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In Irpinia, l’Azienda Agricola e
l’Agriturismo de “I Capitani”

UNA TRADIZIONE FAMILIARE,  LUNGA QUASI UN SECOLO

La parola chiave: valorizzare… Una parola fondamentale nel nostro mondo è valorizzare ovvero dare valore: a quello che si è stato, che si è, che si ha, alle nostre specificità, alle nostre tradizioni, alla nostra cultura. 
Da sempre l’obiettivo della nostra famiglia è stato quello di promuovere l’Irpinia: la nostra terra, dura ma generosa, ricca di tradizioni e di cultura, naturalmente bella… 

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“Food therapy”: in quarantena con i libri di cucina

In questo periodo di “reclusione” forzata, che ci vede costretti a casa, cosa possiamo fare? Sistemare ed ordinare, fare il cambio di stagione, diventare personal training di se stessi, guardare tutto ciò che le piattaforme possono offrirci (a proposito ringrazio anche l’ultima arrivata Disney + !), improvvisarci chef e magari anche dare spazio ai libri visto che il tempo e la calma non mancano. Certo lettura più azzeccata sarebbe il Decamerone di Boccaccio ma visto che agli italiani piace parlare del cibo perché non unire l’utile al dilettevole leggendo libri che appunto trattano come tema principale il cibo?

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Ricetta di Pasqua: i ravioli friulani

Preparare la pasta e lasciarla riposare 20 minuti, mescolare gli spinaci tritati e uniti con la ricotta, uvetta, cedro, cacao e cannella, uova, pepe, sale e pangrattato.

Il ripieno così formato va inserito nella pasta precedentemente preparata. Una volta bolliti i ravioli, dovranno essere conditi con burro caldo e salvia.

 

 

 

 

 

Ingredienti:

200 gr di farina – 100 gr di burro

3 uova – 100 gr di ricotta

30 gr di uva sultanina – 30 gr di cedro

200 gr di spinaci 

sale, pepe, salvia, cannella , cacao amaro qb

olio e pangrattato qb

 

 

 

 

om Enrico Paniccia

San Giuseppe frittellaro perché a Roma il 19 marzo si mangiano i bignè fritti?

“San Giuseppe frittellaro, ttanto bbono e ttanto caro, tu cche ssei ccosì ppotente, da ajiutà la pora ggente”

Così scrisse in romanesco Checco Durante, nel 1950, una sorta di motto tra preghiera e poesia per onorare il celebre santo romano delle frittelle.

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Ricetta del mese di Marzo:Risotto Malva e Ortica

  Risotto Malva e Ortica

Per chi amasse nutrirsi in piena assonanza col periodo autunnale e ama

fare scampagnate nei prati anche nella stagione autunnale,

si consiglia una ricetta saporita e gustosa: riso di malva e ortica.

Raccogliere 3 etti di fiore e foglie tenere di malva e 1 etto di punte d’ortica.

Lavare e scolare con molta cura e farne un brodo utilizzando 50 gr di ortica e 1oo gr di malva.

Nella casseruola mettere a rosolare uno spicchio d’aglio nell’olio e aggiungere 4 etti di riso.

Aggiungere il brodo di malva e ortica per la cottura del riso, e a metà cottura aggiungere

la restante parte di erbe fresche e ben tritate. 

Terminata la cottura, servire ben caldo.

400 gr di riso

100 gr di ortica

3 etti di malva

3 cucchiai di olio extra vergine di oliva(evo)

1 spicchio d’aglio

Sale q.b.

 

 

 

                                                                                                                                                                                 om Enrico Paniccia