“Il Principe” secondo Bettino Craxi
Prefazione dello Statista all’opera di Niccolò Machiavelli
Raffaele Panico
Nel 1988, l’“Edizione speciale fuori commercio per i lettori di Epoca, distribuisce allegato al settimanale numero 1981, del 18 settembre 1988, un’edizione tascabile dell’opera Il Principe. È una ristampa della Arnaldo Mondadori – Edizioni Oscar classici per Epoca – I libri del punto esclamativo. Il già presidente del Consiglio Bettino nelle pagine di presentazione scrive: “Sul Principe di Machiavelli esiste una bibliografia sterminata. Tra le grandissime opere della letteratura mondiale è una delle più tradotte, delle più discusse, delle più commentate. Nei secoli e nella storia l’ideale figura del Principe ha assunto vesti e sembianze diverse. L’opinione volgare lo vestì con gli abiti del duca Valentino, l’ambizioso Borgia che per un momento sembrò incarnare la figura del condottiero, del suscitatore di una nuova volontà popolare, capace di dare ordine e unità a quella terra italica devastata dalle guerre di tutti contro tutti”. Italia devastata dalla guerra di tutti contro tutti! E continua Craxi: “Hegel idealizzò il Principe nello Stato, vertice e centro del suo nazionalismo filosofico, Gramsci vide nel Principe il partito moderno, non una persona, un capo, un eroe, ma un organismo nazionalmente e storicamente fondato per la costruzione di uno Stato del tutto nuovo”.