Skip to main content

Corea del Nord e il culto del Presidente Eterno

Leggende e missili tecnologicamente avanzati!

Raffaele Panico

 Alla fine della seconda guerra mondiale, Kim Il Sung, preso il potere, istituì in Corea del Nord un suo personale regime, di assoluta autarchia, con un culto della personalità così ricercato che permane nel tempo a dispetto del crollo dei regimi comunisti nel mondo.

È ripreso, ma portato alle massime conseguenze, il culto del Mausoleo di Lenin. Infatti, anche nella Corea del Nord si ha al centro ideale del potere – unico paese al mondo – il culto della mummia “tecnologicamente vivente”.

Nel luglio del 1994, 25 anni fa, muore Kim Il Sung. La Corea è prostata dal dolore per la fine del suo leader carismatico.

TORRE DELLE IDEE, MAUSOLEO KIM e ARCO DI TRIONFO  

Continua a leggere

Europa/Bangladesh: firmato un nuovo accordo per la tutela dei lavoratori

L’Europa, pochi giorni fa, come riporta Reuters ha firmato un nuovo accordo con il Bangladesh per tutelare i lavoratori in loco.  L’intesa riguarda i marchi che acquistano capi provenienti dal Bangladesh e sancisce il passaggio di responsabilità a un nuovo ente chiamato Readymade Sustainability Council (Rsc) che sostituisce il precedente del 2013, l’Accord on Fire and Building Safety in Bangladesh dopo tragedia del Rana Plaza.

Continua a leggere

“Il Diario del Mondo” attraverso luoghi e persone straordinarie

Un PROGETTO
 attuale in questi Nuovi Tempi

 Raffaele Panico

Il “Diario del Mondo” è un progetto di Marco Dolcetta, regista cinetelevisivo, scrittore, storico e corrispondente di vari giornali nazionali e stranieri. Le persone i luoghi le istituzioni, la memoria il vissuto insomma, sono queste le cose che occorre ricordare divulgare al di là e al di sopra dei fatti dovuti e notizie relative a gruppi che perseguono  influenze e potere. Attraverso un giornalismo storico di altissimo profilo seppur fatto da pochi si può redigere “Il Diario del Mondo” a più voci dei protagonisti e meglio dalle voci dei vinti dalla storia.
Un po’, per farsi portavoce dei cittadini e, se è questo, per questo dovremmo porci la domanda, chi è il cittadino, nel mondo intero e paese per paese, e che cosa vuole il cittadino e quindi, di conseguenza, come e di cosa farsi portavoce? In questo caso la ricerca del giornalista in “giro per il Mondo” getterebbe le fondamenta forse sui sondaggi? O sulle istanze dei movimenti politici, sindacali, di gruppi di potere finanziario, industriale o corporativi … Tornando al punto, in linee generali un giornalista e uno scrittore di storia che oggi deve fare i conti con la multimedialità se non è la voce del potere, e se non si fa portavoce del cittadino (perché cos’è oggi il cittadino… uno nessuno o intere masse e dove e in quale paese, e dov’è cos’è, solo il fruitore di un bene di consumo?), e se non è neanche il mediatore tra il potere e il cittadino, può forse fare solo il mediatore tra la notizia e il cittadino? Ancora non ci siamo. Resta allora solo una cosa che può fare: vantare di essere il controllore del potere, o dei poteri? No! neanche questo è lo spirito del “Diario del Mondo”!

Continua a leggere

dal 10 Agosto, cadon le Stelle … e rotola il Governo !

DOPO LA NOTTE di SAN LORENZO …. e seguenti,   

STELLE  CADENTI  sul  GOVERNO

 

 

D’estate tutti aspettano il solleone  
per gustare le gioie dell’ombrellone, 
anche gli onorevoli e il presidente 
sognano la pausa del dolce far niente; 
ma un fulmine a ciel sereno 
scuote sotto i loro piedi il terreno:

nel governo tanto tuonò che piovve, 
il socio n. 2 dissolve 
un’alleanza nata già labile, 
diventata, col tempo, non più accettabile.

 

Un capitano antico disse: ” il dado è tratto”, 
un capitano moderno, insoddisfatto, 
sfiducia il presidente Conte 
che teneva uniti come un ponte 
i due partiti di governo 
costretti a un sodalizio alterno.

 

L’ultimo no sulla TAV pronunciato, 
come un macigno  sulla coalizione ha pesato; 
tutti i nodi vengono al pettine, 
i leghisti, pur di salvare l’immagine, 
non hanno permesso che il loro pezzo da novanta 
venisse snaturato di sana pianta
e perciò, dopo aver ingoiato parecchi no, 
questa volta non ci sono stati neanche un po’, 
 hanno staccato la spina 
a un governo che sarebbe stato una rovina.

 

Il boccino è nelle mani di Mattarella 
che stava beatamente  prendendo la tintarella, 
tornerà molto presto al Quirinale 
per dare il via al cerimoniale 
che porterà l’Italia verso nuove elezioni
e, questa volta speriamo, senza tribolazioni.

 

LIDIA D’ANGELO