Quando si antepone al bene comune il proprio “particulare”
Settembre, andiamo, è tempo di votare,
siamo chiamati a rinnovare
un Parlamento ostaggio di un partito riottoso,
che non rispetta l’impegno preso.
Purtroppo il governo Draghi è caduto
lasciando un grande dubbio insoluto
sui motivi di queste dimissioni
che provocheranno grossi scossoni.
Già sono iniziati cambi di partito
alla ricerca di quello più favorito
che garantisca un nuovo scranno sicuro
nell’imminente scenario futuro.
C’è pure chi ha inventato nuove formazioni
al fine di non perdere le proprie posizioni;
il partito dell’attore comico
ha avuto nella vicenda un ruolo tragicomico:
infatti si è spezzato in due tronconi
entrambi pieni di sbruffoni.
Di Maio, temendo di perdere il suo seggio,
ha lasciato il partito alla meno peggio,
seguito da un manipolo di cialtroni
che credono di essere dei furbacchioni.
Lui ha dato a Draghi il suo sostegno
mentre gli ex colleghi, senza ritegno,
hanno sparato contro il Governo
facendone cadere il principale perno.
IL TG3, GIA’ EX FEUDO DEL P.C.I.AI TEMPI DI “TELE-KABUL” (*1),
E’ ANCORA L’AVANPOSTO DELLE ULTIME RETROGUARDIE
DELL’ INTELLIGHENZIA DI SINISTRA
UN’ ANNOTAZIONE DI ADALBERTO BALDONI,
POSTATA SU “FB” DI SABATO 9 LUGLIO
TG3.È diventato una cassa di risonanza dei postcomunisti. L’altro giorno ha mandato in onda una lunga intervista a ERRI DE LUCA, già capo servizio di Lotta Continua, che ha militato nel gruppo dell’ ultrasinistra sino al 1976. Non solo. A suo tempo ha giustificato politicamente le Brigate Rosse. Ricordiamo ai dirigenti RAI che Lotta Continua si è resa responsabile dell’ omicidio del Commissario Luigi Calabresi…
ANNOTAZIONI di ADALBERTO BALDONI, postate su “fb” di Lunedì 4 Luglio
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Oggi sul quotidiano La Repubblica, che ormai sembra ricalcare le orme della vecchia Unità, organo del PCI, è apparso uno spumeggiante articolo di Concita De Gregorio. Un pezzo che denota la bravura di questa illustre giornalista che vanta una carriera lusinghiera. L’ha scritto in punta di penna, come raccomandava il Direttore Cesare Mantovani a Mauro Mazza quando quest’ultimo doveva redigere un editoriale del “Secolo d ‘Italia”.
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Vale a dire: polemizzare con forza ma senza toni rancorosi. In tale maniera – secondo Mantovani – il pezzo avrebbe acquistato più credibilità e non si sarebbe esposto a possibili querele. Si uccide anche con il fioretto, diceva il direttore. Non c’è bisogno di un’ascia per eliminare un avversario.
Ebbene leggendo il pezzo della Concita il pensiero è ricorso a quegli anni in cui ricoprivo l’incarico di redattore capo. Ed erano i cosiddetti Anni di Piombo…. (*1)
L’ articolo è ricolmo di elogi per Giorgia Meloni, intelligente, autentica leader, preparata, grintosa, ecc. ecc.
Da tempo non leggevo un pezzo così obbiettivo, senza cattiverie, insinuazioni ecc. Detto ciò l’abile Concita dispensa una serie di raccomandazioni a Giorgia: meno fascisti vecchi e giovani nel suo partito (ma dove li ha visti ?), netta condanna del “passato”, via il simbolo della Fiamma perché ricorda il Movimento Sociale Italiano….
Tre rapide considerazioni. 1) Il fascismo è un fenomeno politico, culturale, sciale che appartiene al passato. Saranno gli storici a giudicare, a valutare, ecc ; 2) È proprio una ossessione vedere ad ogni angolo di strada un “fascista” ? 3) Rinunciare al simbolo significa abdicare alla propria identità, alle proprie radici, alle proprie tradizioni, ai principi e ai valori della Patria.
Non credo che Giorgia Meloni cada nella trappola tesa dalle sinistre a Gianfranco Fini che lo adularono per distruggere la Destra. (*2)
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NOTE A MARGINE
(*1) – Io ho iniziato a collaborare al “Secolo” nel 1965 su input di Massimo Uffreduzzi, al tempo Direttore della Teleghraph Press Agency, passando poi alla “Terza Pagina”, il cui responsabile era Ugo Franzolin,Grande Giornalista e vero “GentilUomo”.
Successivamente, quando in prosecuzione ad “Urbe ’70” – una “Testata Romana”, da me avviata unitamente ad Alessandro Benini ed Alessandro Ricci, diretta poi da Adalberto Baldoni, (con sede a Via Barletta 29 in un vecchio palazzo, molto ben frequentato) – decisi nel 1996 di fondare la “Consul Press”, proprio Massimo Uffreduzzi fu il nostro Primo Direttore Responsabile. (*2) – Per quanto riguarda Gianfranco Fini, a mio giudizio, la sua maggior colpa non è stata quella di aver distrutto la “Destra“, in quanto succube delle adulazioni della Sinistra, ma quella di aver distrutto una “Comunità Umana“(quella del M.S.I.) facendola confluire nel “Popolo (?) della Libertà”, per un suo narcisistico sogno di “Scalata al Potere” e definendo il Fascismo come il “Male Assoluto”.
…E per Pietà di Patria evitiamo di parlare nuovamente della “Vicenda Montecarlo” ! …..E, invece, no ! forse è opportuno ritornare su determinati argomenti .……. > Clicca qui ! Ma, Grazie a Dio (ed anche agli Dei !),Giorgia Meloni sembra essere decisamente migliore di tale innominabile personaggio e nei prossimi giorni cercherò di rintracciare e pubblicare una “antica” missiva da me indirizzatale, quando era “Ministro della Gioventù”, nonché la sua successiva molto gradita risposta _____________ Giuliano Marchetti
UN COMMENTO DI MARCO RIZZO, riapparso su FB del 22/6/2022, GIA’ PUBBLICATO SU ” LA VERITA’ ” DEL 20 MAGGIO 2021
“Se vogliamo dirla tutta, la mutazione genetica della sinistra italiana inizia negli anni 70, con l’avvento del femminismo e dell’ecologismo da salotto. Nel nome dei diritti civili hanno buttato a mare i diritti sociali: il lavoro, la casa, la salute, la scuola.
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Fedezpoteva dire che abbiamo perso 1 milione e mezzo di posti di lavoro: non l’ha detto. Poteva dire che ogni giorno ci sono tre infortuni mortali sul lavoro: non l’ha detto. Poteva dire che le multinazionali non pagano le tasse: non l’ha detto, forse perché è testimonial di Amazon. Fedez è il nulla.
Se Fedez è di sinistra, allora io non sarò mai più di sinistra. Chiamatemi comunista e basta. Con questa gente neanche un caffè.
Io mi sono sempre impegnato a combattere l’utero in affitto: una pratica nazista, degna del Dottor Mengele. La voglia di avere un figlio è un desiderio: e i desideri non sono diritti. Specialmente quando consistono nello strappare i figli alle madri povere del terzo mondo, per essere venduti su un catalogo, come fossero una merce.
Nel disegno di legge Zan ci sono altre follie come la definizione del sesso.
Mi sveglio una mattina e decido che sono una donna, e posso usufruire delle quote rosa? È il mondo al contrario, è un mondo in cui sul palco della festa dei lavoratori ci sono rapper miliardari che vendono lo smalto per unghie agli uomini. Basta, io di questo andazzo non ne posso più” _________________________MARCO RIZZO
NOTE A MARGINE Marco Rizzo – Compagno Comunista, essendo anche un vero Gentiluomo, ha criticato solo il Signor Fedez (Federico Lucia) e non la Signora Ferragnez(Chiara Ferragni) ! .….. chapeau ! Al riguardo, desideriamo invitare i nostri lettori a visionare cortesemente un precedente intervento pubblicato su Consul Press a firma di Edoardo Maria Franza riguardante proprio la famosa Coppia Ferragnez.
DAL “MITO DI ROMA“ ALLA MITOMANIA DELLA RESISTENZA
Mercoledì XXI Aprile Roma ha celebrato il suo 2775° Anniversario della Fondazione; oggi Lunedì XXV Aprile, solo 4 giorni dopo, viene ricordato il 77° Anniversario della c.d. “liberazione”.
Trattasi di due ricorrenze decisamente antitetiche tra loro, ove ogni anno nella prima con la data del 21 Aprile si celebra gioiosamente il “Mito di Roma”, nella seconda si rievoca anche la successiva macabra esposizione diPiazzale Loreto.