRI IN BASILICA

Presso la BASILICA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI. Venerdì 26 gennaio 2018, alle ore 20,00, il prof. Onorato Bucci, Membro Onorario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, parlerà del mondo ebraico in qualità di studioso dei Diritti dell’Antico Oriente Mediterraneo di tradizione Indo-Europea e Semitica.

bucci

La maledizione dei falsi Modigliani

Un grande Artista senza pace

Chi non ricorda la beffa delle sculture di Modigliani false, che ingannarono, fra l’altro, il grande critico d’arte Giulio Carlo Argan?

Firenze, 10 gennaio 2018 – Con la perizia depositata in procura a Genova, secondo cui i 21 quadri di Amedeo Modigliani esposti lo scorso marzo a Palazzo Ducale sarebbero dei clamorosi falsi, il grande artista torna al centro di una triste vicenda legata alla contraffazione di opere d’arte. L’esperto pisano Carlo Pepi, tra i primi ad accusare le tele di essere una “clamorosa truffa”, era già stato protagonista nel 1984 della “beffa di Modigliani”, celebre scherzo ideato da un gruppo di studenti livornesi che realizzarono false sculture di Modì tendendo una trappola ai più grandi esperti d’arte. Come racconta Giovanni Morandi, già direttore di QN-Quotidiano Nazionale e autore del fortunato libro La beffa di Modigliani (Pagliai/Polistampa, 2004-2016), Pepi fu tra i pochi a denunciare le teste false. La sua opinione controcorrente – che lo portò all’epoca ad essere pressoché ostracizzato – si rivelò fondata: oggi come allora, Pepi si prende una meritata rivincita.

Gherardo Del Lungo

Un Epistolario pubblicato per la prima volta: Moro – La Pira

Firenze, 21 dicembre 2017 – “Caro Moro, cedo a un impulso del mio animo – pensoso e prosciugato per la portata delle decisioni del

Un volume per esperti, e per tutti gli amanti della storia e della politica di livello

Comitato nazionale della DC – e ti scrivo per dirti questo: e se lo ‘spazio vuoto’ che vogliono fare occupare da te, fosse diventato vuoto per effetto di cose non pulite e compiute nelle ‘tenebre’? E se queste operazioni non pulite e tenebrose (franchi tiratori diretti e indiretti), fossero state sgradite oltre che agli occhi degli uomini anche agli occhi di Dio?”. I dubbi di Giorgio La Pira sull’elezione dell’amico Aldo Moro a segretario della Democrazia Cristiana sono espressi in una lettera del 13 marzo 1959 in cui il “sindaco santo” si domanda se le scelte del consiglio nazionale DC possano “contrastare la volontà e il disegno di Dio”. La missiva fa parte del nutrito carteggio intercorso tra i due statisti, oltre cento lettere finora inedite, oggi trascritte e annotate da Eugenia Corbino con la supervisione di Pier Luigi Ballini e raccolte nel volume Moro e La Pira. Due percorsi per il bene comune (pp. 384, euro 24), pubblicato da Polistampa a cura della Fondazione La Pira con saggi di Alfonso Alfonsi, Renato Moro, Giulio Conticelli, Augusto D’Angelo e Massimo De Giuseppe. Lo scambio epistolare, che inizia nel 1952 e termina nel 1977 (anno della morte di La Pira), testimonia il legame che unì le due personalità, i cui percorsi politici e umani si intrecciarono in numerose occasioni: dall’impegno comune nell’Assemblea Costituente alla nascita del centro-sinistra, dagli sforzi per porre fine alla guerra del Viet Nam all’opera diplomatica volta alla distensione in Europa e nel mondo, in particolare riguardo alla questione mediorientale e al riavvicinamento con la Cina. Il carteggio si conclude con una lettera datata 6 aprile 1977, l’unica in cui Giorgio La Pira fa riferimento al terrorismo che in quel periodo scuote il paese: meno di un anno dopo Aldo Moro sarà sequestrato e ucciso dalle Brigate Rosse.

Gherardo Del Lungo (335 1373725)

Mostre nei Musei di Roma per la 1^ domenica gratuita del 2018

Il 7 gennaio ingresso gratuito per i residenti a Roma e Città Metropolitana

Le feste continuano anche domenica 7 gennaio nei Musei in Comune di Roma con una ricca offerta culturale e didatticapromossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Come ogni prima domenica del mese, l’ingresso a tutti i musei civici e alle mostre in programma in questi spazi sarà gratuito per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana (a eccezione della mostra Hokusai. Sulle orme del maestro al Museo dell’Ara Pacis).

Sarà l’occasione per scoprire le collezioni permanenti presenti al loro interno e le mostre temporanee in corso tra cui il percorso espositivo all’interno del Museo di Roma a Palazzo Braschi sul Teatro dell’Opera di Roma attraverso le opere di artisti, disegnatori, costumisti e scenografi che lo hanno reso celebre (Artisti all’Opera. Il Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge 1880-2017), la grande mostra dedicata all’imperatore Traiano in occasione dei 1900 anni dalla sua morte ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa) e l’esposizione ai Musei Capitolini sullo studioso Johann Joachim Winckelmann e il suo rivoluzionario approccio all’archeologia (Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento). Infine, nel nuovo spazio espositivo della Centrale Montemartini, una mostra è dedicata al dialogo tra due importanti culture affacciate sul mediterraneo: quella egizia e quella etrusca (Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato).

Domenica sarà inoltre possibile assistere agli appuntamenti musicali del Museo Napoleonico e del Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, partecipare al programma Musei in gioco per bambini e assistere alla visita guidata alla Casina delle Civette.

 

Il Sacro e il Profano

SABATO 20 GENNAIO

 Il sacro e il profano 

 IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI – Gardone Riviera (Br)

inizio ore 18.00

 

Programma

ore 18.oo Piazzetta Dalmata: Alzabandiera

ore 18.30:

Presentazione del nuovo documentario della Fondazione realizzato da Albatros Film.

Presentazione dell’opera lirica “BRUNELLESCO” in occasione delle celebrazioni per i 600 anni dal Concorso per la realizzazione della Cupola
di Santa Maria del Fiore.

Intermezzo musicale di Elisabetta Gozio.

Presentazione del CARNEVALE DI VIAREGGIO 2018 con le maschere Burlamacco e Ondina.

ore 19.30 Villa Mirabella:

Visita alla mostra MAGNIFICHE PRESENZE GIOVANNI PASCOLI E GABRIELE D’ANNUNZIO

Brindisi di saluto

 

L’ingresso in Auditorium è libero fino a esaurimento posti e necessita di conferma a segreteriaprogettispeciali@vittoriale.it – 0365/296507

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Un “Archivio Storico” a Terni

Progetto crowdfunding per un “ARCHIVIO STORICO sulla CITTA’ di  TERNI”

basato sulla documentazione e gli studi del prof. Vincenzo Pirro

Trattasi di una raccolta di fondi finalizzata alla catalogazione e all’archiviazione del patrimonio documentario del prof. Vincenzo Pirro. L’archivio una volta catalogato e inventariato diventerà pubblico e sarà utile a cittadini e studiosi in particolare di storia locale.  Per l’archivio è attualmente in atto un procedimento di dichiarazione di notevole interesse culturale da parte del Ministero dei Beni Culturali.

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La Fiera della Piccola e Media Editoria a Roma

VIVERE L’EDITORIA COME UNA MISSIONE

Si è svolta a Roma nella nuova sede della “Nuvola” all’EUR, dal 6 al 10 dicembre la sedicesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, “Più libri, più liberi”. PERCHE’ la piccola e media editoria in un mercato ormai globalizzato, dove vige la regola “Pesce grande mangia pesce piccolo”, continua a essere presente e a mostrare tutta la sua forza e vigore?

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