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Piano Lab 2019 incontra l’Ospedale Miulli, cerimonia consegna del “Pianoforte T. TRAUHVERIN BERLIN”

Riportare uno strumento musicale all’antico splendore, dopo un restauro fatto ad arte, è impresa non da poco. Occorre un’estrema conoscenza professionale delle problematiche tecniche e meccaniche e bisogna saper cogliere l’«anima» musicale dello strumento per ridarle la sua integrità sonora.

Bisogna dunque prendersene cura, come fa un dottore con il suo paziente, migliorandone il fisico ma soprattutto lo spirito. Questo è ciò che è avvenuto con il pianoforte verticale T. Trauhverin Berlino (mod. 132, matricola n. 1835), costruito intorno al 1917 ed appartenuto al Lebbrosario Colonia Hanseniana Opera Pia Miulli, struttura ospedaliera sorta nel 1953 in agro di Gioia del Colle e situata tra i boschi, lungo la direttrice che conduce a Matera, in contrada Vallata.

Nel 2016 l’Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale «F. Miulli» di Acquaviva delle Fonti ha affidato il restauro del pianoforte tedesco alla ditta Marangi Giovanni & Figli snc, azienda pugliese – con sede principale a Martina Franca – dall’esperienza centenaria nel settore degli strumenti musicali. Venerdì 8 marzo, alle ore 16.00 nella sede dell’Ospedale «F. Miulli», si svolgerà la cerimonia di consegna del pianoforte verticale restaurato, posizionato nella hall di attesa del complesso ospedaliero.

All’evento interverranno Mons. Domenico Laddaga (delegato del Vescovo-Governatore Giovanni Ricchiuti), Giuseppe De Lillo (direttore operations Miulli), Massimo Griffi (responsabile del corso per tecnici accordatori organizzato per il restauro), Giorgio Manni (pianista e miglior tecnico accordatore del corso), l’affermato pianista pugliese Francesco Libetta (co-direttore artistico di Piano Lab), Franco Marangi (amministratore della ditta Marangi Giovanni & Figli snc) e Giovanni Marangi (presidente associazione culturale «La Ghironda»).

Il restauro meccanico e del mobile del pianoforte è stato operato attraverso «Piano Solo Lab», progetto di formazione per tecnici accordatori promosso dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile, con l’avviso pubblico «Giovani per il Sociale», e realizzato dall’associazione culturale «La Ghironda» di Martina Franca.

In origine questo pianoforte T. Trauhverin Berlin era un cosiddetto «autopiano», uno di quegli strumenti musicali in grado di suonare automaticamente, senza l’ausilio di interventi esterni, grazie a meccanismi pneumatici o elettromeccanici.

Da ora in poi lo strumento sarà a disposizione di chiunque vorrà suonare per sé e per gli altri (è sufficiente chiederne le chiavi in portineria), come avviene già in molti altri luoghi dove i pianoforti, in particolare, sono strumenti dispensatori di benessere e di accrescimento culturale.

L’evento è inserito nella programmazione dell’iniziativa «Miulli in Rosa» che si sta svolgendo dal 4 all’8 marzo, un percorso dedicato alla salute delle donne attraverso consulti e visite gratuite nell’ospedale di Acquaviva.

Dopo la cerimonia di consegna dello strumento seguirà la performance della pianista pugliese Mariacristina Buono, tra i migliori talenti della nuova generazione pianistica italiana.

In programma la Partita n. 1 di Johann Sebastian Bach e la Fantasia op. 28 di Felix Mendelssohn. Il concerto è l’evento inaugurale di «Piano Lab 2019», il festival itinerante organizzato dalla Ghironda, che celebra annualmente, in Puglia, il re degli strumenti. 

Da venerdì 8 marzo, inoltre, sarà possibile iscriversi all’iniziativa «Suona con Noi» (dettagli e informazioni sul sito www.pianolab.me), la kermesse che si svolgerà il prossimo 10 e 11 agosto a Martina Franca, con la partecipazione di più di 200 pianisti dislocati in varie sedi del centro storico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Adolescenza Futura…. Letcio Magistralis di Massimo Ammaniti

ALL’AULA MAGNA della SAPIENZA 

Giovedì 28 Febbraio nell’Aula Magna dell’Istituto di Neuropsichiatria Infantile della “Sapienza” di Roma si è svolto un Convegno sulle Riflessioni e Visioni sul Futuro dell’Adolescenza, con la “Lectio Magistralis” del Prof. Massimo Ammaniti, Onorario della Cattedra di Psicanalisi della stessa Sapienza di Roma.

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140 anni fa nasceva Perusini, l’italiano che scoprì l’Alzheimer

Centoquaranta anni fa,  il 24 febbraio 1879, nasceva a Udine il dr. Gaetano Perusini il medico italiano che scoprì assieme con Alois Alzheimer la malattia neurodegenerativa che all’inizio prese il nome di patologia di Alzheimer-Perusini.

Il medico italiano, oggi ingiustamente dimenticato,  e il suo collega tedesco fecero i primi studi sulla malattia nei manicomi dove venivano rinchiusi i pazienti affetti da questa patologia allora non compresa.

I due dottori avevano capito che non si trattava di pazzi e dalle osservazioni fatte, prima durante la vita dei pazienti e successivamente anche con le autopsie del cervello nei cimiteri dei manicomi, individuarono le prime caratteristiche della patologia, evidenti nel cervello.

Perusini individuò, con 80 anni di anticipo, prima che venisse documentata scientificamente, la sostanza responsabile della malattia, costituente le placche, oggi nota come proteina amiloide.

Perusini la descriveva come “un prodotto metabolico patologico di origine sconosciuta” che si comportava come “una specie di cemento che incolla le fibrille  insieme”.

L’intuito scientifico di Perusini ha anticipato le moderne considerazioni sulle cause  patogenetiche della malattia.

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Nomina “Special Envoy on Health” a Massimo Barra

Nell’ anno ONU sull’ Universal Health Coverage, Massimo Barra nominato “Special Envoy on Health”

della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa

Il Presidente della FICR Francesco Rocca ha nominato il medico italiano Massimo Barra “Special Envoy on Health” della Federazione Internazionale CR MR, per rinforzare il ruolo capillare della Federazione, nel trattare i problemi della salute nel mondo, proprio in questo anno dedicato all’accesso universale alle cure con la risoluzione ONU (A/RES/72/139). Secondo i dati del WHO almeno 400 milioni di persone nel mondo non ricevono nemmeno uno dei 7 servizi sanitari essenziali.

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Al Tennis Club Parioli la Riabilitazione dal Coma di A.R.C.O. Onlus

Al TennisClub Parioli sabato 9 febbraio si è avuto un evento per sensibilizzare i convenuti e stimolare ad un sostegno economico a favore di una Associazione Onlus per la riabilitazione psicologica e motoria dei risvegliati dal coma per svariati motivi, dall’incidente al coma patologico.

Il Grande Coro di Roma l’ha fatta da padrone , invitato e atteso con gioia da numerosissime persone: per chi è stato presente alle prove l’esperienza della preparazione alla parte esecutiva ha reso conto di quanto sia complesso e preciso coordinare e collegare musicisti di varia provenienza, dalla RAI alla FAO, dall’INAIL per i Cori, alle Polifonie dei dipendenti INPS e Tim. Fabrizio Adriano Neri, il Direttore, ha avuto come collaboratori Andrea Calvani al piano e Georgia Tessarolo alla conduzione .

Le musiche scelte spaziavano da brani classici alla musica da film e teatro: non poteva mancare “Roma nun fà la stupida stasera” e la novità, invece, è consistita nella “Marcia di Radewsky” di Strauss. A coronare il meeting la cantante statunitense Amalia Dustin, con una voce elastica dalla morbidezza senza scalfitture per il canto romantico al ritmo variato e chiaroscurale della scrittura di “America, America”,veramente splendida.

Da tenere presente l’importanza di questo evento che esplica l’attività del ritorno alla vita per quegli infelici che hanno subito un trauma, che illusoriamente gli sceneggiati televisivi dipingono facile, mentre si tratta di veri e propri duri ostacoli da superare per il recupero che spesso non può essere totale. Il cervello di questi esseri colpiti recede, durante il coma, in zone differenti, ed è un miracolo di amore se si frena loro l’aggressività improvvisa che li affligge al ritorno, o la perdita di ogni freno psicologico, o si attenua la disabilità che può averli offesi, o la mancanza di coordinamento con la vita presente.

L’Associazione ARCO si sostiene da sola, ed è la migliore organizzazione per questa delicatissima opera, spesso sostenuta dalla volontà degli stessi operatori.

Se può esservi una Onlus, veramente, da aiutare, invece di lacrimare per i commercianti di uomini, ebbene, è questa. E, per estensione del terribile colpo subito che ha annientato momentaneamente un essere umano, considerare che un trauma psicologico come un lutto, o anche come una o più ferite inferte dalla cattiveria di alcuni guarisce solo, pur lasciando tracce, sempre e proprio dall’amore che è segno dell’Inconoscibile Uno, il Creatore. 

Marilù Giannone