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La festa di San Giuseppe, “il grande silenzioso del Vangelo”

Il culto di San Giuseppe in Occidente ebbe inizio nel Medioevo grazie ad alcuni ordini religiosi: ai monaci benedettini nel 1030, all’ordine dei servi di Maria nel 1324, e ai francescani nel 1399. Nella chiesa d’Oriente era praticato già intorno al IV secolo; ci si rivolgeva a Lui come padre putativo di Gesù e simbolo di umiltà e dedizione.

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12 anni dallo tsunami che ha colpito il Giappone. A che punto è la centrale nucleare?

L’11 marzo del 2011, dopo un terremoto di magnitudo 9 un violento tsunami si è abbattuto sul Giappone colpendo la centrale nucleare di Fukushima. La successiva dispersione delle radiazioni dalla centrale nucleare hanno provocato la morte di quasi 16.000 persone, e costretto 31.000 ex residenti a non poter più fare ritorno alle loro abitazioni.

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La centrale nucleare di Zaporizhzhia sotto la lente

Gli ultimi bombardamenti in Ucraina da parte dell’offensiva russa ha portato alla morte di 11 persone e altre 22 sono rimaste ferite. Ad essere stata colpita è anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia dove le bombe avevano causato l’interruzione della corrente elettrica e questo sta destando preoccupazione da parte dell’Unione europea.

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A Vienna, con “La Penna del Diplomatico”
una rassegna dei Libri dei Diplomatici Italiani

A Vienna la  mostra “La Penna del Diplomatico”
dedicata ai libri pubblicati da diplomatici italiani

La mostra “La Penna del Diplomatico”, realizzata dall’Ambasciatore Stefano Baldi, è stata inaugurata il 4 marzo scorso, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, nell’ambito del Festival di letteratura italiana svoltosi nella capitale austriaca. L’esposizione, costituita da 18 pannelli tematici con 340 copertine di libri, illustra un lato meno conosciuto dei diplomatici, rappresentato dai volumi da loro  pubblicati. La mostra si basa sul più vasto progetto di ricerca “La penna del diplomatico” che l’Ambasciatore Stefano Baldi conduce da oltre 20 anni, per la l’individuazione e catalogazione di 1400 libri scritti e pubblicati da oltre 340 autori dal dopoguerra ad oggi.

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La sicurezza dei giornalisti in Europa non è abbastanza considerata

La guerra tra Mosca e Kiev sta portando a un continuo deterioramento della libertà dei media in Europa e la conseguenza più evidente è un aumento del numero dei giornalisti detenuti. Infatti, secondo il rapporto annuale 2023 delle organizzazioni partner della Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti, nel 2022, da quando la Russia ha iniziato l’invasione contro l’Ucraina, almeno 12 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi e 21 feriti durante l’esercizio della loro professione.

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