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I Funerali del Re Vittorio Emanuele II

ROMA CAPITALE
LA MORTE DEL PRIMO RE D’ITALIA

Subito dopo la proclamazione di Roma Capitale, di cui quest’anno ricorre il 150° Anniversario, la città eterna fu sottoposta a un processo di modernizzazione e si trovò ad affrontare molte trasformazioni, con gran velocità per adeguarsi ai nuovi tempi, coerente con la sua Alta Missione, che la Storia gli aveva affidata. Tra gli avvenimenti più importanti che si svolsero nella Nuova Capitale, ricordiamo i funerali del Re e del Pontefice, artefici del grande cambiamento.

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Torre di Palidoro, uno spazio fruibile, museale
e multifunzionale, dedicato a Salvo d’Acquisto

La Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, Torre di Palidoro, grazie all’Arma dei Carabinieri
e alla Regione Lazio è uno spazio
 fruibile, museale e multifunzionale dedicato a Salvo d’Acquisto

La Torre di Palidoro, dallo scorso settembre, è diventata sede di uno spazio espositivo multimediale e multifunzionale dedicato a Salvo d’Acquisto. Il vicebrigadiere dei Carabinieri Medaglia d’Oro al Valor Militare. Esempio di Resistenza al nazismo quando, nel 1943 sacrificandosi, decise di salvare la vita di 22 civili pronti ad essere passati alle armi per fucilazione dai nazisti.

Il Museo vuol dare significato al contributo generale dato dall’Arma dei Carabinieri nel periodo della lotta di Resistenza iniziata all’indomani dell’8 settembre 1943 e fino alla Liberazione, con il ricordo dell’uomo e della vita negata dal furore dei nazisti sul suolo della nostra Italia a Salvo D’Acquisto.

Raffaele Panico

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L’Impresa di Fiume e Gabriele d’Annunzio

L’ULTIMO ATTO NEI DISCORSI
DEL POETA SOLDATO

Cento anni fa si concludeva tragicamente il Poema di Fiume, a coronamento del dramma della Grande Guerra. Un manipolo di uomini “scalmanati” ”, guidati dal Comandante Gabriele d’Annunzio, portarono fino alle estreme conseguenze l’Idea Unitaria, andando oltre la ragionevolezza di un’ “Italia incaporettata, incagoiata e ingiolittita”, trasformando Fiume nella “pietra del paragone per la virtù degli uomini”.

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LA GIORNATA DELLA FEDE

Oro alla Patria
18 Dicembre 1935

Dopo la Grande Guerra si apriva per il giovane Regno d’Italia e per le grandi potenze mondiali un periodo di grande trasformazione e innovazione, fortemente condizionato dalle conseguenze della Conferenza di pace di Parigi. Con l’Unificazione territoriale l’Italia mirava all’Unificazione spirituale, secondo il motto risorgimentale “fatta l’Italia, ora bisogna fare gli Italiani”, compito che la Storia sembrava aver affidato al Regime Fascista. Negli Anni Trenta questo obiettivo sembrava raggiunto. Definiti dagli storici gli anni del consenso.

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Elogio della Sacra Unione

IL VITTORIANO CELEBRA L’UNITA’ D’ITALIA
E LA LIBERTA’ DEGLI ITALIANI

Il Secolo si è ormai inoltrato, è tempo di prenderne Atto. Il Primo Ventennio del Terzo Millennio volge alla fine. L’anno che verrà rinnovellerà la Missione Capitale della Città Eterna e Ci proietterà verso il Centenario del Milite Ignoto. La Storia ha scelto, come guida suprema il Sommo Poeta Dante Alighieri, che Ci insegnerà, ancora una volta, il Sacrificio per l’Unità e la Libertà. Il senso del Dovere sia a fondamento della Sacra Unione, che sta all’origine di quel desiderio d’agire, che fu costitutivo e caratterizzò il Nostro Risorgimento. Questo processo Unitario e Liberatorio è inciso nella pietra e nel bronzo del Vittoriano e trova il suo compimento sull’Altare della Patria.

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