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La Libertà di Pensiero ed il “Pensiero Unico”…..
divergenze tra la Politica, il Diritto e la Scienza

LA LIBERTA’ di MANIFESTAZIONE del PENSIERO
e  LA IMPOSIZIONE  del  ” PENSIERO UNICO “

a cura di  MASSIMO ROSSI *

La libertà di manifestazione del pensiero poggia le sue basi nella Carta Costituzionale all’art. 21 e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea all’art. 10.
Come è noto vi sono dei limiti di continenza che devono essere rispettati [tra le molte sentenze di legittimità che si trovano anche nella completa e dotta nota allegata si segnalata la Sentenza della Cassazione – V Sez. (*1) di cui si allega in calce motivazione e l’intervento di Fiorenza Oriana (*2) Avvocato e Dottore di ricerca presso l’Università di Genova per non sfociare nel dileggio, nella diffamazione o, peggio, nella calunnia.

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L’ITALIA in “Kaos Istituzionale”
….. con i “Poteri” senza alcun controllo

I POTERI  SONO “SENZA” CONTROLLO ?

UN’ ANALISI  DI MASSIMO ROSSI * 

La domanda può sembrare irriverente e (quasi) improponibile.
Il potere  – se è senza controllo – è arbitrario, è dispotico ! L’arbitrio è inaccettabile in democrazia.
Non è solo inaccettabile perché è qualcosa di iniquo, ma è un “virus” che colpisce la società civile nei suoi principali e fondamentali gangli.

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A Siena, incontri di Approfondimenti Giuridici
su “Le Passioni Violente” il 28 marzo e l’11 aprile

A Palazzo Patrizi un duplice incontro sulle “PASSIONI VIOLENTE
per comprendere e gestire il DOLORE, la PAURA, il PIACERE e la RABBIA

A cura di “Toscana-Libri /Siena Comunica”, nelle date sopraindicate avranno luogo a Siena presso il Palazzo Patrizi i due incontri di approfondimenti psicologici, criminologici e giuridici, come più dettagliatamente illustrati nella specifica locandina  

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La prova testimoniale del “Teste Fragile”

Le regole di formazione della Prova Testimoniale
del “Teste Fragile” tra teoria e prassi.

 una graffiante analisi di Massimo Rossi *

 Leggo di vere e proprie idiozie in merito al concetto di “vittima in un reato” contro la persona quale la violenza sessuale. Leggo che la vittima è “presunta” e che deve dimostrare di esserlo: una emerita sciocchezza.
Leggo che la vittima può essere deliberatamente sottoposta ad una sequela di domande che la violano nel proprio intimo e la fanno sentire “complice” dei suoi carnefici: una tortura. Leggo che è bravo quel legale che usa questi metodi, mentre è deprecabile il legale della vittima che chiede le tutele normative per l’assistita/assistito (magari è pure “complice” della vittima).

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“Riflessioni sparse” intorno al Pianeta Giustizia

Riflessioni sul quadro della giustizia/ingiustizia
che attraversa il Paese Italia

una analisi fuori dal coro del “Buonismo di Corte” di Massimo Rossi *

 Le fredde cifre parlano di oltre 85 donne uccise dai loro ex o in un contesto di violenza para familiare di “genere” (vittime non protette e non considerate). Abbiamo, ad oggi, oltre 50 persone che hanno scelto il suicidio come via per la libertà dal carcere nel quale, per lo più, stavano espiando pene contenute (ovvero sotto i quattro anni).

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‘In Nome dell’Antimafia’, il libro di Salvo Vitale dedicato a Giancarlo Siani

Un libro di 452 pagine, fitte di storie, testimonianze, analisi, e tante parole coraggiose. La lettura di In nome dell’Antimafia di Salvo Vitale, offre davvero la possibilità di leggere una delle più belle inchieste degli ultimi decenni, iniziata nel 2013 nella redazione della piccola emittente televisiva di Partinico, Telejato, diretta dal coraggioso Pino Maniaci, sulla mala gestione dei beni sequestrati della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, guidata da Silvana Saguto. L’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo è stata condannata in primo grado a 8 anni e 6 mesi di carcere per presunti affari illeciti nella gestione dei beni confiscati alle cosche mafiose.

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