10 febbraio 1947, a Trieste
Dal pantano d’Italia è nato un fiore …..
MARIA PASQUINELLI
________________in un ricordo a cura di ANNA ZOLLA*
Quella mattina faceva molto freddo, la pioggia gelida cadeva con insistenza da qualche ora sulla città, il cielo plumbeo avvolgeva Trieste. Sembrava che la città immersa nei colori del grigio cupo rispecchiasse gli umori, gli affanni e le sofferenze delle popolazioni Italiane del confine orientale costrette a lasciare le loro case e i loro beni per sottrarsi a un destino ben più crudele: già migliaia di Italiani, finiti nelle mani degli slavi, erano stati uccisi gettati nelle foibe dopo avere subito sevizie e violenze.
L’esodo era cominciato, ora però non c’era più tempo, il 3 Febbraio 1947, a Parigi era stato firmato
il diktat delle potenze vincitrici nei confronti dell’Italia, e in quel 10 Febbraio 1947 a Trieste veniva ratificata la cessione dei territori Italiani: Fiume, Zara e l’Istria alla Jugoslavia, Briga e Tenda alla Francia; Trieste e il litorale istriano settentrionale divisi tra zona A che restava sotto il controllo degli alleati, e zona B assegnata al controllo della Jugoslavia … Ingiustizia era stata fatta.