Skip to main content

I Punkinari, il fumetto di chi vive nell’attesa di entrare in campo e giocare

“C’è chi aspetta il tram e chi il weekend, chi attende un segnale e chi l’happy end, chi aspetta un secondo e chi il caffè, chi attende gli altri e chi aspetta te, chi attende il ventisette e chi l’amore, chi aspetta il prossimo e chi l’ascensore, chi attende una fine e chi no, chi una data e chi aspetta Godot, chi attende un grazie e chi un perdono, chi aspetta l’alba e chi un dono; perché in fin dei conti chi aspetta attende, come i punkinari che hanno messo le tende.”

Questo piccolo manuale di sopravvivenza racconta del tempo non perduto di due anonimi calciatori punk, sei-sei-sei e tre-tre-tre, accomunati dallo stesso male di vivere: non entrare mai in campo. Così, nell’attesa dell’ascesa seduti su una panchina ai bordi di un campo di calcio, si scambiano freddure quando fa caldo e caldarroste quando fa freddo, esorcizzando il malessere che da sempre attanaglia chi, seduto in riserva per “anomalia”, trasforma i silenzi in nuova energia.

I Punkinari, fumetto umoristico di Alessandro Pagani con i disegni di Massimiliano Zatini e la prefazione di Stefano Manca, dà il via alla nuova collana (di perle) Chicche di riso della casa editrice di Firenze Nepturanus. Tra le sue pagine scoprirete l’ironia di due uomini con la cresta costretti a sedere in panchina in tutte le loro partite, mai un minuto giocato e la speranza di entrare sul terreno verde che non svanisce mai. Eppure la “panca” insegna che si può comunque vivere nell’attesa di qualcosa pur godendosi il passare delle stagioni, sempre con una risata pronta all’uso. Gag, battute, giochi di parole che si possono sentire in un bar, dal panettiere, in ufficio, dentro la casa di una famiglia che non perde mai l’umorismo. Ecco cosa si può trovare all’interno di queste pagine, da leggere con pigrizia e senza stancarsi troppo, in pieno stile Punkinari: due ragazzi sui generis, amici sul campo e nella vita, che non aspettano altro che la loro occasione per brillare. E se non ci fanno giocare? Giochiamo lo stesso.

punkinari

Continua a leggere

 “Difendere il futuro: Educare alla non violenza”:
il 25 Novembre alla Camera dei deputati

Il 25 Novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la Sezione Roma Campidoglio della FIDAPA Bpw Italy organizza l’evento “Difendere il futuro: Educare alla non violenza”. L’incontro si terrà presso la Camera dei Deputati, Sala Matteotti, Piazza del Parlamento 19, alle ore 16:00 (ingresso dalle 15.30), e rappresenta un momento di confronto e sensibilizzazione sulla violenza di genere, con particolare attenzione al tema della prevenzione e dell’ educazione a comportamenti rispettosi, non aggressivi.

Continua a leggere

A Milano, la 3^ Edizione BE.COME
con Arianna Dalla Zanna e WineCave

Arianna Dalla Zanna e la WineCave srl presenzieranno a 
BE.COME – III^ EDIZIONE / 25 – 27 Novembre , 2024

Radisson Collection Hotel – via Santa Sofia, Milano

 “Scopri i terroir per esplorare le destinazioni” è una sorta di pensiero guida per BE.COME ABOVE & BEYOND WINE. “Conoscere bene la materia prima, permette di creare empatia” è la filosofia di Arianna Dalla Zanna.

Continua a leggere

AMERICA ? ….. I don’t love U.s.a.

U.S.A. …… gli Autentici Nativi dell’America sono “I Pellerossa”

U.S.A. …..E  GETTA

Mi ricollego ad un intervento pubblicato giovedì 7.11 ove, nelle mie note di commento conclusive, ho iniziato ad esporre la mia non-simpatia per una certa America che si ritiene l’unico “Popolo Eletto & Depositario della Democrazia” da poter ovunque esportare ed imporre, così come poter divulgare presuntuosamente ex Cathedra il proprio Pensiero Unico Dominante.  

Continua a leggere

Il Generale dei Granatieri Gianfranco Maria Chiti, divenuto “Venerabile” dei Frati Cappuccini,
nella sua “nuova dimora” dal 6 ottobre

“L’Ultima Dimora” di un Granatiere e religioso cappuccino “Venerabile”

Nei primi giorni del mese di ottobre, tra Pesaro ed Orvieto c’è stato un gran da fare per la “traslazione” della salma di Padre Gianfranco Maria Chiti, Granatiere, Generale dell’Esercito e religioso sacerdote Frate Cappuccino, nato a Gignese il 6 maggio 1921, morto a Roma il 20 novembre 2004 nell’Ospedale Militare del Celio e sepolto accanto ai suoi familiari nella cappella di famiglia nel camposanto di Pesaro, custodita dall’Associazione Nazionale dei Granatieri della città.

Continua a leggere