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Nikolajewka: la battaglia sulla via del ritorno

Un omaggio sentito ai Nostri Caduti

Una ricorrenza con un’infiorescenza di sentimenti differenti, che spesso appaiono perduti dietro gli affanni voluti da tristi governi: la commemorazione, il 28 gennaio (il diciottesimo anno) dei Caduti di Nikolajewka, sulla via Cassia, nella piazza ai Caduti sul Fronte Russo. Un fluido invisibile di Fratellanza Militare scivola sui presenti nel nome Patria, esalta l’onore e la sofferenza per i parenti caduti nell’eroismo di un inverno ingrato, l’inverno russo, tremendo e struggente.

È un canto, questa giornata, per i fiori dell’umanità che dormono sotto la neve e si spera possano al più presto risvegliarsi: il coraggio, l’onestà, il merito, l’amore anche familiare, il patriottismo. Mani, che stringono strumenti, bandiere, altre mani ansiose di stringersi nell’arpeggio fresco ed azzurro della terra italiana.

Passano divise, passano insegne ed onorificenze, trascorrono lenti o in carica uomini e corpi militari: Artiglieria, Alpini, Marina, Paracadutisti, Carabinieri, Bersaglieri, uniti a Croce Rossa, la Polizia di Roma Capitale con il Gonfalone, fra mantelli, chepì e scintillio di gradi.

Manca materialmente, ma “penna nera” Silvano Leonardi incarna l’indomito esercito che è morto lontano perché l’Italia fosse libera e grande: è andato avanti lo scorso anno ma ognuno lo vede, presso l’altare , nel proprio cuore che conosce il dovere, costi ciò che costi. A lui va la luce di questo giorno, il pensiero ammirato diffuso da voci e strumenti della fanfara dei Bersaglieri, la presenza commossa delle Istituzioni. A sigillare il senso di pace e l’augurio che non possano più esserci conflitti sono, fra i militari italiani, due addetti della Difesa dell’Ambasciata di Russia, un Ufficiale dell’Aviazione ed un Capitano di Fregata, che hanno aggiunto al commento del Generale Flumeri e del Tenente d’Artiglieria Sandro Bari la voce di uno Stato che ha dovuto, come il nostro, obbedire, ma conferma nella fede ai valori la meravigliosa e possibile fraternità di due grandi popoli.

Due parole da amico, con quel lieve accento slavo e la correttezza, questa volta non formale, da diplomatico. Nikolajewka è storia e dolorosa, ma questo gesto ha aperto un varco verso un sereno futuro da uomini liberi.

Marilù Giannone

Magia, Religione e Scienza

Il Caso e la Teoria della Complessità

Cos’è la casualità ?  Perché non possiamo prevedere cosa ci accadrà tra un attimo o tra dieci anni?, esiste un modo per prevedere il futuro?. Sono domande a cui l’uomo cerca da tempo immemore, di dare risposta, allo scopo di placare i disagi dell’essere legati all’atavico problema dell’incertezza del divenire di se stesso e delle cose che lo circondano. Un tema, questo, che scandisce la vita dell’uomo, ma anche del nostro mondo e dell’intero universo. Nei secoli abbiamo creato tre “ambiti” nei quali far confluire i modelli interpretativi delle nostre ansie: la magia, la religione e la scienza.

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Stanford Prison Experiment

Effetto  LUCIFERO

___________________di  Ambrogio Giordano

La teoresi della psicologia del male si deve al Dr Philip Zimbardo, uno psicologo americano figlio di immigrati siciliani cresciuto nel Bronx oggi Professore Emerito di Psicologia all’Università di Stanford.
Egli nel famoso esperimento carcerario di Stanford o Stanford Prison Experiment ideò, con un team di psicologi dell’Università di Stanford dal 14 al 20 agosto del 1971, un contesto particolare con l’intento di studiare il condizionamento operato dalle istituzioni sul comportamento dell’individuo in un gruppo strutturato, riproducendo in modo fedele l’ambiente di un carcere.

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“Scritti Templari”

L’Amore è la forza della Vita

un “Libro di  Poesie” di  Francesco Russo

 Recensione a cura di FILIPPO ORTENSI

 Note a cura di GIULIANO MARCHETTI

È stato pubblicato per le Edizioni Nord-Sud il libro di poesie di Francesco Russo, poeta, scrittore, fondatore dell’Accademia Artisti Europei, animatore del Premio di Poesia Aniello Califano, nonché Gran Priore della Confraternita dei Cavalieri Templari “Ugone dei Pagani” Sacra Milizia del Tempio.

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Una Proposta per il XXI Aprile

XXI APRILE — GIORNATA MONDIALE DEL SALUTO ROMANO

Hanno istituito insulse giornate mondiali. “La giornata mondiale della pace” (1° gennaio); “Giornata internazionale dell’alfabeto braille” (4 gennaio); “Giornata mondiale della neve” (17 gennaio); “Giornata mondiale fra religioni e omosessulalità” (13 gennaio); “Giornata mondiale per i malati di lebbra” (26 gennaio)…. e via elencando.
E poi la pseudocultura “angloamericana” ha infestato il mondo per simboli, lingua, “arte”, immagini. Si sente la necessità di una risposta beffarda e salutare. 
Istituiamo allora la “Giornata mondiale del saluto romano” e fissiamola il 21 aprile, Natale di Roma. In quel giorno, da ogni parte del mondo (dal Giappone all’Argentina, dalla Groenlandia al Sudafrica ), impestiamo il web con una nostra fotografia che ci ritrae in virile e solare saluto romano. Se ci mettiamo d’impegno li mandiamo in tilt…. E vediamo l’effetto che fa 

Un convegno su “Il Mistero del Graal”

 Sabato 27 Gennaio 2018 – Convegno di Studi su

Un simbolo millenario: 

80 anni de “IL MISTERO del GRAAL” di Julius Evola

a cura della

FONDAZIONE JULIUS EVOLA ed  EDIZIONI MEDITERRANEE 

presso Associazione OROINCENTRI  – Via Alberico II n. 37, Roma

SESSIONE MATTUTINA:
Ore 09,30: Gianfranco de Turris, Segretario della Fondazione Evola, “Le ragioni di un Convegno”
Ore 10,00: Francesco Zambon, “Il nesso Wagner-Catarismo nella riflessione di Evola sul Graal”
Ore 10,30: Nuccio D’Anna, “Chrétien,Wolfram, Evola”
Ore 11,00: Adriano Segatori, “Il Graal come percorso interiore e visione politica”

Ore 11,30: Apertura dibattito  #  Ore 12,30: Pausa pranzo

SESSIONE POMERIDIANA:
Ore 15,00: Davide Bigalli, “Melchitsedek redivivus: la regalità sacra nella lettura graalica di J.Evola”

Ore 15,30: Alberto Ventura, “Il Graal e l’Oriente”

Ore 16,00: Franco Cardini, “Introduzione al problema/mistero/simbolo del Graal”

Ore 16,30: Apertura dibattito  #  Ore 17,30: Conclusioni e chiusura dei lavori

E’ gradita la puntualità

Segreteria organizzativa: Salvatore Macrì #  Giovanni Sessa

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logo_oroincentri_300 OROINCENTRI  è un Circolo Culturale che si riconosce nell’affermazione  “La Conoscenza nutre la Coscienza”.  Pertanto cerca di offrire ad ogni persona la possibilità di evidenziare e far crescere le qualità che contraddistinguono ogni essere umano,  considerando l’arte e lacultura come un mezzo di elevazione.

 di