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TEMPLARI dal Ducato di Puglia e Calabria, all’Italia del III Millennio

 

                                       Accademia Angelico Costantiniana 

                                                        

 Venerdì 13 ottobre 2017 – Ore 18.00

 Palazzo Ferrajoli – Piazza Colonna, 355 – Roma

PER APPROFONDIMENTI  SUL  CONVEGNO, SUI RELATORI E  NOTIZIE  SULL’ ACCADEMIA 

CLIK  su  > Invito 13-10-2017

La bufala della ripresa economica

vignetta-Altan

I DATI ISTAT al II° semestre 2017

Tali dati parlano chiaro…. se li consideriamo attentamente, possiamo evidenziare queste risultanza: 

lavoratori dipendenti      17.726.000     +3%        +513.000 unità sui dati del 2008

lavoratori indipendenti    5.363.000      -8,7%     -514.000 unità sui dati del 2008

Il calo del lavoro  autonomo annulla, dunque, la crescita di quello dipendente e coincide con la perdita di oltre mezzo milione di artigiani, piccoli imprenditori e commercianti: le famiglie, legate al reddito da lavoro autonomo, risultano le più esposte al rischio povertà;  dal 2015 il 25,8% di tali nuclei familiari vive al limite della soglia di indigenza e, mediamente, sinora ha subito un taglio del proprio reddito annuo pari al 15,4%, attorno ai 6.500 euro.

Non deve, però, tralasciarsi una domanda, relativa alla crescita dei lavoratori dipendenti: perchè, pur in presenza di un maggior numero di questi occupati, sono diminuite del 5,8% le ore complessivamente lavorate? La risposta è duplice: sono cresciuti solo i contratti di lavoro a tempo determinato, mantenendosi, quindi, un alto indice di precarietà lavorativa; eppoi, la richiesta di prodotti e servizi è tuttora inferiore ai valori pre-crisi.

Infine, va sottolineato come la crescita del lavoro a contratto a tempo determinato lasci poco spazio alla prevenzione antinfortunistica, come sottolineato dall’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro) nella propria manifestazione svoltasi a Cagliari, oggi domenica 8 ottobre, denunciando un incremento degli incidenti sui posti di lavoro.

Vi pare che questi siano dati di ripresa, di uscita dalla crisi economica devastante degli ultimi anni? Al massimo sono segni di una lieve, contraddittoria ripresina che potrebbe, se non adeguatamente supportata, innanzitutto con una fiscalità meno esosa, risolversi in un’illusoria “sveltina” pre-elettorale di questo governo con gli italiani.

Don Lorenzo Milani e il Prof. Alberto Manzi

Due  maestri unici,  col dono della disobbedienza  

un esempio per le nostre attuali istituzioni scolastiche

Un po’ dappertutto continuano a svolgersi manifestazioni, dibattiti, presentazioni di libri nella ricorrenza del cinquantenario della morte di don Lorenzo Milani (1923-1967), l’indimenticabile parroco di Barbiana, e colpisce come molta attuale intellighenzia della sinistra postcomunista rivendichi proprie radici nel pensiero e nell’opera del tenace “innovatore pretino”…. lo chiamo così con l’affetto di chi l’ha conosciuto, era l’estate del ’64 e avevo tredici anni.

E’ dalla visita nel 2007 di Walter Veltroni, pellegrino ruffiano a Barbiana, che la sinistra accampa forzatamente un’infondata collocazione di don Milani sulle proprie posizioni, ma penso che tale pretesa possa dichiararsi definitivamente respinta dalle parole di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio, nella prefazione al recente testo di Michele Gesualdi, Don Lorenzo Milani, l’esilio di Barbiana: “ non un prete di sinistra, ma un prete dei poveri”, quindi inconsistente ogni interpretazione ideologico-politica della missione pastorale del nostro sacerdote.

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Beato Ugone de’ Pagani primo Gran Maestro dei Cavalieri Templari

Dopo Mille Anni, il doveroso riconoscimento al fondatore dei Cavalieri Templari

E’ stato elevato agli onori dell’Altare, quale martire della cristianità, il Nobile Cavaliere Ugone dei Pagani, fondatore e primo Gran Maestro dei Cavalieri Templari.
Per anni ha combattuto in Terra Santa per difendere i pellegrini che ivi si recavano e che purtroppo venivano continuamente aggrediti, derubati e finanche uccisi da bande di musulmani che scorrazzavano su quei luoghi sacri calpestati dal Cristo dei popoli.
Eppure, valutando gli avvenimenti storici, mai la Chiesa di Roma si è sentita in dovere di dire grazie a questi cavalieri che hanno dato la loro vita per difendere la cristianità.

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Dall’ Università di Cambridge al Principato di Seborga

UNO STUDENTE DI CAMBRIDGE NELL’ ANTICO  “PRINCIPATO ABBAZIALE” 

Adam Williams, dell’Università di Cambridge, ha incontrato a Seborga una delegazione dell’ OSSCBS, giovedì 14 Settembre; l’incontro ha avuto luogo – a seguito ad una intercorsa e produttiva relazione epistolare avvenuta nei mesi scorsi, per approfondire i suoi studi di ricerca storica che contemplano anche l’Antico Principato Abbaziale.

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1945: l’ eccidio di Rovetta

IN RICORDO dei “RAGAZZI” della TAGLIAMENTO  

Domenica 24 settembre, a Roma, presso il Cimitero Monumentale del Verano, si è svolta una breve ma intensa e commovente cerimonia in ricordo ed onore dei 43 Legionari della “Tagliamento”, barbaramente trucidati dai partigiani. La fucilazione dei Legionari avvenne, su ordine del CLN, a Rovetta tra il 27 e 28 Aprile, nonostante i Militi si fossero consegnati ai partigiani – dopo il 25 aprile e quindi dopo la resa – come “prigionieri di guerra”, deponendo le armi.

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Goffredo Mameli… Perché dimenticato?

Centonovant’anni fa nasceva Goffredo Mameli

Appunti per una memoria

Domenica 6 agosto nel Cimitero mano del Verano è stato commemorato Enrico Toti (20 agosto 1862- 6 agosto 1916) in occasione dei 101 anni dalla sua morte, sepolto prima a Monfalcone e poi, dal 24 maggio 1922, nello storico cimitero romano.  E’ stato celebrato come “eroe”, in quanto, nonostante la menomazione fisica dovuta all’amputazione di una gamba provocata da un incidente sul lavoro, volle partecipare alla prima guerra mondiale direttamente sul fronte, dove cadde colpito dal nemico. Notissimo e celebratissimo il mito del lancio della stampella, prima di morire, contro chi lo aveva colpito. Con questo gesto ultimo della sua vita è passato nella retorica celebrativa, nei monumenti e nelle raffigurazioni e, quindi, nell’immaginario collettivo.

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Gli sfottò di Charlie contro il Belpaese. Una sintesi sulle nefandezze di Charlie Hebdo

PUR ESSENDO UN BELPAESE DI DEBOSCIATI
…è assurdo continuare ad “abbozzare”!!!

Charlie Hebdo, nel bene e nel male, è un nome che non ha più bisogno di presentazioni, soprattutto dopo l’attentato terroristico di matrice islamica subìto nel 2015 a causa di alcune vignette “blasfeme” sul profeta Muhammad. Il periodico satirico francese ricevette da ogni parte del globo (compreso il Belpaese) dimostrazioni di sincera solidarietà che si riassunsero nello slogan JE SUIS CHARLIE: un bombandamento mediatico mosso dall’indignazione della gente difronte a quel “barbaro” massacro di “innocui” vignettisti.

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Ugone de’ Pagani, Cavaliere Templare, nuovo Beato nella Chiesa Ortodossa

 Con il SOLE sull’ ABBAZIA, ELEVATO ALLA GLORIA dell’ ALTARE   

 un Cavaliere Templare:  SANT’ UGONE de’ PAGANI

Le nuvole si sono aperte, nonostante il cielo cupo approvasse previsioni negative, quando Abati, Monaci e Sacerdoti della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala si sono riuniti sabato 16 settembre alle ore 11 nell’Abbazia di San Martino, presso Petroro nelle vicinanze di Todi. Insieme a loro anche molti fedeli, neofiti ed amici, nonché Cavalieri e Dame appartenenti ai Templari della “Confraternita Ugone de’ Pagani”. Aria di estate nei suoi raggi finali, aria di spiritualità che nel mondo attuale sembra cedere a profitti e materialismo e che ritrova pienezza nella ragione di questo incontro, la Glorificazione del nobile Templare Ugo de’ Pagani, o de Payns in lingua francese medievale.

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P.D. = … Poveracci / Disperati

 FACCE DI BRONZO E CERVELLI  SCARSI *

Emanuele Fiano, parlamentare del PD, ha proposto una legge che punisce chi vende o detiene gadget del ventennio Fascista dimostrando scarsa intelligenza e nessun rispetto per quella libertà di opinione che l’antifascismo dice a parole di difendere. A parte ogni considerazione storica e politica, l’onorevole (?) Emanuele Fiano ha una bella faccia di bronzo dato che condanna coloro che hanno nostalgia di un ventennio di storia italiana, ma NON  dice nulla sulle SUE origini politiche che si rifanno al comunismo di Giuseppe Stalin che ha provocato cento milioni di morti sia con le persecuzioni in URSS che, dopo la guerra, con le purghe ed i massacri nei paesi dell’est. 

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Ius Soli o “Ius Sola” ?

DISPUTAZIONES   ROMANAE 

In questi giorni si torna a parlare di ius soli a più livelli politici ed istituzionali, ma il discorso rimane un po’ difficile e forse anche un po’ inopportuno.

A Rimini, recentemente, è avvenuto un fatto che è stato per alcuni giorni sulle prime pagine dei quotidiani e all’attenzione dell’opinione pubblica. Due ragazzi, extracomunitari, non ancora maggiorenni, nati in Italia da una famiglia proveniente dal Marocco, insieme ad altri due giovani, anche loro extracomunitari, hanno violentato e rapinato una coppia di turisti polacchi e poi, non ancora soddisfatti, hanno completato la loro bravata aggredendo un transessuale.

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Cibo & Politica

CIBO & POLITICA…
un connubio intrigante & stravagante  

Spesso gli avvenimenti storici influenzano i nostri costumi alimentari. Ad esempio il 12 settembre del 1683,  quando le truppe cristiane sconfissero i soldati turchi sotto le mura di Vienna assediata, accadde che il frate cappuccino italiano Marco d’Aviano, ora beato ed allora protagonista indiscusso della vittoria,  trovò nelle tende abbandonate dai soldati turchi, molto caffè in polvere che il religioso sciolse nel latte per darlo ai soldati, ottenendone una bevanda che aveva il colore del saio francescano. Furono serviti anche dei dolci a forma di mezzaluna realizzati così dai pasticcieri viennesi per celebrare la vittoria sul nemico il cui simbolo era, per l’appunto la mezzaluna islamica: nacque così l’usanza del cappuccino e cornetto al mattino.

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L’ XI Settembre… diversamente interpretato

XI  SETTEMBRE  “2017”

come in tutti gli anni, in questa data si commemora un tragico anniversario …. quello dell’ XI Settembre 2001

Da parte mia ho già espresso suo tempo il mio personalissimo punto di vista su questa vicenda e che, purtroppo, non posso che riconfermare. Sono ben consapevole di essermi schierato “fuori dal coro” del politicamente corretto … e di essere stato fermamente coerente con le mie idee, sia nei confronti dell’ antipatia (mai sottotaciuta) verso gli U.S.A., sia nei confronti del “POPOLO YANKEES”. 

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Intorno alla tomba di un Eroe

Nel giorno del Centounesimo Anniversario della morte di Enrico Toti, il 6 agosto 2017, un gruppo di persone, soprattutto in divisa, ha fatto circolo intorno al monumento di questo Bersagliere al Verano, sull’aiola che protegge il suo fiero simulacro in bronzo, il bisbiglio fra di esse si è improvvisamente fermato nel “Silenzio”. L’iniziativa del Ten. Massimo Flumeri, di Sandro Bari e della Sig.ra Paola Toti, pronipote dell’Eroe, è stata seguita con commossa partecipazione immersa nelle musiche militari. 

Il caldo torrido, il frinire di una cicala, lo scambio di saluti e lo sguardo diretto a quell’Eroe che, pur bersagliere, espletò il suo dovere senza poter correre: era mutilato di guerra ad una gamba, ma si adeguava agli altri con la bicicletta, che è diventata il suo simbolo, così come la stampella è stata per lui arma di orgogliosa offesa al nemico.

Roma non si è dimenticata del popolo che parla dall’alto di un piedistallo di pietra, della folla dei più o meno conosciuti personaggi della storia, della politica, del genio, della guerra, che attraverso la semplice massiccia presenza dice al cuore ed allo spirito dell’astante molto di più dei parolai nelle varie sedi di Governo. Enrico Toti parla di valori dei quali tutti, anche i migliori italiani, sembrano aver dimenticato: la lealtà ad esempio, ora scritta grigia su carta, prima prevalentemente costume di dialogo interpersonale che conduceva ad amicizia e ad amore, anch’esse parole dimenticate o usate come kleenex. Dovere, termine che adesso si richiede per recitare qualche giallo in tivù, e prima segno di dono fatto anche con sacrificio o senza perchè, ma pur sempre un dono dal proprio profondo. Ed infine Patria, termine che adesso nessuno pronuncia, vergognoso, come se fosse immondizia, e che invece grida quel Bersagliere che ha fermato l’arroganza straniera ora lasciata penetrare come “carità”, “accoglienza” da un buffo signore in bianco, colore che non è quello della rinascita e della purezza, altri termini obsoleti. Carità che è la scusa per arricchirsi o cercar successo da parte di molti che qui, nel piccolo angolo che sostiene la statua di Enrico, fortunatamente non ci sono. C’è invece la purezza del senso di Patria di molti cappelli decorati, piumati, quella dei Reduci di Russia e di Spagna, e quella delle calde parole della pronipote di Toti, la Signora Paola, che ricorda l’eccezionale avo e stigmatizza le ripiccucce di altri militari perchè i presenti non fanno parte dell’ANB.

Centouno anni sono passati, e la Nazione non ha ancora capito che poco, pochissimo. Colpa della stasi dell’informazione, della palude della capraggine messa all’indice da Sgarbi, della malavoglia infine dei Ministri più inclini a leccare e succhiare valuta in ogni modo per bassi desideri. Ma chi ha capito, chi crede, chi parla con un fuoco dentro che vuole elevarsi ed elevare questa Italia, fa appello come Enrico Toti verso il nemico e si difende, ed attacca per volerla forte, grande, pulita.

Italia mia, benchè il parlar sia indarno…” oltre, sopra le parole, l’azione: raccontare gli eroi e tornare ad affilare le armi dello Spirito, le migliori, per intervenire, correggere, spiegare, e, se non basta, impiegare la forza guerriera.

Marilù Giannone

Enrico Toti, Eroe sempre citato ed interlocutore

Gli “sceriffi antifascisti” del Presidente Rossi

per distogliere lo sguardo dai problemi reali

…. FUMO negli OCCHI 

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IL QUOTIDIANO  “ LA VERITA’ ” di venerdì 1 Settembre pubblica il post del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, seguito dal commento di ADRIANO SCIANCA, che vuole “monitorare espressioni naziste e fasciste per salvare la Costituzione”.  La posizione dell’istituzione ha lasciato molte persone perplesse o divertite: già la legge Scelba limita o impedisce del tutto che qualche cosa di fascista possa essere ricostituito, la legge Mancino poi l’ha ulteriormente appesantita, facendo riferimento proprio ai discorsi o alle conversazioni, ora anche su Facebook, che possano risvegliare quel periodo storico visto come il Terrore giacobino.   

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La Luminosità Medioevale dei “Secoli Bui”

Arti ed Arte Militare nel Medioevo

Pomezia è un poco il cuore pulsante delle industrie romane e delle più note Filiali Bancarie.  Ma il giorno 2 settembre, sabato, ai suoi piedi, esattamente ai Colli di Enea, si è distesa in tutti i suoi componenti la Compagnia di Sancto Eramo, personaggi in abito medioevale, che hanno offerto ai numerosi visitatori esempi avvincenti e storicamente ineccepibili di arte del combattimento tipiche degli anni 1000/1200. Prove con spade di legno, allenamenti con archi e frecce, posizionamento di elmi, corazze, scudi: tutto felicemente curato e rigorosamente studiato.

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