In Roma, presso il Sacrario del Perpetuo Suffragio (*1) a piazza Salerno, sabato 11 gennaio 2020, alle ore 11.00 , avrà inizio la Celebrazione Eucaristica nel 72.mo anniversario dell’eccidio di Italiani e di Somali.
Una benedizione alla lapide posta a Memoria dell’evento al termine e interventi di autorità civili e militari, con la partecipazione alla Santa Eucarestia del “Coro Polifonico Salvo d’Acquisto”. Alla Cerimonia sarà altresì presente una delegazione dell’ A.N.R.R.A – Associazione Nazionale Reduci e Rimpatriati d’Africa, Sezione di Roma.
In RICORDO di ROMANO RADICI
Medaglia d’Argento al Valor Civile ROMA, 06 dicembre 1981 – 2019
Raffaele Panico
Romano Radici, Medaglia d’Argento al Valor Civile, venne assassinato il 6 dicembre del 1981 da un terrorista nei pressi della Piramide Cestia. Ieri mattina lì si è svolta la cerimonia commemorativa in occasione del 38° anniversario della morte del Carabiniere.
Il Generale Francesco Gargaro, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma ha deposto, a nome dell’Arma dei Carabinieri, una corona di alloro alla lapide che ricorda il militare, situata all’ingresso della caserma del Nucleo Radiomobile di Roma, in Via dell’Oceano Indiano alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Libero Lo Sardo, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, della vedova e i figli del Carabiniere Radici.
Attività di contrasto al bracconaggio – Operazione re-call 4
Roma, 27 novembre 2019, conclusa l’attività di contrasto alla caccia illecita svolta dai militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Roma con la collaborazione delle Guardie Venatorie Volontarie della LIPU. Soddisfacenti i risultati: 29 persone denunciate per l’utilizzo di richiami elettromagnetici, abbattimento di specie non consentite, porto abusivo di arma, uso di fucile senza limitatore di colpi e resistenza a pubblico ufficiale; 29 fucili da caccia e 18 richiami elettronici sequestrati a cacciatori in corso di attività venatoria; 36 violazioni amministrative per un importo di € 6.000 complessivi, contestate per differenti violazioni, nella fattispecie, omesse indicazioni della giornata di caccia, appostamenti ravvicinati, eccesso di animali abbattuti.
Pirateria alimentare una odiosa pratica filibustiera
Raffaele Panico
La frode, l’adulterazione e l’imitazione di prodotti che hanno assonanza con il Made in Italy ma sono dei finti marchi – Made in Italy – è difficilmente perseguibile all’estero e vede una imponente importazione, con grave danno per l’economia Italiana, di giocattoli, accessori, abbigliamento, calzature, articoli di cartoleria e per la scuola e, con maggiore impatto per il consumatore, i prodotti alimentari, dato che i cittadini, le persone, non sono un anonimo terminale finale di illeciti profitti in una logica statistica diremo senza dubbio filibustiera. In Italia il problema iniziò negli anni Ottanta con lo scandalo del vino al metanolo, da allora si è ricercata la qualità della filiera agroalimentare dalla campagna fino al consumatore.
La presenza italiana in Tunisia, intervista a Craxi – parte I
Raffaele Panico
Dalla rocca strategica di Takrouna, Bettino Craxi racconta dal suo esilio in Tunisia pagine di storia antica e recente sulla presenza italiana in Tunisia, in una intervista rilasciata a Marco Dolcetta. Siamo nel 1998, a Roma si editava un’edizione de L’Avanti! In redazione quotidianamente giungevano fax, i “Fax dall’esilio”, a firma di Edmond Dantes. Ed altri con citazioni de l’Avanti degli anni Dieci del Novecento. Spesso occorreva a me stesso chiamare ad Hammamet– “Presidente dica alla segretaria di inviare di nuovo la pagina capovolta, non si leggono le ultime righe in basso”, la posta elettronica da lì a pochi mesi avrebbe ovviato tale inconveniente. Mio compito, in quanto allora segretario di redazione, esperienza molto formativa, conclusa poi tra 2000 e il 2002 con riconosciute mansioni superiori, dato che era una Cooperativa Editoriale.
Proprio lo stesso anno il 1998 giunse per posta una pubblicazione su Garibaldi a Tunisi con dedica al segretario e al caporedattore e ad altri, ma non tutti pur avendo “sposato” il mestiere di giornalista avevano e hanno mantenuto inalterata progettualità, aggiornamento ai tempi, integra la stoffa della storia intesa come maestra della vita e tenuta in riservata “Amante”, ovvero un dopolavoro, il lavoro e la ragione – prima ossia il giornalismo – intercalato dalle avventure di passioni e d’amore – per la storia, la grande Storia.