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Tokyo: a scuola con Armani

Una diatriba particolare quella intercorsa tra il preside di una nota scuola di Tokyo, nell’esclusivo quartiere di Ginza, ed i genitori degli alunni. La discussione riguarda la scelta del consiglio di istituto della scuola elementare Taimei di adottare per il prossimo anno una divisa disegnata da Armani che costerebbe intorno agli 80 mila yen, circa 600 euro. 

La questione è persino approdata ieri nella Dieta, il parlamento nipponico. Il preside ha deciso di cambiare il design dell’uniforme scolastica “Con l’intenzione di avere un’uniforme degna di una scuola a Ginza”  così ha spiegato la scuola. Si è poi andati al confronto con l’Associazione genitori e insegnanti, e ci sono stati almeno cinque ricorsi.

La polemica è quindi arrivata in parlamento, dove Manabu Terada del Kibo No To (Partito della speranza) ha portato la vicenda all’attenzione della Commissione bilancio della Camera bassa. “Dovrebbe esserci un limite di prezzo”, ha detto il parlamentare. Il ministro delle Finanze Taro Aso ha risposto in quella sede concordando che “potrebbe essere pesante se uno studente non può affontare quella spesa” e il ministro dell’Educazione Yoshimasa Hayashi ha spiegato che vigilerà perché il costo sopportato dalle famiglie “non sia eccessivo”.

Il preside e la scuola mantengono, però, il punto. “Ho preso questa decisione pensando al futuro della scuola. Accetto umilmente la critica che non vi sia stata sufficiente informazione”. Ma il consiglio d’istituto precisa che gli studenti non sono formalmente obbligati a indossare quelle divise.

 

Magnum Photos all’Ara Pacis

I 70 anni della Magnum Photos
in mostra al Museo dell’ARA PACIS

Dal 7 febbraio al 3 giugno 2018 le celebri immagini e gli storici reportage della più grande agenzia fotogiornalistica internazionale

Roma, 6 febbraio 2018 – Arriva a Roma, nella sua prima tappa europea e unica italiana, la mostra Magnum Manifesto, che sarà ospitata dal Museo dell’Ara Pacis dal 7 febbraio al 3 giugno 2018. L’esposizione, promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York.

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Nikolajewka: la battaglia sulla via del ritorno

Un omaggio sentito ai Nostri Caduti

Una ricorrenza con un’infiorescenza di sentimenti differenti, che spesso appaiono perduti dietro gli affanni voluti da tristi governi: la commemorazione, il 28 gennaio (il diciottesimo anno) dei Caduti di Nikolajewka, sulla via Cassia, nella piazza ai Caduti sul Fronte Russo. Un fluido invisibile di Fratellanza Militare scivola sui presenti nel nome Patria, esalta l’onore e la sofferenza per i parenti caduti nell’eroismo di un inverno ingrato, l’inverno russo, tremendo e struggente.

È un canto, questa giornata, per i fiori dell’umanità che dormono sotto la neve e si spera possano al più presto risvegliarsi: il coraggio, l’onestà, il merito, l’amore anche familiare, il patriottismo. Mani, che stringono strumenti, bandiere, altre mani ansiose di stringersi nell’arpeggio fresco ed azzurro della terra italiana.

Passano divise, passano insegne ed onorificenze, trascorrono lenti o in carica uomini e corpi militari: Artiglieria, Alpini, Marina, Paracadutisti, Carabinieri, Bersaglieri, uniti a Croce Rossa, la Polizia di Roma Capitale con il Gonfalone, fra mantelli, chepì e scintillio di gradi.

Manca materialmente, ma “penna nera” Silvano Leonardi incarna l’indomito esercito che è morto lontano perché l’Italia fosse libera e grande: è andato avanti lo scorso anno ma ognuno lo vede, presso l’altare , nel proprio cuore che conosce il dovere, costi ciò che costi. A lui va la luce di questo giorno, il pensiero ammirato diffuso da voci e strumenti della fanfara dei Bersaglieri, la presenza commossa delle Istituzioni. A sigillare il senso di pace e l’augurio che non possano più esserci conflitti sono, fra i militari italiani, due addetti della Difesa dell’Ambasciata di Russia, un Ufficiale dell’Aviazione ed un Capitano di Fregata, che hanno aggiunto al commento del Generale Flumeri e del Tenente d’Artiglieria Sandro Bari la voce di uno Stato che ha dovuto, come il nostro, obbedire, ma conferma nella fede ai valori la meravigliosa e possibile fraternità di due grandi popoli.

Due parole da amico, con quel lieve accento slavo e la correttezza, questa volta non formale, da diplomatico. Nikolajewka è storia e dolorosa, ma questo gesto ha aperto un varco verso un sereno futuro da uomini liberi.

Marilù Giannone

AltaRoma: la Chiuri ospite d’eccezione

Dopo aver sfilato a Parigi, con la collezione di haute couture ispirata al Surrealismo, Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Christian Dior, sarà l’ospite d’onore di Altaroma al via da domani 25 gennaio.  L’occasione riguarda il terzo appuntamento con il talk “Roman’s Romance”, che sabato 27 gennaio, alle ore 15:00 al Maxxi, verterà su una conversazione tutta al femminile su Roma, la creatività e l’arte.
Oltre a Maria Grazia Chiuri, saranno presenti la giornalista Rai Barbara Modesti, la curatrice dell’evento Paola Ugolini e Cristiana Collu, direttore della Galleria Nazionale.

 

Papa Francesco in visita sul Monviso?

Il Sindaco di Ostana scrive
a Papa Francesco

Al Pontefice l’invito nell’incantevole borgo sotto il Monviso

______di Giuseppe Di Claudio*

MADRID – Mi piace immaginare la preoccupatareazione di Mons. Cristiano Bodo di Saluzzo, il più giovane vescovo d’Italia, nel leggere la notizia che Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana ha scritto al Papa per invitarlo a visitare Valle Po. All’attenzione del cronista compare la figura ieratica di don Luigi Destre, il “curato” del Monviso che,  salito sul “Re di Pietra” per 120 volte, ha accompagnato gruppi di alpinisti, celebrato Messe e Matrimoni sulla cima più bella delle nostre Alpi e che “rischia” di dover accogliere il Santo Padre nella sua parrocchia e ricevere il dono della stola.

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Macerata… prossima Capitale Culturale?

Macerata nella “Top Ten” delle Città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020

Macerata è nella top ten delle città candidate a Capitale Italiana della Cultura 2020. Il Mibact ha pubblicato l’elenco delle dieci città finaliste per il titolo che sarà proclamato dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni dopo la fase di valutazione dei progetti finalisti. Grande soddisfazione del sindaco Romano Carancini: «È una grande soddisfazione per tutta la città ma io dico soprattutto per il nostro territorio maceratese, per la nostra gente e per la nostra Regione. È uno di quei momenti che valgono un intero mandato perché la scelta della Commissione Mibact riconosce il valore del lavoro. Ora insieme, tutti insieme, ad inseguire il futuro, a correre verso il sogno che diviene realtà.»

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