Considerata “la madre di tutte le stragi” o il più grave atto terroristico dal dopoguerra”, è ritenuto da molti come l’inizio del periodo che verrà ricordato come “anni di piombo” e che darà vita alla strategia della tensione che durerà dagli anni 70 fino agli anni ’80 con la Strage di Bologna.
REFERENDUM da “FLOP” a PUNTO DI PARTENZA: LA BATTAGLIA PER UNA GIUSTIZIA EFFICIENTE DEVE CONTINUARE
una analisi di MASSIMO ROSSI *
La riforma della giustizia “targata” Marta Cartabia il 16 giugno 2022 ha preso corpo e vita normativa con l’approvazione avvenuta ad opera del Senato della Repubblica. Il Senato della Repubblica, nel silenzio generalizzato dei media, ha approvato, senza modifiche, il testo varato dalla Camera dei Deputati. Una procedura più snella quella in Senato che lascia pochi spazi a modifiche ed emendamenti.
Un testo quello della riforma Cartabia denso di luci e non privo di ombre. Un testo figlio del compromesso politico e della frammentazione delle posizioni prima avvenuto nelle commissioni giustizia e poi in aula. Un testo di riforme che riforma non è (del tutto).
Con il seguente intervento – pubblicato oggi 8 giugno accanto a quello dell’Avv. Massimo Rossi del Foro di Siena – la Consul Press desidera prendere una decisa posizione a favore del “SI” per il Referendum oramai imminente, stigmatizzando come questa consultazione sia sotto attacco di un pesante “silenzio” operato dalla maggior parte dei Media e di numerose Istituzioni.
Pertanto, da parte nostra, plauso e simpatia e solidarietà vanno a quegli organi d’informazione che su tali tematiche hanno assunto una posizione non conforme e fuori dal coro, come in particolare “Il Riformista” e “Il Dubbio”, nonché anche “Italia Oggi”. Aderendo alle iniziative dei Comitati che operano a favore delle “Ragioni del SI”, qui di seguito si riproduce un video messaggio del Comitato presieduto da Carlo Nordio, già ai vertici della Procura di Venezia ed attualmente nel C.d.A. della Fondazione Luigi Einaudi di Roma.
La via referendaria e la necessità di riforme della giustizia
UN’ANALISI DELL’ AVV. MASSIMO ROSSI
Non mi piace parlare di politica perché la politica si fa: non se ne parla. E non mi piace assimilare la consultazione referendaria a qualcosa di politico che sa di schieramento, di contrapposizione, di clima da stadio. Amo osservare le cose e le persone e trarne una valutazione. La “chiamata” referendaria fa paura e non fa paura per il quorum o per l’eventuale risultato (se il quorum fosse raggiunto), ma fa paura perché crea una “breccia”. Crea un punto di passaggio tra l’intoccabilità dei magistrati e la loro “irresponsabilità” ope legis. Mette a nudo delle profonde criticità che la storia recente ha evidenziato. Su tutti vi è il c.d. Caso Palamara.
I SIMBOLI DEL POTERE: I LUOGHI E LE PERSONE, nel PAESE dei GATTOPARDI
GIULIANO MARCHETTI
LUNEDÌ XXIV GENNAIO INIZIANO I LAVORI “QUIRINALIZI”. PERSONALMENTE, E PIÙ VOLTE SULLA CONSUL PRESS, HO DEDICATO SPAZIO E TEMPO AI VARI “RITI ELETTORALI” SENZA EVITARE MIEI COMMENTI NON POLITICAMENTE CORRETTI SU TALI TEMATICHE.