Desidero iniziare questo mio breve articolo con una frase di Sergio Marchionne: “L’Italia è un paese con una delle più grandi ma inespresse potenzialità che io conosca”.
La riunione annuale Atreju ideata e curata daGiorgia Meloni, per discutere i punti in comune e le ragioni della sua politica con ogni persona pensante (e possibilmente di buonsenso) iscritta o no ai partiti di Centrodestra, quest’anno ha avuto più pubblico che mai. La consueta chiarezza di espressioni è base che rincuora negli uditori la necessità vitale di sicurezza, soprattutto in relazione a temi scottanti, derivati da una volontà prava globalizzante, che cerca di distruggere l’Italia.
ROBERTO JONGHI LAVARINI, coordinatore nazionale del MSE (Movimento Sociale Europeo – Eurasia), nonché Vice Presidente dell’ Associazione ARISTOCRZIA EUROPEA, ha ufficialmente espresso a JUDITH VILMA TIMAFFY, diplomatica ungherese, già console generale dell’Ungheria a Milano, tutta la solidarietà ed il sostegno del suo movimento politico apartitico annunciando una serie di manifestazioni patriottiche a sostegno del popolo ungherese e della sua identità e sovranità nazionale.
La questione dell’ILVA si è chiusa, pare, con successo. Dopo sei anni di trattative il complesso siderurgico di Taranto dovrebbe ripartire con le necessarie garanzie ambientali e con l’occupazione di 10.700 dipendenti rispetto ai 10.200 delle intese precedenti. Un bel colpo. Ci saranno anche esodi agevolati e non esuberi, ma il più è stato fatto.
UN’ ANALISI DI FILIPPO ORTENZI, con un commento di Giuliano Marchetti, dopo 10 giorni dalla tragedia di Genova
I soloni della demoplutocrazia radical chic – ed i media con loro conniventi – dopo averci narrato per decenni balle inverosimili sulla presunta (e presuntuosa) eternità delle opere in cemento armato, oggi ci dicono che, al contrario, sono stati forse sperperati i soldi dei contribuenti …. perché tali opere hanno una durata massima di 50 (cinquanta) anni.
Come è possibile se a Pechino sono ancora utilizzabili i ponti illustrati da Marco Polo nel suo famoso libro “Il Milione” risalenti a parecchi secoli fa? E perché ancora resistono i numerosi ponti costruiti in epoca romana e medioevale ? Come mai le nuove tecnologie si sono dimostrate meno efficienti di quelle antiche?