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I Fasci di Combattimento alla luce della Fatal Novara

Il 23 Marzo della Grande Guerra
Un Pensiero per l’Alta Italia
colpita dal Coronavirus

Il 23 Marzo per la Storia dell’Unità d’Italia è un’altra giornata significativa sia dal punto di vista storico che simbolico, rappresenta l’inizio del processo di Unificazione Nazionale e il suo compimento, che si verificherà con la Grande Guerra. Dalla Prima Guerra d’Indipendenza alla Prima Guerra Mondiale, dal 23 Marzo 1849 la Fatal Novara, al 23 Marzo 1919 fondazione dei Fasci Italiani di Combattimento, a Milano.

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Roma, controlli senza sosta per la sicurezza e la salute pubblica

“LEGIONE CARABINIERI “LAZIO”
Comando Provinciale

CONTROLLI ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI. I CARABINIERI DENUNCIANO I TITOLARI DI DUE MINIMARKET CHE VENDEVANO MASCHERINE E IGIENIZZANTI PRIVI DI TRACCIABILITA’, E MASCHERINE “ALTERATE” CON VALVOLE ARTEFATTE E PERICOLOSE PER LA SALUTE

ROMA – ieri mattina nel corso dei quotidiani controlli del territorio, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro,  hanno denunciato i titolari di due attività commerciali nel quartiere Prati.
Un 38enne del Bangladesh, titolare di un minimarket in via Leone IV è stato denunciato per immissione sul mercato di prodotti pericolosi, manovre speculative su merci e contraffazione, alterazione o uso di marchi, per aver posto in vendita 11 mascherine facciali risultate alterate mediante l’apposizione di una valvola di plastica artefatta; prive del marchio “CE” e della sigla di appartenenza della categoria del grado di protezione, pericolose per la salute delle persone; 8 mascherine facciali prive di marchio “CE” e 8 flaconi di igienizzante, privi di tracciabilità. Inoltre, i Carabinieri hanno accertato che le predette mascherine erano state messe in vendita al prezzo “lievitato” di euro 12 ciascuna.
Inoltre, in zona Prati, un 28enne del Bangladesh, titolare di un minimarket in via Boezio, è stato denunciato per immissione sul mercato di prodotti pericolosi e contraffazione, alterazione o uso di marchi, perché sorpreso a vendere 49 flaconi di igienizzante e trovato in possesso di 13 mascherine, custodite nel magazzino del negozio, privi di tracciabilità.

Altra rapina alla mascherina smascherata in poche ore

ROMA. I CARABINIERI NON ABBASSANO LA GUARDIA CONTRO LE RAPINE 

Link per scaricare il video: https://we.tl/t-Xrk7y4r9VF

SECONDO RAPINATORE “CON MASCHERINA” IDENTIFICATO E ARRESTATO IN POCHE ORE 

ROMA – Ieri sera, al termine di una velocissima attività di indagine, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno identificato ed arrestato un uomo di 35 anni, nullafacente e con precedenti, già noto ai militari, che poche ore prima aveva rapinato un negozio di surgelati di via Acquaroni.
L’uomo, con una mascherina chirurgica e un cappuccio, senza nessuna arma, verso le 17,30, è entrato all’interno di un negozio di cibi surgelati, ha minacciato verbalmente la dipendente presente e l’ha costretta ad entrare nel bagno del negozio.

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Italiani Combattiamo III°. CoronaVirtus VS CoronaVirus

Parte Terza. Una Nuova Forma di Guerra.
Il senso profondo dell’Ordine “RESTATE A CASA”

Italiani combattiamo, ma al tempo del Coronavirus si combatte una nuova forma di guerra e di conseguenza anche le armi sono cambiate. Stiamo combattendo una guerra paradossale, è una guerra che si combatte “al contrario”, si vince salvando vite umane.

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Roma rapina in farmacia con tanto di mascherina

Link al video: https://we.tl/t-duq45vG4oZ

LEGIONE CARABINIERI LAZIO

Comando Provinciale di Roma

Comunicato Stampa

TORRENOVA – RAPINATORE DI FARMACIA IDENTIFICATO E ARRESTATO DAI CARABINIERI

ROMA – alcuni giorni fa, con volto travisato da sciarpa, cappello e immancabile mascherina chirurgica, e armato di un cacciavite, aveva rapinato una farmacia di via di Torre Nova portando via l’incasso giornaliero, circa 550 euro.

Il malvivente, che inizialmente era riuscito a fuggire e a far perdere le proprie tracce, è stato identificato dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca, intervenuti subito dopo il colpo, grazie all’analisi dei video registrati dall’impianto di videosorveglianza dell’esercizio e alla successiva attività d’indagine.

L’uomo – un 48enne di albano Laziale, pregiudicato – è stato intercettato dai Carabinieri della Stazione di Tor Bella Monaca, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari della sezione Radiomobile della Compagnia di Anzio, mentre si trovava a bordo della sua autovettura ad Ardea.

Il rapinatore, che indossava ancora gli stessi abiti utilizzati durante la rapina, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e portato nel carcere di Velletri in attesa delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria.

Nel corso dell’attività è stata recuperata anche gran parte della refurtiva.

A seguito del rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e nei confronti del 48enne, il G.I.P. del Tribunale di Velletri ha disposto la misura cautelare da scontare in carcere.

 

ITALIA VA PRESA SUL SERIO! Roma: 9 euro per una mascherina illegale

PORTA CAVALLEGGERI. RIVENDITA ILLEGALE SCOPERTA DAI CARABINIERI A DUE PASSI DA SAN PIETRO

LEGIONE CARABINIERI “LAZIO”

Comando Provinciale di Roma

Comunicato Stampa

DENUNCIATI GESTORE E UN DIPENDENTE “IN NERO” 

ROMA – Tra frutta, verdura e detersivi, vendeva anche le tanto ricercate mascherine per proteggersi dal virus, chiedendo 9 euro per un dispositivo privo di marchio CE e sul quale erano stati artatamente inseriti un filtro posticcio e un noto marchio di fabbrica. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro in una rivendita di via di Porta Cavalleggeri gestito da un cittadino del Bangladesh di 25 anni, incensurato. Oltre alle mascherine, vendute con un rincaro di circa il 750% sul normale prezzo di vendita, il commerciante è finito nei guai anche per aver impiegato un lavoratore “in nero”. Nell’attività, infatti, è stato trovato anche un connazionale di 55 anni, che, essendo decaduta la sua “giustificazione” lavorativa per rimanere fuori dalla sua abitazione, come previsto dalle misure adottate dal Governo Italiano per il contenimento della diffusione del Covid-19, è stato denunciato per inosservanza delle prescrizioni dell’Autorità. Il suo “datore di lavoro” invece, è stato denunciato a piede libero per immissione sul mercato di prodotti pericolosi, manovre speculative su merci e contraffazione, alterazione o uso di marchi, segni distintivi ovvero di brevetti modelli e disegni; per lui, inoltre, è scattata una sanzione amministrativa di 1.800 euro per aver impiegato un lavoratore sprovvisto di contratto.