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Lucio Malan per il Piemonte: incontri e iniziative

Riportiamo alcuni degli eventi presieduti dall’ On. Lucio Malan

Torino. Confprofessioni Piemonte: “Le libere professioni incontrano la Politica”
28 febbraio 11:00 – 12:00
Luogo: Confprofessioni Piemonte Via San Quintino 32, Torino

 Torino. “Un voto per cambiare”: il programma del centrodestra
28 febbraio 18:00 – 20:00
Luogo: Centro Studi “San Carlo” Via Monte di Pietà 1, Torino

Pinerolo. CNA e Commercianti Pinerolo e Torino: incontro con i candidati del territorio
28 febbraio 20:45 – 22:00
Luogo: Salone dei Cavalieri Via Giolitti 6/9, Pinerolo

Cavour. Incontro con gli agricoltori
1 marzo 18:30 – 20:30
Luogo: Complesso sportivo “Bocciofila di Cavour” Via Vigone 3, Cavour

Torino. Confartigianato: confronto “Per tornare a crescere” con i candidati e le imprese
1 marzo 20:45 – 22:45
Luogo: Confartigianato Torino, Sala riunioni e convegni Via Fréjus 106, Torino

Villanova d’Asti. Dibattito elettorale
2 marzo 20:00 – 22:00
Luogo: Agriturismo “Stella Polare” Strada del Cappello 31, Villanova d’Asti

Il programma potrebbe subire variazioni e l’aggiunta di nuovi eventi. Per tutti gli aggiornamenti visita il sito www.luciomalan.it

Contro ogni “Diktat Bancario”

SARA’ CONFERMATA LA PREVALENZA della LEGGE,  oppure ….. 

 solo nei rapporti con le banche –  il rispetto di circolari giustificherà un diverso criterio di calcolo? 

_________________a cura di Roberto Di Napoli

Saranno le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, a breve, a pronunciarsi sulla questione della rilevanza o meno, nella determinazione del TEG (tasso effettivo globale) e, dunque, ai fini della verifica di usurarietà, delle commissioni di massimo scoperto previste o addebitate nei rapporti di conto corrente[1].  Il problema -di estrema importanza visto che l’inclusione o meno di tale voce di costo nel calcolo del tasso effettivo influisce sul risultato che ne consegue in termini percentuali e, di fatto, quindi, sul superamento o meno del tasso soglia- è stato oggetto, soprattutto nell’ultimo decennio, di due opposti orientamenti giurisprudenziali.

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Bitcoin in altalena – Investitori in pena

C’è dell’altro nel grande calderone del mercato monetario, ed è un qualcosa, che, al confronto, derivati, obbligazioni strutturate e subordinate, note per aver messo in pericolo e peggio ancora, i portafogli di banche e finanziarie, per non parlare di quella moltitudine di risparmiatori un tempo definite “parco buoi”, ed è una bomba ad orologeria piazzata nel bel mezzo di un mercato dove l’incertezza domina sovrana: la valuta virtuale, più nota tra gli addetti ai lavori come Bitcoin.

Quando sia nata, questa moneta che vola nell’etere, non è molto chiaro; l’inventore, secondo alcune fonti asiatiche, sarebbe stato Satoshi Nakamoto, un giapponese estraneo ai grandi mercati borsistici che nel 2008 ha lanciato l’idea di una criptovaluta capace, senza spostamenti di capitali reali, di polarizzare l’attenzione degli investitori. All’inizio dell’anno, un Bitcoin, nell’Impero del Sol Levante, valeva duemilionitrecentomila yen, pari a circa ventimila euro, che, nel giro di due settimane, ha subito un dimagrimento del 50%.

Insomma, se è vero che una valuta digitale non è poi così concreta, è altresì vero che la sua eterea sostanza è estremamente volatile. A determinare la pesante erosione sono state le misure decise da Cina e Corea del Sud, tendenti a regolarizzare in modo restrittivo il mercato delle criptovalute finora fiorente nelle Borse del Sud Est asiatico e non solo.

Ma la temerarietà degli investitori ha varcato i confini, facendo affluire una massiccia domanda di criptovalute sui mercati nipponici, con la conseguenza di un rafforzamento dello yen sulla valuta cinese. A sostenere, dopo il tracollo di gennaio, indirettamente la speculazione sul virtuale circolante, l’immissione nel sistema di forte liquidità da parte dell’Istituto di emissione giapponese, allo scopo precipuo di alimentare, in primis, il comparto immobiliare, poi, finito in secondo piano a fronte della preponderante speculazione sulle valute virtuali.

Un mercato, questo, che, pur nell’attuale volatilità, ha creato, in Estremo Oriente ed ora anche negli Stati Uniti, una nuova, brillante categoria di milionari. Tra questa immaginifica valuta, rappresentata con diversi appellativi – ripple, ether, e nem – tanto per citarne alcuni, si muovono i grandi gruppi finanziari con l’apporto discutibile dei piccoli risparmiatori, il tutto in assoluta libertà.

Eppure, il rischio globale è sempre più evidente, se il postulato liberista prevede la più grande indipendenza dei mercati, non si può comunque lasciare i risparmiatori, più scommettitori che investitori, al loro incauto destino: qui le regole occorrono e sono urgenti. Per quanto ci riguarda il nostro Ministero dell’Economia e Finanze sta approntando un decreto normativo teso al controllo del nuovo fenomeno finanziario, che, da quanto è dato sapere, è più formale che sostanziale: si tratterebbe, in breve, d’istituire un registro anagrafico delle persone fisiche e giuridiche, che, pena una serie di sanzioni, dovrebbero, in qualità di prestatori di servizi inerenti l’utilizzo di valuta virtuale, comunicare al Ministero, non oltre la data dell’entrata in vigore del decreto, la loro attività.

Alla luce di quanto negli ultimi dieci anni è accaduto nei mercati mobiliari, questa normativa appare, sempre se entrerà in vigore, poco attenta alla sorte di coloro che sceglieranno l’irrealtà di una valuta inesistente.

Alessandro P. Benini

Cosa è il Litecoin, valuta digitale cugino del Bitcoin

Chissà cosa direbbero i nostri nonni se potessero vedere che oggi si possono effettuare pagamenti con monete virtuali. Sembra assurdo immaginarli alle prese con calcoli e transazioni finanziarie  senza banconote di carta, ma oggi in molti usano questo strumento elettronico, infatti sono sempre di più le aziende commerciali che accettano questo tipo di moneta.

 Oltre ai Bitcoin è approdata sul mercato virtuale il Litecoin, considerato suo cugino. Entrambe le monete possono essere usate per acquistare beni reali, dai software alle automobili e non essendo emessi da una banca o un’autorità centrale, chi se ne serve può farlo direttamente, in qualunque paese del mondo, senza passare attraverso intermediari.

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“Noi con L’Italia” – intervista all’Arch. Paolo Pecorari

CONSUL PRESS intervista l’Arch. PAOLO PECORARI, candidato alla Regione Lazio

 Come riorganizzare una Nuova “ARCHITETTURA”
Ambientale – Sociale – Umana del NOSTRO PAESE

Paolo Pecorari, classe 1965, nato a Mantova ove risiede anagraficamente pur vivendo prevalentemente in Roma, è coniugato ed è padre di due figli, rispettivamente studentessa universitaria Chiara e studente liceale Francesco. Laureatosi nel 1994  in Architettura presso il Politecnico di Milano, ha subito iniziato a collaborare con importanti Studi di Architettura e Società di Costruzioni, tra cui lo Studio Internazionale di Architettura del Paesaggio Novello Giardini Italiani di Montichiari (BS) e le Società di Costruzioni del Gruppo Mezzaroma, di Roma.Fin dal 1997 è iscritto all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Mantova.

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Per il 4 Marzo, Memorandum dei Commercialisti al “mondo della politica”

Comunicato Stampa congiunto  ANC–CONFIMI INDUSTRIA

ELEZIONI 2018

IL MANIFESTO di IMPRENDITORI  &  “PROFESSIONISTI dell’ECONOMIA”

ai POLITICI in corsa per le ELEZIONI del 4 MARZO

 

Giovedì 7 Febbraio si è svolto a Roma, presso la Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale, l’incontro che l’ A.C.N. – Associazione Nazionale Commercialisti e CONFIMI Industria hanno organizzato per confrontarsi con i rappresentanti politici candidati alle elezioni di marzo.

Le due Associazioni organizzatrici hanno presentato ed illustrato al “Mondo della Politica” un documento a firma congiunta contenenti i “punti” che la stessa politica nel prossimo futuro non potrà non considerare con la dovuta attenzione, qualora abbia a cuore la crescita economica e il rilancio del Paese.

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Elezioni 2018: la Web Reputation dei Leader Politici

Sala Multimediale UNINETTUNO – Piazza Grazioli, 17

  venerdì 9 febbraio 2018  – h. 15,00

Elezioni 2018: la Web Reputation dei leader politici. Istruzioni per l’uso

*** *** ***

Protagonista sarà Matteo Flora, fondatore di “The Fool”, che presenterà i risultati del suo Rapporto sull’argomento e spiegherà come si costruisce la reputazione online dei politici e quali sono le strategie comunicative in campagna elettorale.

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Election Day

Ad un mese dalle ELEZIONI PIÙ PAZZE DEL MONDO

causa l’alto tasso alcolico del ROSATELLUM

I partiti che hanno approvato la legge elettorale demenziale, intestata al capo gruppo dei deputati PD Rosato, e perciò chiamata “rosatellum”, nel vano tentativo di nobilitare con un latino maccheronico un testo pazzoide, bugiardo e truffaldino, hanno fatto credere al popolo italiano che con essa viene garantita la stabilità, sventata ogni ipotesi di avventurismo, ristabilita la democrazia della libera scelta e rivalutata la rappresentanza territoriale. Nulla di più falso. L’elettorato si dividerà grosso modo in quattro fette: per il M5S, per il PD, per la Destra e per l’astensione. Dunque il risultato di tre forze elette, senza che nessuna sfiori il 40% dei voti, sarà utilizzato, da chi intende rimanere aggrappato allo status quo, come movente per resuscitare dal sarcofago il patto leonino tra FI e PD con l’obiettivo ad escludendum del M5S che sarebbe l’unica forza di rinnovamento del paese.

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Incontro a Milano con Roberto Jonghi Lavarini

Consul Press intervista a Milano un candidato al Parlamento

7 DOMANDE a ROBERTO JONGHI LAVARINI

Roberto Jonghi Lavarini, classe 1972, è sposato con Veronica ed ha tre figlie: Beatrice, Ludovica e Margherita. Con una brillante laurea in Scienze Politiche alle spalle, oltre a svolgere una serie di attività imprenditoriali, manageriali e professionali, è notevolmente impegnato nell’ambito delle relazioni pubbliche ed istituzionali, nonché in numerose Associazioni ed in iniziative culturali e politiche. Cristiano e fedele alla Tradizione, è Cavaliere dell’Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro, nonché Volontario del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di Malta. È Vice Presidente di Aristocrazia Europea, componente di “Grande Milano”, esperto in araldica e in tradizioni popolari, studioso di storia, antropologia e geopolitica. Collabora con diverse testate giornalistiche e con alcune reti televisive, come apprezzato opinionista. Oggi è presidente del movimento Fare Fronte, è componente della Fondazione Identità e Tradizioni Europee (ITE) e del Movimento Internazionale EuroAsiatico.

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Promesse & Proposte Pre-Elettorali

Dal 5 marzo, dopo tante promesse, le tasche degli italiani resteranno vuote, a meno che…

A novembre 2017 la Commissione europea aveva chiesto per iscritto al Governo italiano di rientrare di due decimali di Pil per recuperare il mancato taglio del deficit e rispettare i parametri del debito sui quali si era impegnato. Ove non lo avesse fatto, Bruxelles non avrebbe avuto scrupoli ad aprire, dopo Pasqua 2018, in occasione del routinario riesame quadrimestrale, la proceduradi infrazione. A questo punto è intervenuto il jolly dello scioglimento delle Camere.

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Stop a sanzioni contro la Russia

DALL’EUROPA, sorvegliata a vista da WASHINGTON,
SOLO TIMIDE RESISTENZE SULLE SANZIONI ALLA RUSSIA

di Elena Quidello*

Le sanzioni contro la Russia, ulteriormente incrementate dal presidente Donald Trump, costituiscono un nuovo atto provocatorio contro Mosca, imposto dal “deep State” e sono parte di un piano prestabilito per allontanare la Russia dall’Europa e mantenere questa sotto dominazione USA. L’interesse dell’Europa nello stabilire una piena cooperazione con la Russia dovrebbe essere affermato come prioritario da parte di una Europa forte, coesa e indipendente che potrebbe rigettare le macchinazioni guerrafondaie di Washington.

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Italiani a rischio povertà

18 milioni di italiani a rischio povertà o esclusione sociale:

colpa solo della crisi economica ?

a cura di Roberto Di Napoli

15 dicembre 2017 – Nei giorni scorsi sono stati pubblicati alcuni dati statistici secondo cui 18 milioni di italiani sarebbero a rischio di povertà. Credo che non ci sarebbe stato nemmeno bisogno che una tale “diagnosi” del gravissimo malessere del Paese e, prima ancora, dei suoi cittadini provenisse dall’Istat: è sufficiente avere il minimo funzionamento della “vista” e una normale percezione della “triste realtà”, evidente da anni e, forse, anzi, sempre più drammatica. Sarebbe stata un’analisi ancora più completa se si fosse quantificato e pubblicato il numero dei “suicidi” negli ultimi 5 o 6 anni, il numero degli sfratti eseguiti, di rilasci di abitazioni o di chiusura di aziende. Quali sono le reali cause?

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Parlamentari… tutti a casa!

Alcune note sulla XVII Legislatura

a cura di Alessandro RICCI

L’anno 2017, oramai trascorso, porta con se la fine della XVII legislatura, iniziata nel marzo del 2013, con l’allora Presidente del Consiglio Mario Monti e Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano giunto ormai alla fine del suo settennato iniziato nel maggio del 2006. Anche in questa legislatura sono stati approvati alcuni disegni di legge di cui il Paese aveva bisogno, di altri qualcuno pensa che non se ne sentita la necessità e se ne poteva fare anche a meno, altri infine, rimasti approvati da una sola camera, non hanno visto la luce per divergenze tra le forze politiche.

Con l’aiuto della Banca Centrale Europea, guidata dall’italiano Mario Draghi, e con l’attenuarsi della crisi economica nata oltreoceano nel 2008, si è avuto un aumento del Pil dello zero virgola…., una ripresina è in atto e si spera che continui anche nella XVIII che mostra molte incognite sul futuro del voto programmato per domenica 4 marzo 2018.

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…L’Italia post Prof. Monti & Presidente Napolitano

C’ ERA UNA VOLTA...

_______di CLAUDIO TEDESCHI 

Iniziano così tutte le favole che si rispettano. Nel caso dell’Italia, invece, è una tragedia. Sciolte le Camere e stabilite le elezioni, ecco rispuntare vecchie promesse, programmi riciclati ed uomini (ma anche donne!) che nel corso degli ultimi cinque anni hanno fatto finta di fare politica per salvaguardare i loro interessi di bottega. La crisi della politica, iniziata nel 1992 con Mani Pulite, si è perfezionata nel corso della seconda repubblica ed ha avuto il suo massimo con il 2011. Caduta di Berlusconi, arrivo di Monti (grazie a Napolitano), poi i vari governi “del Re”. Sciolte le Camere, con l’avallo del presidente dalla triste figura, il conte Gentiloni governa prima, durante e dopo il voto. In pratica una dittatura in salsa democristiana con un retro gusto di Movimento Studentesco, che fa sempre chic.

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BankItalia, BankEtruria…

IL PERENNE “CONFLITTO D’ INTERESSI”…

NELL’ INTERESSE DI CHI ?

Si è fatto un gran parlare, amplificato a sproposito, da parte dei gazzettieri dell’informazione di regime e dei corifei del PD, del fatto che il Segretario del Partito da Presidente del Consiglio e la Ministra delle riforme, non abbiano esercitato nel 2014 alcuna pressione sui loro interlocutori della vigilanza bancaria per il salvataggio della Banca Etruria. Renzi e Boschi, secondo questa vulgata, si sarebbero limitati a chiedere a Ghizzoni, a Vegas, a Panetta, a Visco, solo un’informazione.

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Mr. Trump (the President) …Great Again!

Tra BECERI e IMPOTENTI

di Cecco d’Ascoli*

Una ne fa e cento ne pensa. Il Presidente Trump brilla per la sua iconoclastia politica: via dall’Unesco, via dall’Europa, via dall’Asia, via dalla NATO, via da tutto. Barriere sul Messico, gaffes con il Regno Unito, impotenza palese con la Corea del Nord, scarsa e disattenta cordialità con Putin e con Xi Jinping, amore per Israele (costi quel che costi), guerra diplomatica all’Iran.

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Un Ponte Europa-Russia per superare inutili sanzioni

Un Convegno con il Patrocinio della Consulpress

Le sanzioni occidentali inflitte alla Federazione Russa, come tutte le iniziative sanzionatorie non producono alcun effetto diretto o indiretto sulla soluzione che s’intende raggiungere. Una verità, questa, che il Vice presidente della Commissione Affari Interni della Duma di Stato Mikhail Startshinov ed il politologo Oleg Bordarenko, hanno sostenuto nel corso del convegno svoltosi presso la sede romana del Parlamento Europeo

La soluzione, infatti, della crisi ucraina non passa per le politiche di “embargo”, ma trova l’unica opportunità in una convinta azione delle diplomazie europee che dovrebbe essere incentrata sulla volontà di disinnescare quell’ordigno rappresentato dalla situazione ucraina. L’Italia ha tutto l’interesse a farsi promotrice, in seno all’Unione ed al Consiglio d’Europa, di un progetto pilota, basato su quel realismo in politica internazionale oggi ineludibile, per giungere alla sospensione di sanzioni, che, al nostro Paese costano circa quattordici miliardi di euro di perdite annue sull’export, come ha voluto sottolineare, nel suo intervento, l’On. Deborah Bergamini, Vicepresidente PPE al Consiglio d’Europa.

Lo scopo del convegno, nel corso del quale sono intervenuti il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, Lucio Malan, membro della Commissione Esteri del Senato, è proprio quello di edificare un ponte fra i Paesi dell’Unione e la Federazione Russa, mettendo in risalto la comune identità di vedute come l’europarlamentare Fabrizio Bertot, ha più volte, anche attraverso la Fondazione Ki-An, posto al centro dei comuni interessi.

Infatti non si può sottacere come, nell’attuale contingenza economica, è proprio l’Italia a subire il contraccolpo di sanzioni che vanno ad incidere su quel mercato agroalimentare, principale vettore di tutto il nostro export verso la Russia.

Alessandro P. Benini

Generali, Procuratori e Banchieri

I due generali, i due procuratori, i due banchieri, ecc.

_______ di TORQUATO CARDILLI

Chi ha una certa età ricorderà un film tipico della commedia all’italiana, di oltre cinquanta anni fa, intitolato “i due colonnelli”, ambientato in un villaggio della Grecia durante il  secondo conflitto mondiale: da una parte il principe della macchietta Totò nelle vesti del colonnello di fanteria Di Maggio e dall’altra l’attore inglese Pidgeon in quelle del colonnello dell’esercito britannico Henderson. Tra una gag e l’altra ciascuno rivela e mette a nudo i difetti o i pregi della propria tradizione militare, del senso della disciplina e dello Stato, della saldezza dei principi, o del cameratismo alla buona e delle inclinazioni goderecce.

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Unione Europea e Federazione Russa

Una dichiarazione dell’On. Fabrizio Bertot

L’eurodeputato Fabrizio Bertot ha riaffermato, alla vigilia dell’incontro con gli alti esponenti della Duma russa, in un colloquio con i redattori della Consulpress, l’importanza del rapporto tra Federazione Russa ed Unione Europea, che, pur con diverse, positive sfumature, ha subito una battuta d’arresto: l’applicazione di numerose misure restrittive alle esportazioni ha, a sua volta, prodotto delle contro-sanzioni, che, alla luce delle attuali difficoltà economiche europee, ed in particolare dell’Italia, rappresentano non solo un danno di notevole entità, ma vanno ad incidere negativamente sullo storico legame fra Europa e Russia.

L’On. Bertot ha voluto sottolineare, oltre all’importanza commerciale del rapporto, anche la comune cultura che lega l’Italia alla Federazione Russa, legame nato da un millenario scambio artistico, scientifico ed etico, che non può essere interrotto da mere posizioni ideologiche.

Con le prossime elezioni politiche, che si svolgeranno nei due Paesi in primavera, Fabrizio Bertot auspica una piena ripresa di tutte le relazioni, foriere di un diffuso benessere del comune continente d’appartenenza.

Alessandro P. Benini