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In ricordo della “Regina del Cachemire”

La storia di Laura Biagiotti

Laura Biagiotti nasce a Roma nel 1943. Cresce nel periodo del boom economico, che avrebbe poi portato alla nascita e al successo dei grandi marchi di moda italiani, come Valentino, Krizia, Missoni, Versace, Armani, e, appunto, Biagiotti. La madre, Delia Soldaini, possiede una sartoria in via Salaria, a Roma. È lì che Laura inizia a familiarizzare con i tessuti, i colori, le forme e gli stili. Le piacciono molto, ma decide ugualmente di studiare altro. Prova a diventare un’archeologa, ma alla fine la passione per la moda ha la meglio. A voler essere precisi quella di Laura per la moda non è tanto una passione, quanto invece una vocazione, come una sorta di destino inevitabile al quale non ci si può sottrarre. 

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Nord / Sud: Italiani a confronto

Lunedì 15 maggio prossimo, alle h. 18.30, presso il Circolo Aniene a Roma, Mario Ciaccia (già V. Ministro alle Infrastrutture e Trasporti) e Luigi Giampaolino (presidente emerito della Corte dei Conti) presenteranno il libro “Nord Sud: Italiani a confronto”, insieme all’Autrice Cristina Palumbo.

Domenico Crocco e Cristina saranno lieti della Vostra partecipazione all’evento, che durerà circa un’ora. Al termine dell’incontro il circolo Aniene offre ai convenuti  che lo desiderano  la possibilità di partecipare ad una cena buffet (costo fisso di 25 euro a persona) un’occasione conviviale per la quale occorre prenotarsi almeno tre giorni prima dell’evento.

Gradita  la conferma della partecipazione alla presentazione, eventualmente anche alla cena.

 

I Sindaci devono dichiarare i Comuni Biologici

Nella zona di Serino vi sono le sorgenti potabili più importanti del Sud … difendiamole dai Pesticidi, dichiarandolo “territorio Biologico”

 

Il Sindaco, tutore della salute ambientale dei propri cittadini, può e deve emettere un’ordinanza che vieti l’uso dei pesticidi chimici sul territorio comunale, ai fini della tutela dei diritti costituzionali inviolabili (Art. 32, 9, 3, 44, ecc.).

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Una strana coppia

L’inserto “Sette” del Corriere della Sera del 17 marzo ha sorpreso i lettori presentando con simpatia l’incontro sorprendente di due belle personalità nel campo delle arti: il critico e professore VITTORIO SGARBI ed il guerriero e ministro DARIO FRANCESCHINI.

L’articolo, volto a spiegare le intenzioni ed a commentare le imprese dei suddetti, è scritto dallo stesso Vittorio Sgarbi che non fa mistero del suo carattere focoso e nel contempo dispiega, come un grande affresco, le azioni e le decisioni sue e del Ministro nei riguardi dell’immenso patrimonio artistico d’Italia. Ferraresi entrambi e su posizioni politiche talvolta diverse, i due uomini di cultura si sono trovati d’accordo per fare della Penisola un vero e proprio scrigno di preziosi da amministrare. Franceschini, da quando ha le redini del Ministero, si è prodigato per racchiudere in un solo grande abbraccio istituzionale i dipartimenti artistici, turistici e culturali sparpagliati e spesso dimenticati, per farli progredire insieme e suscitare nei nostri concittadini e nei visitatori stranieri l’interesse non solo per le grandi opere italiane, ma anche per i capolavori esistenti in ogni piccolo paese del territorio nazionale. Sgarbi si è trovato in sintonia con il Ministro, dopo una prudente osservazione iniziale, desiderando anch’egli fare in modo che l’Italia non sia, come fino a pochi anni fa, soltanto la meta delle vacanze estive.

Vittorio Sgarbi è il miglior critico d’arte attuale che, interpretando un’opera, riesce ad  evidenziare l’anima dell’artista che l’ha realizzata, perché questa ed il suo messaggio  raggiungano lo spirito dell’osservatore. Non è cosa facile, si potrebbe cadere nelle solite regole di  scuola, ripetere le caratteristiche di autori e fatti artistici come in un clichè, annoiando chi  ascolta, ed invece egli domina un lavoro artistico con intelligenza e passione , conquistando  rapidamente chi lo legge o lo segue.

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Dario Franceschini è il Ministro che non non urla, non fa la primadonna, non promette  arzigogolate ed improbabili mete per strappare un voto in più, Franceschini si tira su le maniche, segue un insieme vincente di regole economiche per conquistare quanto più persone può, per far sì che l’arte e la cultura le raffinino, le coinvolgano, le inducano a pensare, ad ammirare, a ritornare a loro, qualunque sia la loro cultura ed il reddito. Senza chiasso, nonostante gli attacchi politici, sorride e s’impegna di cuore e di polso. I risultati si vedono, la frequenza dei visitatori è in crescita continua, e talvolta si parla di questo o quel capolavoro e non solo di piatti programmi TV anche in autobus, per strada, al bar. Le file agli ingressi dei poli culturali sono importanti e gli operatori, siano essi antiquari o scultori, custodi di scavi o gran maestri, si sentono parte attiva ed importante.

Questo è ciò che mette in rilievo l’articolo in “Sette” e questo trova in ogni dove la gente, che, grazie alle invidiate, indiscusse e così valorizzate bellezze, può facilmente con l’arma della cultura vincere strane politiche, violenze, spregi da parte di potenze economiche e quella terribile sfiducia interpersonale che rende debole ogni Paese.

Marilù Giannone

“Make Ginosa great again”

L’ITALIA HA UN TALE PATRIMONIO IDEALE-EREDITARIO, INIZIATO CON LA CIVILTA’ GRECO-ROMANA, CONSOLIDATO CON UN FANTASTICO MEDIO EVO, CULMINATO IN UNO SPLENDIDO RINASCIMENTO ED IN SUCCESSIVI EPISODI NOBILITANTI, CHE BEN DIFFICILMENTE (E CON L’AIUTO DI DIO PADRE) POTRA’ ASSISTERE AL TRAMONTO DEL SOLE  SUL PROPRIO TERRITORIO.   

Come è noto DONALD TRUMP, Presidente degli Stati Uniti d’America, non è avversato unicamente dai mass media, dalle multinazionali, dalle sinistre democratiche e non  (americane ed estere), ma da tutti i radical chic: intellettuali, scrittori, giornalisti, musicisti, cantanti, appartenenti al mondo dello spettacolo, stilisti, ecc.

E nonostante che nel discorso d’insediamento lo stesso Presidente abbia insistito sullo slogan “Prima l’America” ed invitato ad “assumere e comprare americano”, va rilevato che nessun stilista statunitense, accantonando qualsiasi accettabile regola di buona educazione, si sia dichiarato disponibile a vestire sia lui che la consorte. A tal punto Mr. Trump ha sorprendentemente risolto l’impasse ricercando il bello nel Paese che rappresenta una delle eccellenze mondiali delle moda: l’ITALIA. 

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Koinexpo 2017

 LE  INNOVAZIONI DELLA ” NOBILE SEMPLICITA’

La diciassettesima edizione della Koinè sarà ospitata nella Fiera di Vicenza dall’11 al 14 Marzo 2017. Oltre 350 espositori, tra aziende, artigiani e artisti, sia esponenti del prestigioso Made in Italy che dell’eccellenza manifatturiera internazionale parteciperanno nella rassegna di arredi, suppellettili, oggetti liturgici e componenti dell’edilizia di culto.

Koinè nasce nel 1989, in accordo alle volontà della Fiera di Vicenza, della Diocesi e della Conferenza Episcopale. Considerato nel settore come l’appuntamento internazionale più importante, ha cercato in ogni incontro biennale di attenersi al messaggio del Concilio Vaticano II. Realizzato grazie al patrocinio della Diocesi di Vicenza, dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e del Servizio Nazionale per l’Edilizia di culto della CEI (Conferenza Episcopale Italiana). La rassegna ricerca in un linguaggio moderno un ponte che unisca la tradizione con stili ed esigenze attuali.

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Un corso per imparare l’Arte dell’Incisione su Cammeo all’Istituto “Don Bosco – F. D’Assisi” di Torrel del Greco (NA)

L’Istituto Comprensivo IC3 “Don Bosco Francesco D’Assisi” di Torre del Greco (Napoli), nell’interpretare quelli che sono i bisogni formativi del territorio – in linea con la sua tradizione culturale, artistica ed artigianale – intende promuovere l’insegnamento delle tecniche d’incisione su cammeo attraverso un corso dedicato alla Scuola Secondaria di Primo Grado.

Il corso di incisione è realizzato applicando l’autonomia curricolare prevista dall’art. 8 del DPR 275/99, che consente alle scuole di individuare ed introdurre nell’ambito del curricolo ordinario quelle attività o insegnamenti che possano arricchire l’offerta formativa degli alunni, poiché l’autonomia scolastica nasce proprio con l’intento di inserire la scuola all’interno del territorio e rispondere alle sue esigenze.

«Come comunità scolastica – afferma la Dirigente Prof.ssa Rosanna Ammirati – noi pensiamo che la tradizione torrese dell’incisione su cammeo conosciuta in tutto il mondo debba essere continuata attraverso dei luoghi formali di istruzione, facendo sì che quel patrimonio di conoscenze racchiuse nelle botteghe artigiane siano trasmettesse alle nuove generazioni.»

Infatti, da quest’anno, l’Istituto “Don Bosco Francesco D’Assisi” ha già stipulato dei protocolli d’intesa con il Liceo artistico torrese “Francesco Degni”, alla luce dei quali gli studenti che hanno scelto d’iscriversi a questo liceo stanno già svolgendo delle lezioni di incisione su cammeo presso i laboratori di quest’ultimo.

Si crea dunque così quella vera continuità formativa tra la Scuola Secondaria di Primo Grado e la Scuola Secondaria di Secondo Grado, valorizzando la tradizione locale (NdR: Torre del Greco è infatti la capitale della lavorazione del corallo e del cammeo) ed avvicinando gli alunni al mondo del lavoro, ovvero a quella imprenditorialità così richiesta dal Parlamento Europeo nel 2006 affinché i giovani possano trovare una loro vocazione ed un proprio lavoro a partire anche dal mondo scolastico.