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Nel Duomo di Orvieto, ultimato il Processo di Beatificazione del “Servo di Dio” Gianfranco Maria Chiti.

Dai Campi di Battaglia alla GLORIA degli ALTARI,
nel DUOMO di ORVIETO 

Sabato 30 marzo 2019 alle ore 16 il Duomo di Orvieto era festosamente occupato da Granatieri di Sardegna venuti da ogni regione d’Italia e da tante famiglie di militari formate da ex allievi del Comandante Gianfranco Maria Chiti. Assieme al sindaco della città umbra c’erano tante persone che lo hanno conosciuto militare o religioso. Presente e partecipante, il Vicario generale dell’Ordinario militare Mons. Santo Marcianò impegnato a Venezia, Mons. Angelo Frigerio. Una folta schiera di frati cappuccini del Lazio, assieme al Ministro provinciale P. Gianfranco Palmisani, ha preso parte alla liturgia dei vespri cantati e ha seguito tutto il rito dagli scanni dello splendido coro del Duomo.

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Titanic: l’ultima cena a bordo del transatlantico

Veronica Hinke, esperta in gastronomia, ha rivelato nel libro The Last Night on the Titanic: Unsinkable Drinking, Dining and Style il menù dell’ultimo pasto consumato sul Titanic, affondato nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912.

La ricostruzione è stata possibile grazie ad un passeggero della prima classe, Irwin Flynn, che aveva conservato il menù in una tasca interna del cappotto poco prima dello scontro con l’iceberg.

Antipasti a base di ostriche, “consommé Olga”, brodo di carne a base di vino e verdure, salmone con crema di cetrioli, uova, succo di limone e burro fuso. Questo è solo l’inizio dell’ultima cena consumata dai passeggeri della prima classe. Oltre agli antipasti, la cena prevedeva filetto coperto da foie gras e tartufo, pollo alla Lionese cotto nell’aceto di vino rosso, agnello con salsa alla menta, roast beef e petto d’anatra. Il tutto accompagnato da pregiati vini e birra chiara, rum e champagne insieme a una selezione di dessert, tra cui la classica crema di gelato. 

La chiusura del banchetto era affidata al Clover Club, un prestigioso drink a base di gin, sciroppo di lampone e bianco d’uovo, ideato da un barman del Bronx.

 

Coca Cola: all’asta una bottiglietta da 100 mila dollari

Ebbene sì, potrebbe esserci qualcuno disposto a spendere più di 100 mila dollari per una bottiglietta di Coca Cola, che sarà battuta all’asta sul sito Morphy Auction.

Come ha riportato Food and Wine, la bottiglietta in questione è stata prodotta ben 100 anni fa, e pare sia una delle poche arrivate ai giorni nostri intatte. Per i collezionisti un affare da non farsi scappare, visto che si tratta di un ritrovamento raro. 

Nella descrizione, sul famoso sito d’aste, troviamo diverse informazioni tra cui quella che la preziosa bottiglietta è in vendita senza il suo contenuto, quindi è vuota.

E poi non manca la parte storica, nel 1915 Coca Cola decise di dare un design iconico alle bottigliette, uno stile che  fosse in grado di caratterizzare il prodotto rendendolo unico al mondo. Otto aziende hanno proposto i loro prototipi e la scelta cadde sul progetto di Earl R. Dean della Root Glass Company che poi venne riadattato per venire incontro alle esigenze di fabbricazione. Questa bottiglietta dovrebbe essere proprio una di quelle usate per i primi test.

Secondo un esperto di bottiglie, Bill Porter, Coca Cola decise di distruggere tutte le bottiglie prodotte in questa fase di restyling, ma a quanto pare non tutte vennero distrutte. Sembrerebbero essercene appunto due: una venduta nel 2011 per 240mila dollari, ed ora questa che dovrebbe valere circa 100mila-150mila dollari.

NABA inaugura la sede di Roma

Dopo l’ingresso a novembre 2017 in Galileo Global Education Italia, guidato dal CEO Roberto Riccio, il principale gruppo italiano nella private education in ambito moda, arte, design e media con oltre 8.000 studenti, NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) continua il suo percorso di crescita con l’inaugurazione di una nuova sede.

Inaugurato il 2 aprile in via Ostiense a Roma, il nuovo campus che occuperà un’area di circa 3.700 mq all’interno di due edifici storici di inizio Novecento, ristrutturati in modo da rispettarne la struttura architettonica, ma allestiti con un approccio innovativo per far vivere a studenti e docenti un’esperienza formativa unica e stimolante.

La nuova scuola, con Donato Medici come Managing Director e Guido Tattoni direttore della formazione sia della sede di Milano sia di quella di Roma, avrà un’ampia e articolata proposta formativa che riguarderà inizialmente i percorsi triennali con avvio a ottobre: Triennio in Fashion Design, Course Leader Colomba Leddi, Triennio in Media Design e Arti Multimediali, Course Leader Vincenzo Cuccia, Triennio in Arti Visive, Direttore del dipartimento Marco Scotini e Course Leader Andris Brinkmanis, Triennio in Graphic Design e Art Direction, Course Leader Patrizia Moschella.

L’offerta accademica si completa con i corsi estivi, della durata di due settimane che si svolgeranno in tre differenti sessioni dal 24 giugno al 23 luglio nelle quattro aree didattiche, arricchendosi man mano per garantire un panorama sempre più ampio di proposte multidisciplinari.

I due campus a Roma e a Milano, capitali internazionali della cultura, della moda, dell’arte e del design saranno, infatti, contraddistinti dallo stesso approccio, proponendosi non solo come luoghi di formazione, in cui le tradizionali discipline visive si combineranno con le nuove tecnologie digitali, ma anche di produzione grazie ad ambiziosi progetti con aziende e istituzioni italiane ed estere che daranno la possibilità agli studenti di lavorare su proposte concrete, potenziando l’efficacia della loro esperienza di apprendimento e ottimizzando lo sviluppo delle loro competenze per affrontare una brillante carriera professionale.

Il campus sarà fornito di tutti gli strumenti che consentiranno agli studenti di esprimere al meglio la propria creatività, con laboratori specialistici dove gli alunni potranno realizzare i propri progetti e affinare le proprie tecniche: il laboratorio di Fashion e Textile, con macchine da cucire industriali, presse, ferri da stiro, manichini e busti sartoriali; il laboratorio di Arti Visive con l’occorrente per stampa e incisione; il laboratorio di Illuminotecnica e quello di Grafica, con le migliori infrastrutture It e i più innovativi equipaggiamenti high-tech per la sperimentazione artistica. A disposizione degli studenti anche un’ampia biblioteca con 32 postazioni studio e diversi spazi a loro riservati, come l’aula studio e varie aule ristoro.

”Per NABA”, afferma Donato Medici, Managing Director di NABA, “si celebra una data importante: l’apertura ufficiale della nuova sede a Roma, una città complementare a Milano sotto tanti punti di vista e insieme epicentro della cultura italiana. Un ambizioso progetto che vuole coinvolgere la città e i suoi protagonisti del mondo della moda e del progetto, proseguendo il dialogo già avviato con la premiazione dei nostri studenti durante l’Open Call ‘Vesti il Parco archeologico del Colosseo’ promossa da Altaroma e il Parco a giugno, e la prestigiosa collaborazione con il MAXXI che ha dato vita a una giornata dedicata all’arte performativa all’interno della bellissima mostra La Strada a cui hanno partecipato alcuni nostri docenti e studenti del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali. Due iniziative di rilievo che rappresentano solo l’inizio della creazione di quel tessuto connettivo in grado di contribuire al processo di evoluzione della città in stretta collaborazione con le più importanti istituzioni del territorio” .

articolo via AdnKronos

L’Ordine della Concordia presso il Ra.Lo.Ce. Roma … a breve Istituzione di Nuove Rettorie

Sabato 16 marzo presso il Circolo del Ra.Lo.Ce. dello Stato Maggiore dell’Esercito, in Roma a via della Lungara, l’antico e nobile Ordine della Concordia ha riunito i propri componenti con amici ed ospiti accanto al Gran Maestro, Principe Mario Augusto Petricca Giordani. Con l’occasione si è proceduto alla nomina di Pari, tra i quali l’ Avv. Andrea Pistilli, il Dr. Antonio Luigi Liuzzi, il Dr. Antonio de Felicis e alla nomina a Terziario del Precettore Manlio Mochi della Rettoria di Santa Maria del Tempio della Concordia.

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LEONARDO DA VINCI –
una mostra per i 500 anni dalla morte

Il Genio Italiano: un modello
per la Scienza Universale

Per celebrare i cinquecento anni dalla morte del grande genio italiano Leonardo da Vinci, le Scuderie del Quirinale, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano hanno organizzato una importante Mostra, curata da Claudio Giorgione, visitabile dal 13 Marzo al 30 Giugno 2019, dal titolo “Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza”.

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L’Equinozio di Primavera al Pantheon

LA BELLEZZA DELLA PRIMAVERA
RINNOVA LA GRANDEZZA DI ROMA

Gli Antichi davano molta importanza allo scorrere del tempo e i passaggi stagionali erano considerati crocevia vitali. Con Marzo e con l’Equinozio di Primavera iniziava l’Anno Sacrale Romano, che sanciva la vittoria del sole, della luce sulla tenebra, si usciva così dalla notte-ignoranza e ci si apriva alla luce-intelligenza.

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“ODONTOSALUTE”:
eccellenza odontoiatrica italiana

UN NETWORK di CLINICHE ODONTOIATRICHE, nate nel 2008 a Gemona del Friuli e nel 2018 presenti in tutta Italia
Intervista al  Dr. FABIO BOSCOLO 

 a cura di  FRANCESCA SCHENETTI *

“Una delle mie parole d’ordine è ‘equilibrio’. Cerco di mantenerlo sempre e di non dimenticare mai i princìpi che mi hanno insegnato i miei genitori”. Parole del dottor Fabio Boscolo, l’uomo che nel 2008 ha inventato il network di cliniche odontoiatriche Odontosalute, un’idea vincente che, dopo 10 anni, viaggia con il piede sull’acceleratore.

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In difesa degli alberi di Roma al Salotto Romano

Giovedì 7 marzo il Salotto Romano, nella Sala Capitolare del Convento Domenicano di Santa Maria sopra Minerva, ha ospitato un evento dedicato agli alberi di Roma, ma, per estensione, dell’intera Italia, trattandone in particolare il problema della loro labilità, dimostrata recentemente per gli effetti delle turbolenze atmosferiche insolite.

Il Convegno è stato incentrato sull’opera e l’esperienza di illustri esperti , come l‘Arch. Bruno Filippo Lapadula, specialista in progettazione, valutazione di impatto ambientale, Consulente in proposito del Ministero dell’Ambiente, di Italia Nostra, per le Politiche Infrastrutturali e molte altre sezioni naturalistiche che osservano e curano il verde della Nazione. L’Architetto ha preso ad esempio il Pincio, anticamente Julii Caesaris Horti, ridotto di molto e recentemente nel suo verde ornamento per incuria, insipienza a gestire vecchiaia delle piante, ripascimento.

Con lui l’Arch. Massimo De Vico Fallani, socio dell’Associazione dell’Architettura del Paesaggio (AIAPP) Direttore della Conservazione dei Parchi delle Soprintendenze Archeologiche di Roma, del Comitato Nazionale per la Conservazione dei Giardini Storici del MiBACT, ha diffusamente chiarito le cause delle cadute degli alberi di Roma, il cattivo procedimento di manutenzione delle strade cittadine che non lasciano agli alberi il dovuto spazio di 6 mq., l’ignoranza degli operatori nell’effettuare azioni di potatura e di valutazione di scelta in rapporto all’albero ed al territorio. Con questa disanima si è anche avuto il piacevolissimo studio del tipo degli alberi romani che si dovrebbe tutelare oltre ogni ragione.

L’evento è incorniciato e chiuso da Francesca di Castro, Vicedirettore della rivista Voce Romana, membro di Italia Nostra, del Consiglio Direttivo dei Romanisti, Vicepresidente dell’Associazione Roma Tiberina, con un particolareggiato réportage, precisissimo e ricco di esempi, e la definizione scientifica e storica del “Pino Spinea”, oggetto dei “Pini di Roma”, composizione di Ottorino Respighi, e tipico con altri personaggi verdi quali il cipresso, il leccio, la quercia, ospite trionfale di Villa Borghese. I fratelli chiomati dei cittadini di Roma, dipinti e cantati da Trilussa agli acquarellisti inglesi, testimoni di guerre e di paci, chaperon degli incontri secondo il Pinelli, vengono considerati dalle radici, a fittone ed a raggiera, alla corteccia, alla chioma ad ombrello o a colonna. Risalta, oltre la trattazione tecnica, la miserevole azione dei Municipi romani che nulla fanno, oltre al cambio della definizione dell’operatore, per adeguare, con una preparazione seria, il verde ed i suoi tipi alla città Capitale che da sempre ha vantato la nomina di Città Verde per la quantità delle alberature. Una frustata, questo Convegno, sui vertici di governo, ed una carezza ai verdi protettori dell’aria ( 2,7% in meno di particolato, 50% in meno di calura estiva, e così via) che solamente 150 giardinieri accudiscono (invece di 2000 e più di trent’anni fa), con la conclusione che, perfino in questo ambito, l’ignoranza verso la Natura conduce alla perdita del bello della vita. Il concetto di bello, sgraziato ed urlante da primordiale bestia, importato da oltreoceano, se non ci si arma di cultura vera e di azione, renderà l’Italia e la terra un deserto di pietre grigie.

Marilù Giannone

“Derby Remiero della Capitale”, trionfa ancora il Circolo Canottieri Roma

IL DERBY E’ SEMPRE “IL DERBY”, sia allo Stadio Olimpico, sia sul Tevere   

Per il secondo anno consecutivo, il Circolo Canottieri Roma si è aggiudicato la vittoria contro il Circolo Canottieri Lazio nella 42ma edizione del tradizionale “Derby Remiero” della Capitale, che si è svolto sabato 2 marzo sul fiume Tevere.

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Dallara: eccellenza del Made in Italy nelle “Auto da Competizione”

UNA “STORIA AZIENDALE”, GIOIELLO DELL’IMPRENDITORIA ITALIANA, con un particolare impegno per  l’Alta Formazione a livello pre-e-post univesritario 

Azienda leader del settore della progettazione, produzione e sviluppo delle auto da competizione, la Dallara nasce nel 1972, a Varano di Melegari, in provincia di Parma, per iniziativa dell’ Ing. Giampaolo Dallara.

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Tempi di “Saldi” ….. la Sabina in vendita ?

Si vuole vuole cancellare una “VALLE dell’ EDEN”, con un progetto inquietante sulle sponde del FARFA  

un reportage della Redazione della Consul Press da Sant’ Ilario sul Farfa

I primi giorni di gennaio la popolazione di Castelnuovo di Farfa, paesino di circa mille anime, situato in Sabina a pochi chilometri dall’abbazia di Farfa ha appreso, grazie ad un architetto di Roma che vive a Toffia, sempre  molto informato sugli eventi che riguardano la zona, l’ intenzione di un privato di affittare, dietro più che lauto compenso, ventimila euro di canone mensile, ad una società che costruisce impianti fotovoltaici, un terreno agricolo ”di pregio” di sette ettari e mezzo con possibilità di estensione  a quindici ettari al centro della valle del fiume Farfa, a duecento metri dal fiume e dalle sue rinomate “Gole del Farfa” nel corso medio alto in Zona Speciale di Conservazione –ZSC IT 6020018, a cento metri dal sito archeologico, nominato da qualche anno patrimonio dell’Unesco, di Grotta Scura. Affacciati  ed adiacenti alla vallata, oltre a Castelnuovo di Farfa, i borghi medievali di Mompeo, Salisano, Castel San Pietro, Casaprota, Frasso, Monte S.Maria e Poggio Nativo, nonché un susseguirsi di aziende agricole ed abitazioni.

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Le “Imprese del Veneto”
vincenti anche negli U.s.a.

Il Nordest guarda Oltreoceano  – Lo fa con diverse aziende pronte a dare il meglio di sé anche sul competitivo mercato statunitense. Una è Eurotech, – impegnata nello sviluppo di soluzioni per l’Iot (Internet of things) e di edge-computer ad alte prestazioni – azienda globale, ha sede in Friuli Venezia Giulia e filiali americane: a Columbia (Maryland), a Salt Lake City (Utah), ad Huntsville (Alabama) e a Kansas City (Kansas). Il mercato statunitense vale, per l’azienda, quasi il 45% del fatturato che, unito a quello giapponese, fa l’80 per cento. Secondo gli analisti finanziari, Eurotech chiuderà il 2018 con un fatturato consolidato da 75 milioni di euro. 

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La Diocesi di Roma arriva sui Social

LA DIOCESI DI ROMA AMPLIA LA SUA PRESENZA SUI MEDIA

Da oggi, 24 gennaio (*1), risultano attivi gli account social “diocesidiroma” su Facebook, Twitter e Instagram. In partenza anche una stretta collaborazione con Telepace Roma e un nuovo programma su Radio Vaticana, ogni domenica dopo l’Angelus di Papa Francesco.

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Dallo Stadio della Roma a Capanelle: le problematiche alla giunta capitolina

COMUNICATO STAMPA
STADIO DELLA ROMA: REALIZZABILE SOLO A FRONTE DI PRESUPPOSTI CONCRETI E PROCEDURE TRASPARENTI

«La zelante Raggi, alla ricerca di consensi durante la campagna elettorale, si oppone “a qualunque operazione edilizia che sia solo speculativa”, dichiara che a Tor di Valle non ci sono le condizioni per realizzare lo stadio e si dice addirittura disposta a ritirare la delibera sulla pubblica utilità in caso di vittoria.

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Ciao Karl

Riportiamo questo articolo di Costantino della Gherardesca scritto per Il Foglio

Lagerfeld ci mancherà
Ormai la moda si limita a sfornare trend dal fiato corto. Si è andati troppo dietro allo Zeitgeist

In questi giorni le riviste di moda e non, insieme ai social di mezzo mondo, piangono la morte di Karl Lagerfeld: stilista, direttore creativo per Chanel e Fendi, fotografo e icona di stile, l’uomo che nel 2014 dichiarò al Women’s Wear Daily che “i selfie sono la cosa che odio di più nella mia vita”.

Con lui sparisce un altro insostituibile pezzo di quel poco che resta della consapevolezza nel campo della moda mondiale: un settore che – per sopravvivere in questo clima infame – ha preferito rinunciare alla competenza per lanciarsi all’inseguimento dei gusti volatili e discutibili di una platea di influencer adolescenti.

Ora che ho superato la boa dei quaranta e sono dall’altra parte della barricata, ho tutto il diritto (se non il dovere, dovuto a un istinto di conservazione) di credere che non si debba cercare la verità nelle opinioni dei più giovani. Per questo mi chiedo: che senso ha fare da cassa di risonanza a queste sciacquette armate di smartphone?

Quando, nel secondo Dopoguerra, i ragazzi occidentali si sono imposti come categoria emergente di consumatori, alcune figure di punta della moda sono state in grado di mantenere un minimo di compostezza e di ricordarsi che non si trattava di una folla da accontentare e adorare a priori, ma di un confuso catalogo di input da cui trarre (se necessario) ispirazione. Quando Yves Saint Laurent ha intercettato le prime avvisaglie di una “moda di strada” e le ha inglobate nella sua produzione, non stava semplicemente cercando di accarezzare l’ego di una Instaqueen, ma stava accogliendo nel prêt-à-porter elementi di controcultura, per farli entrare in contrasto con un organismo che rischiava di arroccarsi su influenze a aspirazioni visive puramente borghesotte.

Ma se i ragazzi di allora erano reduci o testimoni diretti di disastri e stravolgimenti epocali (guerre, genocidi, carestie, ma anche nascita di nuovi gruppi sociali, messa in discussione di barriere razziali e progressiva rilettura dei gender roles: tutte ansie e ambizioni che ritroviamo nel prêt-à-porter del secondo Novecento), i giovani che i direttori delle case e delle riviste di moda oggi cercano di blandire sono già imbevuti di mainstream, perfetta espressione di una normalità chiassosa che diventa “trasgressiva” solo perché, attraverso i social, ha la possibilità di far rimbombare la sua onnipresente e colorita vacuità. Il mainstream non è più sbeffeggiato né reinterpretato, ma interiorizzato in tutto e per tutto, incluse le sue regole di diffusione per presidiare il mercato.

Non c’è da stupirsi, quindi, se la moda si limita a sfornare trend inconsistenti e dal fiato corto: le sue istituzioni – le riviste di settore in primis – hanno spalancato le porte a un cavallo di Troia carico di teenager con le felpe glitterate e una connessione 5G, li hanno incoronati influencer e li hanno ricoperti di brand altisonanti. Del resto, l’apocalisse della fast fashion l’aveva già predetta, anni fa, Claude Montana: ci si dimenticherà dei vestiti e si finirà a piazzare loghi su cappellini e borsette qualsiasi.

Fatte rare eccezioni (penso a isole felici come “Encens” di Samuel Drira o “The Leopard” di Alister Mackie), la stragrande maggioranza dei direttori delle riviste di moda non capisce più nulla di moda. Rimpiangono Karl Lagerfeld, anche se in realtà non se lo filano da anni, presi come sono nella loro rincorsa allo Zeitgeist dei selfie di ragazzine analfabete. E in questa corsa verso l’abisso hanno glorificato le grilline della moda, le giovani influencer che pur non capendo un cazzo di moda, la fanno grazie ai social media, diffondendo così la loro ignoranza, istituzionalizzata proprio da quei professionisti che avrebbero dovuto proteggere la moda di cui Karl Lagerfeld era un grandissimo studioso.

Come i giornalisti politici hanno messo sullo stesso piano Jacques Chirac e Luigi Di Maio (e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti), negli ultimi anni i direttori delle riviste di moda hanno messo sullo stesso piano Karl Lagerfeld e Kylie Jenner.

Cari editor, direttori, curatori eccetera di riviste di moda italiane, potevate avere un minimo di decenza e non postare coccodrilli o foto commemorative del povero Karl, visto che – obiettivamente – di moda non ne capite un cazzo.

ITALIA Uber Alles ?

Ha inizio oggi – giovedì 21 Febbraio, h.14,30, a Lamezia Terme – il meeting per la presentazione del “Progetto Palazzo Italia”, come più dettagliatamente esposto nei file allegati in calce al presente comunicato.

L’intero progetto sarà illustrato e documentato dall’ ing. Renato Nifosi che, da oltre 3 anni,  sta collaborando con la Federazione Russia, per realizzare notevoli risultati, già in parte consolidati, con i relativi esponenti politici, governativi ed istituzionali della stessa Federazione.

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A Roma apre il primo Tempio di Mormoni in Italia …..

….. ED E’ IL PIU’ GRANDE D’ EUROPA !

Un’immensa struttura in marmo e granito, 18 metri che arrivano a oltre 40 (47,65 metri) se prendiamo in considerazione la guglia più alta che ospita la statua dell’antico profeta Moroni. Così, su 6 ettari di terreno, in via di Settebagni 376 (nei pressi del Centro commerciale Porta di Roma) si erge il primo tempio costruito in Italia appartenente alla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, meglio noti come Mormoni.

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Bocciatura mozione Ex Mira Lanza e assenza comunale alla Commissione Trasparenza

COMUNICATO STAMPA
EX MIRA LANZA: ILLOGICA BOCCIATURA MOZIONE. SITUAZIONE NON SANABILE DA PROGETTI RIGENERAZIONE URBANA “SU CARTA”

Roma, 12 febbraio 2019 –«La bocciatura della mozione a prima firma della consigliera Mussolini per lo sgombero definitivo, la messa in sicurezza e la tempestiva riqualificazione dell’Ex Mira Lanza è assurda e lo sarà ancora di più qualora l’ex Mira Lanza dovesse nuovamente balzare agli onori delle cronache per episodi violenti.

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