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Tito Lucrezio Rizzo e Aldo Mola sulla figura del Capo dello Stato, dallo Statuto Albertino ad oggi

Domani 14 marzo, alle 18.30, si terrà presso la Biblioteca Casanatense nel centro storico di Roma, la presentazione del saggio “Il Capo dello Stato dalla Monarchia alla Repubblica (1848-2022)” Herald Editore 2023,  curato per l’età regia, dal prof. Aldo Mola, storico  della Monarchia e docente universitario a Milano e a Bruxelles;  per l’età repubblicana, dal prof. avv. Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere Capo Servizio della Presidenza della Repubblica e docente universitario.

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Note e Comunicati dei “Monarchici Real-Democratici”

 NOTIZIARIO DAL PARTITO REAL DEMOCRATICO….GENNAIO 2023

28 Gennaio – Una Delegazione del Partito Real Democratico – presieduto da Massimo Arsetti – ha partecipato alla Cena di Gala dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, presente S.A.R. il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, svoltasi presso l’Hotel Parco dei Principi in Roma, all’indomani della Celebrazione dei CXLV Anniversario della fondazione del Corpo.
Sulla manifestazione che ha avuto luogo domenica 29 Gennaio con una Cerimonia all’Altare della Patria ed una Divina Liturgia al Pantheon, la Consul Press ha pubblicato un intervento particolarmente vibrante a firma di Antonio Parisi – già Direttore di questa Testata – e corredato da un breve filmato, forse ‘artigianale’, ma senz’altro patriotticamente coinvolgente anche per coloro non di “fede monarchica” (ndr)

 

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Accuse di corruzione ai vertici dell’esercito greco: i servizi segreti sorvegliano il generale Floros

Da ormai sei mesi la Grecia è impantanata in uno scandalo politico iniziato nell’agosto del 2022, quando la stampa ha svelato che Nikos Androulakis – leader del Partito Socialista di opposizione – e giornalisti vicini alla sinistra erano stati intercettati. La sorveglianza telefonica sarebbe stata affidata dal primo ministro Mitsotakis ai servizi segreti nazionali o a un’équipe parallela di questi ultimi attraverso il software illegale Predator.

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Accusations de corruption aux hauts rangs de l’armée grecque : les services secrets mettent sur écoute le Général Floros

Depuis six mois, la Grèce se voit engluée dans un scandale politique éclaté en août 2022, lorsque la presse a divulgué la mise sur écoute de Nikos Androulakis — chef du parti socialiste d’opposition, et de journalistes proches à la gauche. La surveillance téléphonique aurait été confiée par le Premier ministre Mitsotakis soit au service national de renseignement, soit à une équipe parallèle issue de ce dernier se servant de logiciel illégal Predator.

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In Puglia “L’Ordine del Drago”

 A Bari, nella Città del Santo Patrono Nicola di Mira

Nasce in Puglia, la Delegazione regionale della Casa Imperiale Bizantina Romena dei Principi Cantacuzino di Bisanzio (Despoti di Morea, Imperatori di Costantinopoli, Gospodari di Valacchia, Voivodi di Moldavia e Pazniki di Transilvania).
A presiedere il sodalizio è la Prof.ssa Angela Campanella, coadiuvata dal Dr. Damiano Nicolella, due ricercatori appassionati di Bisanzio, la prima autrice anche di un romanzo storico proprio sul mito di “Dracula” Vlad Tepes, entrambi di Bari, città marittima del Santo Patrono Nicola di Mira, carismatica e simbolica figura religiosa, venerata ecumenicamente da tutti i cristiani, sia cattolici che ortodossi.

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Capodanno 2023 in stile Made in Italy:
per il “cenone” la Campania al Top !

Capodanno 2023, gli italiani scelgono la Campania:
“Consigli per un Cenone in Casa”

 

a cura di FRANCESCO VALENTE 

La Campania non è soltanto una delle regioni più amate per il turismo estivo. Anche a Capodanno, infatti, questa zona della Penisola attira tantissimi turisti. Tra il buon cibo e la bellezza paesaggistica, la Campania si dimostra una meta quasi tagliata su misura per festeggiare l’Immacolata e l’ultimo dell’anno. Anche per via dei numerosi eventi che mette a disposizione dei propri avventori. Ed ecco alcuni consigli utili per organizzare un cenone a casa propria.

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Lo smaltimento delle batterie al Litio

Le batterie al litio hanno reso possibile un salto tecnologico nel processo di elettrificazione dei mezzi di trasporto grazie alle prestazioni superiori rispetto alle prodotte nel passato (come piombo, zolfo-sodio e nichel-zinco). La Cina, nel 2020, ha prodotto il 60% dei componenti delle batterie al litio e circa l’80% delle celle.

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“Stella e Corona”, a Genova, ritorna ad inaugurare
la propria nuova Sede Provinciale

GENOVA INAUGURATA SOTTO LO STEMMA DI “STELLA E CORONA”
LA NUOVA SEDE PROVINCIALE DEL PARTITO MONARCHICO

Pubblichiamo la seguente nota pervenuta alla Redazione di Consul Press
tramite Sergio Anselmi – Addetto Stampa per la Liguria

Preceduta dalla esecuzione della Marcia Reale d’Ordinanza, ha avuto luogo la cerimonia d’inaugurazione della nuova prestigiosa Sede Provinciale di Stella e Corona con la lettura di un vibrante quanto commovente messaggio – giunto per l’occasione dalla Casa Reale – da parte del Presidente Onorario del Partito il conte Roberto VITTUCCI RIGHINI di SANT’ALBINO, accompagnato dal marchese Guglielmo CAVALCABO’.

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Panettoni e bollicine si vestono griffati per le feste
quando la moda si allea con il mondo del gusto

Anche il mondo della moda si appresta a festeggiare il Natale puntando su dolci e bollicine. Un sodalizio, quello tra le case di moda e realtà gastronomiche, che sembra non perde efficacia commerciale ma anzi, rinnovandosi e replicando collaborazioni passate, diventa ormai una vera e propria consuetudine.

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Dalle Montagne del Trentino all’Azzurro del Cielo:
….. ciao Federico !

IN ALTO I CUORI  ! …….
IN RICORDO DI FEDERICO LA GANGA

UNA MINI ANTOLOGIA DI BREVI EPISODI, PENSIERI E RIFLESSIONI,
che terminano con un bellissimo pezzo pubblicato sulla Testata  “7 Colli”

Sarà cura della Redazione di ConsuI Press in ricordo di Federico pubblicare altri interventi di coloro che, in vita, lo hanno personalmente conosciuto ed apprezzato.

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Penso a te Federico, mio camerata, alle lunghe conversazioni serali già da ventenni, alle interminabili camminate, ai campi scuola, alle incursioni, alle goliardate, alle bevute.
Nonostante le avversità, sempre con il sorriso sulla bocca, sempre con la battuta sarcastica pronunciata con una serietà raggelante, premonitrice di una sonora risata. Uomo di grandi principi, di alti valori e di una inesauribile umanità. Sentirlo al tuo fianco da sicurezza, infonde consapevolezza, ti rende sempre più certo che la via intrapresa è quella giusta sia sui percorsi di montagna che nella vita, sia negli studi che nella lotta politica e… quando la tensione scemava ecco partire il canto di montagna. Filo conduttore della tua vita, della nostra vita l’amore per l’Italia e per questo amore ci siamo trovati e non ci siamo più lasciati.

Quanti ricordi, quanti episodi, quante vicende indimenticabili cemento indissolubile nella vita terrena e oltre.
Non ci vedevamo più tanto spesso ma ad ogni incontro senza ricordare, senza parlare, si toccava con mano la gioia e la consapevolezza di indimenticabili ricordi di una vita vissuta intensamente e con coraggio.
Per questo ti saluto nell’attesa della gioia del prossimo incontro.
Ciao Federico
______________ ADRIANO TILGHER 
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RICORDANDO FEDERICO, debbo dire di aver conosciuto quello che sarebbe diventato “il mio quarto fratello ” a fine novembre 1969. C’era l’inaugurazione della Sezione Flaminio del MSI in via Luca Signorelli, io ero ancora minorenne ma Italo Rochira mi aveva già nominato responsabile per Giurisprudenza del FUAN Caravella, Federico frequentava Avanguardia Nazionale.
Ho condiviso con Federico un lungo e difficile periodo di militanza, dal Golpe Borghese agli anni di piombo.
Mi ha insegnato:
– ad andare in montagna e ad accendere un fuoco sulla neve;
– a leggere un carta militare, a dormire in un sacco a pelo, e ad organizzare un campo;
– ma anche a montare una tenda su di una splendida spiaggia del Peloponneso.
Adesso cenavamo insieme una volta a settimana e vuotavamo una bottiglia di lambrusco.

Senza Federico il mondo ora sarà più vuoto
______________MASSIMO BUGLI 

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Federico è stato per me un fratello maggiore. Grande amico di mio padre, è stato presente da sempre nella mia vita.
Sono cresciuto con suoi rimbrotti, le pacche sulle spalle, i suoi consigli, la sua cultura, utilissima sia durante la scuola che nelle nostre conversazioni davanti ad un fuoco.
Ho amato il suo sorriso, tra il bonario e l’ironico, un po’ meno le grosse mani che spesso, sempre bonariamente, appoggiava con non troppa delicatezza sul mio povero collo!
Ora che sei su sentieri di monti inesplorati ricorda che se di notte, tra le ombre della luna vedrai le fiamme di un fuoco, li mi troverai ad aspettarti con un buon bicchiere di vino ed i tuoi camerati.

Il mio cuore è in alto … A presto
_________ALESSANDRO BARTOLI 

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Federico …“grande” quasi come un tuo Avo Normanno che spiritualmente aleggia ancora con la sua presenza in un Castello ottagonale in Puglia !
Quanti episodi possiamo ricordare insieme: la militanza politica, per me iniziata con il Msi in Prati/ il “Boja chi Molla”/ i tempi de “L’Orologio”/ i tempi del mio “Studio in via Barletta”, della “Libreria Dante”, le ricorrenze per il Solstizio, le belle cene nelle buone trattorie così come nelle peggiori osterie / i raduni camerateschi, la vicinanza con Casa Pound, nonché anche le nostre belle litigate !
…..Il giorno prima del mio compleanno (14 dicembre nella scorsa settimana), telefonicamente, ho saputo della tua scomparsa, restando raggelato.
Ed io, pur se coriacemente cattolico-ghibellino, auguro che Tu – essendo ora “andato oltre” – possa riposare sereno accanto al nostro Padre Celeste, ma anche accanto ai tuoi “Dei dell’Olimpo” – che pur io ammiro – unitamente ai nostri Miti ed Eroi, e a Coloro che ci hanno preceduto e che noi abbiamo conosciuto qui in Terra ed idealizzato per il loro “Stile di Vita”, nei nostri ricordi.

In questa vecchia foto, probabilmente inizi /metà anni ’80, nella foto Federico accanto a Giacomino De Santis, altro grande indimenticabile Amico della nostra Comunità, già “andato oltre” a fine giugno di questo stesso anno, davanti alla Ex ! ….(Clik su >] “Libreria Dante” in Roma.

_______________ GIULIANO MARCHETTI

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Addio a Federico La Ganga, camerata silenzioso.
Per lui la politica fu soprattutto cultura…

pubblicato sul Quotidiano Online 7 COLLI” a firma di   – 

Chi era Federico La Ganga? Chi era veramente?  – Di lui si sa poco, pochissimo, ma i militanti di una certa età, quelli degli anni Settanta, lo conoscevano – lo conoscevamo – un po’ tutti. Lo hanno definito in molti modi, ora che non c’è più. Un puro, un uomo verticale, uno che non si concesse mai a nessuna parrocchia politica, pur essendo frequentatore di molti ambienti: da quelli extraparlamentari della destra romana, Ordine Nuovo e la libreria di via degli Scipioni e anche Avanguardia Nazionale, al Msi, persino ad Alleanza nazionale. Nessuno sa la sua data di nascita, né dove era andato a scuola, né se avesse fatto – e dove – il servizio militare. Ma la sua preparazione tecnica in vari settori, fa supporre di sì. Tra l’altro era un paracadutista provetto e un amante della montagna.

Federico La Ganga gestì per anni la storica libreria “Dante” – Di carattere molto riservato, non parlava mai o quasi mai di sé. Parco di parole, tuttavia se sollecitato indugiava in spiegazioni esaurienti su qualsiasi argomento. Era professore di latino e greco, anche se non sappiamo dove si laureò, amante della storia e della filosofia e della politica. Nella sua vita ha partecipato a molti e vari campi-scuola, e escursioni in montagna, magari alla guida dei più giovani, ai quali spiegava il significato spirituale delle vette e delle meditazioni delle vette, per dirla con Evola. Pensatore che conosceva bene, perché per diversi anni gestì la storica libreria “Dante” in via Ennio Quirino Visconti al quartiere Prati. Era amico dell’altro famoso libraio alternativo, l’indimenticato Mario Trubiano, e fu in quegli anni che lo conobbi, lavorando nella libreria della LeDe, poco distante. Erano i primi anni Ottanta.

Quella sera a Trevignano – Lo rividi molti anni dopo, a una cena a Trevignano al locale Gens Trebonia di Ferdi Parisella, insieme con Gloria Sabatini (Federico era amico del papà Sergio, come Gloria ha raccontato in un bellissimo post) e Sandro Forte, autore dell’ultimo “Ordine nuovo parla”. Alla cui presentazione Federico andò pochi anni fa nella sede della Fondazione Alleanza Nazionale. In quella cena sul lago di Bracciano spiegò a tutti noi che non si diceva “Gens” Trebonia, come dicevamo tutti, ma si pronunciava “Ghens”, perché gli antichi latini dicevano così. Il tutto con grande semplicità e con grande competenza, senza mai salire in cattedra, e se lo sarebbe potuto permettere. Silenzioso, riservato, serio, sembrava davvero una persona calata da un altro tempo e un’altra epoca, un uomo che aveva ben poco a che fare con questi, di tempi.

“Uomo differenziato e soldato politico” –  Lo scrive benissimo Davide Di Stefano in un ricordo che vogliamo pubblicare in parte: “Uomo differenziato, soldato politico, unità imperiale, legionario, camerata. Sono tante le definizioni prodotte da un dato mondo politico e culturale, l’orizzonte a volte un po’ lontano e sfuggente fissato da un certo tipo antropologico. Se c’era qualcuno che, senza annunciarlo, era esattamente tutte queste cose, questo era Federico La Ganga (…) Io l’ho conosciuto come professore, o forse più correttamente come precettore, come guida. Un antico romano o un elleno, in ogni caso un uomo che solo per qualche oscura ragione si è ritrovato a vivere questi tempi. Uno spirito asciutto e forte, essenziale nella condotta, nel fisico, nella mente. La volontà d’acciaio e la pazienza infinita nel far studiare il greco e latino anche a un somaro.(…)

Federico La Ganga non prendeva mai soldi per le sue lezioni di latino e greco – Con un sarcasmo garbato ma fermo, fatto di lezioni in ginocchio, cazzotti in testa e insulti bonari. Impossibile pagarlo per il lavoro svolto perché “ai camerati non posso chiedere nulla”, reticente anche nel ricevere un semplice dono. La sua un’esistenza frugale, lontana dall’effimero. In un tempo come questo vengono le vertigini a pensare a quanto potesse essere in asse con il mondo un uomo come Federico. Che forse non avrebbe apprezzato nemmeno questo ricordo, visto probabilmente come un orpello posizionato in questo regno del narcisismo che sono i social. Ma ritengo sia giusto, per noi che abbiamo avuto la fortuna di condividere anche solo una parte del cammino insieme a persone di una razza ormai estinta, di ricordarli ed emettere una piccola risonanza per chi ha orecchie per ascoltare”.

Nelle isole greche alla ricerca dell’anima spartana  – Resta poco da dire: so che un periodo abitò a Maccarese con un cane, poi ultimamente abitava a CasaPound. Da qualche tempo era ricoverato a Trento, sua città di origine, per una malattia polmonare, sembra. Qui è morto, dopo un lungo cammino che ha dato tanto a una comunità ideale nella quale si identificava. Come i ragazzi di Raido, che ci hanno fornito la bellissima e struggente foto, nelle sue montagne, dove amava portare i giovani verso l’ascesi che lui conosceva e che cercò sempre di trasmettere agli altri. Ma non solo montagna, nell’anima di Federico. Negli ultimi anni, non sappiamo quali, l’estate andava, senza soldi e con uno zaino, alla ricerca delle isole greche, e forse anche dalmate, nei luoghi più lontani dai circuiti turistici, cercando forse l’anima spartana. Non solo cieli blu, dunque, ma anche mari blu per Federico.

(Foto: Raido)

 

   

La Globaldistruzione

La Globaldistruzione

L’intelletto: Muscoli potenti, ma senza guida

albert einsteinDovremmo badare a non fare dell’intelletto il nostro Dio. Esso ha dei muscoli potenti ma nessuna personalità. Non può guidare: non può che servire e non è esigente nella scelta di una guida. Questa caratteristica si riflette nei suoi sacerdoti, negli intellettuali. Ha una vista acuta quanto ai metodi e agli strumenti ma è cieco quanto ai fini e ai valori. Non c’è da meravigliarsi che questa cecità fatale sia passata dai vecchi ai giovani ed oggi affligga una intera generazione. Il progresso tecnologico non ha aumentato il benessere e la sicurezza dell’umanità. Perfezione dei mezzi e confusione dei fini sembrano caratteristici del nostro tempo.. La sottile ricerca e l’attento lavoro scientifico hanno spesso avuto tragiche conseguenze per l’umanità, poiché hanno sì prodotto, da un lato, invenzioni che hanno alleviato la sua fatica, ma hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita, lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi della sua stessa distruzione di massa. In verità una tragedia spaventosa” –

ALBERT EINSTEIN.

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Tre perle tra Predappio e Forlì:
alla ricerca di tesori culinari

Nella Romagna orientale, a ridosso dei primi contrafforti dell’Appennino Tosco-Emiliano, si estende la provincia di Forlì. La zona fu abitata fin dalla Preistoria e il nome di Forlì è di origine romana, infatti il centro fu fondato da Gaio Livio Salinatore nell’anno 188 avanti Cristo con il nome di Forum Livii.

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Cerimonia Cavalleresca della Casa Imperiale Leopardi,
svoltasi lo scorso 5 novembre a Peschiera Borromeo

Importante Cerimonia della Casa Imperiale Leopardi
a Peschiera Borromeo, in Provincia di Milano   

resoconto a cura di Giovanni Cavallanti Ferrero

Straordinaria cerimonia della Casa Imperiale Giustinianea Heracliana Leopardi, in provincia di Milano, esattamente a Peschiera Borromeo. Straordinaria non solo per il numero elevato e il livello sociologico alto degli oltre cento partecipanti, ma, soprattutto, per la presenza e venerazione di una originale reliquia dell’Imperatore romano Costantino il Grande, venerato come Santo dalla Chiesa Ortodossa.

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Aristocrazia Europea In ricordo del Principe Lillio Ruspoli

INIZIATIVE DEL COMITATO SCIENTIFICO CULTURALE 

Il conte Guido Farneti Merenda Salecchi – presidente reggente dell’associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea – ha nominato il conte prof. Lorenzo Maria Pacini di Pescia (docente universitario di filosofia della politica, esperto di teologia, sociologia e geopolitica, giornalista e scrittore) nuovo presidente del Comitato Scientifico Culturale e direttore del progetto editoriale “L’Aristocrazia”.

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