Di solito a fine anno si fanno i bilanci sia economici che quelli della propria vita. Si guarda indietro e si cerca di capire come sia andato l’anno che sta per finire. Allora eccomi qui a condividere con voi il mio 2018. Una cosa sicuramente che posso scrivere è la soddisfazione personale, che ancora oggi, a tre anni dall’uscita del libro che ho scritto, sto ancora vivendo.
Non sappiamo perché succeda e non sappiamo come, ma certamente qualche cosa di poco chiaro sta dietro le continue fughe di Cesare Battisti, che si sottrare alla cattura ed alla estradizione in Italia dove lo attende una condanna a quattro ergastoli per altrettanti omicidi a scopo di rapina …. quindi per reati comuni e non motivazioni di natura politica.
I parlamentari Franco Zaffini e Emanuele Prisco – entrambi di “F.d’I.”- hanno richiesto al Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti l’intervento degli Ispettori presso l’Ufficio Scolastico Regionale, in merito al questionario sui temi dell’omofobia diffuso in alcune scuole dell’Umbria. In una nota gli esponenti di FdI spiegano che “ai Dirigenti degli Istituti è stato proposto un elenco di domande che dovrebbe servire all’indagine sul bullismo omofobico promosso con il medesimo progetto, nato dalla collaborazione tra Omphalos, associazione Lgbti di riferimento per la comunità gay di Perugia, Regione, Ufficio scolastico regionale e il dipartimento Fissuf dell’Università. Ci aspettiamo che il questionario sia stato redatto da un pool altamente specializzato di pedagogisti e psicanalisti dell’adolescenza, in quanto se così non fosse, andrebbe immediatamente ritirato. Il nostro timore è che fra gli autori ci siano anche soggetti non titolati”.
Il lamento dell’Italietta di Pompeo Bettini: un vero italiano e comunista
di RAFFAELE PANICO
Qual era lo stato delle lettere e della poesia italiana sino alla Grande Guerra? Un lamento. La lirica civile degli italiani era per lo più un piangersi addosso, un’accorata constatazione della inferiorità italica, il rimpianto continuo alle glorie di un passato latino, romano alle spalle da secoli ormai. E terre, terre irredente e altre cedute così, per acquisire provincie più simili a quelle del Bey di Tunisi che all’Europa dei popoli civili (l’Italia dalle Alpi, si diceva, finisce a Livorno). Un appellativo che riassume tanto incisivamente l’Italia umbertina e giolittiana è “Italietta”; nome miserrimo che unisce amaramente disprezzo e massima diminuzione dell’idea di Stato. Un nome voluto dal D’Annunzio.
Discorsi Radiofonici all’EIAR 1941-43 ritrovati dallo storico Marco Dolcetta
una sintesi a cura di Raffaele Panico
I discorsi radiofonici di Ezra Pound tenuti per le radiotrasmissioni dell’EIAR dagli studi del Ministero della Cultura Popolare hanno avuto “nuova voce” grazie alle ricerche di Marco Dolcetta (Milano 1951 – Roma 2017). Dolcetta negli archivi in Nord America, nel New Jersey, ha ritrovato copia registrata di materiale che in Italia era stato perduto. I discorsi di Pound erano in effetti la prova del tradimento del poeta americano. Le trasmissioni radio dell’EIAR si ascoltavano anche a Malta e gli inglese hanno passato copia delle bobine lì registrate; mentre in Italia, dei discorsi radiofonici di Ezra Pound se ne era – come detto, persa ogni traccia. È stato pertanto possibile, tra le vicissitudini della storia del XX secolo, arrivare al breve saggio storico grazie alle ricerche e alla pubblicazione di Dolcetta per i tipi della Rai-Eri.