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150° Anniversario di Roma Capitale

LO STILE DI VITA E IL MONUMENTALE
NELLA ROMA DI FINE OTTOCENTO

Il 3 Febbraio 2021 ricorre il 150° Anniversario di Roma Capitale. Per l’occasione è stata coniata una Moneta Celebrativa dal Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano, che raffigura il volto della statua della Dea Roma, scultura che domina il centro dell’Altare della Patria. Scelta evocativa di un altro importante Evento, che ricorrerà quest’anno il 4 Novembre, il Centenario del Milite Ignoto. Dopo la presa militare con la Breccia di Porta Pia il 20 settembre 1870, si avviava un decisivo processo di modernizzazione, per trasformare Roma da città pontificia a Capitale del Regno d’Italia. Con gli Italiani nella nuova Capitale era entrato il Tricolore e lo Statuto Albertino, la Carta Costituzionale del Regno d’Italia, segno tangibile dei nuovi tempi. Il valore simbolico della Città Eterna si imponeva, fin da subito, con  tutta la sua potenza e bellezza. L’Italia si era ricongiunta a Roma nel giorno della nascita dell’Imperatore Augusto, il 23 Settembre. Quel giorno segnava un Nuovo Inizio.

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I Funerali del Re Vittorio Emanuele II

ROMA CAPITALE
LA MORTE DEL PRIMO RE D’ITALIA

Subito dopo la proclamazione di Roma Capitale, di cui quest’anno ricorre il 150° Anniversario, la città eterna fu sottoposta a un processo di modernizzazione e si trovò ad affrontare molte trasformazioni, con gran velocità per adeguarsi ai nuovi tempi, coerente con la sua Alta Missione, che la Storia gli aveva affidata. Tra gli avvenimenti più importanti che si svolsero nella Nuova Capitale, ricordiamo i funerali del Re e del Pontefice, artefici del grande cambiamento.

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Accademia costume & moda – Lupo Lanzara è il nuovo presidente

 

Dopo la scomparsa di Fiamma Lanzara lo scorso novembre, l’Accademia Costume & Moda ha un nuovo presidente. A subentrarle nel ruolo è il figlio, Lupo Lanzara, nominato all’unanimità dal CdA dell’Accademia stessa.

Una decisione nel segno della continuità come sottolineano nella nota del comunicato stampa “La nomina di Lupo Lanzara appare come la scelta più consona, in grado di assicurare una profonda stabilità e garantire una continuità alla strada innovativa e vincente, già intrapresa da quando, nel 2010, è entrato in Accademia, prima in qualità di Direttore Generale e successivamente come Vice Presidente. Una visione e un approccio manageriale e culturale che condivide e porta avanti insieme a suo fratello, Furio Francini, Amministratore Delegato di ACM”.
 
L’Accademia infatti è stata fondata nel 1964 da Rosana Pistolese, madre di Fiamma Lanzara e nonna di Lupo. Una tradizione familiare che negli anni si è affermata come una delle eccellenze nel campo della formazione a livello internazionale, inaugurando lo scorso anno anche un nuovo polo formativo a Milano.

Sento questo incarico essere un privilegio e un onore e sono grato della fiducia accordatami”, ha commentato Lupo Lanzara. “(…) Il mio impegno rimarrà come sempre lo studente, la sua centralità e i nostri docenti e i partner industriali, senza i quali non potrei garantire un’esperienza formativa ed educativa che possa affrontare le nuove sfide imposte dalla contemporaneità, nel rispetto dell’heritage culturale lasciatoci e della chiara identità dell’Accademia ”.

fonte fashionnetwork.com

Luci di Natale – anche quest’anno le piazze di Roma si illuminano

 

 

Un Natale dimesso, quello di quest’anno, a causa delle limitazioni dovute alla pandemia che stanno tenendo, e continueranno a tenere, gli italiani in lockdown più o meno rigidi per tutta la durata delle feste. Nonostante tutto però le città non rinunciano alle luci, agli alberi ed ai presepi in strade, piazze e centri storici. Non è da meno Roma, che lo scorso 8 dicembre ha lanciato l’iniziativa Luci di Natale 2020, con l’accensione, a Piazza Venezia, dell’albero di Natale, successore del più noto Spelacchio, che anche quest’anno costato 10 volte di più di quello del primo anno di consiliatura della Raggi. Luci di Natale 2020 prosegue poi con luminarie, installazioni e videoproiezioni. Le ultime, in ordine di tempo, sono le iniziative inaugurate lo scorso 18 dicembre, che comprendono i presepi a Piazza di Spagna e Piazza del Popolo, e le videoproiezioni sui monumenti che però sembrano apparire in modo un po’ confuso perché non hanno una linea culturale univoca che fa da conduttore. A Piazza del Campidoglio, invece, viene proiettato lo spettacolo di video-mapping Visioni di Natale sulla facciata di Palazzo Senatorio, incentrato su una raccolta di affreschi e dipinti a tema Natività. 

Tra gli interventi che saranno fruibili fino al prossimo 6 gennaio è Custodes, a cura di Livia Cannella, a Porta del Popolo che fa da sfondo alle proiezioni di immagini di angeli custodi e protettori, traendo ispirazione dalle iconografie dell’arte antica e barocca, con musiche sacre a fare da sottofondo. A Piazza Navona invece, sempre fino al 6 gennaio, sono proposti giochi di luce sulle fontane  inclusa la straordinaria Fontana dei Quattro Fiumi di Gianlorenzo Bernini, dalle ore 17 alle 21 ogni venti minuti.

 
 
fonte e foto via  https://www.artribune.com
 
 
 
 
 

L’Impresa di Fiume e Gabriele d’Annunzio

L’ULTIMO ATTO NEI DISCORSI
DEL POETA SOLDATO

Cento anni fa si concludeva tragicamente il Poema di Fiume, a coronamento del dramma della Grande Guerra. Un manipolo di uomini “scalmanati” ”, guidati dal Comandante Gabriele d’Annunzio, portarono fino alle estreme conseguenze l’Idea Unitaria, andando oltre la ragionevolezza di un’ “Italia incaporettata, incagoiata e ingiolittita”, trasformando Fiume nella “pietra del paragone per la virtù degli uomini”.

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LA GIORNATA DELLA FEDE

Oro alla Patria
18 Dicembre 1935

Dopo la Grande Guerra si apriva per il giovane Regno d’Italia e per le grandi potenze mondiali un periodo di grande trasformazione e innovazione, fortemente condizionato dalle conseguenze della Conferenza di pace di Parigi. Con l’Unificazione territoriale l’Italia mirava all’Unificazione spirituale, secondo il motto risorgimentale “fatta l’Italia, ora bisogna fare gli Italiani”, compito che la Storia sembrava aver affidato al Regime Fascista. Negli Anni Trenta questo obiettivo sembrava raggiunto. Definiti dagli storici gli anni del consenso.

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