“HUGO™️ RAS” RAPPRESENTA UNA TRA LE STRUMENTAZIONI MEDICHE PIÙ AVANZATE AL MONDO
L’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti segna un nuovo passo nel solco dell’innovazione tecnologica e aggiunge Hugo™️ RAS (chirurgia robot-assistita) al proprio avanzatissimo parco macchine.
La nuova strumentazione si inserisce nella storia ormai trentennale dell’Ente nel campo chirurgia robotica, rendendola più accessibile, aumentando la precisione degli interventi e contribuendo a ridurre sia i tempi di degenza che di attesa. Il sistema Hugo™️ di chirurgia robot-assistita, è messo a punto da Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology.
Visioni di George Engel, James Hillman e Roberto Assagioli
La Teoria Biopsicosociale e la Medicina Integrativa
La teoria biopsicosociale di George Engel ha segnato un punto di svolta nel modo in cui concepiamo la salute e la malattia. Engel, infatti, ha mostrato che il modello biomedico, che riduceva la malattia a un mero processo fisiopatologico, non era sufficiente per comprendere la complessità delle problematiche di salute.Questo approccio tradizionale ha infatti trascurato l’importanza dei fattori psicologici e sociali, che giocano un ruolo fondamentale nell’insorgenza e nel decorso delle malattie. Nel tempo, il modello biopsicosociale ha portato all’evoluzione di una medicina più integrata. Oggi, la medicina integrativa è un campo che riconosce la necessità di trattare il paziente come un individuo unico, anziché come un semplice “portatore di malattia”. La medicina integrativa unisce approcci convenzionali e complementari per promuovere la salute, trattando non solo il corpo, ma anche la mente e l’ambiente sociale del paziente. Le tecniche psicoterapeutiche, come la terapia cognitivo-comportamentale, vengono integrate con pratiche mediche tradizionali per affrontare il dolore cronico, le malattie autoimmuni e altre condizioni che hanno un forte impatto psicologico. In questo contesto, l’approccio biopsicosociale non è solo un modello teorico, ma una pratica concreta che porta a un trattamento più umano e centrato sul paziente. Inoltre, le neuroscienze, che stanno facendo grandi passi avanti nello studio della connessione tra mente e corpo, confermano sempre più l’importanza di un approccio olistico.
Il 6 febbraio scorso si è celebrata in tutto il Mondo la Giornata mondiale contro le Mutilazioni genitali femminili (Mgf). L’iniziativa risale al 2012 e si deve alla risoluzione 67/146 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che, unitamente alla proclamazione della Giornata, ha chiesto di intensificare gli sforzi globali per porne fine. Il quinto sui diciassette propositi che dal 2015 fanno parte degli obiettivi di Sviluppo sostenibile, è sulla parità di genere e riguarda l’eliminazione delle pratiche dannose per l’emancipazione di tutte le donne e ragazze. L’Agenda Onu si è posta come obiettivo l’eradicazione della pratica entro il 2030 ma con questo ritmo il fenomeno sarà dimezzato solo nel 2074.
Le Visioni di James Hillman, George Engel e Roberto Assagioli
Nel panorama della psicologia, della medicina e della filosofia, esistono concetti e teorie che cercano di spiegare la complessità dell’essere umano. Tra questi, la teoria biopsicosociale e gli approcci olistici occupano un ruolo centrale. Questi modelli si concentrano sull’integrazione di diversi aspetti dell’individuo: corpo, mente, emozioni, e spirito, cercando di fornire una visione complessiva della salute e del benessere. Tre figure chiave che hanno contribuito significativamente a questi approcci sono James Hillman, George Engel e Roberto Assagioli. Ognuno di loro, pur operando in contesti differenti, ha cercato di sottolineare l’importanza di vedere l’essere umano come un’entità complessa, la cui salute non può essere ridotta alla sola somma delle sue parti.
In uno dei saloni dello splendido complesso architettonico, conosciuto col nome di “Villini delle Fate”, situato nel quartiere Coppedè di Roma, giovedì 26 gennaio, si è svolto un incontro con numerosi ospiti e curato con la consueta signorile eleganza da Monica Corradi.
Nel Villino della Fate* è situata anche la sede della Fondazione Corradi dove spesso hanno luogo dibattiti, presentazioni ed incontri culturali.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono condizioni che influenzano l’apprendimento in specifiche aree come la lettura, la scrittura e il calcolo. Questi disturbi non sono legati all’intelligenza, ma a difficoltà neurobiologiche che riguardano funzioni cognitive specifiche. Le persone con DSA possono affrontare difficoltà significative in ambito scolastico e nella vita quotidiana, che necessitano di interventi specializzati. Quando viene fatta una diagnosi di DSA, ci sono diverse figure professionali che possono entrare in gioco per supportare l’individuo: due delle principali sono lo psicologo e il tecnico DSA. Pur lavorando spesso a stretto contatto, il loro ruolo, le competenze e l’approccio sono distinti e complementari.