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Hotel Investment & Valuation – Metodologie e casi di Giacomo Morri e Fabrizio Trimarchi

Uno studio di settore: casistica e
metodologia
valutazioni e investimenti

Raffaele Panico

Il settore alberghiero è in profonda trasformazione. La presenza sul Belpaese di numerosi immobili atti alla ricezione ci consente senza tema di dubbio, come da sempre, l’intrapresa qualificata per la vocazione turistica; l’Italia oggi, come nel passato, è memore del Gran Tour. Il Gran Tour era consuetudine ed iniziava nella seconda metà del XVII secolo. Era una lunga missione che nell’Europa del tempo veniva intrapresa dai ricchi dell’aristocrazia europea, destinata a perfezionare le loro conoscenze la formazione e il loro sapere con permanenza in una città e il suo contesto. Tale missione formativa aveva durata indefinita e, ovvio, aveva come destinazione l’Italia. Gli Stati italiani erano certamente il modello di riferimento per civiltà e culture, Umanesimo e Rinascimento alle spalle dell’ingegno e arte degli italiani, nonostante e proprio perché, seppur aperte le nuove vie di comunicazione marittime transoceaniche con la scoperta del Nuovo Mondo, le realtà presente in Italia erano il grembo il centro vitale cui riferirsi.

Oggi, i cambiamenti nel settore turismo hanno finito per produrre effetti importanti sulle imprese alberghiere. Scenari iper-competitivi, dove il tema del valore e delle modalità per raggiungere obiettivi concreti e duraturi nel tempo vede gli albergatori e le relative strutture ricettive, l’immobile l’albergo lo spazio fruibile, al centro di questa trasformazione.

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Gli Stati Generali moderni I becchini della Repubblica

            Villa Pamphili apre le sue porte al grande incontro di Conte: gli Stati generali dell’economia. Una riedizione degli Stati generali del 1789 in Francia. Ci saranno tutti, meno l’opposizione. Male, perché gli assenti hanno sempre torto e l’Aventino non porta fortuna.

            Lo show è scontato. L’ultima volta fu con Gheddafi, ospite di Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri di allora, con le fanciulle arabe a guardia del corpo del Rais, nella sua tenda piantata in mezzo ai giardini della Villa.  Dopo qualche mese, finì malissimo. Non è un buon auspicio.

            L’evento è importante, fondamentale, perché fino ad ora, dopo quasi un anno di governo, con una profonda crisi economica e la mazzata della pandemia, il governo non ha ancora un briciolo d’idea o di progetto. È alla ricerca di una proposta, di suggerimenti, da parte di chiunque. Un’esigenza molto democratica, ma inutile. Poi, si dovrà fare un documento unitario, magari con un Comitato, l’ennesimo.

            La tragedia non è questa. La tragedia è che il PD, l’unico partito che tiene in piedi il governo, non avrebbe nemmeno voluto questa assise. Magari, le idee sono pericolose.

            Siamo alla ricerca delle priorità possibili per il Paese, che sono cangianti, come le sfaccettature dei diamanti.

            Sessanta milioni d’Italiani sono ansiosi di sapere che cosa ne verrà fuori. Un altro DPCM?

            Tutto è possibile. Sconcerta che dopo decine di comitati e di esperti (tutti, suppongo, pagati da noi), il governo vada alla ricerca  dell’idea. E se non la trova?

            Anche la vispa Teresa cercava, ma non mi pare che ci sia qualcosa di vispo nei cercatori di oggi. Sono squallidi e  grigi,  come i funzionari delle pompe funebri. Gli unici che non sono in crisi, come il governo.

            Le priorità sono note da anni, a decine. Non vale neppure la pena di ricordarle. Sono tutte priorità ferme e un po’ impolverate.

            Fra i partecipanti, ci sarà anche il CNEL! Un esempio della futilità dell’incontro. In cinquant’anni questo organismo costituzionale è riuscito a sopravvivere, lautamente pagato, in quanto organo costituzionale, senza fare nulla. Non si ricorda uno scritto, un saggio, un documento, una proposta usciti dal CNEL. Il nulla. Doveva essere abolito a furor di popolo ma sopravvive. Adesso, sarà là, fra i mille saggi del Paesi. Un consulto di faccendieri, ognuno interessato a portare avanti i propri interessi. D’altro canto, se il governo è alla sbraco, qualcuno dovrà pure aiutarlo, magari il CNEL.

            Da questa assise dovrebbe uscire il volto nuovo del Paese.

            Forse ci diranno se la distanza è di un metro o di uno e mezzo o di due, oppure di quattro. C’è incertezza, in proposito. Forse qualcuno farà, come Bolsonaro, la proposta di secretare il numero dei morti, così non se ne parla più, e al diavolo le statistiche che non coincidono!

            Forse, ancora, ci sarà qualcuno che dirà che è meglio aprire le discoteche, i locali di scommessa e di divertimento piuttosto che gli asili nido, anche se il contagio aumenta.

            Ne sentiremo tante, come ne sentiamo da anni. Il mondo cammina, male, ma cammina. Noi siamo ancora al Ponte sullo Stretto. Ero un adolescente, quando si cominciò a parlarne. Quanto è costato al contribuente parlarne per cinquant’anni con una società ad hoc dell’ex Iri?

            Probabilmente, il tema ricorrente sarà quello delle grandi opere. Altro argomento consunto.  Tutti ne parlano, tutti dicono che i soldi ci sono, ma non si costruisce nulla. Se ne parla con indignazione. Bisogna fare! Perbacco, sarà la volta buona?

            Il Ponte di Genova ha dato l’esempio che quando si vuole si può fare, in un anno, ciò per cui, normalmente, se ne impiegano cinque. Abbiamo ridotto le complicazioni burocratiche. Abbasso la burocrazia!

            Solo che chi ha complicato le cose non è la burocrazia, ma chi ha emanato le norme che la burocrazia deve applicare sotto sua responsabilità, perché tanto, i Ministri che le norme fanno, sono irresponsabili.

            Perfetto. Ma perché non si estende l’esperienza fatta ai grandi lavori? La cosa è misteriosa.

            Si parlerà della magistratura? Chissà, forse i tentacoli del Palamara saranno anche lì. Non se ne parla più. Solo a ondate, come l’epidemia.

            Sotto sotto, tutti tremano all’idea che la barca affondi, se l’epidemia tornasse a far sentire il suo morso.

            Quello che accade in India e in Brasile dovrebbe farci temere il peggio. Ci stiamo preparando, nell’eventualità che torni con l’autunno? Non credo. È la misura della distanza tra gli ombrelloni ciò che interessa. Gli Italiani devono andare in vacanza. Dopo tre mesi d’isolamento, hanno bisogno di un po’ di riposo, altrimenti il turismo crolla.

            E le imprese? Ci sarà un nuovo disegno di politica industriale? Dico nuovo per bellezza, perché di politica industriale non ne abbiamo fatta mai. Soldi sì, al vento, e ci lamentiamo del Sud devastato e irraggiungibile e delle riserve degli altri Paesi “frugali” nel darci i quattrini a babbo morto?

            Non spero nel fallimento dell’evento, ma tutti questi signori vestiti con l’abito scuro sembrano tanti becchini per il prossimo funerale della Repubblica.

 

 

 

 

UCID: riaffermare “Tre Priorità Vitali” secondo l’ Enciclica di Benedetto XVI

1) NO AL PRIMATO DELLA TECNOSCIENZA,  2) PIU’ SOLIDARIETA’ EUROPEA, 
3) CENTRALITA’ DELL’UOMO IN OGNI PROCESSO
DEL LAVORO E DELLA PRODUZIONE  

Le Tesi del Comitato Tecnico Scientifico dell’ Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti 
su come rilanciare i settori sociali, politici ed economici
dopo la crisi del coronavirus

Il CTS, presieduto da Riccardo Pedrizzi, in una lettera aperta al premier Conte, in relazione all’annuncio di convocazione degli “Stati Generali dell’Economia” e con l’auspicio di poter partecipare all’incontro con una propria rappresentanza, ha analizzato le debolezze e le possibilità di rilancio dei vari settori della vita pubblica, in un’ottica solidaristica, cattolica e riformista, dopo la crisi del coronavirus.

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L’illusione di un “Fisco Equo”
… e di una “Banca Amica”

UN “FISCO EQUO”  ed  UNA “BANCA AMICA”
…come nelle FAVOLE DI PINOCCHIO 
brevi note su un Paese in ricerca di un’identità smarrita

____________Giuliano Marchetti

#LIQUIDITA’ IMMEDIATA” e, a seguire, #“Potenza di Fuoco nel motore dell’ economia”, #“Bazooka….ecc.”: queste sono alcune delle espressioni declamate dal Premier Giuseppe “Con.Te” (?), sia durante i suoi ripetitivi proclami radio-televisivi, sia  nelle conferenze stampa insieme al Ministro Roberto Gualtieri
#“Non abbiamo ricevuto ancora nulla”, oppure #”c’è stata erogata solo una minima parte su quanto richiesto fin da marzo”, #”le banche pretendono infiniti adempimenti e documenti …ecc”: queste alcune delle lamentele scandite da numerose P.M.I, da Professionisti, Artigiani ed Autonomi.  

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Lo Statuto Albertino e l’Unità d’Italia

L’UNITA’ E LA LIBERTA’
A FONDAMENTO DELLO STATO MODERNO

La Prima Domenica di Giugno durante il periodo del Regno d’Italia si celebrava la Festa Nazionale dello Statuto e dell’Unità d’Italia. Il riferimento va allo Statuto Albertino, concesso dal Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia il 4 Marzo 1848, a Torino, considerato Legge fondamentale perpetua e irrevocabile della Monarchia. Questo Statuto diventerà dopo il 1861, ossia dopo la Proclamazione del Regno d’Italia, la Carta Costituzionale del Regno d’Italia, rimasta in vigore ininterrottamente fino al 1948.

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Oramai l’Italia è completamente “sfasata”….. post Fase 1, 2, 3

POST FASE …..  da 1 a 3 
UN’ ITALIA ATTUALMENTE “SFASATA” (*1)

> una panoramica di CLAUDIO TEDESCHI *
e brevi note a margine di Giuliano Marchetti

L’economia non riparte perché, come dicono molti rappresentanti del mondo del lavoro, manca la liquidità. Le banche non concedono prestiti (3 domande su 4 sono respinte), nonostante che il Giullare di Palazzo Chigi (*2) continui a blaterare di miliardi concessi dalla BCE. 
Poi apriamo i giornali, scorriamo le news sulla rete e ci accorgiamo che l’Europa parla tedesco. La Merkel detta le condizioni ai Paesi oramai al collasso economico, la von der Leyen controlla la politica europea con il credito, dopo che per oltre vent’anni con l’avvento dell’euro, Berlino – sfruttando la leva della moneta unica – ha stretto il cappio alla gola dei Paesi concorrenti.

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Geo-Politica e Sviluppo: Statistiche sconosciute o volutamente ignorate

STATISTICHE  E GEO-POLITICA
IN TEMPI DI CORONAVIRUS 

una analisi di Domenico Giglio

La  pandemia del “corona virus” sta da mesi riempendo gli occhi, le orecchie e la bocca di statistiche, tramite radio, internet, televisioni e giornali, spaventano giustamente ascoltatori e lettori con i cinque  milioni  di infetti (5.472.622 al 24 maggio). Dal momento che ci stiamo impraticando di numeri e percentuali, vediamo di approfittarne per esaminare altre statistiche che non hanno  certamente minore valore  di quelle  del  “covid” . 

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“I medici si consultano, il paziente Italia muore”: incontro a Roma tra Stato e Regioni

LA GRANDE SFIDA È ORA EVITARE
LA CATASTROFE ECONOMICA E SOCIALE

Massimiliano Morreale

Roma, 29 maggio. L’importante incontro si è tenuto nell’ambito del Digital Debate “Rilanciare il Sistema Italia – Il nodo delle competenze Stato-Regioni”, organizzato da Hdrà-Consenso con il moderatore Giancarlo Loquenzi. 
L’incontro tra la Confsal – Confederazione dei Sindacati Autonomi dei Lavoratori rappresentata dal Vice-Segretario Generale Lucia Massa (nella foto di apertura) e il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, inquadrava il tema strategico del rilancio “Sistema-Italia” nel quadro generale dei rapporti tra Stato-Regioni. 

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ll Settore Alberghiero allo stremo! una dichiarazione di Roberto Necci

ALLARMANTE  SITUAZIONE PER UN “SETTORE VITALE”
DELLA NOSTRA ECONOMIA
Lo Stato dovrebbe affrontare tale problema con “visione” forte e responsabile di 
medio termine, in piena sinergia con gli operatori del settore e di tutto l’indotto  
 
COMUNICATO STAMPA SUL SETTORE ALBERGHIERO  
a cura di ROBERTO NECCI – Chairman del Gruppo Necci Hotels 
 
Come era prevedibile la crisi del turismo internazionale ha messo in ginocchio le aziende alberghiere che oramai, ferme da mesi, sono arrivate al collasso; con una diminuzione  del fatturato nell’ordine del 90 per cento ed in alcuni casi del 100 per cento c’è poco da aggiungere. 

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Le competenze e il ruolo del Consulente Finanziario

COME GESTIRE LA IMPREVIDIBILITA’ DEI MERCATI
 BASANDOSI SU VALUTAZIONI, STIME ED ESPERIENZA 

di Loredana Ferrara

Se è vero che i mercati sono imprevedibili e che non è possibile fare una stima esatta  di ciò che avverrà nel prossimo futuro, è altrettanto vero che esistono modalità di azione basate sui dati disponibili (serie storiche, indicatori, volumi, rapporti di prezzo, valutazioni quantitative,etc) che consentono di muoversi con una certa sicurezza.
Al contrario però di quanto comunemente si crede, o di quanto ad esempio poteva essere vero fino ad un ventennio fa quando gli strumenti e i processi disponibili in finanza erano estremamente limitati e semplici, oggi le nozioni da conoscere e un certo grado di esperienza sul campo risultano essenziali. 
Anche solo leggere un documento informativo può richiedere una certa padronanza della terminologia e della meccanica dei prodotti. 
Così come si è passati dalla costruzione della capanna in legno, cui ogni padre di famiglia poteva attendere personalmente, ad una struttura in muratura che richiede perizia tecnica e il rispetto di leggi ingegneristiche, così bisogna traslare dalla logica del titolo di Stato e delle  azioni Fiat ad un mercato globalizzato, telematizzato, architettonico ed interconnesso.

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Artigiani: nuova vittoria al Tar di Conflavoro Pmi e studio Leone Fell

Comunicato stampa congiunto tra Conflavoro PMI e Studio legale Leone Fell

Integrazione salariale senza obbligo di iscrizione e versamenti a FSBA

Il Tar Lazio, ancora una volta, accoglie le ragioni degli artigiani, ordinando a FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’artigianato) di consentire la presentazione della domanda di concessione dell’assegno ordinario di integrazione salariale senza la preventiva iscrizione al Fondo e senza l’assunzione di alcun vincolo contributivo.  

L’arbitraria richiesta di iscrizione, che comportava l’assunzione di un obbligo contributivo non solo per il futuro, ma anche per il pregresso (pari a 36 mensilità), ha di fatto impedito a tantissimi datori di lavoro di ottenere la cassa integrazione per i propri lavoratori poiché non iscritti al Fondo.

A ribadire ancora una volta l’orientamento già espresso nel giudizio instaurato da una artigiano di Modica, è stato il presidente del Tar del Lazio – Roma, sez. III quater Riccardo Savoia il quale ha accolto l’istanza presentata da una cinquantina di aziende artigiane assistite dallo studio legale Leone Fell & C.

“Abbiamo lavorato al fianco di tante aziende e dei loro consulenti del lavoro – spiegano gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Nicolò Vella, dello studio legale Leone-Fell – perché convinti che, in un momento di crisi come questo, non fosse corretto approfittare della situazione per imporre l’assunzione di vincoli contributivi. Abbiamo tutelato i diritti di tantissimi lavoratori e datori di lavoro che adesso potranno beneficiare della Cassa integrazione, senza previa iscrizione al Fondo che, lo ricordiamo, non è obbligatorio”.

La class action è stata supportata dall’associazione Conflavoro PMI guidata dal presidente Roberto Capobianco, che si è speso in prima persona per difendere i diritti degli artigiani. “Eravamo certi che sarebbe finita così – spiega – poiché le pretese di FSBA in merito all’integrazione salariale erano già state implicitamente bollate come illegittime anche dalla stessa Ipns nella circolare 47/2020. Resta l’amarezza per l’incredibile decisione del Fondo, il silenzio delle sigle sindacali, l’assenza di un chiarimento in tal senso da parte del ministero del Lavoro. Ma oggi possiamo solo essere felici per la grande azione che abbiamo intrapreso e vinto. E non finisce di certo qui”.

“Sono tantissimi gli imprenditori che si sono rivolti a noi per ottenere la dovuta tutela – precisano i legali – e, dopo le vittorie al Tar, abbiamo attivato un’azione legale presso il giudice del lavoro rivolta a tutti coloro che si sono iscritti a FSBA dopo il 17 marzo al solo fine di richiedere la cassa integrazione. Questi artigiani hanno diritto di non rimanere vincolati alle richieste del Fondo e ad ottenere la restituzione di quanto eventualmente versato”.

Rilancio Italia, una “doccia scozzese”

Il Rilancio dell’Italia,
ennesima occasione mancata

Torquato Cardilli

Piano Prestito Patriottico 
Sono due anni che vado predicando inutilmente che l’Italia per risollevarsi economicamente, avrebbe dovuto sollecitare l’amor proprio degli Italiani (le famiglie detengono titoli pubblici solo per il 3% del debito dello Stato) per indurli ad investire parte della loro enorme ricchezza fluida, valutata intorno al doppio del Pil nazionale, nel cosiddetto prestito patriottico. 
La mia proposta prevedeva che il prestito fosse riservato esclusivamente ai contribuenti Irpef o d’impresa con imponibile in Italia e direttamente collegato con uno sconto sulle tasse dell’1% del capitale investito. In altre parole il sottoscrittore di 100 mila euro avrebbe potuto pagare 1.000 euro di tasse in meno ogni anno fino alla redenzione dei titoli.

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Marco Rizzo, segretario del P. C. :
questa sinistra fa rivoltare Gramsci nella tomba !

TERESA GARGIULO INTERVISTA MARCO RIZZO 

e a seguire alcune precisazioni di GIULIANO MARCHETTI 

“Ci sono persone che votano il Partito Democratico pensando che sia il Partito Comunista. Nulla di più lontano. Questa sinistra fa rivoltare Gramsci nella tomba”. Lo afferma il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo, in un’intervista rilasciata a Teresa Gargiulo per il giornale online “laNotifica.it”.

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Comparto Alberghiero-Turistico: necessità di ripartire dopo la crisi

EFFETTI DELLA CRISI SUL COMPARTO ALBERGHIERO

una analisi di Roberto Necci *

In questi mesi ci si è molto dilungati sugli effetti immediati della crisi sul comparto alberghiero e turistico; una crisi nuova, senza precedenti che ha azzerato il fatturato delle aziende.
Alla data attuale è incerto il timing di fine poiché le aziende più dipendenti dal mercato estero (prevalentemente strutture ubicate nelle città d’arte dove quasi la totalità del fatturato è generato da turisti internazionali) hanno il loro business condizionato dalla chiusura delle frontiere internazionali e dalla diminuzione dei voli verso l’Italia.

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“L’Europa ed i suoi mali”:
crisi economica, debolezza esterna e disuguaglianze interne

PUNTI DI FRIZIONE 

di Stelio W. Venceslai

Della situazione dell’Unione europea si è già parlato più volte. Una crisi economica generalizzata ne ha rallentato la crescita e tutti i nodi del sistema europeo stanno venendo alla luce. 
La nuova Presidenza von der Layen non sembra essere all’altezza di una situazione per governare la quale non basta dichiarare la disponibilità a tirar fuori i soldi. Occorrono idee, e queste difettano. 
I mali dell’Unione sono noti, inutile ripeterli: troppe diseguaglianze interne (in materia fiscale), eccessiva debolezza esterna (sicurezza e politica estera).

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Finalmente l’Helicopter Money ! (?)

È UN LABIRINTO DI CNOSSO, …. altro che BAZOOKA ! Solo mitologia per rinchiudere senza uscita gli italiani di oggi e le future generazioni

 Torquato Cardilli

Il mese scorso il Governo ha annunciato trionfalisticamente di aver schierato un bazooka con una impressionante potenza di fuoco di 400 miliardi, resi disponibili per le attività produttive. 
Avevo definito inizialmente questa arma metaforica piuttosto come un bazooka di latta (https://www.consulpress.eu/il-bazooka-di-latta-il-decreto-liquidita-del-governo/).  
Infatti, diradatosi il fumo dell’annuncio, si è scoperto che in realtà il bazooka era proprio un’arma inoffensiva perché non sparava denaro liquido da erogare ai fini del ristoro delle perdite e del rilancio della ripresa economica, ma offriva semplicemente una garanzia statale al 90% su ogni prestito che le banche avrebbero concesso alle imprese.

Quindi il piccolo imprenditore, commerciante, artigiano avrebbe dovuto districarsi in un labirinto di 19 passaggi burocratici secondo norme scritte da chi non ha mai avuto la minima idea di cosa sia l’attività lavorativa di un piccolo imprenditore, o di bilancio aziendale, o di gestione del personale per chiedere alla banca un prestito, pagandoci sopra un interesse.

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Scoppieranno nuove bolle finanziarie

Negli U.S.A i crediti al consumo ammontano a 3.840 miliardi di dollari. È il debito delle famiglie americane, cresciuto rispetto alla crisi del 2007-2008, ma anche peggiorato in qualità: oggi circa il 27% dei consumatori americani è classificato “subprime” cioè, poco affidabile.

una analisi di RICCARDO PEDRIZZI 

La Federal Reserve Bank stimava che il debito relativo ai prestiti auto negli USA aveva raggiunto quota 1.200 miliardi (ed oggi sono 1.330), guadagnando il terzo posto sul podio dei debiti privati dopo i mutui e i prestiti destinati agli studenti, con un rischio di instabilità accentuato dal ricordo di quanto avvenuto dodici anni prima; – scrivevo nel mio libro “Il Salvadanaio – Manuale di sopravvivenza economica Guida Editori – Ed inoltre, “altra bolla che potrebbe saltare da un momento all’altro è quella relativa ai crediti al consumo che negli Stati Uniti ammontano a 3.840 miliardi di dollari”…. “È questo il debito delle famiglie americane, che non solo è cresciuto rispetto alla crisi del 2007-2008, ma che è anche peggiorato in qualità: oggi circa il 27% dei consumatori americani è classificato “subprime” (cioè poco affidabile). Questo accade perché si è spinto l’erogazione di prestiti a chi non è affidabile, favorita dalla politica ultraespansiva delle banche centrali, che incentiva la ricerca di rendimenti da parte degli investitori. Sono “subprime” 73 milioni di carte di credito: record dal 2009. Si stima infatti che sia avvenuta tra il 2010 e il 2017 una crescita della fascia di debitori subprime più a rischio dal 5 al 33% sul totale”.

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“Creare Ricchezza” per sconfiggere l’emergenza sanitaria ed economica

ANCHE se da SOLI ….
DOBBIAMO RIUSCIRE A SALVARE LA NOSTRA ITALIA 
   

L’ UCID – Unione Cristiana Imprenditori e Professionisti Cattolici,  Gruppo Regionale Lazio, unitamente al Sen. Riccardo Pedrizzi – Presidente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale, riprende le proprie  attività, nonostante il lockdown

A cura del Gruppo Giovani UCID Lazio avrà luogo oggi 30 Aprile
la presentazione del Libro:
CREARE RICCHEZZA –  La soluzione alla povertà  

h. 17.00 – 18.00 (CET-Roma)

IL LIBRO  
La lettura del libro dell’illustre studioso di economia e scienza politica William R. Luckey  Creare ricchezza: La soluzione alla povertà (Edizioni  “Fede & Cultura”, 2020) è urgente quanto profetica. Nell’anno della sua prima uscita in inglese, nel 2017, il mondo godeva di un inarrestabile boom economico, una fonte di prosperità umana che solo ora i governi e il contagio della paura del futuro sono riusciti a frenare. Oggi stiamo subendo una vera caduta libera delle imprese con i loro eroici imprenditori. Il libro, pubblicato in italiano poche settimane prima del “lockdown” economico del libero mercato, ci ispira a suonare il tamburo sempre più forte per la riapertura dei mercati. Per restituire l’economia a noi, i suoi ferventi e dignitosi operatori e creatori. La tesi di Luckey di creare ricchezza si è sviluppata in millenni di storia di fede giudeo-cristiana fortemente connotata dalla difesa della “sacralità della proprietà privata” con le competenze tecniche l’innovazione e attraverso il sostegno sociale e culturale. Per l’Autore entrambe sono la terra promessa e l’acqua vitale nella quale i semi di un robusto commercio possono mettere radici profonde e fiorire. 

I RELATORI  
Salvatore Rebecchini – già presidente di SIMEST Spa e commissario dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). 
Andreas Widmer – già guardia svizzera papale e autore di Il Papa e il Manager, imprenditore IT e direttore del Center for Principled Entrepreneurship alla Catholic Univerity of America. 
Giovanni Zenone –  Editore e fondatore della casa editrice Fede & Cultura. 

I MODERATORI
Michael Severance – Direttore di affari e relazioni esterne, Istituto Acton 
Benedetto delle Site – Presidente UCID Giovani Lazio; vicepresidente nazionale UCID Giovani

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