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Caldo: Coldiretti, giorni della merla bollenti, SOS siccità

-14% PRECIPITAZIONI IN ITALIA

Le temperature record nei giorni della merla sconvolgono la natura dopo un 2023 che ha fatto registrare la caduta del 14% di precipitazioni in meno ed una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac-Cnr (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima) che evidenzia come con i cambiamenti climatici vengano smentiti addirittura gli antichi proverbi sui giorni della merla.

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Maltempo: Coldiretti, Italia divisa tra gelo e siccità, SOS campi

Italia divisa dall’arrivo del grande gelo al nord mentre al sud e nelle Isole si estende l’allarme siccità con temperature primaverili che mandano la natura in tilt e impatti sulle coltivazioni e sugli allevamenti del settore agricolo. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del clima pazzo con l’allerta meteo della protezione civile per venti di burrasca su Friuli-Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Umbria e Marche e l’allerta gialla per rischio temporali su gran parte della Campania.

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CARNE SINTETICA: VIA LIBERA IN ISRAELE MA FLOP IN USA

COLDIRETTI: SETTE ITALIANI SU DIECI CONTRARI SECONDO IL CENSIS

L’immissione in commercio di cibo artificiale prodotto in laboratorio, dalla carne di pollo fino a quella bovina, continua ad essere un argomento divisivo tra favorevoli e contrari. Sette italiani su dieci (70%) sono contrari per le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana e sull’ambiente (i reattori cellulari sono apparecchiature energivore). E’ quanto emerge dall’Indagine Coldiretti/Censis in riferimento alla decisione del ministero della Sanità di Israele di approvare la vendita al pubblico della carne artificiale dalle cellule bovine.

Il semaforo verde di Israele alla commercializzazione della “carne” prodotta in provetta giunge dopo le autorizzazioni concesse per la carne di pollo artificiale da Singapore e Stati Uniti dove era stato dato il via libera dalla FDA, alla startup californiana Upside Food. Una operazione che a fine dicembre 2023, la rivista tecnologica del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston ha inserito tra i più grandi fallimenti scientifici dell’anno in quanto, nonostante il via libera alla commercializzazione ottenuto dalle autorità USA, non vi sarebbe ancora traccia di prodotti di laboratorio nei supermercati e la produzione su larga scala risulterebbe più problematica del previsto.  In particolare, diverse inchieste giornalistiche USA, a partire da quelle del Wall Street Journal, hanno evidenziato che Upside Food utilizzava molta manodopera, plastica ed energia per produrre pochissimi filamenti di pollo.

La diffidenza si è diffusa anche in Europa dopo l’approvazione della legge italiana che ha introdotto il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali nel rispetto del principio di precauzione ed in attesa di risultati scientifici della ricerca pubblica indipendente per evitare di usare gli uomini come cavie. Dubbi sono stati espressi infatti in Austria e Francia dove è stata depositata al parlamento la proposta di legge “per vietare la produzione, la lavorazione e la commercializzazione di carni sintetiche in tutto il territorio nazionale”, nell’interesse della salute umana, della salute degli animali e dell’ambiente per iniziativa di un gruppo di parlamentari dell’Assemblea Nationale francese, appartenenti al partito Les Républicains, che fa parte del nuovo Governo.

Divenire “Opertore Turistico di Sante Marie”,
condividendo fede, cultura e conoscenza

 MODULO ESPERIENZIALE DEI CORSISTI
PER “OPERATORE TURISTICO DI SANTE MARIE“,

 
UN’ATTIVITÀ FORMATIVA CHE SI SVOLGE IN UNA SINTESI TRA FEDE, CULTURA E CONOSCENZA ALLA SCOPERTA DELLE MERAVIGLIE DEL TERRITORIO E DEL CREATO. 

UN RESOCONTO DEL IV MODULO SVOLTOSI SABATO 21 OTTOBRE

________________a cura di Sandro Valletta

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“…ci ha dato il cielo. E le chiare stelle. Fratello sole e sorella luna. La madre terra, con frutti, prati e fiori. Il fuoco e il vento, l’aria e l’acqua pura, fonte di vita per le sue creature. Dono di lui, del suo immenso Amore…”      Frate Francesco d’Assisi

Così l’ineguagliabile ‘Fratello sole e Sorella luna’, sembra essere suonata in sottofondo ad accompagnare la quarta uscita esperienziale di gruppo, ormai come una famiglia, prevista nel modulo del piano di studi del Corso di formazione per “OPERATORE TURISTICO” di Sante Marie.

Corso Operatore Turistico, Sante Marie, Tagliacozzo

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QBquantobasta, il mensile triestino della cultura alimentare in grande ascesa

In un mondo di food e travel blogger improvvisati che fanno finta di occuparsi di arte culinaria legata al nostro territorio, per fare esclusivamente business, qbquantobasta, il mensile di gusto e buongusto dell’euroregione diretto da Fabiana Romanutti, si contraddistingue per autorevolezze, competenza e passione per la materia, non a caso sta diventando uno dei punti di riferimento per la cultura alimentare del territorio.

Nato nel settembre 2009 nella duplice versione on line e cartacea, QB ha debuttato come inserto tabloid quindicinale allegato ai quotidiani regionali, Messaggero Veneto e Il Piccolo; dall’ottobre 2011 il grande salto: diventa un magazine mensile autonomo e indipendente.

cibo e territorio, enograstonomia, Fabiana Romanutti, QBquantobasta

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Che cosa è il vino e come si fa

Il vino è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione dell’uva o del mosto di uva; il mosto è il succo ottenuto dalla pigiatura dell’uva fresca non ancora fermentato. Giuridicamente è considerato vino solo il prodotto della fermentazione di uve che provengono dalla Vitis vinifera.

Champagne, fermentazione, Liquorosi, Passiti, Prosecco, vinificazione, Vitis vinifera

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Capodanno 2023 in stile Made in Italy:
per il “cenone” la Campania al Top !

Capodanno 2023, gli italiani scelgono la Campania:
“Consigli per un Cenone in Casa”

 

a cura di FRANCESCO VALENTE 

La Campania non è soltanto una delle regioni più amate per il turismo estivo. Anche a Capodanno, infatti, questa zona della Penisola attira tantissimi turisti. Tra il buon cibo e la bellezza paesaggistica, la Campania si dimostra una meta quasi tagliata su misura per festeggiare l’Immacolata e l’ultimo dell’anno. Anche per via dei numerosi eventi che mette a disposizione dei propri avventori. Ed ecco alcuni consigli utili per organizzare un cenone a casa propria.

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Panettoni e bollicine si vestono griffati per le feste
quando la moda si allea con il mondo del gusto

Anche il mondo della moda si appresta a festeggiare il Natale puntando su dolci e bollicine. Un sodalizio, quello tra le case di moda e realtà gastronomiche, che sembra non perde efficacia commerciale ma anzi, rinnovandosi e replicando collaborazioni passate, diventa ormai una vera e propria consuetudine.

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Tre perle tra Predappio e Forlì:
alla ricerca di tesori culinari

Nella Romagna orientale, a ridosso dei primi contrafforti dell’Appennino Tosco-Emiliano, si estende la provincia di Forlì. La zona fu abitata fin dalla Preistoria e il nome di Forlì è di origine romana, infatti il centro fu fondato da Gaio Livio Salinatore nell’anno 188 avanti Cristo con il nome di Forum Livii.

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Guida Michelin 2023: Antonino Cannavacciuolo è il nuovo tre stelle italiano

Direttamente dalla Franciacorta sono stati annunciati per l’anno 2023 i premi della Guida Michelin e quest’anno i riconoscimenti sono stati molto sostanziosi. Molte le nuove stelle, quattro nuovi 2 stelle e addirittura un nuovo 3 stelle Michelin: il ristorante Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo.

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#foodporn: l’hashtag che ha cambiato il rapporto con il cibo

#foodporn: così la degenerazione del cibo è diventata un fenomeno di costume.

L’hashtag da sempre in cima alle ricerche su Instagram ha cambiato il rapporto con il mangiare sostenendo la teoria che quantità è anche qualità.

di Francesco Seminara via la repubblica.it

 

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Storia del vino

Parlare del vino e della sua storia conduce alla zona di penombra tra mito, Bibbia e documentazione storica vera e propria. Il vino è una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione dell’uva che proviene dalla Vitis vinifera. È un prodotto vivo, poetico, frutto della terra e del lavoro dell’uomo che rimanda ad un’infinità di suggestioni.

fermentazione, monaci, riti religiosi, suggestioni, Vitis vinifera

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Digital Index sulle aziende vitivinicole italiane

O.D. – Osservatorio Digitale presenta la prima ricerca
sulla digitalizzazione delle aziende vitivinicole italiane

_________ALESSANDRO P. BENINI

L’Osservatorio Digitale ha reso pubblica la ricerca dedicata alle prime 106 aziende del settore vitivinicolo (65 private e 41 cooperative) con più di 10 milioni di fatturato*.
La ricerca si basa su 37 kpi che analizzati hanno restituito volumi quantitativi e qualitativi che hanno portato alla valutazione delle performance delle attività indagate e hanno stabilito, attraverso l’utilizzo di un algoritmo proprietario dell’Osservatorio Digitale, il Digital Index che ha decretato lo stato di digitalizzazione delle aziende. L’indagine ha riguardato l’intero 2021.

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Carnevale un viaggio tra i dolci (rigorosamente fritti) dell’Italia

A Carnevale ogni scherzo vale, in questo caso ogni fritto vale!

La parola d’ordine in questo periodo è appunto fritto, perchè è così che si presentano la maggior parte dei dolci tipici di Carnevale.

L’origine

Il Carnevale non ha una data fissa, dipende da quando cade Pasqua. Bisogna tornare parecchio indietro nel tempo per cercare le origini di questa festività, arrivando addirittura ai Saturniali dell’Antica Roma e alle feste dionisiache del periodo classico greco. Occasioni dove ci si abbandonava ai vizi, al gioco e allo scherzo e per non essere riconosciuti si usavano le maschere.

Per quanto riguarda l’origine del nome, invece,  è di derivazione latina dal termine carnem levare levare la carne, un’espressione che rimanda direttamente alle restrizioni quaresimali

Sinonimo di carnevale è Venezia, ma i dolci tipici di questo periodo non sono esclusivamente veneti. Cambiano gli ingredienti, le consistenze e le forme ma la caratteristica comune a tutti è che sono sempre rigorosamente fritti.

I dolci tipici di Carnevale veneziani 

Si dividono in tre “grandi” categorie: frittelle, chiacchiere e castagnole

Le FRITTELLE o fritoe

Non solo a Venezia, ma spopolano in tutta la regione, e appaiono molto prima che il Carnevale cominci. Sono così famose in Veneto che nel ‘700 vennero proclamate Dolce Nazionale dello Stato Veneto.
Le classiche, chiamate proprio veneziane, hanno solo l’uvetta, poi ci sono le ripiene, che sono poco più grandi e vengono farcite con vari tipi di creme.

I CROSTOLI ovvero le CHIACCHIERE (ma anche cenci, bugie e frappe)

In epoca romana si chiamavano frictilia e si preparavano proprio in occasione dei Saturniali. Sembrano molto semplici ma prepararli a regola d’arte non è per nulla scontato. Pasta stesa sottilissima e fritta in olio bollente.

Gli ingredienti sono gli stessi in tutta Italia ma quello che cambia in questo caso è il nome. Infatti ne hanno moltissimi: bugie in Piemonte e Liguria, rosoni a Modena e Romagna, merveilles ad Aosta, maraviglias in Sardegna, frappe nel Lazio. 

A Venezia li chiamano galàni, mentre in terra ferma sono semplicemente crostoli. L’unica differenza tra i due sta nella forma, i galàni sono strisce di pasta tagliata a forma di nastro, mentre i crostoli hanno la tipica forma rettangolare.

Le CASTAGNOLE

Sono palline fritte e ricoperte di zucchero. Anche questo dolce corre da nord a sud un po’ in tutt’Italia. In alcune regioni si trovano anche aromatizzate e ripiene di crema o ricotta. 

I dolci tipici di Carnevale in giro per l’Italia

I KRAPFEN dell’Alto Adige

Si tratta di un dolce tipico tedesco di antiche origini. C’è chi dice che siano stati inventati nel ‘600 dalla pasticciera viennese Cäcilie Krapf e chi sostiene che risalgano alla fine del 1400. Comunque sia sono delle bombe fritte, farcita con marmellata, crema o cioccolato.

frapfen

I TORTELLI milanesi

A Milano il Carnevale Ambrosiano dura ben 4 giorni in più, e si conclude non con il martedì ma con il sabato grasso.
Tipico fritto di milanese (oltre alla più nota cotoletta) sono le farsòe, dei bignè molto lievitati e fritti, farciti con creme, marmellata, uvetta e cubetti di mela (questi ultimi chiamati làciàditt).

dolci tipici Carnevale farsòe

TAGLIATELLE FRITTE dell’Emilia Romagna

Bologna viene chiamata “la grassa”, e mangiare tagliatelle con il ragù da quelle parti  è un dovere morale. A Carnevale il ragù viene lasciato da parte per lasciare il posto al fritto. Ed ecco la tagliatella fritta e “condita” con zucchero e scorza di limone.

dolci tipici Carnevale tagliatelle fritte

ARANCINI marchigiani 

Niente riso, piselli o ragù, gli arancini tipici di Ancona sono ben diversi dai classici siciliani. Sono infatti delle girelle di pasta lievitata, arricchita con scorza d’arancia e poi passata nel miele.
Ne esiste una variante con scorza di limone, li chiamano limoncini.

dolci tipici Carnevale arancini

La PIGNOLATA messinese

Una montagna di palline di pasta, ovviamente fritta, e ricoperta da due tipi di glasse: una bianca, aromatizzata al limone e una nera, al cioccolato. Dolce tipico della zona di Messina che, oltre al Carnevale, si trova tutto l’anno.

Baci Perugina, cent’anni di storia celebrati dalla nuova veste firmata Dolce & Gabbana

Luisa Spagnoli, imprenditrice e fondatrice della Perugina insieme a Giovanni Buitoni, compagno di vita e di lavoro, ideò nel 1922 la ricetta dei famosi cioccolatini quasi per caso. L’idea nacque dall’esigenza di utilizzare la granella di nocciole avanzata dalle altre preparazioni. Così un ripieno morbido, a base di nocciole tritate, farciva una pralina sormontata da una nocciola intera, tutto ricoperto da cioccolato fondente Luisa. Ed ecco il cazzotto, un cioccolatino con il nome e la forma curiosa che ricordava le nocche di un pugno. Fu Giovanni Buitoni che in seguito cambiò il nome, ritenendolo poco adatto per un cioccolatino e poi, trovava più elegante che nei negozi venissero chiesti baci non cazzotti.

Qualche anno dopo, Federico Seneca, l’illustratore dell’azienda, realizzò l’incarto argento con le scritte blu e la confezione con i due amanti ispirati a celebre dipinto di Hayez. Merito di Seneca sono anche i famosi cartigli, ispirati, secondo la leggenda, dai veri bigliettini d’amore che Luisa inviava a Giovanni, nascondendoli proprio nei Baci.
Nel 1939 con l’apertura del primo punto vendita a New York i Baci diventano internazionali. Negli anni, accanto alla classica scatola, vennero affiancate nuove confezioni dai vari formati fino ad arrivare a quella a forma di tubo nel 1981: “Tubiamo?”

Anche la ricetta, che rimane sempre la stessa dell’epoca, si arricchisce aggiungendo delle interessanti varianti. Nel 2011 entrano ufficialmente nella famiglia dei Baci le versioni al cioccolato bianco, al latte ed il fondentissimo, successivamente le limited edition ruby, gold e l’ultima arrivata in collaborazione con Dolce & Gabbana la Dolce Vita con un interessante granella al gusto di limone.

Per celebrare questo traguardo le iniziative partono proprio da Perugia dove lo stabilimento si farà portavoce delle celebrazioni, attraverso un’installazione luminosa che avvolgerà la “Fabbrica dei Baci”. Parteciperanno anche i Maestri della Scuola del Cioccolato con la realizzazione di una torta speciale ed il Museo del Cioccolato Perugina, con l’allestimento di un’intera area dedicata proprio alla storia centenaria dei Baci. Tutto supportato da una campagna pubblicitaria che vedrà protagonista un nuovo spot sulle note di “Per un’ora d’amore” dei Matia Bazar, con la rinnovata creatività di Dolce & Gabbana.

Ovviamente, per il centenario, non poteva che rinnovarsi la collaborazione con Dolce & Gabbana. Il duo stilistico ha già realizzato la collezione per la Linea 100 Anni, che vestirà la versione classica della pralina durante tutto l’anno. Dall’incarto color argento a stelle blu si passa a quello con stelle oro su un fondo blu notte, mentre le confezioni riprendono l’elemento iconico delle maioliche mediterranee, celebrando la storia, l’artigianalità e l’eccellenza del saper fare italiano. Oltre a questa linea continuativa, sono appena uscite due novità pensata appositamente per San Valentino: la collezione speciale 100 anni Cupido con pralina classica racchiusa in una elegante confezione bianca e oro e la limited edition Amore e Passione, con il cioccolatino dal nuovo gusto e vestito di rosso.

La storia dei Baci è legata alla città di Perugia. Da 100 anni si realizza un prodotto rimasto inalterato nel tempo, sempre nello stesso stabilimento di San Sisto e sempre con soli otto ingredienti. Un prodotto, nato in un piccolo laboratorio, che è riuscito continuamente ad innovare, senza mai rinunciare alla ricetta originale. I Baci oggi non sono soltanto una delle realtà industriali più importanti del Paese ma sono considerati anche un’eccellenza in tutto il Mondo.