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La Famiglia

Giornata europea della cultura ebraica

Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 11:00 presso il Museo Ebraico di Roma si è tenuta la conferenza di presentazione della Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta alla sua venticinquesima edizione e che quest’anno avrà luogo domenica 15 settembre, quest’anno toccando dal profondo il tema della “famiglia”.

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“Non c’è più Religione”: la mostra blasfema a Carpi

NELLA PRESENTE  “ERA della TRANSIZIONE (…del POST UMANO) 
ANCHE LA FEDE E LA RELIGIONE POSSONO DIVENIRE LIGHT-GREEN & LGBTIQ + 

_________________________FRANCO D’EMILIO 

E’ proprio il caso di dirlo: non c’è più Religione! Partiamo, innanzitutto, dai fatti: a Carpi, florida cittadina in provincia di Modena, è in corso dal 2 marzo al 2 giugno 2024 la mostra “Gratia Plena” con opere del Pittore Andrea Saltini, esposte nella Chiesa di Sant’Ignazio, quindi un luogo consacrato, dedicato al culto, alla pratica religiosa.

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Andrea Saltini, don Erio Castellucci., GRATIA PLENA a Carpi

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Il dogma dell’Assunzione al cielo della Vergine Maria in anima e corpo

«La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Queste sono le parole della Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus di Papa Pio XII che il 1 novembre 1950 proclamò il dogma dell’Assunzione di Maria al cielo, uno dei dogmi mariani più sentiti nella tradizione cattolica e nella devozione popolare.

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Assunta, Dormizione di Maria, Pio XII, Transito di Maria

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La Madonna della Neve, tra memoria liturgica e leggenda

Il 5 agosto la Chiesa Cattolica celebra la memoria mariana di Nostra Signora della Neve o Madonna della Neve, collegata alla Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma sull’Esquilino. La Basilica è stata eretta tra il 432 e il 440 da Papa Sisto III sul precedente edificio voluto da Papa Liberio tra il 352 e il 366, ed è il più antico santuario mariano in Occidente.

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Basilica Santa Maria Maggiore, Papa Liberio, papa Sisto III, prodigio, Vergine Maria

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Bellerofonte, Pegaso e la Chimera

Bellerofonte era il figlio di Glauco e il nipote di Sisifo, si rifugiò presso Preto, re di Tirinto, dopo aver commesso due omicidi: quello di Bellero, da cui il suo nome, e quello di suo fratello. Presso Tirinto attrasse subito l’attenzione di Antea, moglie di Preto, che quando si sentì rifiutata l’accusò presso il marito di essere stato lui ad importunarla. Non volendo attirare su se stesso l’ira delle Moire mandò Bellerofonte da suo suocero, Iobate re di Licia, con una lettera che recitava così: “Allontana il latore di questa lettera dai vivi, perché costui tentò di violare mia moglie, che poi è tua figlia”.

Questo tentativo lo ritroviamo in tutti i miti, per vicinanza geografica i più vicini sono l’egiziana “Storia di due fratelli” e la storia di Giuseppe con la moglie di Putifarre nell’antico testamento cristiano-ebraico.

Iobate, anch’esso pauroso delle Moire, mandò invece Bellerofonte a caccia della Chimera, il mostro con l’alito infuocato e la testa di leone, la coda di serpente e il corpo di capra.

La Chimera era una delle figlie di Echidna e il re di Caria la teneva come fosse un animale domestico; prima di partire Bellerofonte consultò il veggente Poliido che gli consigliò di catturare l’alato cavallo Pegaso che in quel tempo viveva sul monte Elicona dove aveva fatto spuntare la fonte Ippocrene col suo zoccolo lunato per compiacere le Muse.

La Chimera rappresentava l’anno diviso in tre parti: il leone rappresentava la primavera, la capra l’autunno e il serpente l’inverno. Questo animale fantastico rappresentava in epoca preellenica il re che combatte con uomini-animali mentre con l’arrivo degli Elleni indica la soppressione dell’antico calendario Cario con la chimera che viene uccisa.

Pegaso però non si trovava sul monte Elicona ma Bellerofonte lo rintracciò presso la fonte Pirene.

A questo punto c’è chi dice che lo abbia domato con una briglia che gli era stata data da Atena e chi dice che il cavallo alato gli sia stato dato direttamente dalla dea; fatto sta che con l’aiuto di Pegaso Bellerofonte riuscì a sovrastare la Chimera, tempestandola di frecce e poi mettendogli tra le mascelle un pezzo di piombo che aveva messo sulla punta della lancia, così che quando la Chimera si preparò ad emettere il suo fiato infuocato il piombo si sciolse bruciandole gli organi interni, uccidendola sul colpo. L’eroe sacro era incaricato da una triplice musa a catturare un cavallo selvaggio, allo stesso modo in cui Ercole aveva cavalcato Arione (letteralmente essere lunare che sta in alto), in seguito all’arrivo degli elleni potrebbe significare anche la conquista dei santuari della dea dalla testa di giumenta (come descritto da me in altri articoli).

Iobate, stupito di una così valorosa impresa lo mandò allora a combattere contro i Solimi e le Amazzoni. Bellerofonte li sconfisse tutti volando fuori della portata delle loro frecce e lasciando cadere grosse pietre sulle loro teste. Questa volta quando tornò al palazzo di Iobate in Licia Bellerofonte trovò le guardie e tendergli un’agguato ed allora pregò Poseidone di innondare la pianura dello Xanto alle sue spalle. A quel punto le donne di quella regione si alzarono le gonne sopra le ginocchia per andare a chiedergli di desistere dalla sua impresa e Bellerofonte che era molto timido e modesto fuggì via e le onde con lui.

I solimi erano i figli di Salma in origine, furono poi mascolinizzati in solimi per indicare l’avvento degli elleni sull’originale ceppo matriarcale. Le donne con le gonne alzate non sono altro che le donne invasate dall’Hippomane che smembravano il re a fine mandato allo stesso modo del culto erotico di Api in Egitto e che quindi con Bellerofonte non c’entravano nulla se non perché furono male interpretate delle monete che le ritraevano.

Preto a questo punto parlò con Bellerofonte della lettera ricevuta dal genero e gli chiese cosa fosse veramente accaduto con sua figlia: saputa la verità gli diede in sposa sua figli a Filinoe e lo nominò erede di tutta la Licia. Per onorare le donne Xantie che lo avevano fermato durante l’inondazione gli permise di avere una linea matriarcale e non patriarcale sulla loro discendenza. In verità all’arrivo degli elleni, gli Xanti erano molto conservatori e non accettarono semplicemente il cambio di discendenza.

In seguito giunto all’apice della sua fortuna Bellerofonte osò volare verso l’Olimpo in groppa a Pegaso ma Zeus mandò un tafano che punse Pegaso facendo sgroppare Bellerofonte che cadde a terra, zoppo e cieco, solo e maledetto da allora; Pegaso invece ebbe una maggiore fortuna con Zeus che lo tenne per se, per trasportare le sue folgori in battaglia.

Foto facebook la testata magazine mibact mythologiae            Francesco Spuntarelli

 

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La festa di San Giuseppe, “il grande silenzioso del Vangelo”

Il culto di San Giuseppe in Occidente ebbe inizio nel Medioevo grazie ad alcuni ordini religiosi: ai monaci benedettini nel 1030, all’ordine dei servi di Maria nel 1324, e ai francescani nel 1399. Nella chiesa d’Oriente era praticato già intorno al IV secolo; ci si rivolgeva a Lui come padre putativo di Gesù e simbolo di umiltà e dedizione.

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culto, falò, festa del papà, uomo giusto, vangeli apocrifi

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Mercoledì delle ceneri, comincia il tempo liturgico “forte” della Quaresima

Con il Mercoledì delle ceneri che quest’anno cade il prossimo 22 febbraio inizia il periodo liturgico di quaranta giorni, la Quaresima, cammino di conversione e penitenza rituale che prepara alla Pasqua. I quaranta giorni ricordano il tempo trascorso in preghiera da Gesù nel deserto prima di cominciare i tre anni di predicazione.

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carità, conversione, digiuno, preghiera, Quaresima. liturgia

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La realtà profonda del Battesimo

La festa liturgica del Battesimo del Signore è un’occasione per considerare la differenza tra il battesimo da lui ricevuto sulle rive del fiume Giordano da San Giovanni Battista che era un battesimo di purificazione, rispetto al sacramento del battesimo, che è un sacramento dell’iniziazione alla fede.

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Battesimo, fede, iniziazione, morte, peccato, resurrezione, sacramento, Trinità

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Benedetto XVI – due riflessioni sul “Papa Emerito”
a cura di Franco Bucarelli e di Adriano Tilgher

Vengono qui di seguito pubblicate due riflessioni su Joseph Ratzinger,  pervenute alla Redazione di Consul-Press da parte di Franco Bucarelli nostro Antico Amico –  Giornalista & Vaticanista d’Assalto (…e non solo !) intervistato da Elleradio, nonché da parte di Adriano Tilgher, anch’egli nostro Antico Amico, sempre in grado di proiettare il cuore oltre l’ostacolo e più volte gradito ospite su questa Testata.
Al termine di queste due riflessioni viene altresì riproposta la lettura di un circostanziato intervento (pubblicato il giorno stesso della scomparsa di Papa Benedetto XVI) a firma di Antonio Parisi, ben noto autore di interessanti inchieste sullo Stato Città del Vaticano (…e non solo !), nonché già “Nostro” Direttore Responsabile della Consul Press.
______________ G.M.

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Benedetto XVI, con la sua morte, lascia un grande vuoto e grandi perplessità per la Santa Sede

MENTRE LA CRISTIANITA’, COMMOSSA, E’ IN LUTTO ED IN PREGHIERA,
NUOVI INTERROGATIVI ALEGGIANO NEI PALAZZI DELLO STATO CITTA’ DEL VATICANO

Oggi alle 9,35 del mattino si è spento in Vaticano nel monastero della Mater Ecclesia, il Patriarca di Roma e Papa della Chiesa Cattolica, Benedetto XVI.
È stato uno dei più grandi teologi dell’epoca moderna. Era uomo pio, certamente mite. Lui amava gli animali e segnatamente i gatti. Certamente lui, però, più che ad un felino era assimilabile ad un agnello.
Forse per questo alcuni poteri internazionali ma radicati anche all’interno della Santa Sede lo hanno aggredito con ogni mezzo, cercando con persistenti spallate persino di distruggere la millenaria costruzione della Chiesa Cattolica. Poteri economici, politici ma anche sistemi ideologici ed esoterici che da secoli hanno cercato di minare il cattolicesimo.

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Per il Pontefice Benedetto XVI,
da parte della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala

Per Joseph Aloisius Ratzinger, Pontefice Emerito della Chiesa Cattolica

Carissimi Figli e Fratelli in Nostro Signore Gesù Cristo di cui sia sempre lodato il nome. Nelle ultime ore giungono notizie dallo Stato della Città del Vaticano sull’aggravarsi dello stato di salute del Patriarca di Roma e Pontefice Benedetto XVI.

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Anno liturgico: rivivere il tempo storico di Cristo per approfondire la propria fede

La Chiesa, al pari di ogni comunità, ha sentito l’esigenza di strutturare il suo tempo e per questo ha realizzato un calendarioDomenica 20 novembre si è concluso l’anno liturgico e domenica 27,  prima di Avvento, ne è cominciato uno nuovo.Il calendario della Chiesa è definito liturgico in quanto è basato sulla Liturgia, e disciplina le ricorrenze e le celebrazioni liturgiche. Questa è l’insieme dei riti delle preghiere e delle azioni che la comunità rivolge a Dio quando prega riunita. È la traslitterazione di un termine greco, letteralmente “azione per il popolo”, ossia il servizio liberamente assunto in favore dei fedeli.

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