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L’universo di Tolkien, uno specchio per comprendere il presente

J.R.R. Tolkien, uno dei più grandi autori del genere fantasy, scrisse in una delle sue lettere che  Ci vuole un grande amore per la realtà per usare la fantasia”. Scrittore, filologo, glottoteta, accademico e linguista inglese fu tra i fondatori di un gruppo di scrittori, The Inklings. Questi erano professori dell’Università di Oxford, che promuovevano la narrativa Fantasy; tra di loro anche C.S. Lewis, autore de Le Cronache di Narnia. Il suo capolavoro è senza dubbio “Il Signore degli Anelli“, preceduto da “Lo Hobbit“. Ma non possiamo tralasciare “Il Silmarillion“, pubblicato postumo dal figlio, in cui descrive la mitologia del mondo da lui creato, “La terra di Mezzo”.

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XIX^ ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DELL’ARTISTA TEDESCO Manfred GNAEDINGER “El Alemàn”.

La testimonianza di chi Lo ha incontrato: il Dr. Valentino PISEGNA – Commendatore dell’Orden del Camino de Santiago.

Il 28 dicembre si celebra l’anniversario della scomparsa dell’artista tedesco Manfred Gnaedinger, autore del Jardin – Museo di Camelle  (Concello de Camariñas), popolato da centinaia di sculture realizzate con sassi e materiale fornito dall’Atlantico, assemblate con imprecisato ordine, talvolta con accenti tragici e ironici. 

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Panizzeri.Quando lo street food diventa una filosofia del mangiar bene

Il sogno di due giovani imprenditori nato dall’amore per la cucina e i prodotti di qualità

Seduti a un tavolo, avvolti dal profumo del pane da poco sfornato, abbiamo chiesto di raccontarci come da due giovani ragazzi sia nata questa attività riuscita a diventare col tempo un franchising.

Daniele Scalzo, questo è il nome di uno dei due giovani, sorride e ci inizia a raccontare che tutto nacque da una semplice domanda che lui e il suo amico Emanuele si sono sempre posti: Cosa c’è di più buono del pane se non la pizza? 

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KFC in Kenya – lo strano caso delle patatine fritte introvabili

Ecco come una patatina fritta può spiegare i paradossi del commercio globale.

Da qualche giorno in Kenya sta succedendo un fatto strano, nei punti della catena americana KFC sono sparite le french fries. Le patatine fritte non si trovano più e sono state momentaneamente sostituite da specialità locali come il mais o l’ugali. Il motivo? La crisi che da vari mesi sta subendo la catena globale di approvvigionamento delle merci. Le difficoltà della logistica hanno portato oltre ad aumenti vertiginosi dei prezzi in Cina anche a situazioni buffe, come le verdure di cartone a sostituire la mancanza delle vere nei supermercati del Regno Unito. Le patate mancano anche In Giappone e Mc Donald’s, pur di non sospenderne la vendita, ha ridotto la quantità nelle porzioni.

Ma cosa c’è di strano? Il Kenya è un grande produttore di patate ed il loro consumo è elevatissimo. Perché allora non si possono usare le patate locali? La storia è stata raccontata, con tanto di spiegazioni e approfondimento, dal giornalista radiofonico keniota Waihiga Mwaura alla BBC. Le patate che vengono fritte nei KFC del Kenya vengono importate dall’Egitto, e arrivano già pre affettate e questo perché, quelle locali, non soddisfano gli standard qualitativi volti ad assicurare la produzione di un cibo “sicuro per il consumo da parte dei nostri clienti”, come ha detto allo Standard newspaper Jacques Theunissen, chief executive in Africa orientale di KFC. In compenso, ma più che latro per metterci una pezza, il manager ha aggiunto che la farina dei panini e gli ingredienti dei gelati vengono dal Kenya, e l’azienda si è impegnata a testare altri prodotti locali.

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