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Coronavirus Finder, la truffa pandemica

L’emergenza coronavirus, passata oramai dalla fase 1 alla fase 2, sembra essersi ridimensionata, ma questo non vuol dire che siamo salvi. Le tv locali, soprattutto in questi giorni, stanno trasmettendo una pubblicità, che ha come tema principale il covid e tutta una serie di azioni da non commettere, in quanto potrebbero esserci nuovi casi. Adesso ciò che più preoccupa sono gli asintomatici, i quali potrebbero generare, senza nemmeno accorgersene, una nuova pandemia. In questi giorni alcuni sviluppatori stanno realizzando un’applicazione, che potrà permettere di individuare i contagiati e vedere con quali persone sono entrate in contatto. 

Il coronavirus con sé ha portato anche numerose truffe informatiche a tema covid, tra queste una delle più pericolose è il “Coronavirus Finder”. Ripercorriamo la storia del malware. Nome tecnico del malware è “Ginp”, un trojan mobile banking, nato originariamente come una sorta di finto Google Play Verificator. La sua creazione risale circa a giugno 2019. Da una prima versione basic, si è passati velocemente a una a pagamento, attraverso il conto corrente bancario e l’app è stata trasformata in un finto Adobe Flash Player, Sanpchat o Viber.

Gli sviluppatori di “Ginp” hanno preso la palla al balzo e, approfittando dei tristi avvenimenti dovuti alla pandemia, sfruttando il caos mediatico e le fake news, hanno chiamato il malware “Coronavirus Finder”. Le persone, prese da paura e sconforto hanno iniziato a scaricare l’app. Cosa fa questa applicazione?

Quando si accede all’app in questione e si da un comando qualsiasi, l’utente viene reindirizzato verso una pagina web che mostra le persone infette vicine.

Finora sembrerebbe tutto normale, ma il problema risiede nel fatto che per avere accesso al database delle persone contagiate, si deve pagare 0,75 centesimi per conoscerne la posizione esatta. Come detto ad inizio articolo l’applicazione ufficiale è ancora in via di sviluppo. Dopo aver inserito i dati della carta di credito, per pagare quella somma irrisoria, in realtà, il credito rimane invariato, ma i criminali, di fatto, vengono in possesso degli estremi della tua carta di debito. Come si possono evitare le truffe nell’era digitale?

La prima cosa da fare è quella di scaricare le applicazioni direttamente da play store, per i dispositivi android, o dall’ apple store, per i dispositivi apple. Quindi è sempre meglio non andare a installare app da siti non ufficiali, spuntando l’opzione abilita per fonti sconosciute. Altro suggerimento è quello di non cliccare su link sospetti e non rivelare mai informazioni sensibili, come password ed estremi della carta di credito. 

Hope, la sonda per Marte degli Emirati Arabi arriva in Giappone per il lancio

DAGLI EMIRATI  SINO AL PAESE DEL SOL LEVANTE, PER RAGGIUNGERE  MARTE  

a cura di GIAN PAOLO MENEGHINI

Al Hamal (اللأمل), in italiano “speranza” e meglio conosciuta con il nome Hope, è la prima sonda marziana realizzata da uno stato arabo. Finalmente è arrivata allo spazioporto di Tanegashima, in Giappone, da dove sarà lanciata a bordo di un vettore H-II A la prossima estate.

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Fabrizio Giaconella regala “Visiere anti Covid” realizzate direttamente in 3D

Fabrizio Giaconella, studente universitario di Roma e maker dell’associazione Visionari, ha realizzato con una stampante 3D le visiere che isolano il volto, permettendo di vedere e farsi vedere.

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Riconoscimento facciale per uscire dalla pandemia?

Uscire dalla pandemia è una sfida complessa per i paesi europei. Un’applicazione di tracciamento del contagio sembra, ma solo apparentemente, la possibile via di un ritorno a una vita normale per la maggior parte dei paesi. Di questa app nessuno sa con certezza come funzionerà, se sarà efficace, quante persone dovranno scaricarla per risultare utile.

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No droga, no problemi.
La due giorni a Roma per l’impegno tra Italia e Iran

Fermare la  “Via delle Droghe verso i Balcani
per  poi raggiungere l’Italia e l’Europa

Raffaele Panico

Roma, 21 febbraio. Nel pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa presso l’Ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran con il Brig. Gen. Masoud Zahedian, Capo delle Forze di Polizia Antinarcotici dell’Iran, a conclusione della due giorni nella Capitale per le “Politiche antidroga, prevenzione e contrasto dei fenomeni e delle rotte internazionali. Strategie di cooperazione nella lotta al narcotraffico”.

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Regione Lazio prevenzione e repressione dei reati ambientali

Nel 2019 un bilancio positivo delle attività del Gruppo Roma Arma dei Carabinieri Forestale

MASSIMILIANO MORREALE 

L’anno appena trascorso ha confermato ottimi risultati nel Lazio sul fronte tutela e salute ambientale, e noi cittadini e lettori della buona notizia non possiamo che essere fieri e garantiti da tanto lavoro portato ad effetto. L’impegno per l’Arma si è portato su più fronti. Prevenzione, al primo posto, e repressione dei reati, questo secondo punto è un fronte ben maggiore in quanto richiede professionalità sempre maggiore. Infatti ogni cittadino bene informato è a conoscenza della continua evoluzione tecnologica ed il conseguente mutare dello scenario degli illeciti da contrastare. Importante e indispensabile, d’altra parte è stata la vicinanza all’Arma dei Carabinieri ai cittadini per rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza ambientale e legalità.

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