Oltre a Maria Grazia Chiuri, saranno presenti la giornalista Rai Barbara Modesti, la curatrice dell’evento Paola Ugolini e Cristiana Collu, direttore della Galleria Nazionale.
Un’edizione, questa della XXIII fiera internazionale del fumetto che si svolgerà a Roma dal 5 all’8 aprile, tutta al femminile.
Sabrina Perruca, direttore artistico del Romics, spiega “In questa edizione abbiamo fortemente voluto che le donne parlassero di donne e per l’evento Donne che disegnano donne abbiamo chiamato a raccolta grandissime artiste da diversi mondi”.
Una mostra dal titolo “Gli anni della Lira” è in corso al “Museo Centrale del Risorgimento – Complesso del Vittoriano”, fino al 10 Giugno 2018, promossa da Editalia in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Storia del Risorgimento Italiano, il Museo Nazionale Romano, il Museo della Zecca e la Banca d’Italia. La mostra articolata in otto sezioni ripercorre la storia della Lira dal Periodo Napoleonico al 2002, attraverso l’esposizione di pezzi rari e noti e una serie di filmati e documenti, che offrono la possibilità di contestualizzare e di ricostruire il Processo di Unificazione Italiano.
Il 17 Marzo del 1861 è una data fondamentale per gli Italiani, è il giorno della Proclamazione del Regno d’Italia. Dal 2012 è stata indicata come la
concetti chiave e fondativi per la Storia d’Italia.
Scene di panico oggi sulla Linea B della Metropolitana di Roma. Sono le ore 17:50 quando l’uomo ripreso nel video, con fare minaccioso, si avvicina ad una rom minorenne che aveva già aggredito verbalmente all’interno della vettura.
Lunedì 19 marzo alle ore 17
presso la Biblioteca “Gianni Rodari” – via Francesco Tovaglieri 237/a Roma –
Proiezione/dibattito del film di Michele Vannucci
alla presenza del protagonista Mirko Frezza
Lunedì scorso, dopo sei anni, torna la neve a Roma. Annunciata già da una settimana c’è chi l’ha temuta e chi l’ha aspettata con ansia; nel bene e nel male, si sa noi romani alla neve non siamo proprio abituati, disagi a parte lo spettacolo che ha regalato anche questa volta è stato magnifico.
Roma – Via Collina, 38-40-42-44-46
Tel. 064825732 / Cell. 3386521897
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ACCADEMIA ANGELICO COSTANTINIANA di lettere, arti e scienze
Paolo Pecorari, classe 1965, nato a Mantova ove risiede anagraficamente pur vivendo prevalentemente in Roma, è coniugato ed è padre di due figli, rispettivamente studentessa universitaria Chiara e studente liceale Francesco. Laureatosi nel 1994 in Architettura presso il Politecnico di Milano, ha subito iniziato a collaborare con importanti Studi di Architettura e Società di Costruzioni, tra cui lo Studio Internazionale di Architettura del Paesaggio Novello Giardini Italiani di Montichiari (BS) e le Società di Costruzioni del Gruppo Mezzaroma, di Roma.Fin dal 1997 è iscritto all’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Mantova.
In occasione della Proclamazione della Repubblica Romana del 1849 si è svolta sul Gianicolo sabato 9 Febbraio scorso la Celebrazione di questo memorabile evento storico, alla presenza delle Rappresentanze Istituzionali, delle Associazioni d’Arma, di numerosi studenti e cittadini.
“Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre,
non la tua conversione, ma quella dote
che da te prese il primo ricco patre!”
(Dante, Inf. XIX, 115-117)
Dal 7 febbraio al 3 giugno 2018 le celebri immagini e gli storici reportage della più grande agenzia fotogiornalistica internazionale
Roma, 6 febbraio 2018 – Arriva a Roma, nella sua prima tappa europea e unica italiana, la mostra Magnum Manifesto, che sarà ospitata dal Museo dell’Ara Pacis dal 7 febbraio al 3 giugno 2018. L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, proposta da Contrasto e Magnum Photos 70 e organizzata in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, ha cominciato il suo tour globale nel giugno 2017 all’International Center for Photography di New York.
Una ricorrenza con un’infiorescenza di sentimenti differenti, che spesso appaiono perduti dietro gli affanni voluti da tristi governi: la commemorazione, il 28 gennaio (il diciottesimo anno) dei Caduti di Nikolajewka, sulla via Cassia, nella piazza ai Caduti sul Fronte Russo. Un fluido invisibile di Fratellanza Militare scivola sui presenti nel nome Patria, esalta l’onore e la sofferenza per i parenti caduti nell’eroismo di un inverno ingrato, l’inverno russo, tremendo e struggente.
È un canto, questa giornata, per i fiori dell’umanità che dormono sotto la neve e si spera possano al più presto risvegliarsi: il coraggio, l’onestà, il merito, l’amore anche familiare, il patriottismo. Mani, che stringono strumenti, bandiere, altre mani ansiose di stringersi nell’arpeggio fresco ed azzurro della terra italiana.
Passano divise, passano insegne ed onorificenze, trascorrono lenti o in carica uomini e corpi militari: Artiglieria, Alpini, Marina, Paracadutisti, Carabinieri, Bersaglieri, uniti a Croce Rossa, la Polizia di Roma Capitale con il Gonfalone, fra mantelli, chepì e scintillio di gradi.
Manca materialmente, ma “penna nera” Silvano Leonardi incarna l’indomito esercito che è morto lontano perché l’Italia fosse libera e grande: è andato avanti lo scorso anno ma ognuno lo vede, presso l’altare , nel proprio cuore che conosce il dovere, costi ciò che costi. A lui va la luce di questo giorno, il pensiero ammirato diffuso da voci e strumenti della fanfara dei Bersaglieri, la presenza commossa delle Istituzioni. A sigillare il senso di pace e l’augurio che non possano più esserci conflitti sono, fra i militari italiani, due addetti della Difesa dell’Ambasciata di Russia, un Ufficiale dell’Aviazione ed un Capitano di Fregata, che hanno aggiunto al commento del Generale Flumeri e del Tenente d’Artiglieria Sandro Bari la voce di uno Stato che ha dovuto, come il nostro, obbedire, ma conferma nella fede ai valori la meravigliosa e possibile fraternità di due grandi popoli.
Due parole da amico, con quel lieve accento slavo e la correttezza, questa volta non formale, da diplomatico. Nikolajewka è storia e dolorosa, ma questo gesto ha aperto un varco verso un sereno futuro da uomini liberi.
Marilù Giannone
A Roma, dopo il tormentone Spelacchio (la Raggi tutta contenta ha appena dichiarato che grazie a “lui” c’è stato un incremento del turismo del 10%), i cinghiali ed i maiali che girano per le strade saccheggiando i cassonetti, che da giorni non vengono svuotati, e gli immancabili gabbiani, succede anche questo. La ASL fa chiudere il Mercato Centrale, isola felice nella Stazione Termini, dove tutto è sporco e rotto e l’illegalità è diffusa, per colpa dei carciofi.
Oggi, Domenica 7 Gennaio 2018 nel XL Anniversario di Acca Larenzia, ho partecipato, con profonda commozione, alla Messa di Commemorazione celebrata da Fra’ Attilio, ascoltando attentamente la sua toccante omelia nella Chiesa dedicata a San Gaspare del Bufalo, dato che lo stesso Sacerdote – al tempo – era un “militante” nella sezione del M.S.I. ed ivi presente la sera dell’eccidio.
Un po’ difficile da pensare che ad uno dei caffè più antichi di Roma sia toccata la stessa sorte che ultimamente sta colpendo le varie eccellenze (da intendersi botteghe storiche) capitoline. L’antico Caffè Greco di Via dei Condotti è finito sotto sfratto. Frequentato da Goethe, Hans Christian Andersen, Orson Wells, Moravia, D’Annunzio, Schopenauer, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini, Ennio Flaiano e Guttuso che l’ha ritratto nella sua celebre “sala rossa”, il Caffè Greco rischia di spegnere per sempre i suoi meravigliosi lampadari settecenteschi nel giro di tre mesi.
Il 7 gennaio ingresso gratuito per i residenti a Roma e Città Metropolitana
Le feste continuano anche domenica 7 gennaio nei Musei in Comune di Roma con una ricca offerta culturale e didatticapromossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
Come ogni prima domenica del mese, l’ingresso a tutti i musei civici e alle mostre in programma in questi spazi sarà gratuito per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana (a eccezione della mostra Hokusai. Sulle orme del maestro al Museo dell’Ara Pacis).
Sarà l’occasione per scoprire le collezioni permanenti presenti al loro interno e le mostre temporanee in corso tra cui il percorso espositivo all’interno del Museo di Roma a Palazzo Braschi sul Teatro dell’Opera di Roma attraverso le opere di artisti, disegnatori, costumisti e scenografi che lo hanno reso celebre (Artisti all’Opera. Il Teatro dell’Opera di Roma sulla frontiera dell’arte da Picasso a Kentridge 1880-2017), la grande mostra dedicata all’imperatore Traiano in occasione dei 1900 anni dalla sua morte ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali (Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa) e l’esposizione ai Musei Capitolini sullo studioso Johann Joachim Winckelmann e il suo rivoluzionario approccio all’archeologia (Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento). Infine, nel nuovo spazio espositivo della Centrale Montemartini, una mostra è dedicata al dialogo tra due importanti culture affacciate sul mediterraneo: quella egizia e quella etrusca (Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato).
Domenica sarà inoltre possibile assistere agli appuntamenti musicali del Museo Napoleonico e del Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, partecipare al programma Musei in gioco per bambini e assistere alla visita guidata alla Casina delle Civette.
La mostra “Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa” è in corso ai Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali dal 29 novembre al 16 settembre 2018. L’obiettivo di una mostra è quello di ricreare un contesto, all’interno del quale i singoli oggetti riprendono vita, colmando vuoti, lacune e mancanze dovute principalmente allo scorrere del tempo. Tanto più una mostra è riuscita quanto più si è messi in condizioni ottimali, tali da favorire una visione il più possibile integrale.
Quando la stessa sorte toccata dall’ ALBERO verrà imitata dalla “maldestra Sindaca” VIRGINIA RAGGI e da tutta la sua Giunta ?
Sempre nella serata di martedi, il “POPOLO dell’ URBE” ha ricevuto la notizia che la Vestale Grillina non riproporrà la propria candidatura !
Giuliano Marchetti
A “Spelacchio”, con simpatia, dedico questa mia poesia.
firmato: Pasquino
In questi giorni di grande festa
la città di Roma si appresta
a celebrare il santo Natale
ai piedi di un albero “eccezionale”.
Cresceva un tempo a più non posso
nella sua valle, uno splendido abete rosso,
ignaro del suo triste destino
che lo avrebbe portato un bel mattino
nel cuore di una grande città
che mostra da millenni tutta la sua beltà.
E’ venuto giù dalla lontana val di Fiemme
per arrivare a Roma lemme lemme,
così ha voluto la giunta comunale
e l’albero, con velocità virale,
ha perso tutta la sua folta chioma
diventando in un batter d’occhio
il triste e smunto Spelacchio
che dei romani è diventato lo spauracchio.