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Viterbo Sotterranea: Il Museo Storico dei Cavalieri Templari

Sabato 7 settembre a VITERBO,   
l’inaugurazione del MUSEO STORICO dei CAVALIERI TEMPLARI 

Questo articolo è stato pubblicato su “La Città – Quotidiano di Viterbo e Provincia”, diretto da Mauro Galeotti e segnalato alla nostra Redazione da Padre Rinaldo Cordovani. (*1)
Poiché la Consul Press ha un notevole interesse su tali tematiche, si è ritenuto opportuno riportare il testo per i nostri Amici Cavalieri ...e non solo, citando dovutamente “la Fonte” auspicando che vadano a visitare tale Museo in questa Città che vanta una bellissima architettura medioevale. 

 

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Ricetta del mese di Settembre: bocconcini al formaggio

 

 

Preparazione: mescolare burro e farina e unire il formaggio e le spezie mescolando il tutto con l’aggiunta del tuorlo si formano i bocconcini, aiutandosi con due cucchiaini.

Immergere i bocconcini nell’albume e poi nei semi in modo che siano coperti uniformemente.

Disporre i bocconcini sulla carta da forno, che dovrà essere preriscaldato a circa 190 gradi.

Cuocerli per circa quindici minuti e servire con salsa di mirtilli o lamponi.

Ottimo come antipasto o snack pomeridiano.

250 gr di farina integrale

250 gr di formaggio tipo groviera o gouda o edam

20 gr di burro

Un cucchiaio di garam Marsala o cumino

Un tuorlo d’uovo

Un albume sbattuto

Semi tostati di sesamo, papavero

 

                                                                                                                                                                                 om Enrico Paniccia

IL SEMAFORO (…. “Atto Secondo”): scontro tra Democrazia e Popolo

AL SEMAFORO “INCANTATO”  ….
IL SOGNO d’una NOTTE di MEZZ’ ESTATE  

Mi ricollego all’ Atto Primo pubblicato da Alessandro Ricci – ieri  mattina nella sezione “Attualità” –  per ipotizzare una possibile soluzione decisamente fuori dal coro, antitetica ai canoni del politicamente corretto e del buonismo imperante, nonché fortemente avversa ai sacri, santi e venerandi principi della democrazia parlamentare.

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Folgore, l’ultima battaglia in Africa del Nord, aprile – 8 maggio 1943

La presenza italiana in Tunisia, intervista a Craxi – parte I

 Raffaele Panico

Dalla rocca strategica di Takrouna, Bettino Craxi racconta dal suo esilio in Tunisia pagine di storia antica e recente sulla presenza italiana in Tunisia, in una intervista rilasciata a Marco Dolcetta.
Siamo nel 1998, a Roma si editava un’edizione de L’Avanti! In redazione quotidianamente giungevano fax, i “Fax dall’esilio”, a firma di Edmond Dantes. Ed altri con citazioni de l’Avanti degli anni Dieci del Novecento. Spesso occorreva a me stesso chiamare ad Hammamet – “Presidente dica alla segretaria di inviare di nuovo la pagina capovolta, non si leggono le ultime righe in basso”, la posta elettronica da lì a pochi mesi avrebbe ovviato tale inconveniente. Mio compito, in quanto allora segretario di redazione, esperienza molto formativa, conclusa poi tra 2000 e il 2002 con riconosciute mansioni superiori, dato che era una Cooperativa Editoriale. 
Proprio lo stesso anno il 1998 giunse per posta una pubblicazione su Garibaldi a Tunisi con dedica al segretario e al caporedattore e ad altri, ma non tutti pur avendo “sposato” il mestiere di giornalista avevano e hanno mantenuto inalterata progettualità, aggiornamento ai tempi, integra la stoffa della storia intesa come maestra della vita e tenuta in riservata “Amante”, ovvero un dopolavoro, il lavoro e la ragione – prima ossia il giornalismo – intercalato dalle avventure di passioni e d’amore – per la storia, la grande Storia.

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“Il Diario del Mondo” attraverso luoghi e persone straordinarie

Un PROGETTO
 attuale in questi Nuovi Tempi

 Raffaele Panico

Il “Diario del Mondo” è un progetto di Marco Dolcetta, regista cinetelevisivo, scrittore, storico e corrispondente di vari giornali nazionali e stranieri. Le persone i luoghi le istituzioni, la memoria il vissuto insomma, sono queste le cose che occorre ricordare divulgare al di là e al di sopra dei fatti dovuti e notizie relative a gruppi che perseguono  influenze e potere. Attraverso un giornalismo storico di altissimo profilo seppur fatto da pochi si può redigere “Il Diario del Mondo” a più voci dei protagonisti e meglio dalle voci dei vinti dalla storia.
Un po’, per farsi portavoce dei cittadini e, se è questo, per questo dovremmo porci la domanda, chi è il cittadino, nel mondo intero e paese per paese, e che cosa vuole il cittadino e quindi, di conseguenza, come e di cosa farsi portavoce? In questo caso la ricerca del giornalista in “giro per il Mondo” getterebbe le fondamenta forse sui sondaggi? O sulle istanze dei movimenti politici, sindacali, di gruppi di potere finanziario, industriale o corporativi … Tornando al punto, in linee generali un giornalista e uno scrittore di storia che oggi deve fare i conti con la multimedialità se non è la voce del potere, e se non si fa portavoce del cittadino (perché cos’è oggi il cittadino… uno nessuno o intere masse e dove e in quale paese, e dov’è cos’è, solo il fruitore di un bene di consumo?), e se non è neanche il mediatore tra il potere e il cittadino, può forse fare solo il mediatore tra la notizia e il cittadino? Ancora non ci siamo. Resta allora solo una cosa che può fare: vantare di essere il controllore del potere, o dei poteri? No! neanche questo è lo spirito del “Diario del Mondo”!

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