Oltre a Maria Grazia Chiuri, saranno presenti la giornalista Rai Barbara Modesti, la curatrice dell’evento Paola Ugolini e Cristiana Collu, direttore della Galleria Nazionale.
La Rowling è sempre stata abbastanza categorica riguardo i libri ed il film sul maghetto più famoso, la saga si è conclusa ed è arrivato il momento di dedicarsi ad altri progetti. Anche Animali Fantastici è da vedere in quest’ottica, il mondo della magia c’è sempre ma i protagonisti sono nuovi così come anche le tematiche. Ma, dato che lei stessa ha insegnato a milioni di lettori a non rinunciare mai alla propria fantasia, c’è anche chi ha immaginato storie ulteriori.
Sembra un vero e proprio codice di stile e buone maniere quello voluto dalla Serracchiani e fatto mandare a tutti i sindaci ed amministratori del Friuli Venezia Giulia. La firma è di uno tra i più noti conoscitori del galateo italiani, Giovanni Battista Borgiani, esperto in Cerimoniale e Protocollo Nazionale e Internazionale presso la Scuola Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI).
Harajuku è il quartiere di Tokyo noto per aver dato vita ad alcune delle più eccentriche mode giovanili giapponesi, diventando anche, per via di questa caratterista, una forte attrazione turistica.
Ultimamente però lo street style giapponese si sta allontanando da Harajuku, forse proprio per colpa della troppa attenzione da parte dei turisti. Tuttavia, Tokyo rimane una delle più grandi e attive fabbriche di stili al mondo, dove nascono, si stratificano, cambiano e spariscono decine di correnti diverse.
Conosciamo tutti Karl Lagerfeld sia per il suo genio artistico in fatto di moda e di fotografia che per essere l’orgoglioso proprietario del gatto Choupette, per non parlare poi, delle incredibili e particolari scenografie pensate per le sfilate di Chanel. Ma in pochi sanno che l’eccentrico direttore creativo ha anche una grande passione per le illustrazioni di satira politica: le “karlikatur”.
La storia delle divise delle hostess Alitalia ha oltre mezzo secolo, per la precisione ben sessantasei anni. Dal 1950 a oggi, le divise sono state disegnate e rielaborate da alcuni dei più noti stilisti italiani a cominciare dalle prime, firmate proprio negli anni 50 dalle sorelle Fontana. Un decennio dopo, gonna più corta e guanti bianchi per le divise firmate da Delia Biagiotti, e poi a seguire Tita Rossi, Mila Schön, Alberto Fabiani, Florence Marzotto, Renato Balestra, Giorgio Armani e Mondrian.
Le sorelle Alyse e Lexi Scaffidi hanno deciso di dar vita alla sfilata “Anti-Victoria’s Secret Fashion Show” per mettere in mostra diversi tipi di bellezza e non solo modelle taglia 38 con corpi perfetti come nella ben più nota sfilata di Victoria’s Secret.
Lavinia Biagiotti, durante il Fashion Global Summit di Milano, ha anticipato l’apertura di un nuovo flagship nella Capitale a fine novembre. Il nuovo negozio aprirà le porte in via Belsiana 57, occuperà uno spazio di oltre 300 metri quadrati distribuiti su tre piani e per la prima volta coniugherà i concetti di slow e fast fashion.
Dolce e Gabbana ha deciso di creare il nuovo packaging della pasta Di Martino, il celebre pastificio napoletano che quest’anno compie 105 anni. L’iniziativa rientra nella strategia già adottata dal brand come per Smeg, con la quale ha recentemente promosso il lancio di una linea di elettrodomestici di design.
H&M finisce sotto accusa per aver bruciato dal 2013 ad oggi circa 60 tonnellate di abiti non venduti e ancora utilizzabili. L’accusa è stata mossa dal programma televisivo danese Operation X, le cui ricerche hanno condotto i giornalisti alla società di smaltimento dei rifiuti Kara/Noveren, in Danimarca, dove avrebbero visto in prima persona l’arrivo di un lotto di merce prima che venisse distrutta.
Anche quest’anno il lusso sta perdendo posizioni secondo l’edizione 2017 di “Best Global Brands”, la classifica dei 100 marchi globali a maggiore valore economico realizzata da Interbrand. I marchi della moda e del lusso hanno visto assottigliarsi il proprio valore rispetto all’anno precedente, tranne pochissime eccezioni
Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Carla Bruni, Cindy Crawford e Carla Bruni riunite tutte da Donatella Versace che ha voluto celebrare il fratello Gianni, a 20 anni dalla morte. In passerella sfilano le stampe e le fantasie che hanno reso famoso il marchio della “medusa” negli anni ’80 e ’90; ci sono il giallo, i motivi barocchi, i loghi, il viso di Marilyn come nel dipinto di Andy Warhol e le copertine di Vogue.
Attraverso la realizzazione di sette grandi installazioni scenografiche, sotto la direzione artistica di Davide Rampello e l’ideazione scenografica di Margherita Palli, dislocate in diversi punti della città si farà conoscere al grande pubblico la creatività e il saper fare della manifattura italiana, che realizza prodotti di alta gamma riconosciuti a livello internazionale “una vera e propria festa, l’abbiamo chiamata così per sottolinearne il valore di inclusione, partecipazione e condivisione”, dice Davide Rampello, “in cui tutti gli invitati sono chiamati a conoscere e riconoscere l’inesauribile capacità creativa di Milano e dell’Italia”.
Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto ha commentato: “’Milano XL’ non sarà solo una festa dell’eleganza italiana e una straordinaria occasione per le nostre imprese, ma un progetto dal profondo valore strategico. Cultura e creatività sono a un tempo valori della nostra identità e fondamenta dello sviluppo del nostro Paese, il vero monte di filiera della nostra economia”.
“L’Italia vanta la tradizione manifatturiera e artigianale più antica, ricca e diversificata”, ha sottolineato il Presidente di Altagamma, Andrea Illy. “È un patrimonio immenso da tutelare e valorizzare. L’installazione in Via Montenapoleone, curata da Altagamma, coinvolgerà cittadini, visitatori e i partecipanti alla settimana della moda in uno straordinario racconto di 9 filmati che svelano le radici di quel saper fare che da sempre nutre la bellezza dell’industria culturale e creativa italiana”.
Più precisamente, ‘Milano XL’ è un progetto nato per volontà del Comitato della Moda e dell’Accessorio Italiani istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico (che riunisce i principali enti, associazioni e fiere rappresentative dell’universo della moda, dell’accessorio, della gioielleria e della bellezza italiani) con la finalità di rappresentare in maniera più unitaria e coerente le potenzialità di questo ecosistema di eccellenza in Italia e sullo scenario internazionale.
Location:
1. La Biblioteca dei Tessuti, Palazzo della Ragioneria, Milano Unica con il suo partner storico SMI
2. Il Salotto delle Gioie, Galleria Vittorio Emanuele, Federorafi
3. Il Cosmo della Bellezza, Palazzo de La Rinascente, Cosmetica Italia con Cosmoprof
4. Vestire il Volto, Piazza San Carlo, ANFAO con MIDO
5. L’Ultimo Dono, Piazza Croce Rossa, Unic con Lineapelle
6. Dalla Bottega alla Vetrina, Il Cinema delle Arti e dei Mestieri, Via Montenapoleone, Fondazione Altagamma
7. Trionfo d’amore, Castello Sforzesco–Piazza d’Armi, Fiera Milano con Sì Sposaitalia Collezioni.
fonte FashionNetwork.com
Questo è il nome del nuova realtà creata da Isabelle Chouvet e Karla Otto, le rispettive fondatrici di K2 e Karlo Otto, due delle più influenti agenzie di comunicazione nel mondo della moda e del lifestyle.
Concludono infine gli esperti di NellyRodi: “Liberi da tutti gli impegni familiari che invece hanno i figli del baby boom, i più giovani preferiscono fare esperienze piuttosto che comprare beni materiali. Il lusso si dematerializza e si traduce in spese per viaggi, alberghi e gastronomia, ma si lascia conquistare anche dai brand che fanno fare loro esperienze sia nelle boutique che nel digitale. I ragazzi e i giovani trentenni mixano i principi culturali con il gioco, vanno alla ricerca di esperienze che uniscano il piacere con la sorpresa, la magia e l’inventiva. Gli acquisti razionali di una volta cedono il passo alla sorpresa e alla fantasia e i mezzi migliori per convincere i Millennials sono il web e i social network. Le commesse e gli spot televisivi con attori e attrici non servono più. Li influenza invece il canale digitale, anche se poi gli acquisti si fanno nelle boutique”.
Stilisti osannati ieri, creativi in attesa di collocamento oggi. Sul percorso professionale di molti illustri fashion designer, al termine di contratti con importanti luxury brand, sembra essere calato un velo misterioso. Dalla luce dei riflettori all’attesa di una chiamata che potrebbe tardare ad arrivare. La lista degli stilisti ‘a spasso’ comincia a essere piuttosto lunga.