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Contesto Economico e Mercati Finanziari, post emergenza Covid-19

SCENARI ECONOMICI PROSSIMI VENTURI
…..USCENDO DAL TUNNEL DOPO LA PANDEMIA

una analisi di  LOREDANA  FERRARA *

Nell’ambito dell’emergenza che si sta fronteggiando a livello ormai globale, risulta difficile districarsi tra le innumerevoli notizie e le serie infinite di dati forniti ogni giorno da ogni parte, a maggior ragione per la rapidità con cui esse variano sia quantitativamente che qualitativamente.

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FONDAZIONE NAZIONALE COMMERCIALISTI: sulla G.U. i D.L. “Cura Italia” e “Liquidità”

Comunicato Stampa FONDAZIONE NAZIONALE COMMERCIALISTI

CONSIGLIO E  FONDAZ. NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI: “LE NOVITÀ DEI DECRETI SULL’EMERGENZA DA COVID-19
(D.L. “CURA ITALIA” N. 18/2020 E D.L. “LIQUIDITÀ” N. 23/2020)”

Una analisi completa delle principali disposizioni. Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Le novità dei decreti sull’emergenza da COVID-19 (D.L. “Cura Italia” n. 18/2020 e D.L. “Liquidità” n. 23/2020)”

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Il Bazooka di Latta: il decreto “liquidità” del Governo

UN  BAZOOKA di LATTA 

un’analisi sulla crisi di Torquato CARDILLI

Vorrei provare a mettere in fila le tante storture, pecche, errori di gestione della crisi. Premesso l’attenuante che una pandemia del genere coronavirus non era mai avvenuta e che l’Italia, al pari di altre nazioni, si è fatta cogliere impreparata, va sottolineato che sarebbe bastato un atto di umiltà nell’ammettere la difficoltà iniziale, anziché dichiarare che eravamo pronti a far fronte all’emergenza.

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Punto di svolta per l’ economia, in Italia post crisi Covid19

Siamo ad un punto di svolta per la nostra economia:
OCCASIONI da NON PERDERE

una analisi di ENEA FRANZA Jr.  *  

La politica economica della Bce, dopo un avvio incerto, continuerà ad essere per tutto il 2020 moderatamente espansiva, nel senso che si continuerà la politica dei tassi d’interesse bassi, con un atteggiamento più favorevole verso i titoli di debito pubblici dei Paese più colpiti dal Covid 19. 
Peraltro una inflazione, da anni al di sotto di quella programmata, giustifica da sola l’immissione di ulteriore liquidità nel sistema.  Tuttavia, è tempo di rendersi conto che l’effetto dell’enorme quantità stampata di moneta sul tasso d’interesse è oramai insignificante, come dimostra un’inflazione, in vaste aree dell’euro, al di sotto del tasso programmato del 2% annuo.

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Giuseppe Schlitzer al vertice AIF in Vaticano

Comunicato stampa dell’ UCID – Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti 

 

Dichiarazione di Riccardo Pedrizzi, Presidente del Comitato Scientifico dell’ UCID :  
“La nomina di Giuseppe Schlitzer ai vertici dell’Aif del Vaticano è una scelta di alto profilo”

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L’ITALIA si deve salvare da sola,
….. con o senza questa Europa !

….. E CIO’ SI DEVE FARE SUBITO, 
se vogliamo sperare in una Rinascita Nazionale    

una tagliente analisi di RICCARDO PEDRIZZI  *

La partita sui corona bond è ancora una volta rinviata, si va a dopo Pasqua quando si riuniranno i 27 capi di Stato dell’Unione Europea. Eppure tutti invocano decisioni rapide, concrete e soprattutto immediatamente operative. 
Non bastano – si dice da più parti – né la liquidità della BCE né i finanziamenti previsti dal governo italiano, che a tutti gli operatori di qualsiasi settore merceologico appaiono insufficienti e difficili da ottenere e da restituire una volta erogati. In particolare quel che preoccupa sono la tempistica e gli adempimenti burocratici.

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Covid-19, Economia, Llockdown e mortalità ….in una analisi di Ilaria Bifarini

Il legame tra Economia e Mortalità
– Lockdown e rischio suicidi

                        Dal blog di ” ILARIA BIFARINI  
una bocconiana redenta “

In un momento storico in cui l’opinione pubblica rivolge tutta la propria attenzione sulle statistiche relative ai decessi giornalieri può essere di beneficio riportare alcuni dati sulle principali cause di mortalità del nostro pianeta. Il fattore principale di mortalità a livello globale è, infatti, rappresentato dalle malattie cardiovascolari – quasi 18 milioni – seguita dai tumori (oltre 9,5 milioni), dai disturbi respiratori e dalle infezioni delle basse vie respiratorie (in totale circa 6,5 milioni). A oggi i decessi con o da coronavirus nel mondo sono circa 80 mila, anche se il numero è inevitabilmente destinato ad aumentare ancora.

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Ristoranti e Alberghi in ginocchio: fatturato pari al 44% in meno rispetto al 2019

A causa del covid-19, molte attività sono state costrette a chiudere perché non giudicate come  di prima necessità. Sulla base di questa ottica, sono rimaste fortemente penalizzate tutte quelle attività che prevedono assembramenti di persone, tra le quali – in prima linea – le attività collegate al settore Turistico/Alberghiero e della Ristorazione. Mentre i Ristoranti, pur rimanendo chiusi al pubblico, si sono attrezzati (per superare le difficoltà temporanee) con le consegne a domicilio, il provvedimento è stato traumaticamente devastante per il comparto alberghiero.
Infatti  tale settore è stato fortemente colpito da una perdita di 7,7 miliardi di euro, pari al 54% in meno, mentre le perdite del settore della ristorazione ammontano a 8,3 miliardi, pari al 37% in meno. La regione più colpita è la Lombardia con un calo di 3,5 miliardi, seguita dal Lazio con -2,7 miliardi e dal Veneto con -1,6 miliardi. 

Obiettivamente va rilevato che tale tracollo non è stato causato solo dai provvedimenti governativi o legislativi (anche se in buona parte necessari),  ma anche dall’azzeramento (imposto o spontaneo) dei consuetudinari flussi o spostamenti turistici, in occasione di particolari celebrazioni e festività annuali. 
Su questo particolare aspetto la Consul Press cercherà di ritornare con alcuni analisi ed approfondimenti, precisando comunque che – a suo giudizio – il settore Alberghiero dovrebbe essere considerato, proprio per l’Italia, un’ attività di primaria rilevanza, nonché stratetegica per il nostro “Sistema Paese”.     

Qui di seguito si riporta il comunicato della Fondazione Nazionale dei Commercialisti,
con un annesso “studio” riprodotto su file in Pdf 

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La Germania con l’Italia ci prova sempre

Pochi Punti Precisi

Raffaele Panico

“Eppur si muove”, la celebre frase di Galilei, venne avvertita già nel 1984, almeno come una flebile sensazione che lo “status quo” di allora poteva essere in qualche misura ridefinito. Quel Muro che divideva l’Est dall’Ovest. Come quando perché e come potesse avvenire era in divenire. Oggi, dopo 30 anni passati dal 1989, in questi giorni per attenti osservatori, prima ancora degli storici, per l’interesse vitale dei comuni cittadini, anonimi e statistici, come ci vorrebbe Bruxelles, quel momento appare via via molto diverso e ribaltato. Quando il Muro di Berlino fu abbattuto dalla folla il 9 novembre dell’89 gli italiani videro appassionatamente l’evento e ne erano soddisfatti. Era stata ricostruita a fatica la relazione Italia e Germania dalle tragedie della prima e seconda guerra mondiale. A far data, giusto per mettere due chiodi fissi nel discorso, dalla “spedizione punitiva” del 24 ottobre 1917, capeggiata brillantemente dall’allora capitano Erwin Rommel, poi fatto suicidare da Hitler dopo l’“Operazione Valchiria”.

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Energie per l’Italia dal Comparto Agro-Industriale

ENERGIE RINNOVABILI E PROGRAMMABILI
NELLA
STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE 

una analisi di ANDREA VIVENTI * 

Il virus sta mettendo a nudo debolezze strutturali dello Stato, messo in liquidazione dal Pd, sinistri e destri compari, ma anche le forze strutturali della nazione, cioè il tessuto delle imprese che mandano avanti l’Italia, la nostra produzione, il nostro benessere, lo sviluppo tecnologico,  nonostante l’apparato burocratico-fiscale. 
E sono le imprese del settore primario, cioè del comparto agroindustriale, che stanno in questi mesi letteralmente garantendo la nostra sopravvivenza e che potrebbero davvero consentire al paese di ripartire anche più forte di prima. A fare da leva, oltre l’eccellenza indiscussa dei nostri prodotti, è anche l’eccellenza delle tecnologia a servizio dell’agroindustria, prima fra tutte quella Agro energetica.

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NPL nel Settore Alberghiero un’analisi di InvestHotel Capital Partners

  LA NUOVA VIA DEGLI NPL DEL SETTORE ALBERGHIERO 

La crisi economica di questi giorni sta avendo un impatto devastante sul nostro sistema finanziario, è auspicabile un intervento del nostro legislatore, anche europeo per cercare di limitarne gli effetti.
Certo è che questo fenomeno, ove non fosse monitorato, genererebbe una vera e propria tempesta finanziaria al cui confronto probabilmente il crack Lehman Brothers apparirebbe una lieve brezza.

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Italia e Germania nei rapporti internazionali dalla “Belle Époque” alla fine del globalismo

Italia e Germania
nella storia delle relazioni europee e internazionali 

di Raffaele Panico 
foto Archivio PANICO 

È stata definita età bismarckiana il periodo tra il 1871 e il 1890, l’anno delle dimissioni di Bismarck a causa di contrasti profondi con il nuovo kaiser Guglielmo II salito al regno nel 1888.

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Il comparto trasporti e la crisi nei tempi di emergenza Covid-19

 
 
Crolla la domanda di trasporti (-70%)
A rischio le forniture sanitarie e alimentari 
le imprese di settore non possono sopravvivere con i soli trasporti di prima necessità
 
***** *** *****
E’ pervenuto alla Redazione della Consul Press questo comunicato stampa che pubblichiamo integralmente 

Roma, 1 aprile 2020 – La mancanza di liquidità e l’esplosione dei costi di trasporto, causate dalle misure di contenimento del COVID-19, fanno lavorare in perdita le imprese dell’autotrasporto merci e logistica, spingendole verso la drammatica scelta di chiudere le proprie attività. Questo il grido d’allarme lanciato dalla base associativa di ANITA durante una videoconferenza che ha avuto luogo nella giornata di ieri.
“Le nostre aziende specializzate nel trasporto di alimentari freschi, oltre al forte calo del fatturato, subiscono enormi costi per lo sbilanciamento dei flussi di traffico, i percorsi a vuoto, i lunghi tempi di attesa presso gli stabilimenti aziendali e le frontiere” – fa sapere Umberto Torello, Presidente di ANITA-Transfrigoroute Italia. “Non possiamo continuare a fornire servizi di trasporto per garantire l’approvvigionamento dei prodotti alimentari in assenza di un adeguato sostegno economico e finanziario da parte dello Stato”.

Secondo gli associati di Anita, le misure contenute nel Decreto “Cura Italia” non sono sufficienti. Si limitano a spostare i termini di pagamento di oneri e tributi per lo Stato. I contributi in conto gestione per le imprese sono irrisori. Lo slittamento delle scadenze dei prestiti rateali e mutui non è previsto per le grandi imprese.

“Per mantenere in vita il settore abbiamo bisogno di interventi più massicci. Ci vuole una terapia d’urto che dia liquidità alle aziende, permettendogli per i prossimi anni di risparmiare sui costi al fine di bilanciare le ingenti perdite accumulate in questi mesi” – fa presente Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA. “Chiediamo al Governo di aumentare adeguatamente il Fondo del Ministero dei Trasporti, previsto per le imprese iscritte all’Albo, per garantire lo sconto massimo dei pedaggi autostradali già accordato, contestualmente all’esonero totale del pagamento per i mesi di aprile e maggio. Chiediamo il temporaneo esonero dalle accise sul gasolio. Necessari anche la decontribuzione degli oneri sociali, da imputare a carico dello Stato e interventi sui costi dei traghetti per garantire la continuità territoriale per le isole”.

La filiera logistica impiega 1,5 milioni persone e in tempi normali produce il 9% del PIL italiano. La chiusura di tante aziende, oltre ad avere effetti catastrofici sull’occupazione, metterebbe a repentaglio l’approvvigionamento dei beni di prima necessità e comprometterebbe la ripresa economica una volta finita la fase emergenziale.
 ANITA è l’Associazione di Confindustria che dal 1944 rappresenta le imprese di autotrasporto merci e logistica che operano in Italia e in Europa. È una delle organizzazioni costituenti la Federtrasporto che raggruppa le associazioni di operatori e gestori di infrastrutture del settore trasporti e logistica di Confindustria.

 
 
 
 
 
Ufficio stampa ANITA

 

 

Per la Rinascita Italiana: un Manifesto in 12 punti

Manifesto in 12 punti per la Rinascita Italiana

una proposta di FRANCESCO CARRARO
 pubblicata su SCENARI ECONOMICI (*1)

Lo tsunami Covid-19 ha messo a nudo i limiti congeniti di una classe dirigente inadeguata. Ha anche reso evidente a tutti la natura dell’Unione Europea, non democratica e fondata su un egoismo sociale “legalizzato”.
Urge un appello “ai liberi e forti” in grado di coagulare il consenso sia di chi vorrebbe uscire dalla UE e dall’euro domani mattina sia di chi ha bisogno di più tempo per rifletterci, ma non è comunque disposto a continuare così.

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Piano di “Salvezza Nazionale” – Nuovi Paradigmi #Economia, Politica e Professionalità a confronto

 Piano di SALVEZZA NAZIONALE  – Nuovi Paradigmi 
“CI  SALVIAMO  da  SOLI”
 

Ci è pervenuto su segnalazione di “Silva Silvana”, nickname di una acuta osservatrice ed Amica della nostra Redazione (confidando nel suo perdono per tale anglofonismo), un documento elaborato da prestigiosi Nominativi. Costoro, tutti con notevole esperienza maturata sia accademicamente, sia professionalmente, nonché operativamente – pur se con differenziati percorsi ed orientamenti – hanno predisposto insieme una  approfondita analisi ed ipotizzato interessanti soluzioni da mettere in cantiere.  

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Il Popolo del Venezuela vessato da sanzioni politiche,
nonostante l’emergenza mondiale del Covid 19

REPUBBLICA BOLIVARIANA del VENEZUELA  
Comunicato Ministero del Potere Popolare per gli Affari Esteri 

Si riporta il seguente comunicato trasmesso alla nostra Redazione dall’Ambasciata del Venezuela in Roma e da noi pubblicato.
Al termine del suddetto comunicato, è stato inserito un nostro ampio commento per evidenziare le iniquità di determinati comportamenti adottati da alcuni Stati che si ritengono essere i depositari dei valori del liberalismo e della democrazia.  

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Comunicazione sindacale: 400 lavoratori senza stipendi e protezioni sanitarie

A Roma: Dipendenti Gruppo Secur senza stipendio da agosto
e al lavoro senza mascherine, situazione assurda

Si riporta il seguente comunicato, pervenuto alla nostra Redazione da parte di alcune Organizzazioni Sindacali e, precisamente, da Filcams-CGIL Roma e Lazio, Fisascat-CISL Roma Capitale e Rieti e UilTucs Roma e Lazio: “Oltre 400 dipendenti dell’Istituto di Vigilanza Privata sul territorio operano in condizioni inaccettabili. Continueremo a denunciare la situazione finché non saremo ascoltati”

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Quando le colpe della crisi non sono della finanza

UN’ EMERGENZA IN CORSO DAI CONTORNI ANCORA INCERTI

un’ analisi di  GIUSEPPE PINO 

Il quadro generale dell’effetto coronavirus sull’economia italiana, che si sta delineando, è ormai abbastanza chiaro.  
Almeno per quanto concerne lo scenario italiano: calo della profittabilità, peggioramento del capitale circolante netto, aumento dei debiti a breve, riduzione della produzione, caduta della domanda. Trasversalmente ed indistintamente per aree geografiche, settori, ambiti.
Però (magra consolazione), non possiamo colpevolizzarne il mondo finanziario. No! L’infezione è partita e si è propagata venendo da un “altro mondo”. Una volta tanto la finanza non c’entra nulla, bolle economiche e speculative non ce ne sono, mercati drogati non esistono.

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Coronavirus. Il mondo in ginocchio a causa dell’economia selvaggia 

L’epidemia mette in luce una verità storica:
la “Centralità della Persona” in ogni ambito della vita umana 

di Biagio Maimone *

Il coronavirus ha tragicamente evidenziato come la globalizzazione possa determinare forme di economia selvaggia, tale in quanto fondata sul solo arricchimento, (*1)  che non seleziona i processi economici eticamente validi da quelli non percorribili, in quanto non sorretti dal principio della sicurezza, dal principio della selezione dei prodotti e delle tecniche non pericolose ai destinatari dei processi, che sono sempre e solo le persone. 

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Italiani Combattiamo. CoronaVirtus VS CoronaVirus

CORAGGIO ITALIA
MOSTRA LA TUA BELLEZZA 
DIMOSTRA LA TUA GRANDEZZA

Ci risiamo. Ancora una volta l’Italia si trova ad affrontare una situazione limite. Negli anni scorsi abbiamo ricordato il Centenario della Grande Guerra e di momenti difficili in una guerra, che viene definita “Grande” ne abbiamo rammentati tanti. Caporetto è diventato un termine sinonimo di tragedia e a poco vale ricordare la vittoriosa Battaglia di Vittorio Veneto, a un anno esatto, quel che si fissa nella mente sono sempre le sventure. Finita la Grande Guerra cento anni fa si diffondeva una gravissima epidemia influenzale, la “Spagnola” che colpì tutto il mondo e trovando un’umanità debole e provata dallo sforzo bellico, fece più morti della guerra stessa.

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