Josemaría Escrivá de Balaguer, il santo dell’ordinario
San Josemaría Escrivá è conosciuto come il santo della vita ordinaria; così lo definì il papa Giovanni Paolo II in occasione della canonizzazione avvenuta il 6 ottobre del 2002.
San Josemaría Escrivá è conosciuto come il santo della vita ordinaria; così lo definì il papa Giovanni Paolo II in occasione della canonizzazione avvenuta il 6 ottobre del 2002.
Parlerò oggi delle divinità olimpiche che giunsero con gli elleni nel territorio della Grecia antica e come si rapportarono con la religione che già c’era: faccio questo nella necessità di capire le meccaniche che vi erano dietro i diversi pantheon, cosa significassero nella vita dei greci in quel determinato periodo.
Zeus ha generato tutto: TUTTO
Le opinioni in contrasto con la Chiesa Cattolica sono da sempre nutrite e variegate. Bisogna dire che sono sempre giustificabili, almeno in qualche aspetto o sfumatura.
I numeri non devono essere solo intesi come tassello per la matematizzazione del reale ossia come tassello per ridurre il reale in quantità fisiche e misurabili ma il numero ha anche una valenza sacra, come simbolo dell’ordine nel contesto culturale e religioso. Questa visione si evidenzia anche nell’interpretazione che sia le tre religioni monoteiste, che in generale le religioni e le filosofie, fanno del numero 40.
Tutte le culture conoscono il digiuno come astinenza dal mangiare e dal bere e per lo più lo mettono in relazione ai riti religiosi, alla fede e alla morale, per conquistare una visione più chiara e una maggiore introspezione mistica. Viene considerato una forma di disciplina interiore per raggiungere un livello più alto di spiritualità; è una pratica connessa alla purificazione.