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Cari Fratelli Italiani

Cari Fratelli Italiani, attaccati da bombardamenti di TV e giornali di stile globalistico, cari lavoratori, madri, padri, figli, tenete alta e salda la memoria.

Ad alta voce, qui si dice e si rammenta quante volte, da Berlusconi in poi, è stato usato politicamente lo Spread dall’Europa per conto della cara sorella latina e germanica con gli affini, con le sole paure di essere oscurati dal genio italico e di tornare alla torbida sclerosi culturale ed economico-legale della fine dell’Impero Romano.

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Italia / Europa: 1 a 0

 

Tutti i nodi vengono al pettine e per i ministri è ora di salvare l’immagine:

infatti è in approvazione, da parte del governo,una legge che  è un  perno

intorno a cui ruotano i ministri grillo-leghisti, oramai  dell’Europa  antagonisti.

Il vecchio continente è attraversato da un terremoto politico scatenato

da una ostica legge italiana,considerata da tutti un po’ balzana.

Il giovane Di Maio, in campagna elettorale,ha fatto una promessa colossale

che poi andrebbe mantenuta,  evitando una brutta caduta.

Con grande baldanza, ha promesso il reddito di cittadinanza

che milioni di italiani aspettano, giovani e anziani.

Il suo cavallo di battaglia ha sbattuto contro la muraglia

degli oppositori politici che evocano neri pronostici;

non promettendo ancora nessuna gioia, il cavallo è diventato di Troia

perché  nasconde gli umori dei big europei  che considerano gli italiani  dei babbei.

Vittoriale degli Italiani: le energie cosmiche

6 dicembre 2018

LE ENERGIE COSMICHE

IX PREMIO DEL VITTORIALE

Giordano Bruno Guerri – presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani – invita alla manifestazione Le energie cosmiche, che si terrà il prossimo 6 dicembre a partire dalle ore 17.30.

Il programma e l’invito ufficiale verranno comunicati presto.


 

LIBIA ITALIA 1938 – “Il libretto di lavoro in Libia”: quanta cura per i lavoratori

TRIPOLI LAVORO E TUTELA nel 1938

 di RAFFAELE PANICO 

Regno d’Italia, nell’anno 1938, a Tripoli, veniva dall’editore “Maggi” pubblicato un breve volume di pagine 110, in formato tascabile, con dorso rigido: “Il libretto di lavoro in Libia” di Mario Scaparro. Dopo solo 65 anni all’incirca, dalla presa di Roma, il tempo della cattività avignonese, l’Italia monarchica aveva così tanta cura e attenzione per il lavoratore italiano e libico. In particolare, nel libro succitato, in questo testo tascabile e divulgativo delle normative delle leggi vigenti, risalta all’attenzione il valore del collocamento del lavoratore in questi termini:

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