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Anjali Lama debutta alla Lakme Fashion Week

Anjali Lama, il debutto della prima modella transgender alla settimana della moda indiana. Un’edizione storica quella della Lakme Fashion Week di quest’anno, infatti per la prima volta una modella transgender ha sfilato per un evento di primo piano della moda in India.

Si chiama Anjali Lama, Nabin Waiba per l’anagrafe, nata in Nepal, un’ infanzia difficile dalla quale nacque la decisione di andarsene. Si trasferisce a 17 anni nella capitale indiana dove trova il sostegno della Ong “Società del diamante azzurro” e la forza di cambiare la sua identità da Nabin a Anjali per trovare finalmente se stessa. Per tre anni Anjali si propone per le passerelle della settimana della moda ma viene respinta a causa della sua identità di genere.

Quest’anno finalmente, dopo aver superato tre difficili casting, l’occasione che aspettava da sempre. La sua speranza è che la sua partecipazione riesca a far crollare questa barriera ed aprire ai transgender la porta delle sfilate anche in uno paese “difficile” per certi aspetti, come il suo.

fonte rainews.it

Un corso per imparare l’Arte dell’Incisione su Cammeo all’Istituto “Don Bosco – F. D’Assisi” di Torrel del Greco (NA)

L’Istituto Comprensivo IC3 “Don Bosco Francesco D’Assisi” di Torre del Greco (Napoli), nell’interpretare quelli che sono i bisogni formativi del territorio – in linea con la sua tradizione culturale, artistica ed artigianale – intende promuovere l’insegnamento delle tecniche d’incisione su cammeo attraverso un corso dedicato alla Scuola Secondaria di Primo Grado.

Il corso di incisione è realizzato applicando l’autonomia curricolare prevista dall’art. 8 del DPR 275/99, che consente alle scuole di individuare ed introdurre nell’ambito del curricolo ordinario quelle attività o insegnamenti che possano arricchire l’offerta formativa degli alunni, poiché l’autonomia scolastica nasce proprio con l’intento di inserire la scuola all’interno del territorio e rispondere alle sue esigenze.

«Come comunità scolastica – afferma la Dirigente Prof.ssa Rosanna Ammirati – noi pensiamo che la tradizione torrese dell’incisione su cammeo conosciuta in tutto il mondo debba essere continuata attraverso dei luoghi formali di istruzione, facendo sì che quel patrimonio di conoscenze racchiuse nelle botteghe artigiane siano trasmettesse alle nuove generazioni.»

Infatti, da quest’anno, l’Istituto “Don Bosco Francesco D’Assisi” ha già stipulato dei protocolli d’intesa con il Liceo artistico torrese “Francesco Degni”, alla luce dei quali gli studenti che hanno scelto d’iscriversi a questo liceo stanno già svolgendo delle lezioni di incisione su cammeo presso i laboratori di quest’ultimo.

Si crea dunque così quella vera continuità formativa tra la Scuola Secondaria di Primo Grado e la Scuola Secondaria di Secondo Grado, valorizzando la tradizione locale (NdR: Torre del Greco è infatti la capitale della lavorazione del corallo e del cammeo) ed avvicinando gli alunni al mondo del lavoro, ovvero a quella imprenditorialità così richiesta dal Parlamento Europeo nel 2006 affinché i giovani possano trovare una loro vocazione ed un proprio lavoro a partire anche dal mondo scolastico.

Auguri alle Fettuccine Alfredo

Le famosissime Fettuccine Alfredo si celebrano oggi 7 febbraio facendo unire nei “festeggiamenti”, per uno dei piatti italiani più amati, Roma e l’America con il National Fettuccine Alfredo Day,

Un piatto apparentemente semplice, fettuccine con burro e parmigiano, ma difficilissimo da realizzare, e conteso ancora oggi tra due locali romani, “Alfredo alla Scrofa” (via della scrofa 104/a) e “Il Vero Alfredo” (piazza Augusto Imperatore 30). 

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Royal Babies

George e Charlotte, i meravigliosi figli di Kate Middlton e William d’Inghilterra non sono gli unici royal babies. Saranno i più chiacchierati ed i più conosciuti ma dobbiamo ricrederci. Infatti, esiste un altro bambino coronato altrettanto fascinoso, che diventerà re in un Paese molto meno chiacchierato della Gran Bretagna.

Si tratta di Dragon Prince Jigme Namgyel Wangchuck, nome alquanto curioso del piccolo principino della famiglia reale del Bhutan, lo stato più felice del mondo, nel quale appunto la “felicità interna lorda” conta più del valore del pil. Il piccolo Dragon non ha proprio nulla da invidiare ai più blasonati Charlotte e George nostrani, infatti mostra un sorriso pieno di gioia e delle guance deliziosamente paffutelle nel calendario di cui è protagonista. La madre, del resto, ha mostrato più volte il piccolo regale sul suo profilo Facebook ed Instagram, facendo sciogliere i cuori dei sudditi e del mondo intero.

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Il sito Yellow, che è testata di Stato, offre una magnifica foto del principino in download, per tenere l’immagine di Jigme sempre con sé. Lo scatto ufficiale è stato realizzato per celebrare il primo compleanno del bimbo, ieri 5 febbraio. Ora George e Charlotte sanno di avere un rivale in fatto di beltà e “paffutaggine”.

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 fonte huffinghtonpost

Un’ Immacolata e una Vergine: le “Nuove Vestali

Dai Palazzi del Vaticano ai Palazzi del Campidoglio 

Tanto per parlare di “affinità elettive”, dopo le analogie comportamentali tra Virginia Raggi e Claudio Scajola, bisognerebbe ora analizzare alcuni modelli femminili d’eccellenza, quali quelli interpretati (o personificati) da Francesca Immacolata CHAOUQUI  e Virginia RAGGI

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Sushi al Kit Kat

Il sushi fatto con il KitKat, un’idea molto kawaii e molto giapponese. Oltre al rapporto di folle amore tra il paese del Sol Levante e KitKat (che solo là ha più di 300 varianti), l’iniziativa  è stata lanciata per promuovere l’apertura nuovo negozio nel quartiere di Ginza a Tokyo.

Una nuova serie limitata composta da tre speciali cioccolatini ispirati all’arte del sushi; si tratta di tre dolcetti messi a punto ispirandosi ai classici nigiri di tonno, ai gunkan con ricci di mare e ai tamagoyaki, con frittata e riso. Il primo propone una tavoletta ricoperta al lampone su riso soffiato al cioccolato bianco; il secondo unisce mascarpone e il pregiato melone Yubari King, avvolto dalla tradizionale alga; il terzo ha il gusto di pudding alla zucca sul riso soffiato al cioccolato bianco. Questi piccoli capolavori di food design saranno disponibili dal 2 al 4 febbraio nel negozio di Ginza, ma solo ed esclusivamente per quei clienti che spenderanno almeno 25 euro in KitKat vari ed eventuali.

fonte wired.it

Franca Sozzani e Anna Piaggi in mostra

È un omaggio alle amiche Franca Sozzani e Anna Piaggi la mostra di Manolo Blahnik The art of shoes che apre oggi, 26 gennaio, a Palazzo Morando.
“Le donne milanesi mi rendono orgoglioso” ha detto il 74enne designer di scarpe presentando la sua collezione personale che, dopo Milano, approderà all’Hermitage di San Pietroburgo e poi a Praga, Madrid ed in Canada.
Nei due anni di preparazione sono state selezionati 212 scarpe e 80 disegni realizzati in 46 anni di carriera, dalle calzature ispirate all’arte di Goya o Picasso a quelle realizzate per il film Marie Antoinette.

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La crisi della sfogliatella

“Aiuto, salviamo la sfogliatella riccia”, titolava con grande preoccupazione la Gazzetta dello Sport nelle pagine riservate al cibo.

Una tradizione secolare quella della sfogliatella, dolce simbolo della pasticceria napoletana, che rischia di perdersi a causa dei “tappi“, i gusci semilavorati delle sfogliatelle ricce, impiegati in gran segreto da parecchi pasticcieri.

A Conca dei Marini, antico borgo della Costiera Amalfitana, c’è il Monastero di Santa Rosa, oggi un bellissimo albergo, che un tempo ospitava le monache benedettine di clausura. Nel XVIII secolo, una suora del convento mettendo insieme due semplici sfoglie di pasta diede vita a un dolce che aveva la forma del cappuccio del saio di un monaco e lo farcì con un ripieno composto da semola, zucchero e frutta secca.

Era nata la sfogliatella Santarosa.

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Agli inizi dell’Ottocento in via Toledo, di fronte a Santa Brigida, c’era (e c’è ancora) la bottega di un pasticciere, tale Pasquale Pintauro che a quanto pare aveva una zia monaca che probabilmente gli passò la ricetta. In seguito con una dovuta modifica alla ricetta della suora creò quella che poi è stata denominata sfogliatella napoletana.

Ancora oggi c’è chi sostiene che la vera sfogliatella sia quella fatta dal Pintauro, e chi invece è convinto che sia la Santarosa di Conca dei Marini.

Oggi distinguiamo tra riccia e frolla; la prima è una specie di conchiglia di pasta sfoglia sovrapposta in strati sottili resi croccanti dalla cottura, e all’interno si trova una crema consistente ottenuta per amalgama di semolino, ricotta, uova e zucchero, con aggiunta di canditi, acqua di fior d’arancio, vaniglia e cannella. Nella frolla quello che cambia è solo il guscio, che sempre più un raviolo, a parità di ripieno

Direttamente dalla sfogliatella Santarosa proviene la coda d’aragosta: pasta sfoglia con la caratteristica coda allungata farcita con panna e cioccolato, o crema chantilly e cioccolato. Oggi sfogliatella Santarosa e code d’aragosta sono diffuse in tutto il territorio campano, mentre a Napoli e dintorni prevalgono le classiche versioni riccia e frolla, quasi sempre con identico ripieno.

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Un tempo Carraturo a Porta Capuana era il posto preferito dei napoletani amanti delle sfogliatelle, ma è opinione comune che non siano più quelle di un tempo, purtroppo. Discorso simile per gli attuali eredi del leggendario Pintauro. Le interpretazioni migliori, quelle che rendono onore alla sfogliatella napoletana, appartengono oggi a Attanasio, nei pressi della Stazione Centrale e a Bellavia in zona Vomero. Per gli studenti universitari Capparelli resta il mito di sempre. Poco fuori dal perimetro cittadino, a San Giorgio a Cremano, l’indirizzo su cui puntare a colpo sicuro è quello di Sabatino Sirica.

Ma da un po’ di tempo si sta registrando una vera e propria crisi che sta portando attentatando l’ortodossia della sfogliatella con esperimenti che prevedono forme kitsch e ripieni poco convenzionali, ibridi e mash-up anticonformisti.

Alcuni anche interessanti, come la “sfogliacampanella“, una sfogliatella ripiena di babà che è schizzata in cima alle preferenze dei napoletani, insieme alla loro glicemia.

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L’impasto della sfogliatella riccia viene lavorato a forma di campana e farcito con uno strato di crema al cioccolato, ricotta e all’interno un mezzo babà.

La sfogliacampanella è un’invenzione di Vincenzo Ferrieri, rispettabile pasticciere di Sfogliate Lab, uno dei format che, insieme a Cuori di Sfogliatella (proprietà di un altro Ferrieri, stavolta Antonio) prepara sfogliatelle alternative, dai ripieni quasi eretici ma amati dai napoletani: alla crema di pistacchio, di limone, di frutti rossi (e per Natale anche quella di panettone).

Oppure, ripieni salati come salsiccia e friarielli, e addirittura una sfogliatella al baccalà.

L’altro cruccio, come già detto, sono i semilavorati. I pasticcieri che preparano le sfogliatelle ricce senza l’ausilio di gusci già pronti e surgelati, che fanno risparmiare tempo e denaro, diminuiscono a vista d’occhio.

 [Crediti | Link: Gazzagolosa, immagini: La cuoca del presidente, SfogliateLab, dissapore.com]

Russia ed il risveglio del lusso

La Russia sperimenta la prima e importante inversione di tendenza sui luxury goods nel 2016, e spera in un rilancio quest’anno. Secondo un rapporto stilato congiuntamente da Exane Bnp Paribas e Contactlab, nel 2016 il mercato dei beni di lusso russo è cresciuto tra il 5 e il 10%, raggiungendo un valore stimato di 3,5 miliardi di euro.

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Yazemeenah Rossi: la modella 60enne che promuove una bellezza diversa

“Con questo servizio fotografico ha voluto dar forza alle donne e rappresentarle in maniera elegante e raffinata. Spesso le immagini delle campagne pubblicitarie sui costumi da bagno non hanno questa delicatezza nel raffigurare la sensualità, ma per essere sexy non è necessario mostrare il proprio corpo in maniera provocatoria”.

Yazemeenah Rossi è una modella californiana di 60 anni e da qualche giorno è anche il volto della linea mare del marchio di lingerie Land of Women. Costume bianco e solo una parete nera a far da sfondo, per concentrare l’attenzione sulle sue linee toniche e sui lunghi capelli argentati, che lei ha sempre rifiutato di tingere.

Il servizio fotografico ha lo scopo di fornire un’alternativa alle tradizionali campagne pubblicitarie per l’abbigliamento da spiaggia, allo scopo di promuovere una bellezza che non ha età, non necessita ostentazione per non passare inosservata e parte innanzitutto dalla sicurezza in sé. La confidenza con il proprio corpo non manca a Yazemeenah, che ha dichiarato di voler continuare a posare “fino alla fine della mia vita” e ha a lungo combattuto con i suoi agenti che tentavano di convincerla a nascondere la chioma grigia, ora diventata il suo marchio di fabbrica.

“Non si tratterà solo di posare, ma di testimoniare la bellezza e l’energia che ci rende vivi”, ha spiegato la modella al Daily Mail, “Ogni mattina mi sveglio senza avere un’agenda prestabilita e sono felice. Questo lavoro è un gioco per me e sto giocando per il mio piacere. Non si tratta di soddisfare il mio ego, quello l’ho già fatto da tempo, si tratta di goderne ogni giorno sempre di più. È come se il mio cuore stesse per esplodere ogni mattina”.

Chi l’ha scelta come testimonial non ha avuto alcun dubbio. Il suo spirito, la sua bellezza e la sua energia incarnano il modello di donna che volevano rappresentare: “Questa campagna è stata concepita per ridefinire la femminilità e la sensualità alle nostre condizioni. Yazemenaah incarna la fiducia in se stessi senza età, l’intelligenza e la grazia. Non potevamo scegliere una modella diversa”.

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articolo via Huffington Post  di Silvia Renda

 

Peta diventa azionista di Lvmh

Peta è diventata azionista di Lvmh. L’organizzazione no-profit a sostegno dei diritti degli animali ha infatti acquistato un numero non precisato di azioni del gruppo francese al fine di tutelare gli animali direttamente in assemblea. I coccodrilli del Vietnam sono tra i primi cui l’organizzazione vorrebbe destinare il proprio supporto poiché vittime, in base a quanto riportato da Peta, di brutali sofferenze per ottenerne la pelle. Pelle di cui, sempre secondo l’organizzazione, avrebbe usufruito il gruppo francese.

In tutta risposta, Lvmh ha affermato di aver concluso ogni rapporto con gli stabilimenti vietnamiti menzionati da Peta già nel 2014.

Peta, lo scorso anno, è diventata azionista di Prada sempre per poter influire, a livello aziendale, sulle questioni legate ai diritti degli animali.

articolo via pambianconews.com

A Roma, al Teatro Anfitrione …. con Sergio Ammirata e Patrizia Parisi

UN PALCOSCENICO CONTRO LA TRISTEZZA

Entrare all’Anfitrione, piccolo e non tanto “Teatro Romano” del romanissimo quartiere S.Saba, è come aprire, visto il tema, il sipario sul mondo delle scene di un tempo passato.
Il tempo del palcoscenico calcato da attori di grande valenza, fatta da lunga gavetta, quotidiana fatica interpretativa e dialogo: un dialogo che si svolgeva fra l’attore, illuminato dal disco di luce del riflettore, e il pubblico, assorto e divertito, silenzioso e commosso, allegro e plaudente.

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Visite ai “Lincei”

COMUNICATO STAMPA 

EVENTI CULTURALI all’ ACCADEMIA DEI LINCEI 

Un fine settimana ricco di eventi culturali all’Accademia dei Lincei che per l’Epifania e per domenica 8 aprirà al pubblico con una serie di visite guidate la propria sede di Palazzo Corsini, la prestigiosa Biblioteca Corsiniana e  la Villa Farnesina con gli affreschi di Raffaello.

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Emanuele Farneti è il nuovo Direttore di Vogue Italia

Emanuele Farneti succede a Franca Sozzani, scomparsa poche settimane fa, ed è il nuovo Direttore di Vogue Italia e L’Uomo Vogue.

Lo spiega una nota di Condé Nast International diffusa questa mattina. “Emanuele è oggi uno dei direttori più esperti, ammirati e di talento che abbiamo in Italia, avendo diretto come editor in chief otto testate nel corso della sua carriera”, ha commentato Joanathan Newhouse, Chairman e Chief Executive del gruppo. “Ci può essere una sola Franca”, viene spiegato, ma la stessa Sozzani  “conosceva e aveva grande rispetto per Emanuele e credo avrebbe approvato”.

Formatosi in tv, Farneti è approdato in Condé Nast Italia nel 1999 come membro del team che ha lanciato Gentlemen’s Quarterly (GQ). Ha poi lasciato l’azienda per assumere ruoli manageriali in quotidiani e newsmagazine nazionali. È stato Direttore della rivista di moda Flair e ha ideato la nuova testata Icon. Nel 2014 è tornato in Condé Nast Italia come direttore di AD, che ha rilanciato, prima di assumere la direzione di GQ.

“Emanuele è considerato un vero e proprio ‘magazine maker’ in grado di portare ad ogni testata sorprendenti novità, freschezza visiva e qualità ai massimi livelli”, continua Newhouse nella nota. “Come tutti sappiamo, Emanuele succede alla straordinaria Franca Sozzani, la cui genialità ha reso Vogue Italia e L’Uomo Vogue un punto di riferimento in tutto il mondo per la moda e la fotografia. Lei stessa aveva riconosciuto che Vogue possiede una vita propria che trascende la creatività di ogni singolo individuo. Vi chiedo di unirvi a me nell’augurare a Emanuele tutto il meglio per questa nuova importante responsabilità”.

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