Sabato 15 Marzo si è celebrata una solenne Cerimonia Religiosanell’imponente ed austera Abbazia di Hautecombe– già Monastero, Cistercense e poi Benedettino, situata nella Savoia francese – come avviene ogni anno in ricordo e suffragio di Umberto II, l’ultimo Re d’Italia in esilio in Terra straniera e deceduto il 18 marzo 1983 a Ginevra.
Come è noto e facilmente osservabile, molte specie viventi possiedono un’incredibile capacità di adattamento, riuscendo a nutrirsi, sopravvivere e riprodursi anche in condizioni ambientali estremamente diverse. La chiave di questa straordinaria resilienza risiede nella riproduzione: sebbene la prole sia generalmente simile ai genitori, essa non è mai perfettamente identica. Questo perché, nel processo di trasmissione genetica, si verificano inevitabilmente degli errori di replicazione da una generazione all’altra.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara
vuol cimentarsi in un’impresa amara
dove più di un suo predecessore
è scivolato con poco onore.
Fare della scuola una riforma
è come sbattere contro un muro di gomma,
ognuno si erge a tenace paladino
nel difendere l’intangibilità dello scolastico fortino
contro il ministro che osa reintrodurre il latino.
Si afferma che i tempi moderni e il progresso
non consentano nuovamente l’ingresso
di un “vecchio e arrugginito arnese”
che un tempo connotava le scuole di tutto il Paese.
Anche se la conoscenza del latino
aiuta a ben parlare l’italiano,
ciò non importa poi molto
perché il latino è visto come un insulto
al percorso scolastico dell’inclusione
di tutti gli alunni senza alcuna eccezione.
Invece l’apprendimento dell’antica lingua classica
giova alle giovani menti e le fortifica
spalancando loro vasti orizzonti di conoscenza
di cui ignorerebbero l’esistenza.
Forse la rosa della grammatica latina
rifiorirà più bella di prima
se noi tutti sapremo creare il giusto clima
di un ponderato equilibrio tra il nostro passato
e il futuro che ci aspetta, tanto desiderato.
Prendo spunto dal film “C’è ancora domani”, storia di Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum: un messaggio di speranza e coraggio per affrontare il nuovo anno con visione, ambizione e la forza di costruire il futuro.
Comunicazione dallaSede Patriarcale
della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala – Antica Orientale
Lunedì 23 dicembre, in tarda mattinata, è pervenuto alla Redazione della Consul Press il seguente comunicato ufficiale della Sede Patriarcale che qui di seguito riportiamo integralmente
Alla Redazione di Consul Press è pervenuta una dichiarazione da parte della Casa Princiara Andronik Cantacuzino, con una cortese richiesta di pubblicazione, a cui ci si è attenuti, riproducendo altresi il testo in originale.