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Bottega Veneta sfida i social lanciando il suo magazine digitale

Cover del digital journal ‘Issue 01’

Essere online senza usufruire dei social network. Sembra questa la nuova mission impossibile di Bottega Veneta che, a sorpresa, ha appena lanciato il primo numero del suo magazine digitale intitolato Issue 01. La pubblicazione avrà cadenza trimestrale e sarà condivisa in concomitanza con l’arrivo delle nuove collezioni in boutique. Un’operazione coerente con la strategia controcorrente del direttore creativo Daniel Lee che, proprio ieri, ha dichiarato al The Guardian: “I social media rappresentano l’omogenizzazione della cultura. Tutti guardano lo stresso flusso di contenuti. Un enorme quantità di riflessioni viene incarnata in quello che faccio, e i social media lo semplificano eccessivamente”.

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Horeca: un settore in protesta per sopravvivere
….. a Roma manifestazione del 6 aprile

MIO ITALIAMovimento Imprese Ospitalità 
Una dichiarazione di Paolo Bianchini – Presidente di MIO Italia
sul DECRETO “SOSTEGNI”

Roma, 2 aprile 2021

«Nell’attesissimo decreto “Sostegni” di aprile, che dovrà concentrare l’erogazione di risorse importanti, il comparto dell’ospitalità a tavola –Horeca – (*1) attende risposte vere e reali su alcune problematiche impellenti. 
1)  La prima riguarda gli affitti che i piccoli imprenditori devono continuare a pagare nonostante siano stati costretti a chiudere.
2)  La seconda, il blocco della ripartenza dei mutui e dei finanziamenti.

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Museo Cappella di San Severo

Il più misterioso mausoleo di famiglia del mondo,
pieno di arte, magia, spiritualità, simbolismi e scienza.

 

Nella città di Napoli, nelle vicinanze di Via dei Tribunali, nella parte più vicina alla famosa Piazza Dante sorge il misterioso museo chiamato Cappella di Sansevero, in passato chiamato Santa Maria della Pietà o Pietatella, oggi chiesa sconsacrata. La storia di tale luogo è avvolta nel mistero e nelle leggende.

La prima riferita al fatto che la chiesa sorgeva sopra un luogo che in passato fosse stato un Tempio a Iside. L’altra riguarda l’uomo che arrestato con ingiustizia soffermò il suo sguardo sulla chiesa, quando lo fece il muro crollò e rivelò una vergine invocata, una pietà. L’uomo venne scarcerato e per premiare la pietà la omaggiò facendo in modo che venisse accesa una lampada giorno e notte affianco a lei. Da allora si sparse la voce e la statua fu sommersa da un vero e proprio pellegrinaggio popolare.

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Louboutin – il mito con la suola rossa

Non sempre portabili e purtroppo fuori dalle possibilità economiche della media ma uno tra gli oggetti più desiderati da avere nel guardaroba, parliamo delle Louboutin, le scarpe dalla suola rossa.

Metà delle donne vuole una scarpa che la faccia sembrare un po’ provocante, e l’altra metà è composta da donne provocanti che vogliono una scarpa raffinata. Credo che la scarpa completi la donna, le dia quel che non possiede ancora” questa è la motivazione chiara e concisa che ne da Christian Louboutin.

L’attrice francese Léa Seydoux ha confessato che Christian Loboutin le regalò il primo paio quando aveva soli dodici anni, e ogni volta che raconta questa storia poggia ancora l’indice sulla guancia come le bambine quando pensano al loro pasticcino preferito.

Christian Louboutin aprì il suo primo negozio a Parigi nel 1992 dopo aver lavorato con Foger Vivier. Rimase incantato dalle calzature strabilianti realizzate per l’incoronazione dello scià Reza Pahlavi e dalle décolleté di diamanti di Marlene Dietrich. La sua ispirazione però viene da lontano, dalla vita notturna che lo distraeva dai suoi doveri di studente, dalle gambe delle ballerine e dai loro maliziosi sandali gioiello.

Spesso imitate, le originali hanno sempre avuto la meglio (ovviamente!). Curioso il caso dell’azienda olandese Van Haren, che nel 2012 aveva messo in commercio scarpe con tacco alto e suola rossa -chiamate 5th avenue by Halle Berry. Poco dopo è stata citata per contraffazione e la corte di giustizia europea interpellata dal tribunale dell’Aja, si è pronunciata a favore del brand francese: le suole rosso pantone 18-1663tp, nate da un esperimento di smalto per le unghie, non possono essere copiate.

Rizzoli nel 2011 ha pubblicato l’autobiografia di Louboutin in un sorprendente non-libro perchè alcune delle sue scarpe sono non-scarpe, delle vere e proprie creazioni visionare. Basti pensare alle famosissime Fetish ballet heels disegnate in collaborazione David Lynch, e costruite per tenere il piede perfettamente verticale “con queste scarpe non si può di camminare, e tanto meno correre. Si può solo stare sdraiate”.

 

 

La produzione è tutta italiana, a Vigevano, e comprende non solo modelli dal tacco vertiginoso ma anche ballerine e sneakers. Il modello più famoso rimane senza dubbio la Pigalle  Tra i modelli famosi ci sono le ballerine Sophia flat, a punta e con fiocchetto; le altissime So Kate, disegnate per il matrimonio di Kate Moss; le impossibili ballerine Ultima, indossate da Beyoncé nel video di “Green Light”; e ancora The Blake, il sandalo in vernice e stringhe laccate arcobaleno dedicato a Blake Lively. Ma il modello più famoso (ed mio avviso il più bello) senza dubbio sono le Pigalle

“Non ho intenzione di raccontare che il 12 è comodo. Non si tratta di comodità, ma di bellezza” e Jill Abramson, prima donna a dirigere il New York Times, ha reso esplicito il messaggio “Ti infili le suole rosse e non temi più nulla”.

 

 

Caffè espresso il prossimo candidato Unesco

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160° Proclamazione del Regno d’Italia

GENESI DELLO STATO MODERNO
UNITO NEL SEGNO DELLA TRADIZIONE

Il 17 Marzo ricorre il 160° Anniversario della Proclamazione del Regno d’Italia con Torino Capitale, presupposto fondamentale dell’Unità d’Italia, che si compirà con la Prima Guerra Mondiale nel 1918, per questo definita Quarta Guerra d’Indipendenza.    A questo evento vanno legati altri due importanti appuntamenti risorgimentali, il 150° Anniversario di Roma Capitale, il 3 Febbraio, e il Centenario del Milite Ignoto, il 4 Novembre.

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