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Alla Sapienza vanno in scena gli “Universi Sonori”
Confindustria promuove una giornata di studio sul presente e sul futuro della radio

“Universi sonori. Dalla radio tradizionale ai nuovi spazi di produzione e ascolto” questo è il titolo della ricca giornata di riflessione, che si è svolta il 29 marzo, sulla radiofonia promossa da Confindustria Radio Televisioni in collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di condividere le principali tendenze ed idee che ruotano intorno al mondo della radio e al consumo di contenuti audio, ragionando sulle nuove forme radiofoniche e su quali potrebbero essere le nuove frontiere per il futuro della radio. Dal formato totalmente digitale ai podcast, da fruire quando e dove si vuole, rispetto la sua forma nativa la radio ed il suo modo di fare comunicazione è notevolmente cambiato. È stato proprio questo suo sapersi innovare continuamente che ha permesso il successo di questo potente mezzo di comunicazione ancora oggi: infatti, con oltre un secolo di vita, la radio è uno dei mezzi di comunicazione più apprezzati ed utilizzati dalla popolazione di tutto il mondo.

Alla giornata, oltre il corpo accademico, giornalisti e studenti, hanno preso parte alcune dei più importanti esponenti delle emittenti italiane come RadioRai, RTL 102,5, RDS Radio Dimensione Suono, Chora, Radio24, Radio Capital.

La sessione della mattina è stata introdotta da Alberto Marinelli, Direttore del Dipartimento CoRiS e Prorettore alle Tecnologie Innovative per la comunicazione della Sapienza, e da Franco Siddi, presidente di Confindustria Radio Televisioni.

Marinelli ha sottolineato la grande capacità dei media di resistere ai cambiamenti ma la tempo stesso di modificare la propria natura rispondendo ai bisogni della società. Franco Siddi, ha invece evidenziato la nuova dimensione della radio che si sta rivelando un media sempre più apprezzato, che si collega con un mondo molto vasto e in continua crescita. Ha affermato che “l’innovazione continua, l’offerta professionale e responsabile e l’accessibilità gratuita sono le caratteristiche essenziali della programmazione radiofonica e il suo grande valore aggiunto”. Queste caratteristiche richiedono stabilità di risorse frequenziali e pubblicitarie e attenta manutenzione regolamentare e normativa. “La parola d’ordine è ora accompagnamento” ha proseguito “che nella transizione della radio al DAB (Digital Audio Broadcasting) significa garantire continuità di risorse per il ritorno degli investimenti nelle infrastrutture di rete e mantenere l’FM in simulcast in FM fino ad una congrua adozione della nuova tecnologia trasmissiva; nell’ambiente connesso significa garantire prominence, ossia visibilità e accessibilità della radio sulle piattaforme smart”.

Si prosegue con il primo panel intitolato “Scenari, pubblici, mercati”, è stato moderato da Christian Ruggiero, Professore della Sapienza Università di Roma, e da Claudia Mazzola, Direttrice dell’Ufficio Studi Rai.

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Centenario dell’Aeronautica Militare

IL VOLO CENTENARIO DELL’ ARMA AZZURRA
LE INIZIATIVE NELLA CAPITALE

Il 28 Marzo 2023 ricorre il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, istituita come Arma autonoma nel 1923 con il nome di Regia Aeronautica. L’Arma Azzurra è la più giovane delle quattro Forze Armate Italiane, e insieme all’Esercito Italiano, alla Marina Militare e all’Arma dei Carabinieri, viene a costituire la Difesa Nazionale. Per ricordare questo importante anniversario nel 2023 sono previste in Italia numerose iniziative a carattere conoscitivo.

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Tito Lucrezio Rizzo e Aldo Mola sulla figura del Capo dello Stato, dallo Statuto Albertino ad oggi

Domani 14 marzo, alle 18.30, si terrà presso la Biblioteca Casanatense nel centro storico di Roma, la presentazione del saggio “Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)” Herald Editore 2023,  curato per l’età regia, dal prof. Aldo Mola, storico  della Monarchia e docente universitario a Milano e a Bruxelles;  per l’età repubblicana, dal prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica e docente universitario.

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Verso un’Integrazione

Visioni di George Engel,  James Hillman e Roberto Assagioli

Implicazioni Cliniche della Teoria Biopsicosociale

Quando George Engel introdusse il modello biopsicosociale, il suo obiettivo era quello di costruire un ponte tra la biomedicina e la psicologia. Engel suggeriva che la salute non potesse essere ridotta al trattamento dei sintomi fisici di una malattia, ma dovesse considerare anche i fattori psicologici e sociali che influenzano il benessere dell’individuo. Queste osservazioni hanno avuto una ripercussione significativa sul trattamento delle malattie croniche, psicologiche e psicosomatiche. Uno degli aspetti più innovativi della teoria biopsicosociale è la sua applicazione nelle malattie psicosomatiche. La medicina psicosomatica studia il legame tra mente e corpo e riconosce che i disturbi fisici possono essere causati, influenzati o esacerbati da fattori psicologici. Ad esempio, disturbi come il dolore cronico, le malattie gastrointestinali, le malattie autoimmuni e le patologie dermatologiche possono avere una componente psicologica che non può essere ignorata. L’approccio biopsicosociale consente ai medici di considerare come lo stress, l’ansia o traumi psicologici possano contribuire allo sviluppo o al peggioramento di queste malattie. Nel trattamento, l’approccio biopsicosociale promuove l’integrazione di tecniche psicologiche come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) con interventi medici. I pazienti potrebbero ricevere terapie farmacologiche per trattare i sintomi fisici, ma anche essere supportati da interventi psicoterapeutici che li aiutino a gestire lo stress e a promuovere una migliore gestione emotiva. Inoltre, nella psichiatria, il modello biopsicosociale ha spinto verso una visione meno stigmatizzante dei disturbi mentali. Le condizioni come la depressione e l’ansia non sono più viste come malattie esclusivamente del cervello, ma come il risultato di una serie di fattori interagenti, che comprendono il contesto sociale, le esperienze passate e le risorse psicologiche dell’individuo.

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