Vorrei provare a mettere in fila le tante storture, pecche, errori di gestione della crisi. Premesso l’attenuante che una pandemia del genere coronavirus non era mai avvenuta e che l’Italia, al pari di altre nazioni, si è fatta cogliere impreparata, va sottolineato che sarebbe bastato un atto di umiltà nell’ammettere la difficoltà iniziale, anziché dichiarare che eravamo pronti a far fronte all’emergenza.
Siamo ad un punto di svolta per la nostra economia:
OCCASIONI da NON PERDERE
una analisi di ENEA FRANZA Jr. *
La politica economica della Bce, dopo un avvio incerto, continuerà ad essere per tutto il 2020 moderatamente espansiva, nel senso che si continuerà la politica dei tassi d’interesse bassi, con un atteggiamento più favorevole verso i titoli di debito pubblici dei Paese più colpiti dal Covid 19.
Peraltro una inflazione, da anni al di sotto di quella programmata, giustifica da sola l’immissione di ulteriore liquidità nel sistema. Tuttavia, è tempo di rendersi conto che l’effetto dell’enorme quantità stampata di moneta sul tasso d’interesse è oramai insignificante, come dimostra un’inflazione, in vaste aree dell’euro, al di sotto del tasso programmato del 2% annuo.
Comunicato stampa dell’ UCID – Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti
Dichiarazione di Riccardo Pedrizzi, Presidente del Comitato Scientifico dell’ UCID : “La nomina di Giuseppe Schlitzer ai vertici dell’Aif del Vaticano è una scelta di alto profilo”
….. E CIO’ SI DEVE FARE SUBITO, se vogliamo sperare in una Rinascita Nazionale
una tagliente analisi di RICCARDO PEDRIZZI *
La partita sui corona bond è ancora una volta rinviata, si va a dopo Pasqua quando si riuniranno i 27 capi di Stato dell’Unione Europea. Eppure tutti invocano decisioni rapide, concrete e soprattutto immediatamente operative.
Non bastano – si dice da più parti – né la liquidità della BCE né i finanziamenti previsti dal governo italiano, che a tutti gli operatori di qualsiasi settore merceologico appaiono insufficienti e difficili da ottenere e da restituire una volta erogati. In particolare quel che preoccupa sono la tempistica e gli adempimenti burocratici.
In un momento storico in cui l’opinione pubblica rivolge tutta la propria attenzione sulle statistiche relative ai decessi giornalieri può essere di beneficio riportare alcuni dati sulleprincipali cause di mortalità del nostro pianeta. Il fattore principale di mortalità a livello globale è, infatti, rappresentato dalle malattie cardiovascolari – quasi 18 milioni – seguita dai tumori (oltre 9,5 milioni), dai disturbi respiratori e dalle infezioni delle basse vie respiratorie (in totale circa 6,5 milioni). A oggi i decessi con o da coronavirus nel mondo sono circa 80 mila, anche se il numero è inevitabilmente destinato ad aumentare ancora.
A causa del covid-19, molte attività sono state costrette a chiudere perché non giudicate come di prima necessità. Sulla base di questa ottica, sono rimaste fortemente penalizzate tutte quelle attività che prevedono assembramenti di persone, tra le quali – in prima linea – le attività collegate al settore Turistico/Alberghiero e della Ristorazione. Mentre i Ristoranti, pur rimanendo chiusi al pubblico, si sono attrezzati (per superare le difficoltà temporanee) con le consegne a domicilio, il provvedimento è stato traumaticamente devastante per il comparto alberghiero.
Infatti tale settore è stato fortemente colpito da una perdita di 7,7 miliardi di euro, pari al 54% in meno, mentre le perdite del settore della ristorazione ammontano a 8,3 miliardi, pari al 37% in meno. La regione più colpita è la Lombardia con un calo di 3,5 miliardi, seguita dal Lazio con -2,7 miliardi e dal Veneto con -1,6 miliardi.
Obiettivamente va rilevato che tale tracollo non è stato causato solo dai provvedimenti governativi o legislativi (anche se in buona parte necessari), ma anche dall’azzeramento (imposto o spontaneo) dei consuetudinari flussi o spostamenti turistici, in occasione di particolari celebrazioni e festività annuali.
Su questo particolare aspetto la Consul Press cercherà di ritornare con alcuni analisi ed approfondimenti, precisando comunque che – a suo giudizio –il settore Alberghiero dovrebbe essere considerato, proprio per l’Italia, un’ attività di primaria rilevanza, nonché stratetegica per il nostro “Sistema Paese”.