Le cause dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono complesse e multifattoriali, un concetto che significa che più fattori possono interagire per determinare l’insorgenza di un DSA. Le evidenze scientifiche suggeriscono che la predisposizione a sviluppare questi disturbi sia in gran parte legata alla neurobiologia del cervello, ma anche a fattori genetici e ambientali. Approfondire questi aspetti è fondamentale per sviluppare strategie di intervento e supporto efficaci.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rappresentano un insieme di condizioni che interessano l’acquisizione e l’uso di abilità fondamentali per l’apprendimento, come la lettura, la scrittura e il calcolo. Il termine è stato introdotto ufficialmente negli anni ’90 per definire un gruppo di difficoltà che non sono legate a deficit intellettivi generali, ma piuttosto a problematiche specifiche che impediscono un regolare sviluppo in ambiti cognitivi cruciali. Sebbene i DSA possano manifestarsi in modi diversi, la loro diagnosi e il trattamento si fondano su principi comuni e su un approccio integrato che coinvolge la famiglia, la scuola e i professionisti.
La storia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è strettamente legata all’evoluzione della psicologia e delle neuroscienze, nonché alla crescente attenzione della società verso le problematiche educative. Questo cammino ha inizio alla fine del XIX secolo, quando medici e psicologi iniziarono a osservare un fenomeno interessante e inedito: alcuni bambini, pur avendo un’intelligenza nella norma, incontravano difficoltà scolastiche marcate in specifiche aree, come la lettura, la scrittura e il calcolo. Non si trattava di difficoltà generalizzate, come quelle legate a ritardi cognitivi, ma di problemi circoscritti che non trovavano spiegazione nelle teorie prevalenti dell’epoca. Questa discrepanza suscitò l’interesse e la curiosità della comunità scientifica, dando inizio a una serie di studi e osservazioni che avrebbero trasformato il modo di concepire e trattare l’apprendimento.
Nel corso degli ultimi decenni, la conoscenza e la comprensione dei disturbi dell’apprendimento sono cresciute in modo significativo, portando a una maggiore consapevolezza riguardo a queste difficoltà e a un miglioramento dei trattamenti e delle strategie educative. Tra i disturbi più rilevanti e discussi in ambito educativo, psicologico e medico, vi sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), un insieme di problematiche che colpiscono principalmente le abilità legate alla lettura, alla scrittura e al calcolo. Sebbene questi disturbi possano influenzare gravemente il percorso scolastico e la vita quotidiana degli individui che ne sono affetti, è importante sottolineare che non sono legati a una ridotta intelligenza o a svantaggi sociali ed economici, ma piuttosto a un diverso modo in cui il cervello elabora e acquisisce informazioni.
Il sonno è un momento molto importante per il corpo e per la mente che si rigenerano se è veramente ristoratore. Infatti quanto più si è “intossicati”, tanto più il corpo ci farà dormire, abbassando le funzioni vitali ( per esempio dopo aver mangiato tanto il corpo ha bisogno di dormire).
STOP alla VIOLENZA nei luoghi di lavoro
contro gli “Operatori della Salute” una serata al “Salotto Tevere” sotto Ponte Cestio, lunedì 1 Agosto h.21,30
a cura dell’AMAD – Associazione per le malattie, ansia e depressione
L’incontro, proposto dal Dr. Carlo Marchetti – Presidente AMAD e dalla Dr.ssa Marina Cannavò – Medico Psichiatra, psicoterapeuta e consulente scientifico AMAD, è aperto anche ad un vasto auditorio, composto non esclusivamente dagli “Addetti a Lavori”.
Infatti le aggressioni al personale sanitario e socio sanitario non sono solo un problema di sicurezza dei luoghi di lavoro e di benessere e salute degli operatori, ma sono soprattutto un problema di sicurezza e di qualità delle cure per i cittadini.