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Plinio il Giovane e le sue Chiumachelle

Un animale ermafrodita dai mille usi

La lumaca, nel dialetto romano è detta “chiumaca” e nella lingua francese “escargot” ed è una pietanza largamente consumata in diverse ricette locali in tutto il vecchio Continente. L’usanza di cibarsi di lumache risale ai tempi antichi: in Grecia e nell’antica Roma, il primo ad aver creato un allevamento di lumache per i Patrizi romani è Lippino, come narrano le cronache di Plinio il Giovane.

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Vignanello – Tuscia – Festa dell’Olio e Vino Novello XX edizione

Al via la FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NOVELLO DI VIGNANELLO: il programma di 8-9-10 novembre

Da domani fino a domenica il primo fine settimana dedicato a due must della produzione agricola della Tuscia viterbese, il vino e l’olio novello. Tra degustazioni e tradizioni folkloristiche disseminate in eventi per tutto il borgo, Vignanello celebra il suo ventennale della festa…

Si celebrano i 20 anni della celebre Festa dell’Olio e Vino Novello di Vignanello: una ricorrenza che parte venerdì 8 novembre per due lunghi fine settimana di attività tra visite guidate, degustazioni e itinerari folkloristici alla ricerca della storia e della condivisione dei piaceri del gusto.

Una festa all’insegna dei sapori con numerosi stand dei prodotti tipici locali, ma anche della cultura, diffusa in percorsi dedicati agli antichi mestieri e visite guidate al Castello Ruspoli, ai ‘Connutti’ della Vignanello sotterranea, alla Barocca Chiesa Collegiata e agli altri luoghi più significativi di Vignanello.

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L’ Impero trans-oceanico dei Fast Food, dall’ Atlantico al Pacifico

Negli U.S.A. i fast food fatturano oltre 200 miliardi di dollari annui

Negli Stati Uniti il fatturato dei fast food raggiunge quasi i 200 miliardi di dollari annui, cifra destinata a salire. Tra questi Mc Donald’s è al primo posto con quasi 98 miliardi. La competizione del Chinese Food inizia a calzare, anche se non sembra ancora creare problemi a catene grandi come imperi estesi in quasi tutti i paesi del mondo.

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Maritozzo Day torna a Roma la giornata dedicata ad uno dei dolci più tipici della capitale

Il 7 dicembre torna di nuovo l’evento che vede come protagonista una delle specialità dolciarie romane, il Maritozzo Day.

L’iniziativa, organizzata da Tavole Romane, è giunta alla sua terza edizione e quest’anno accanto alla degustazione del panino ripieno propone una raccolta fondi di beneficenza per l’ospedale Fatebenefratelli per sostenere le attività della Breats Unit che ha lo scopo di garantire alle donne affette dal tumore le migliori terapie ed una migliore qualità della vita.

Da quelli classici con la panna, alle rivisitazioni sia dolci che salate, fino alle versioni attente a intolleranze e principi nutrizionali, la lista delle pasticcerie e dei forni partecipanti si allunga sempre più ed è in continuo aggiornamento.

Breve Storia del maritozzo

Le origini sono lontane, infatti già nell’antica Roma esisteva l’abitudine di preparare delle pagnottelle arricchite di miele e frutta secca, l’impasto era composto da farina, burro, uova, miele e sale ed il formato era molto più grande. Nel periodo della Quaresima il maritozzo si ridimensionava; la cottura più lunga gli conferiva un colore più scuro e all’impasto venivano aggiunti uvetta, pinoli e canditi. In questa versione, detta Quaresimale, sopravvissuta fino ai giorni nostri, il dolcetto rappresentava l’unica deroga ammessa al digiuno penitenziale imposto dal momento.

L’origine del nome invece si deve presumibilmente all’usanza, da parte dei futuri mariti, di regalare alle promesse spose proprio un “maritozzo”. Questo accadeva il primo venerdì di marzo, ricorrenza simile a San Valentino. “Maritozzo” diventava dunque un termine ironico e canzonatorio da riferire al futuro marito ed a rimarcare questa associazione, la forma vagamente fallica della pagnotta, così come suggerisce il Belli nel suo sonetto Er padre del li santi (1832).

Gigi Zanazzo, studioso e commediografo, ci ricorda, nella sua opera Tradizioni Romane (1908), che per l’occasione, sul dorso, venivano realizzati decorazioni di zucchero e che all’interno dell’impasto poteva essere collocato un anello o un oggetto d’oro come ulteriore dono.

Sulla nascita del nome volle giocare un altro poeta romano, Adone Finardi che alla dolce specialità dedicò addirittura un poemetto “Li Maritozzi che se fanno la Quaresima a Roma” (1851). Protagonisti il re Mari e il re Tozzi i cui eserciti erano capeggiati rispettivamente dai generali Passerina, Acqua, Forno, Legna e Fiore, e da Zuccaro, Pignolo, Lievito e Zibetto; dopo vari battaglie e scontri, si riappacificarono e in onore dei sovrani e dei loro più validi guerrieri, furono creati i maritozzi.

Secondo un’altra leggenda, erano le ragazze nubili a preparare i maritozzi per distribuirli in piazza. Era questo un modo per attirare i giovani in cerca di moglie che avrebbero scelto l’artefice del più buono.

Fonte: tavoleromane.it

 

 

tavoleromane.it attiva dal 2010, è una fonte indipendente di riferimento per gli appassionati di gastronomia dedicata alla Capitale Roma;  obiettivo quello di valorizzare e condividere realtà gastronomiche di qualità. Con i fondatori, Gabriele e Silvia, oggi contribuiscono un piccolo gruppo di fidati foodies locali, proponendo in aggiunta Eventi gastronomici e Food Tours per aziende, turisti e persone che vivono a Roma. Co-autori della guida Teglie Romane 2018.

Ricetta del mese di Novembre: crema di nocciole

Crema di Nocciole

 

Stemperare la farina nell’acqua e portare ad ebollizione, mescolando con l’uvetta,

lasciare cuocere per qualche istante e togliere la casseruola dal fuoco.

Aggiungere lo sciroppo e del sale marino.

Dolcificare a seconda dei gusti con melassa o malto d’orzo.

Distribuire dentro ciotole da dessert e servire fresco.

 

60 gr di farina di riso

500 ml di acqua

75 gr di uvetta

200 gr di sciroppo di malto d’orzo

4 nocciole

Una presa di sale marino

 

                                                                                                                                                                               om   Enrico Paniccia

VIGNANELLO: Festa dell’Olio e del Vino Novello

XX FESTA DELL’OLIO E DEL VINO NOVELLO

8-9-10 / 15-16-17  Novembre 2019

 

Nel centro storico del borgo –  Comune di Vignanello – nel viterbese, si festeggia il ventennale dell’evento-spettacolo dedicato alle tradizioni folkloristiche ed enogastronomiche del paese. Per due fine settimana itinerari culturali, spettacoli storici e degustazioni guidate per conoscere a fondo i segreti dell’olio e del vino novello, per conoscere storie, tradizioni e luoghi storici della comunità. Questi gli obiettivi della celebre Festa dell’Olio e Vino Novello che quest’anno compie 20 anni di vita. Ricorrenza che si svolgerà durante due lunghi fine settimana dal 8/9/10 e ancora dal 15/16/17 novembre, tra visite guidate, degustazioni e itinerari folkloristici alla ricerca della storia e della condivisione dei piaceri del gusto.

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