Domenico De Masi è morto a Roma
E’ stato l’archetipo del sociologo nelle trasmissioni televisive e molto di più.
E’ stato l’archetipo del sociologo nelle trasmissioni televisive e molto di più.
Desidero ricollegarmi all’articolo: “COME FOLGORE, IL MONDO AL CONTRARIO” pubblicato sulla Consul-Press domenica 20 Agosto, riguardante il libro del Generale Roberto Vannacci, a firma di Franco D’Emilio.
E personalmente ritengo sia doveroso contestare come tale analisi critica verso questo dannato “MONDO AL CONTRARIO” possa essere aprioristicamente censurata da “Una Destra che – oggi al Governo – sembra spesso voler riesumare i comportamenti politici di una defunta Democrazia Cristiana“, come annotato da Franco D’Emilio – autore dello specifico articolo, da circa 7 anni nostro apprezzato collaboratore, nonché opinionista di notevole caratura.
Alcune cose sono proprio indigeribili per la loro disparità rispetto ad altre. Parto da un termine di paragone, altri potrei citarne, ma non voglio esagerare, questo basta e avanza, tanta è la sua contraddittorietà con la recente vicenda del generale Roberto Vannacci.
Partiamo, allora, da Renato Curcio, ex terrorista, fondatore delle sanguinarie, assassine Brigate Rosse: una condanna complessiva a 30 anni di carcere, poi ridotti a 28, dei quali, proprio per concessione dello stesso stato, tanto nelle mire, anzi nel mirino di tale individuo, solo 24 anni scontati tra 20 in prigione e 4 in semilibertà.
“Il mondo al contrario” – questo il titolo del libro scritto e autoprodotto dal Generale Roberto Vannacci – ha sollevato una ridda di polemiche, accuse, anche scomposte e male articolate, ma soprattutto ha determinato la sola conseguenza immediata e tangibile: la rimozione dell’alto ufficiale dalla guida dell’Istituto Geografico Militare di Firenze.
E, questa volta, la destra, dura e pura, ora al governo, pateticamente sempre più protagonista di una cattiva nonché penosa scimmiottatura politica della defunta Democrazia Cristiana, si è trovata nella sostanza sulle stesse posizioni dell’opposizione dal PD al M5S, ai microbici Verdi e ciò che avanza.
Antonio Tajani ricorda il disastro minerario di Marcinelle
Tra i tanti “protagonisti” del turismo, uno dei principali motori dell’economia italiana, c’è anche il settore dei bus turistici. Secondo un’indagine di AN.BTI, l’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani aderente a Confcommercio, realizzata in collaborazione con Isfort, “Le ruote del turismo: il settore dei bus turistici in Italia”, negli ultimi anni è cresciuto il peso economico e sociale ed il trasporto è uno dei punti strategici e sempre più necessari per l’offerta turistica del Paese.