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La Cina in Italia: Via della Seta o Via della Sete (di Diritto)?

Il 23 marzo il Partito Radicale ha manifestato davanti alla sede RAI in occasione della visita del Presidente cinese Xi Jinping in Italia per siglare numerosi accordi nell’ambito del progetto della “Via della Seta” o “Belt and Road Initiative” che la Cina sta promuovendo in tutto il mondo per volere del Presidente Xi Jinping. Accordi di cui si sa poco o nulla, in perfetto stile cinese. Radio Radicale ha raccolto le dichiarazioni dei vari partecipanti ed esponenti del Partito Radicale che hanno illustrato le ragioni della manifestazione che non si è potuta svolgere nel centro di Roma proprio per non “disturbare” la visita del Presidente Xi. Roma come Pechino.

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Brexit: un fallimento clamoroso?

Un pulcino a spasso nel bosco

(di Stelio W. Venceslai)

            La Brexit sta mettendo a dura prova la tradizionale capacità britannica di gestire gli eventi anche nelle condizioni più scabrose. L’esperienza di governo della signora May si sta probabilmente concludendo con un fallimento clamoroso.

            Il Regno Unito non è mai stato un partner europeo affidabile.

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Farefuturo: Evento sull’accordo “la Via della Seta”

CINA:  Non scherzare con le armi cariche!

Mercoledì 20 marzo, nella Sala della Lupa, a Montecitorio, Farefuturo ha accolto esperti e visitatori per esporre i rischi e i vantaggi previsti nell’accordo da ratificare fra l’Italia e la Cina, la Via della Seta, proposto dal M-5S. L’interesse destato da questo tema ha raccolto numerose persone alle quali i Relatori hanno via via illustrato i molteplici lati che si evidenziano trattando l’argomento.

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Conversando con il Prof. Valerio Malvezzi su Economia ed Etica, su Banche e Finanza

LA VERVE E LA CHIAREZZA DEL PROF. MALVEZZI: UN ESPERTO DI FINANZA CHE CE LA METTE TUTTA ..

in una conversazione con Massimiliano Serriello

Ce la mette davvero tutta, Valerio Malvezzi. Sa colpire – come disse una volta un Padre assai saggio – alla mente, al cuore e allo stomaco. D’altronde è un uomo viscerale, di eclettica cultura, che, oltre al concetto applicativo di economia umanistica, ama i classici, senza però mai montare in cattedra. Lascia che vi si issino per pontificare i cialtroni, i falsi eruditi, troppo condizionati da pressioni ambientali e schieramenti ideologici per dire come stanno le cose.

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Ad HoraFelix una “conversazione forte e chiara” su Economia e Finanza

QUANDO LA CULTURA SI INTERSECA  CON TEMATICHE ECONOMICHE E FINANZIARIE 

L’incontro presso la libreria Horafelix sabato 9 marzo, organizzato dall‘Associazione Giampiero Arci – Società Civile, presieduta dalla Prof. Enrichetta Arci, per “Comprendere Economia e Finanza”  ha registrato una notevole partecipazione, come previsto per l’interesse del tema, essendo l’Economia alla base della politica, almeno quando a “fare politica” sono uomini e donne con esperienza e competenza e non “avventizi-apprendisti”. L’attenzione è stata polarizzata dagli interventi di illustri relatori e, precisamente, da Massimiliano Lapi, Enea Franza  e Stefano Bellu.

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Per comprendere ora l’ Economia e Finanza
…… Conversazione all’ HoraFelix

UNA CONVERSAZIONE (informalmente) TECNICA,
TRA ESPERTI RELATORI  ed INCURIOSITI AUDITORI

Sabato 9 marzo presso il Caffè Letterario Horafelix ha avuto luogo una conversazione per “Comprendere l’Economia e la Finanza – Tra incertezze economiche e finanziarie, spread, mercati e guerre commerciali. Per capirne di più, seguire meglio i propri interessi ed anche proteggere i risparmi.

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Tavola Rotonda su una “Europa desiderabile” a Roma, l’8 marzo, all’ Istituto Sant’Orsola

“QUALE EUROPA È DESIDERABILE E QUALE È POSSIBILE”:
LA FORZA DI CHI SA DIRE LE COSE CHIARE E PARLARE AL CUORE

La tavola rotonda sul tema “Quale Europa è desiderabile e quale è possibile” ha dato il via venerdì 8 marzo ad apprezzabili chiarimenti sulle lobby occulte ed empatici impeti contro il mantra del neoliberismo. 

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Comprendere l’Economia e la Finanza

Tra incertezze economiche e finanziarie, spread, mercati e guerre commerciali

 PER CAPIRNE DI PIU’, SEGUIRE MEGLIO I PROPRI INTERESSI ed anche PROTEGGERE I RISPARMI 

L’incontro, organizzato dall’Associazione Giampiero Arci – Società civile e presiduta dalla Prof. Enrichetta Arci, ha l’obiettivo di illustrare e discutere su una serie di  argomenti, termini, concetti e parole che a volte risultano ancora inusuali per i “non addetti ai lavori” o per coloro genericamente distanti da tematiche finanziarie – economiche.

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Francia versus Italia: addio Libia?

Martedì 5 nella Sala Nilde Jotti della Camera dei Deputati, un convegno ha fatto il punto della situazione dei rapporti internazionali in corso da parte dell’Italia: Francia versus Italia: addio Libia?, che in particolare osservano lo svolgimento, da una diecina di anni, delle azioni intraprese fra la Nazione e la Francia per la questione spinosa del Nordafrica, con il focus sulla Libia.

E’ stato innanzitutto evidenziato che i rapporti internazionali anche al di là del continente europeo sono tesi talvolta e perfino ai ferri corti, con spostamenti di corpi militari e minacce di interventi che allarmano il resto del mondo e conducono gli Stati collegati a quelli sotto pressione a regolarsi anche loro con una disamina degli armamenti relativi.

Il convegno, Francia versus Italia: addio Libia? è stato condotto da Adolfo Urso, Presidente di Farefuturo e del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, che ha presentato un ampio quadro d’insieme della politica degli Stati del Mediterraneo.

Giorgia Meloni, Segretario di Fratelli d’Italia, ha aperto l’evento dal punto di partenza del contenzioso interno della Libia e della politica ostile verso l’Italia. Si tratta, ha detto, di un’operazione di quella politica estera che mai si dovrebbe notare, quella aggressiva. In effetti l’inizio della decadenza libica è iniziata con l’inasprirsi e poi lo spezzarsi dell’equilibrio fra i due Stati per i fatti del 21 luglio del 1970, che hanno visto depredare e poi cacciare i nostri connazionali dal territorio libico. Nel turbine seguito, la Francia, possibile sobillatrice di quel danno, ha letteralmente portato altri Stati a rovesciare il governo ed uccidere Gheddafi, che, con l’intervento diplomatico permesso da Silvio Berlusconi, si era mostrato favorevole al dialogo civile fra i due Stati. L’intervento del 2011, ha continuato Giorgia Meloni, è avvenuto per inglobare le monete africane nel Franco “Coloniale” privo di sovranità, di possesso francese, che ha determinato disordini, migrazioni e miseria nel continente dirimpettaio.

Inoltre, la stessa ha dichiarato che 20 anni fa la Francia aveva fondato la Scuola di Guerra Economica, con possibili interventi di aggressione anche armata in favore della economia e supremazia francese.

Adolfo Urso ha sottolineato la crescente ingerenza cinese da quell’instabilità perniciosa dell’Africa, dalla tecnologia alla politica, che nessuno soppesa con dovuta lucidità.

Giulio Terzi di Sant’Agata, Ambasciatore e già Ministro per gli Affari Esteri, – allontanatosi allora volontariamente per contrasto alla fragile e colposa politica di sinistra – , ha ribadito che i rapporti diplomatici italiani verso gli altri Paesi non sono mai stati seriamente sviluppati, preferendo un sonnacchioso acquietarsi sullo stato di cose ed una rinuncia addirittura, in nome di una curiosa “pace” che sa di buonismo, di una reazione doverosa ed a pugno fermo. Ha detto che l’impegno economico italiano nei confronti degli Stati intorno allo Stivale è maggiore per le Nazioni africane rispetto a quelle Balcaniche o Mediorientali . Ha più volte dichiarato che la politica estera attuale internazionale è fatta di slogan e rabbia, cosa che destruttura le relazioni internazionali ed irrita con il suo atteggiamento declaratorio , mentre si dovrebbe operare a chiarimenti e soluzioni comuni per i problemi. Per questo, rivela che l’atteggiamento ultimo di Macron per l’Italia a proposito della TAV nei giorni scorsi è stato dettato dalla volontà di risolvere opportunamente gli screzi, in base al fatto che i due Stati hanno in comune una quantità notevole di rapporti e di cooperazioni industriali che non vanno negati. – L’Italia – continua l’Ambasciatore – dovrebbe affrontare gli ostacoli guardando nell’insieme gli Stati Nordafricani, sapendo che la protagonista della gestione politica è la Francia.

Ha fatto ricordare ancora che la malagrazia diplomatica, con minacce, insulti e violenze verbali è ormai comune nel mondo, e che spesso è seguita dall’uso della forza e dall’impiego di militari: ciò è da limitare, ma si deve rispondere con energia e facendo presenti possibili reazioni militari: “se non ci si fa sentire, – ha sostenuto  il diplomatico, a contrasto con l’anguillesco e tremante pacifismo della sinistra – ci si isola: l’Italia si sta isolando per l’eccessiva remissività in politica estera.”

Il Generale dell’Associazione Paracadutisti, Marco Bertolino ha fatto presente che la Francia è da ammirare per il Nazionalismo, la politica estera adeguata a questo, e la Pubblica Amministrazione ineccepibile. Inoltre ha detto che la politica militare comune in questa Nazione prescinde dalla politica interna, ed ha auspicato infine una piattaforma comune, con l’Italia, atta a superare le discrepanze.

L’evento è stato concluso da Del Mastro, di Fratelli d’Italia, che stigmatizza, riferendosi all’incontro di Palermo, la mancata esecuzione di quanto in esso si era proposto: si era d’accordo, vista l’evidente debolezza di Al Serraj, di intervenire. Lodata la politica dell’ENI, ha  sostenuto che l’intervento in Libia sarebbe doveroso per i vuoti di potere che spesso sconnettono un andamento commerciale e dunque, economico, che andrebbe salvaguardato. Ha rimproverato il governo di non aver mai intrapreso una politica corretta ed a favore degli interessi nazionali, preferendo misure non efficaci come l’individuazione dei covi degli scafisti e loro distruzione. Si sarebbe dovuto, invece, operare manu militari in quanto la sicurezza e la politica estera vanno su operazioni e trattati militari.

SI FA PRESENTE CHE IL 26 Marzo, NELLA STESSA SALA DEL PARLAMENTO, AVRA’ LUOGO UN MEETING SULLA CINA, DI PROFONDO INTERESSE PER LA POLITICA ESTERA ITALIANA.

Marilù Giannone

#CostruireEuropa – #BuildingEurope Seminario con Vision & Global Trends

SEMINARIO
#CostruireEuropa – #BuildingEurope

Palazzo Theodoli Bianchelli, Sala Iotti

Via del Parlamento, 9 – Camera dei Deputati

martedì 26 marzo 2019 – h. 15.00 – 19.00

 

L’attuale corso delle relazioni internazionali è caratterizzato dalla presenza sulla scena di nuovi attori, quali Cina, India, Russia, che si pongono in modo dinamico e propositivo.

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Intervista a Roberto Jonghi Lavarini: “La vecchia Destra con la nuova Lega”

PER EDIFICARE “L’ EUROPA DEI POPOLI” una confluenza sinergica tra una “FORTE DESTRA ed una NUOVA LEGA ! così sostiene in una intervista Roberto Jonghi Lavarini (*1) – Dirigente Nazionale MSE

Dopo circa un anno la Consul Press incontra nuovamente Roberto Jonghi Lavarini, che ci espone in collegamento skype le sue valutazioni sull’ attuale situazione interna ed internazionale a pochi mesi di distanza dalla prossima consultazione elettorale per il Parlamento Europeo. Il precedente incontro, svoltosi a Milano, precedeva invece la consultazione per il Parlamento Nazionale, ove Roberto Jonghi si presentava come candidato alla Camera dei Deputati ottenendo un apprezzabile risultato ma, purtroppo, non il seggio.    

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Italia Madre… Alea iacta est

PER UN PRIMATO della MERITOCRAZIA

Giovedì 14 febbraio al Four Season di Milano, Irene Pivetti Presidente del partito Italia Madre ha annunciato la volontà di  partecipare alle Europee del 2019, presentando il coordinamento regionale Lombardia ed il Vice Presidente nazionale, l’imprenditore Marco Colombo.

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“Italia Madre” verso il Parlamento Europeo

Da MILANO – ROMA  verso BRUXELLES e STRASBURGO 

Giovedì 14 febbraio alle ore 10.30 presso Four Seasons Hotel Milan (Via Gesù, 6/8, 20121 MI) avrà luogo la conferenza stampa presieduta da IRENE PIVETTI, Presidente della Associazione “ITALIA MADRE”

# Registrazione partecipanti: ore 10.30  #  Inizio conferenza stampa: ore 11.00  #  si prega confermare la  partecipazione entro le ore 12.00 di mercoledì 13 febbraio rispondendo a info@italiamadre.it

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Il “Made in Italy” nel Mondo: al via il nuovo progetto di internalizzazione delle imprese di Conflavoro PMI

“Il mondo ha fame di Made in Italy”

E’ questa l’ultima iniziativa messa a punto dalla Confederazione delle piccole e medie imprese, Conflavoro PMI, e presentata mercoledì pomeriggio a Palazzo Madama, nella sala dedicata ai caduti di Nassirya. Un roadshow per parlare di Made in Italy e di internalizzazione delle piccole imprese che girerà alcune città della Penisola (Cagliari, Lecce, Firenze, Verona, Torino) a partire da venerdì 8 febbraio allo scopo di supportare le imprese italiane e creare una rete di professionisti che sia di sostegno alla loro espansione nei mercati internazionali.

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Reddito di cittadinanza, in arrivo il decreto attuativo

R.d.C.

La manovra economica è legge. La Camera dei deputati ha approvato il testo definitivo della legge di bilancio relativa all’anno 2019 la notte del 30 dicembre 2018, con 370 voti favorevoli,  70 contrari e diversi astenuti. Dopo un iter piuttosto travagliato, la legge 30 dicembre 2018, n. 145 è infine approdata in Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 dicembre 2018.

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La fine della democrazia

Partiamo da due considerazioni oggettive e da una prospettica. La prima è che più del 50% della popolazione mondiale e il 60% del commercio mondiale sono in Asia e il baricentro della civiltà e dell’economia del futuro si è spostato sul Pacifico. La seconda è che sul pianeta circola un cumulo di derivati, tossici o meno, ma più tossici che buoni, pari a 33 volte l’intero PIL del mondo. La terza è che, sul piano geopolitico, almeno il 90% degli Stati nazionali che fanno parte delle Nazioni Unite (cioè, praticamente, tutti) non conta assolutamente nulla ed ha solo una parvenza di sovranità, magari pesante all’interno dei loro territori, ma pressoché nulla in ambito internazionale.

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