3 giorni, 20 editori, 9 conferenze, 4 presentazioni di libri, 1 concorso letterario, oltre 2mila visitatori. La prima edizione del Festival dell’Editoria e del GiornalismoLibropolis è stato è un successo straordinario quanto sorprendente benché la programmazione offrisse ospiti e relatori di primo piano in un luogo più che prestigioso, il Chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta.
A Via della Gatta “protestano” i liceali del Visconti in difesa della libreria Zalib. Per i ragazzi la piccola libreria di Marco Zavaroni è un punto di incontro quotidiano e ora che rischia di interrompere l’attività hanno organizzato sit in e una raccolta fondi
Quando “chiude” la saracinesca di una libreria non è mai una buona notizia; ma la chiusura, quasi inaspettata della celebre Libreiria Zalib (addirittura questo lunedì) ha il sapore dell’amaro soprattutto per i tanti liceali che di questa libreria hanno fatto il loro punto di ritrovo.
Il Fascismo nella Collezione Fotografica Franco Nanni
Sabato 16 settembre ha avuto luogo la presentazione del libro, con un grande successo di pubblico, attento e partecipe, nella significativa location della Rocca delle Caminate, da poco restaurata per una destinazione d’uso pubblica a fini turistici e culturali. La manifestazione si è svolta con grande serenità, pure nel corso del successivo breve dibattito tra posizioni diverse, ma non più nettamente contrapposte perché positivamente inclini al confronto dialettico.
E’ stata ribadita la notevole importanza della dichiarazione di interesse storico della collezione fotografica del predappiese Franco Nanni da parte del Ministero per i Beni Culturali attraverso la Soprintendenza ai beni archivistici e bibliografici dell’Emilia Romagna: è sicuramente la prima collezione fotografica privata, solo ed esclusivamente sul Fascismo, che grazie all’impegno di Franco D’Emilio, funzionario dell’Archivio di Stato di Forlì, ha ottenuto questo importante riconoscimento, rompendo anche non indifferenti pregiudizi, ostracismi, storici e politici. Il Prof. Carlo De Maria, docente dell’Università degli Studi di Urbino, ha sottolineato il valore espressivo del libro come conferma della fotografia, considerata quale fonte storica.
Tale presentazione verrà riproposta prossimamente a Forlì, Cesena, Ravenna e Riccione e, se possibile, in altre località dell’ Emilia Romagna e fuori Regione. Non è esclusa anche unna possibilità nella Capitale. Qui di seguito viene riportato l’intervento effettuato da Franco D’Emilio
Con i Discorsi alla nazione tedesca di Fichte ci troviamo di fronte ad uno strano connubio fra i diritti del 1789 e la visione etnica della nazione; la ragione pratica ed i principii della Rivoluzione francese sembrano potersi radicare solo in un tipo umano, etnicamente determinato. Pronunziati nel 1807-8, a ridosso della sconfitta di Jena, essi partono dalla desolante constatazione che l’epoca moderna è l’età dell’egoismo. La disfatta della Prussia è da imputarsi interamente all’egoismo, per superarlo occorre una nuova educazione nazionale per i Tedeschi, che ne galvanizzi la volontà ad operare per il bene; anche la religione può essere d’aiuto per questo fine, il cristianesimo stimolando l’azione intenzionata al bene puro. Gli uomini vanno guidati a sentirsi parte di un tutto comunitario, anziché atomi staccati agenti per il proprio benessere; al senso di appartenenza etnico va aggiunto quello etico-politico. Questo nuovo piano educativo deve essere realizzato dallo Stato prussiano, senza tendenze all’espansione; infatti solo terre di lingua tedesca possono dar voce alla nazione germanica; terre dalla stessa lingua sono intimamente connesse per modo d’agire e di pensare. La Germania sarà la nazione riordinatrice del mondo; quello tedesco sarà il popolo-guida nel rinnovamento spirituale dell’Europa, ad esso appartiene il dominio sul progresso morale.
Il Fascismo nella collezione fotografica Franco Nanni, Franco D’Emilio e Giancarlo Gatta (eds.)
(BraDypUS Communicating Cultural Heritage, Roma 2017)
Questo volume fotografico raccoglie, in una pregevole veste editoriale, circa 250 foto degli anni Venti e Trenta, valorizzando per la prima volta la collezione sul fascismo del predappiese Franco Nanni, il cui notevole interesse storico è stato recentemente riconosciuto dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Emilia-Romagna. Nelle pagine del catalogo si alternano immagini “strutturate” e celebrative a istantanee che ci restituiscono “un Mussolini non in posa, meno iconograficamente corretto verrebbe da dire, e quindi forse più facilmente permeabile alle domande che gli storici continuano a fargli”. Ben documentate sono, altresì, le trasformazioni urbanistiche e le manifestazioni pubbliche.
“LE CONDIZIONI DEI MINORI NEI CENTRI DI ACCOGLIENZA IN ITALIA”
YOUCANPRINT EDIZIONI, luglio 2017
_____________________di Camilla MENDOLA e Sandro VALLETTA
Lungo il corso del viaggio verso e attraverso l’Europa, rifugiati e migranti affrontano terribili difficoltà. Molti subiscono maltrattamenti e abusi da parte di trafficanti e bande locali. Tra loro, molti bambini e adolescenti intraprendono viaggi lunghi e pericolosi, esposti a rigide condizioni climatiche e al rischio di cadere vittime di traffico o dell’esplosione di
Fabrizio De André cantava, in “Via del Campo”, che è dalle cose umili che nascono i fiori, fiori che a Seborga, domenica 20 agosto di quest’anno, nell’occasione della Festa dedicata a San Bernardo di Clairvaux, ha visto raccolti in gioia i Cavalieri dai Bianchi Mantelli. ATENE ANTEA – un editore assolutamente ligure – ha voluto offrire per la festa diverse novità che rappresentano i temi e gli argomenti fulcro dell’attuale momento ed anche polizieschi, costruiti con una tessitura espressiva snella e diretta, spesso mediata dal tipo americano fra Van Dine e Rex Stout.
Raccomandiamo vivamente la consultazione dei titoli inviatici in elenco dalla Editrice AR, per l’attualità e la bruciante centralità degli argomenti. I testi sono riservati a specialisti, ma la stesura ed il corredo di immagini e ricerca, eseguite chiaramente e con facilità di consultazione, si fanno leggere con estrema possibilità di comprensione.
E’ da notare anche l’egregia scelta degli autori, fra i più bei nomi del mondo degli studiosi, quali il De Gobineau, il Kantorowitz ed altri.
Un’ottima sorpresa per riprendere i lavori dopo le vacanze!
La Massoneria e il suo obiettivo utopistico: distruggere il Cristianesimo
Trecento anni fa la prima Loggia
Articolo di PAOLO GULISANO tratto da Domus Europa*
Londra, 21 giugno 1717: in occasione della celebrazione del Solstizio d’estate, viene fondata la prima Loggia Massonica. È l’inizio di una storia che ha tre secoli di vita e che sarà ampiamente ricordata, e in modi molto diversi. Magari anche con strani silenzi, come quello della Chiesa, che pure della Massoneria è stata la prima e principale antagonista, il primo e principale obiettivo dei disegni strategici delle Logge. Basti pensare all’Italia, e al ruolo giocato dall’organizzazione segreta per tutto l’800 per realizzare la più importante aspirazione della Massoneria, l’utopia più coltivata: quella di distruggere il Cristianesimo e sostituirlo con un culto neo-gnostico, con aspetti esoterici per gli iniziati e con una dimensione essoterica, pubblica, per il popolo. Il grande scontro che ebbe luogo nell’Italia dell’800 non era solo per dar vita ad una nuova entità statale, un paese dalla media importanza strategica proteso nel Mare Mediterraneo, ma era una battaglia preparata da lungo tempo per sconfiggere la Roma cristiana, la sede del Vicario di Cristo.
Nei mesi scorsi, è stato ricordato presso i locali della Fondazione di Alleanza Nazionale in Via della Scrofa il 70^ anniversario della fondazione del MSI con una mostra e diversi dibattiti. Inoltre, è stato pubblicato dalle edizioni “Fergen” il libro di Adalberto Baldoni intitolato “Destra senza veli: storia e retroscena dalla nascita del Msi ad oggi” che è stato anche proposto come finalista per la sezione di storia contemporanea al Premio “Acqui storia”.
____________ una analisi di Teodoro Klitsche de la Grange *
…. dal libro di Gianni Scipione Rossi “ Lo squalo e le leggi razziali” – Edizioni Rubbettino
Chi sa chi era Camillo Castiglioni ? Probabilmente quasi nessuno. Ma al suo tempo, cioè nella prima metà del secolo scorso, era uno dei più noti finanzieri internazionali. Ebreo e triestino aderì al fascismo; dopo la caduta della monarchia asburgica – cui aveva fornito gran parte degli aeroplani impiegati durante la guerra – divenne il principale operatore nelle borse mitteleuropee e uno dei più importanti suscitatori di iniziative industriali; dopo la seconda guerra mondiale mediò il primo grosso prestito occidentale alla Jugoslavia di Tito, ma dovette farle causa (in Italia) per ottenere il pagamento della provvigione.
Nessuno meglio di un Principe, di chiara e lunga gloriosa discendenza, può creare una storia che ha per oggetto un giovane uomo all’apparenza scapestrato, ma nel vero determinato e coraggioso. Mario Augusto Giordani Petricca crea in questo libro un cadetto di una famiglia potente, Giulio, che, com’era costume ai tempi di Roberto il Guiscardo, viene educato alla corte di un gran signore, suo zio, e diviene eccellente guerriero. La conoscenza storica e particolare dell’ambiente sono naturalmente corrispondenti all’autore, un uomo colto e padrone di essi.
L’ ITALIA è una REPUBBLICA fondata sulla Mala-Burocrazia e sui Vitalizi
….. a prescindere da quanto recitato ottimisticamente dall’ Art.1 della Costituzione
___________di CLAUDIO TEDESCHI*
In questi caldi giorni di luglio, un qualsiasi italiano che si rechi con famiglia e fagotti a trascorrere qualche ora sulla spiaggia libera, a pochi metri dallo scarico a mare di liquami provenienti dai vari comuni a gestione ”democratica e antifascista”, si troverà a scorrere i titoli di un giornale trovato sul tavolino di un chioschetto abusivo, sentendo salire dentro di sé una rabbia fredda mista a odio allo stato puro.
Fin dalla prima pagina salta agli occhi il titolo “Buonuscita da 30 milioni, Flavio Cattaneo: – Nulla di scandaloso, ho la coscienza a posto“. Il NostroEroe legge ma non capisce …