Loft Italy® è la prima azienda italiana a portare il turismo enogastronomico nel metaverso. Grazie al suo virtual store accessibile tramite Oculus, le eccellenze enogastronomiche Made in Italy, prodotti alimentari ed esperienze sul territorio, sono acquistabili direttamente dal metaverso dagli ospiti delle case vacanze della community.
Baky è la nuova piattaforma che raggruppa i piccoli forni italiani. Una start up tutta italiana progettata da Francesco Saverio Mazzi, Davide Moricoli e Luana Acocella.
Lanciato a febbraio di quest’anno, il giovanissimo progetto è già diventato un punto di riferimento per i forni e le produzioni locali.
Un nanosatellite e la sua standardizzazione, chiamata CubeSat che prende il nome dalla sua forma a cubo, ha nella sua unità base dimensioni di 10x10x10 cm e una massa di circa 1,3 Kg (come mostrato in figura). Da questa unità base si possono costruire in maniera modulare dei nanosatelliti più grandi da progettare a seconda del tipo di missione che si vuole realizzare.
Una nuova startup , tutta al femminile, creata per generare connessioni di valore attraverso il cibo. Bestie Bite (amico di morso) è la prima piattaforma di dating del food in Italia.
STARTUP, come aprirne una: alcuni consigli per farsi conoscere
a cura di FRANCESCO VALENTE
In Italia ogni anno nascono numerose startup. Si tratta di un indicatore importante: la Penisola, infatti, è uno dei paesi più virtuosi da questo punto di vista, a testimonianza di una certa vivacità imprenditoriale nei settori più disparati. Un’altra buona notizia è la seguente: spesso le startup più interessanti vengono fondate nelle regioni del Mezzogiorno.
Noi oggi scopriremo insieme come aprire e come lanciare una start up, così da farsi conoscere per scalare e per inseguire il successo.
SMART CITY, VERSO LA CITTA’ DEL FUTURO
con lo “Sviluppo Sostenibile”, in base ad uno studio di Acea
a cura di FRANCESCO VALENTE
Entro il 2050, il 70% della popolazione globale vivrà in città e il 95% dell’espansione urbana avverrà nei Paesi in via di sviluppo: i numeri parlano chiaro, non c’è più tempo. Ma come saranno le città del futuro? E come trasformarle e innovarle?
Come ricorda Acea nell’infografica “Smart cities, verso la città del futuro…”, la situazione attuale è tutt’altro che ideale: nonostante le città occupino solamente il 3% della superficie terrestre, ospitano il 50% della popolazione mondiale e sono responsabili del 75% delle emissioni di carbonio e del 60-80% del consumo energetico mondiale.